16.

DRACO MALFOY

La vita di Draco dopo San Valentino era diventata frenetica.

Doveva frequentare un sacco di corsi per le lezioni extra curricolari, aveva anche le lezioni di Astronomia a mezzanotte e la mattina chiedeva a Madama Chips se poteva aiutarla in Infermeria per prendere confidenza con la stanza in modo da poterla aiutare quando sarebbe stato il momento del parto di Theo.

Tutto questo, sommato alle varie lezioni che doveva frequentare se voleva diplomarsi, il tempo libero era praticamente scomparso.

Nelle settimane successive alla notte di San Valentino aveva ricevuto un sacco di gufi e messaggi da parte di Potter che lo invitava a passare una serata di puro divertimento e svago nella Stanza delle Necessità, ma ogni volta che Draco rientrava nel suo dormitorio gli bastava sdraiarsi sul materasso per addormentarsi come un sasso.

Dopo aver accompagnato in infermeria Theo, che non era stato molto bene durante la notte, Draco raggiunse la Sala Grande.

Dopo aver superato il portone dorato, il suo sguardo cadde sul tavolo dei Grifondoro e notò Harry parlare con i suoi compagni di casa.

Stava per sorpassarli per sedersi al tavolo, quando una domanda lo fece bloccare, esattamente alle sue spalle.

"Allora? Come va con Malfoy? Sei riuscito a portartelo a letto?" Sentì chiedere da un compagno e Draco si paralizzò.

Si voltò verso Harry, dopo averlo sentito urlare. Lo vide reggere con mani tremanti il piatto della colazione che stava per cadergli addosso. Harry non lo vedeva, Draco era in piedi alle sue spalle.

Il biondo rimase immobile. Che cosa avrebbe risposto Harry?

Draco deglutí. In effetti non avevano mai parlato di rendere pubblica la loro storia. Però a Draco sarebbe piaciuto un sacco. Lo amava ormai da anni e avere una storia con Harry Potter sarebbe stata la cosa migliore capitata negli ultimi anni. Avrebbe migliorato la sua reputazione e finalmente sarebbe riuscito a distaccarsi del tutto dalle arti oscure come lo aveva obbligato suo padre sin da piccolo.

"Assolutamente no. Non è nelle mie intenzioni..." Disse Harry e Draco avvampó, mentre sbarrava gli occhi. Che significava? Si era pentito di andare a letto con lui?

Sconvolto, si accorse dell'occhiata che gli lanciò Ron Weasley e scappò dalla Sala Grande senza nemmeno fermarsi per fare colazione.

Raggiunse l'infermeria dove faceva dei corsi extra curricolari pensando di trovarci Theo, invece era stato rimandato nei sotterranei nel suo dormitorio.

Velocemente, Draco raggiunse la Sala Comune di Serpeverde nei sotterranei e la camera da letto che divideva con Theo.

Trovò il ragazzo in piedi davanti alla culla bianca sistemata accanto al suo letto. Stava sistemando dei peluche dentro la culla mentre canticchiava e si accarezzava il ventre ingrossato.

Quando si accorse di Draco in piedi sulla soglia si voltò.

"Che ci fai qui? Non dovevi andare in Sala Grande per fare colazione?" Chiese Theo mentre piegava una copertina bianca con ricamato sopra un fungo.

Draco negò con la testa mentre si portava una mano tra i capelli. Quando si avvicinò all'amico, questo si accorse dei suoi occhi rossi.

"Che diavolo è successo? Perché stai piangendo?" Chiese Theo allarmato, posò la copertina nella culla e sollevò una mano per accarezzargli la guancia su cui stava scivolando una lacrima.

Draco sollevò le spalle, il labbro inferiore che tremava.

"Non sono stato nulla per lui..." Pigoló Draco, prima di scoppiare in lacrime.

Theo lo guardò triste e si portò una mano sul ventre ingrossato.

"Devo andare in bagno" disse. "Siediti sul letto e ne parliamo"

Draco annuì, portandosi una mano ad asciugarsi la guancia bagnata quando all'improvviso vide Theo bloccarsi, portarsi entrambe le mani sul ventre mentre una pozza gli si formava ai piedi.

"Cazzo, mi sono fatto la pipì addosso!" Disse Theo imbarazzato ma Draco guardò preoccupato l'amico.

