14. 🔞

HARRY POTTER

Harry raggiunse il suo dormitorio poco prima di cena.

Sapendo che non avrebbe avuto tempo dopo, afferrò il suo accappatoio e il suo beauty con shampoo e balsamo e si avviò in bagno.

Aprì l'acqua della doccia e si spogliò velocemente. Non appena entrò con un piede nella doccia, Harry rabbrividì a contatto con l'acqua bollente.

Chiuse gli occhi e gettò la testa all'indietro godendosi per qualche minuto la pressione dell'acqua sulla pelle.

Sospirando, abbassò la testa e si portò entrambe le mani per portarsi all'indietro i capelli. Afferrò lo shampoo e si insaponó i capelli, facendo tanta schiuma.

Lanciò un incantesimo riflettente sulla parete e osservò compiaciuto il suo turbante di schiuma sulla testa prima di abbassarsi per afferrare la bacchetta.

La puntó verso le sue parti intime e mormorò un incantesimo di depilazione profonda.

Sussultò quando la senti rimuovere i peli anche in posti molto intimi e poi si avvicinò alla parete per ammirare il pube glabro.

Allungò una mano verso di esso, sentendo la pelle liscia e morbida. Mentre si osservava allo specchio, mosse la mano verso i testicoli, sentendoli anch'essi lisci e privi della solita peluria.

Soddisfatto, risalì con la mano verso il membro che nel frattempo si era svegliato quelle carezze e Harry lo strinse con forza nel pugno.

Per tutto il tempo si osservò allo specchio, notando come le sue guance e il suo collo si tingevano sempre di più di rosso, mentre l'acqua gli accarezzava i capelli.

Harry portò indietro la testa permettendo all'acqua di togliere lo shampoo dai suoi capelli e Harry mosse la mano libera verso il petto per accarezzarsi.

Non aveva depilato il petto, gli piaceva il suo petto, era muscoloso il giusto e la peluria lo facevano sembrare adulto.

Sfiorò i peli con le dita della mano mentre sospirava e si guardava allo specchio. Si strizzó un capezzolo tra le dita, rigirandolo quasi con cattiveria e Harry ansimò, stringendosi nel pugno l'erezione. Prese con la punta delle dita il liquido preorgasmico e lo spalmó sull'asta, aumentando i movimenti del braccio.

Boccheggiando, venne copioso sotto il gatto di acqua calda che lavò immediatamente il suo piacere, facendolo finire nello scarico.

Harry gettò all'indietro la testa, ansimando mentre cercava di riprendersi dal piacere che lo aveva appena travolto. Osservò il soffitto in silenzio e dopo qualche secondo si mosse verso il bagnoschiuma e si lavò accuratamente.

Quando uscì dalla doccia e si diresse in camera per vestirsi, vide Ron, Dean e Seamus discutere.

"Cosa significa che la camera del dormitorio la prendete voi? Chiudete le tende del baldacchino, di certo a me non importa niente di vedere voi due!" Stava dicendo Ron.

"Semmai a noi due non importa di vedere te ed Hermione scopare!"

"Scordatevi che io faccia sesso con la mia ragazza con voi in camera!" Disse Ron con il volto dello stesso colore dei capelli.

"Allora vattene!" Disse Dean. "La camera é nostra!"

Harry guardò Ron.

"Ma non potete chiudervi nel baldacchino?" Chiese Harry a Ron che alzò le braccia.

"Ma ti sembra che io faccia sesso in camera con te accanto o loro due di fronte?" Chiese indignato Ron.

"Ma io stasera non ci sono, quindi a me non importa affatto. Basta che poi non mi racconti di quello che Hermione fa, intesi? Mi é già bastato beccarvi alla Tana.." disse Harry sentendo la nausea colpirlo al solo ricordo.

Dean e Seamus fecero dei versi.

Ron avvampò.

"Non immaginavamo fossi rimasto a casa... Tutti stavano in giardino.." disse Ron.

"Si, ma mi serviva comunque una cosa in camera!"

Seamus ridacchiò.

"Quindi hai visto Hermione nuda?"

"Non proprio" rispose Harry voltandosi verso i compagni di dormitorio. "Ho visto il sedere di Ron nudo mentre teneva le gambe aperte di Hermione che strillava. Mi ero pure preoccupando entrando, pensavo stesse male..." Disse Harry facendo scoppiare a ridere Dean e Seamus.

