2.
DRACO MALFOY
La Sala Grande era stata ricostruita nella stessa maniera in cui era prima che venisse in parte distrutta durante la battaglia.
Draco ammirava affascinato il soffitto che riproduceva un cielo notturno pieno di stelle. Stava camminando con la testa rivolta verso l'alto che non si accorse di travolgere una persona.
"Che cazzo, Draco, guarda dove metti i piedi!" Disse la voce di Blaise Zabini mentre Draco, come al solito, cadeva di faccia sul pavimento della Sala, facendo ridacchiare alcuni Serpeverde.
Malfoy sollevò lo sguardo su Blaise, vedendolo tutto offuscato. Maledizione! Gli occhiali si erano di nuovo rotti!
"Blaise, per cortesia!" Sentì dire da Theo Nott, il suo migliore amico, che tirò fuori la bacchetta dalla tasca interna del mantello e lanciò un reparo sui suoi occhiali.
Draco si mise a sedere mentre si sistemava gli occhiali sul naso prima di sedersi accanto al suo migliore amico biondo.
Il suo sguardo venne attirato dal tavolo dei Grifondoro e quando si accorse che Harry Potter lo stava fissando, le sue guance divennero rosso fuoco.
Draco l'anno prima, dopo che suo padre era stato arrestato dagli Auror e sbattuto ad Azkaban, era stato marchiato da Lord Voldemort stesso che aveva riprodotto sul suo braccio il Marchio Nero e gli aveva dato il compito di uccidere il preside di Hogwarts Silente.
Ovviamente Draco, impacciato com'era, non si era nemmeno avvicinato al preside e l'uomo era stato poi ucciso da Severus Piton.
In quello stesso anno, durante un suo momento di crisi, Draco si era pure scontrato nei bagni con Harry Potter, finendo però vittima di un incantesimo oscuro, il Sectumsempra, che lo aveva lasciato con delle cicatrici che gli avevano rovinato per sempre l'estetica del suo busto.
Nonostante l'odio che provava per il giovane Grifondoro , Draco aveva cominciato ad ammirarlo, per non parlare di quanto fosse oscuro e sexy durante la battaglia di Hogwarts.
Quando lo aveva bloccato nella Stanza delle Necessità per farsi ridare indietro la bacchetta, Draco era quasi tentato di buttargli le braccia al collo e supplicarlo di salvarlo e scappare insieme.
Poi lo avevano fatto. Su una scopa per scappare dall'ardemonio che quel deficiente di Tiger aveva fatto scoppiare all'improvviso. Harry Potter lo aveva salvato e da quel giorno Malfoy non faceva altro che pensare a lui.
Lo sguardo di Potter su di sé durò appena due secondi e Draco ci restó parecchio male.
Erano notti che ormai non sognava altro che ritrovarsi nella stanza delle Necessità con lui. A scambiarsi baci appassionati con Potter che gli dichiarava amore eterno.
Malfoy sospirò mentre i ragazzini del primo anno venivano smistati.
I suoi occhi si posarono nuovamente su Potter e si chiese se una cosa del genere fosse davvero accaduta, cosa gli avrebbe risposto.
HARRY POTTER
Harry e Ron raggiunsero il dormitorio di Grifondoro e vi trovarono Dean e Seamus seduti sul letto di uno dei due a chiacchierare mentre si stringevano in un abbraccio, Dean con le spalle posate al muro e Seamus davanti, tra le sue braccia.
"Allora è vero!" Esclamò Ron, facendo sussultare i due ragazzi che si voltarono con gli occhi sbarrati.
Harry gli tirò una gomitata nelle costole, facendolo piegare su un fianco, una smorfia di dolore che gli dipingeva il volto.
Seamus li guardó.
"Vero che cosa?" Chiese Dean accarezzando il braccio di Seamus.
"Beh... Vi ho visto infilarvi la lingua in bocca sul binario 9 e ¾!" Disse Ron sbarrando gli occhi azzurri.
Seamus si sistemò meglio tra le braccia di Dean.
"Si, stiamo insieme e ci baciamo. Qualche problema?" Chiese Il biondo fulminandolo.
Ron avvampò e lanciò un'occhiata preoccupata ad Harry che non fece una piega ma si stava preparando per andare a letto.
"N-no. È che... Siete due maschi!" Disse Ron e i due ragazzi lo fulminarono con lo sguardo.
"Ron..." Disse Harry con tono di avvertimento.
"Cosa?! Ora è vietato anche esprimere una opinione o risulto omofobo? Non me ne frega un cazzo se loro due scopano! Permetti che mi dia fastidio dato che Dean è stato fidanzato con mia sorella!" Disse Ron con rabbia.
Harry, che stava litigando con la maglia del pigiama, la gettò con rabbia sul letto, fece il giro del baldacchino fino a raggiungere il migliore amico.
A petto nudo, lo fissò negli occhi e gli puntó il dito contro la spada, spintonandolo leggermente all'indietro mentre pronunciava ogni parola: "Forse si diventa gay perché tua sorella è una che te la fa odorare e poi si tira indietro quando provi a toccarla! Il problema è sempre e solo tua sorella che è egoista! Le dai tutto e lei come ti ripaga? Andandosene per sempre per seguire un sogno!" Terminò Potter con le lacrime agli occhi.
Ron aprì la bocca ma la richiuse, incapace di rispondere.
Dean non disse nulla, si limitò a baciare la tempia di Seamus che chiuse leggermente gli occhi.
Ron osservò con lo sguardo Harry infilarsi la maglia e poi infilarsi sotto le coperte prima di chiudere le tende del baldacchino.
Il moro sollevò le gambe e le piegó, mentre le stringeva con un braccio Harry stava fumando di rabbia per le parole di Ron.
Che cosa significava il fatto che Dean e Seamus fossero due maschi? Se si amavano Harry non ci vedeva nulla di male. Harry nascose il volto tra le braccia, mentre ripensava all'estate appena passata. In un bar gay aveva conosciuto un babbano con il quale si era scambiato dei baci infuocati e si erano accarezzati reciprocamente.
Per Harry era stata la prima volta in assoluto con un maschio ma le emozioni provate con quel ragazzo, del quale però ricordava il nome, erano state le più intense provate nella sua vita.
Avrebbe fatto carte false per poter essere tra le braccia di un ragazzo, poterlo baciare e provare di nuovo l'adrenalina che scorre nelle vene, il sangue che pulsa con forza, l'eccitazione.. Harry sospirò. Avrebbe davvero provato tutto quello? Con chi esattamente?
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