"Theo. Non è pipì. Questa è..."

Theo fece una smorfia di dolore, le guance rosse.

"Theo. Credo che ti si siano rotte le acque!" Disse Draco prima di lanciare un incantesimo di levitazione sull'amico e trasportarlo in infermeria da Madama Chips.

HARRY POTTER

Harry non aveva voglia di allenarsi. Aveva accettato di presentarsi in campo perché aveva ceduto alle suppliche di Ron, ma non aveva alcuna intenzione di giocare. O di rincorrere il boccino.

Ormai tutti i suoi pensieri erano concentrati su Draco, alla sua voglia di stringerlo e baciarlo. Magari di farci nuovamente l'amore.

Invece Draco non gli rispondeva e non riusciva mai a trovarlo da solo per parlargli.

Sapeva che passava molto tempo in infermeria, ma non sapeva come avvicinarsi a lui. Cosa doveva dirgli?

Se Draco si fosse accontentato della loro unica notte d'amore la sera di San Valentino?

Possibile?

Eppure si erano detti reciprocamente di amarsi. Perché invece adesso lo ignorava?

Harry volò svogliato sul campo, non si impegnó nemmeno di rincorrere il boccino. Fece dei giri del campo ma senza interesse.

Doveva capire che cosa stesse succedendo a Draco, perché lo evitava. No. Voleva più andare a letto con lui? Bene, lo avrebbe accettato, ma Draco doveva dirglielo in faccia.

Sentì i suoi compagni di squadra cominciare ad urlare tra di loro ma non si interessó. Strinse il manico della scopa tra le dita mentre volava. Sospirò, pensieroso.

Se lo avessero guardato avrebbero detto che era la versione maschile di Mirtilla Malcontenta.

Ad un tratto, mentre era sopra la porta difesa da Ron, ricevette un bolide sul braccio.

Harry urlò per il dolore e cadde giù dalla scopa.

Fortunatamente qualcuno lanciò un incantesimo sul suo corpo che cadeva in picchiata infatti quando raggiunse il prato, cadde senza ulteriori danni, se non il suo braccio.

Fu Ron a scendere in picchiata verso di lui e avvicinarsi.

"Cavolo amico, che spavento..." Disse avvicinandosi. "Ti sei fatto male?"

Harry annuì. "Il braccio..." Disse.

Ron annuì e si avvicinò.

"Vieni, ti accompagno in infermeria..." Disse Ron e subito lo sguardo di Harry si risveglió.

Aveva detto infermeria?

Draco stava in infermeria! Perché non ci aveva pensato prima? Si sarebbe fatto buttare giù dalla scopa prima e molto volentieri. Era felice di aver accettato quell'invito in infermeria così avrebbe potuto avere possibilità di vedere Draco.

Quando raggiunsero l'infermeria, Harry rimase confuso nel non trovarci Draco. Sperava di poterlo vedere e cercare di capire perché lo avesse ignorato per tutto quel tempo.

Davanti a lui c'erano delle tende chiuse.

Subito dopo essere entrati vennero avvicinati da Madama Chips che aveva le braccia piene di pozioni.

"Potter, Weasley, che problemi ci sono?" Chiese la Chips entrando nella stanza insieme a due medimaghi.

"Un bolide ha colpito Potter al braccio durante gli allenamenti di Quidditch..." Disse Weasley e la Chips sospirò.

"Weasley può pure tornarsene nel suo dormitorio o a fare lezioni. Il signor Potter si è di nuovo spezzato le ossa del braccio. Gli dovrò somministrare l'Ossofast e dovrà restare tranquillo in osservazione per tutta la notte..." Disse guardandolo prima di allontanarsi verso il letto coperto dalle tende.

Ron se entro andò a malincuore, lasciandolo da solo.

Quando i due medimaghi aprirono le tende del letto, Harry notò subito Draco e i due giovani si guardarono brevemente.

Il Serpeverde venne fatto allontanare da Theo e così fu costretto ad avvicinarsi ad Harry che quando lo vide sorrise.

Draco invece, lo fulminò con lo sguardo.

DRACO MALFOY

Draco accompagnò Theo in Infermeria. Madama Chips, non appena li vide sbarró gli occhi e andò loro incontro, occupandosi immediatamente di Theo che stava gemendo.