Ron era avvampato.

"Ok, bene. Vuol dire che prenderò la Stanza delle Necessità."

"No, quella é mia. Mi serve!"

Ron assottigliò lo sguardo.

"Scusa se non ci sei solo tu a scuola. Ok che sei il Salvatore del Mondo Magico, ma non per questo puoi avere la stanza delle Necessità sempre per ogni tua esigenza!"

"Perché non usi il bagno dei prefetti?" Chiese Harry guardando il suo migliore amico.

"Ti pare che abbia la spilla di prefetto sulla divisa?" Chiese Ron sollevando un sopracciglio.

Harry sbuffò e aprì l'asciugamano restando completamente nudo davanti ai tre amici.

Dean e Seamus lanciarono un urlo mentre Ron si voltò velocemente.

"Cazzo, Harry. Puoi almeno avvisare!" Disse tra i denti il rosso.

"Perché? Non ho nulla che voi tre non avete già tra le gambe...."

"Si, ma a parte Dean, nessuno é ben messo come te.." disse Seamus ricevendo un'occhiataccia da Thomas.

Harry ridacchiò mentre si infilava i boxer e prendeva un paio di pantaloni dall'armadio. Si avvicinò ai due ragazzi e sussurrò, all'orecchio di Seamus:

"Io non mi tiro indietro se volessi provare..."

Finnigan avvampò e si allontanò trascinando Dean nel letto.

Dopo aver afferrato la camicia, se l'abbottonò velocemente per poi prendere la cravatta con i colori di Grifondoro.

"Harry... Per favore. Solo per questa volta.. puoi darci la Stanza delle Necessità?" Chiese Ron facendogli gli occhi da cucciolo.

DRACO MALFOY

Quando raggiunse il settimo piano, trovò Harry in piedi davanti al muro. I due si guardarono e poi Harry si avvicinò a lui, afferrandolo per un braccio.

"La tua stanza è libera?" Gli chiese.

"No. Perché?"

Potter sbuffó portandosi una mano tra i capelli spettinati.

"La stanza delle necessità è già occupata. E anche il mio dormitorio.."

Draco guardò Harry e poi abbassò lo sguardo, deluso.

Potter non disse nulla per qualche secondo finché non si illuminò e afferrò Malfoy per una mano.

"Vieni con me. Ho in mente un posto dove non ci può trovare nessuno..."

Draco lo seguì e quando giunsero al terzo piano e lo vide avvicinarsi ad una statua, Draco alzò gli occhi al cielo. Perché Potter doveva essere sempre fissato con quei dannati passaggi segreti?!

Harry si voltò verso di lui con un sorriso e gli fece cenno di seguirlo.

"Posso sapere il motivo per cui tu hai sempre voglia di entrare nei passaggi segreti?" chiese Draco con tono arrabbiato.

Harry ridacchiò.

"Perché sono gli unici che possiamo usare senza essere visti e messi in punizione. Voglio portarti in un posto speciale.." disse Harry e Draco lo seguì lungo lo stretto corridoio.

Quando lo vide salire una piccola scaletta attaccata al muro, Draco sollevò un sopracciglio.

"Spiegami ancora perché ho deciso di seguirti.." borbottò Draco mentre osservava Potter spingere una botola sulla sua testa e uscire dal passaggio.

Draco lo seguì poco dopo guardandosi attorno scocciato. Tutt'attorno a loro c'erano scatole di cartone. Draco incrociò entrambe le braccia al petto.

"Sarebbe questo il posto speciale?" Chiese Draco fulminandolo con lo sguardo. Se Potter pensava di umiliarlo in quel modo si sbagliava di brutto!

"Assolutamente no, ma era l'unico modo per uscire dalla scuola." Disse il Grifondoro prima di afferrargli la mano nella propria e materializzare entrambi.

Draco aprì gli occhi sentendosi un po' nauseato.

Guardò davanti a sé e aggrottò le sopracciglia quando si accorse di fissare il Salice Schiaffeggiante.

"Potter! Si può sapere che cavolo ci facciamo qui?" Chiese Draco sentendo un brivido coglierlo. "Non ho portato nulla, ho freddo e siamo incasinati dalla neve!"

"Ora lo vedrai... immobilus!" Disse Harry puntando la bacchetta sull'albero che si bloccò, come congelato. "Vieni con me" disse Potter facendogli strada attraverso un ingresso sconosciuto tra le radici dell'albero.

Quando raggiunsero una porta dopo un lungo corridoio, Harry si voltò con un sorriso.

"Obscuro" pronunciò puntando contro Draco la bacchetta e il Serpeverde si ritrovò bendato da una benda di seta.

"Potter. Se avessi saputo che eri un maniaco non avrei mai e dico mai inviato quella lettera per chiederti di passare la serata con te..."

Harry gli strinse la mano e lo fece camminare in avanti. Draco mosse la mano libera davanti a sé.

Se pensava di farlo cadere senza ricevere una maledizione senza perdono in cambio, si sbagliava di grosso.

Dopo qualche passo, sentì la porta venire chiusa dietro di loro e poi Potter gli circondò la vita da dietro, posando la guancia sulla sua spalla.

Alzò le mani verso il retro della sua nuca e gli slacciò il nodo della benda.

Draco sfarfalló appena gli occhi grigi per poi restare a bocca aperta quando vide la stanza addobbata di rose rosse. Il baldacchino aveva delle tende bianche trasparenti che facevano intravedere i cuscini bianchi e rossi sistemati sul letto. Il piumone era bianco ed era stato cosparso di petali di rosa.

Draco fissò a bocca aperta il letto e quando si voltò verso Potter, il Grifondoro gli circondò il viso con entrambe le mani e lo baciò dolcemente.

Draco chiuse gli occhi mentre rispondeva al bacio dolce poi quando si staccarono, Draco fissò emozionato Harry che sorridendo gli accarezzò una guancia.

"Buon San Valentino, Draco..."

Draco arrossì e in quel preciso momento si rese conto che quello che per anni aveva definito "il peso di essere ancora vergine" per quella notte poteva decadere.

Chiuse gli occhi sospirando non appena sentì le labbra di Harry tracciare un percorso che andava dal fondo del collo fino all'orecchio. Harry mosse le mani verso il suo busto, accarezzandolo a pieni palmi, Draco tremò per l'emozione e l'eccitazione che quelle semplici ed innocenti carezze gli stavano trasmettendo. Gemette dal fondo della gola e mosse il collo per permettere al Grifondoro di baciarlo meglio.

Si fece sfilare la divisa di Serpeverde da dosso e questa cadde silenziosa ai loro piedi, poi fu il turno della camicia. Harry gli strinse i pettorali tra le dita e poi cercò lentamente i capezzoli e tracciò con la punta degli indici le areole finché non pizzicò le punte che si erano fatte turgide.

Draco arcuó la schiena sollevando il petto, premendolo contro le mani del Grifondoro che gli spinse senza vergogna il bacino contro le natiche. Draco lo senti duro ma non ebbe paura, anzi.

Lo desiderava.

"Harry..." Sussurrò Draco mordendosi lascivo il labbro inferiore mentre spingeva senza ritegno le natiche contro il bacino di Potter.

Harry continuò a leccargli e baciargli il collo. Posò leggermente le labbra sulla pelle e "Evanesco" sussurrò, facendo svanire la camicia del biondo Principe delle Serpi.

Draco venne fatto voltare e solo a quel punto Harry si abbassò con il viso per leccargli i capezzoli come aveva fatto al prima volta nel passaggio segreto.

Draco tremò e guaí, stringendo tra le dita i capelli di Harry. Il moro fece scivolare la punta della lingua tutt'attorno all'areola rosa chiara. Draco singhiozzó e continuò a gemere non appena Harry prese a titillare con la lingua il capezzolo.Potter mosse la mano a strizzare tra pollice ed indice l'altro capezzolo e poi scese ad accarezzargli il ventre magro fino a chiudersi attorno al membro già eretto di Malfoy che sospirò di piacere.

"Ti prego..." Singhiozzó il biondo.

Potter non se lo fece ripetere due volte: spinse il biondo sul letto e dopo avergli sfilato pantaloni e boxer si inginocchiò sul materasso morbido e accolse il membro rosa del compagno tra le labbra, succhiando avidamente.