Theo venne fatto sdraiare in un letto e la donna tirò subito le tende attorno al letto per isolarlo.

"Penso che gli si siano rotte le acque" disse Draco mentre la donna lanciava un evanesco sul corpo di Theo e subito dopo lo copriva con un lenzuolo.

La donna consegnò una pozione anestetizzante a Theo che la bevve avidamente prima di gettarsi con la testa sul cuscino. Madama Chips lasció i due ragazzi da soli mente andava a chiamare dei medimaghi esperti in parti magici dal San Mungo.

Draco si sedette accanto a Theo e il biondino gli strinse con forza la mano nella sua.

"Grazie mille per essere qui con me..." Disse socchiudendo gli occhi.

Draco sorrise, accarezzandogli i capelli.

"Ti avevo promesso che non ti avrei lasciato da solo..."

Gli occhi di Nott si riempirono di lacrime e voltò rapidamente la testa. Draco sorrise e si sporse per dargli un bacio sulla guancia.

Theo sbuffò, portandosi una mano sul viso per asciugarselo.

"Maledetti ormoni.." borbottò fissando la tenda bianca davanti a lui e Draco non disse nulla. Sapeva bene che Theo soffriva per le parole di Blaise e sapeva benissimo che ancora sperava in un suo ripensamento.

Draco, che stravedeva per Theo, desiderava ardentemente prendere Blaise, tirargli due schiaffi e farlo rinsavire.

Ok, Theo aveva sbagliato ingannando Blaise nel prendere la pozione di fertilità senza dirglielo, però anche Blaise poteva interessarsi al bambino. Non doveva mettersi per forza con Theo se non lo voleva, ma il bambino che stava per nascere che colpa ne aveva?

Theo chiuse gli occhi e Draco si allontanò dal compagno di casa.

Quando sentì delle voci, Draco si sporse all'indietro per guardare dietro la tenda e vide Harry in compagnia di Ron Weasley andarsi a sedere su un lettino.

"Ti fa male? Certo che potevi stare un po' più attento..." Sentì dire da Weasley.

"Scusami, ero distratto..." Disse Harry.

"Potter, Weasley, che problemi ci sono?" Chiese la Chips entrando nella stanza insieme a due medimaghi.

"Un bolide ha colpito Potter al braccio durante gli allenamenti di Quidditch..." Disse Weasley e la Chips sospirò.

"Weasley può pure tornarsene nel suo dormitorio o a fare lezioni. Il signor Potter si è di nuovo spezzato le ossa del braccio. Gli dovrò somministrare l'Ossofast e dovrà restare tranquillo in osservazione per tutta la notte..."

Draco sentì i due Grifondoro salutarsi e Weasley uscire mentre i due medimaghi aprivano le tende per controllare Theo.

Harry sollevò la testa e incrociò subito lo sguardo di Draco.

I due medimaghi chiesero a Draco di allontanarsi e che si sarebbero occupati loro del parto.

Fortunatamente i due uomini non domandarono perché un uomo fosse in dolce attesa ma si limitarono a coprirsi e isolare il letto di Theo.

Madama Chips andò ad aiutarli e Draco si trovò così allontanato.

Si voltò verso Harry e solo in quel momento il suo cuore prese a battere furioso nel petto. Perché nonostante le parole di Harry il suo cuore doveva tradirlo in quel modo.

"Draco... Che succede?" Chiese Harry sedendosi sul letto con una gamba piegata.

Draco infilò entrambe le mani nelle tasche della divisa.

"Theo sta partorendo..." Disse Draco come se fosse una cosa naturale.

"Partorendo? Davvero?" Chiese Harry sbarrando gli occhi.

Draco non disse nulla.

I due giovani si guardarono in silenzio.

"Mi sei mancato" disse Harry dopo qualche secondo.

Draco sbuffò.

"Guarda che è inutile che fingi che non sia successo nulla. Ho sentito tutto quello che hai detto ai tuoi amici di me. Sai cosa? Io sono stato sincero. Mi dispiace che per te non sia stato lo stesso e che tu ti vergogni del mio passato. Ma sai cosa? Io almeno ne sono consapevole e tirò dritto per la mia strada. Ora, se vuoi scusarmi, ho questioni più importanti che parlare con te..." Disse voltandosi per dirigersi verso il letto di Theo. 

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