Draco boccheggiò, gli occhi grigi sbarrati mentre osservava scioccato ed eccitato il suo compagno dargli piacere.

Il tutto fu estremamente eccitante che Draco venne pochi minuti dopo nella bocca del Grifondoro che ingoiò tutto con un gemito dal fondo della gola.

Harry sorrise appena e baciò il ventre del compagno fino a trovarsi di nuovo con il volto all'altezza di quello del compagno. I due giovani studenti si sorrisero felici e Draco passò entrambe le mani tra i capelli sempre incasinati di Potter prima di avvicinare il volto a quello del Grifondoro per ricevere un bacio.

Dopo qualche minuto, fu Harry ad allontanarsi e costretto a sfilarsi i pantaloni ormai troppo stretti.

Draco lo aiutó a toglierli dal tutto e Potter gli sollevò il viso per guardarlo negli occhi.

"Rifammi quello che hai fatto in Infermeria. Questa volta voglio poterti vedere..." sussurrò Harry contro le labbra del Serpeverde che spinse il Grifondoro sul materasso.

HARRY POTTER

Harry osservò Draco annuire con le guance rosse e poi venne fatto distendere dal biondo Serpeverde sul letto, sullo stesso cuscino sul quale pochi secondi prima era stato sdraiato.

Lo vide sistemarsi sul materasso e poi portò una mano sul petto del Grifondoro. Giocherellò qualche secondo con la peluria che gli copriva il petto, poi mosse le dita verso un capezzolo scuro. Lo fece inturgidire e glielo strinse tra pollice ed indice mentre Harry ansimava, il membro ebbe uno spasmo e una goccia di liquido preorgasmico imperló la superficie vellutata e sensibile.

Draco sollevò gli occhi grigi sul volto del Grifondoro che si era arrossato.

Potter si morse il labbro inferiore mentre restituiva l'occhiata al Serpeverde prima che questo abbassasse il volto per leccare e poi succhiare il capezzolo del moro che portò entrambe le mani tra quei fili platino, trovandoli vellutati al tatto.

Draco dedicò qualche secondo ai suoi capezzoli per poi scendere con il viso verso il ventre. Bació la peluria dello stesso colore dei capelli di Potter fino a giungere alla punta già bagnata del membro duro.

Harry sospirò eccitato e Draco avvampó mentre lo guardava dal basso e gli stringeva la base dell'erezione con la mano.

"Non l'ho mai fatto..."

Harry sospirò. "Sei stato bravo..."

"G-grazie" disse Draco prima di abbassare lo sguardo sulla sua erezione e tirare timidamente fuori la lingua per dare una leccata.

"Cazzo si" gemette Potter gettando la testa sul cuscino.

Draco succhió e leccò il suo membro a lungo finché non si sollevò e lo fissò con sguardo triste e afflitto.

"Mi fa male la mascella" disse avvampando.

Harry non disse nulla ma ribaltò le posizioni e ora era Draco quello sdraiato di schiena sul materasso mentre Harry lo sovrastava stando con la testa poggiata sulla mano.

Prese a fare scorrere quella libera sul corpo magro e bianco latte di Draco che si inarcò sensualmente mentre dalle sue labbra arrossate e gonfie per i baci uscivano gemiti e sospirò leggeri.

Draco aprì le cosce quando sentì la mano di Potter raggiungere il membro ma invece di stringerlo in una mano come Draco si era aspettato, Harry scese verso i testicoli. Li strinse delicatamente nel palmo per soppesarli e continuò la sua discesa.

Harry si abbassò con il volto su quello del Serpeverde.

"Ora devi solo rilassarti... Intesi?"

Draco annuì e spostò lo sguardo verso la mano di Harry. Non la vedeva, ma sentiva le dita delicate accarezzare punti fino a quel momento intimi e privati. Draco osservò la porzione di braccio che si vedeva dalla sua direzione e si prese il labbro inferiore tra i denti.

Non appena le dita di Potter entrarono tra le sue natiche e gli stuzzicarono l'apertura, Draco strizzó i muscoli.

"H-ho paura.." disse Draco ad Harry che continuava a fissarlo in faccia.

"Non averne. Ti prometto che quando avrò iniziato mi supplicherai di smettere. Accio lubrificante!" Disse e dalla divisa nera di Draco ancora a terra spuntó fuori una piccola ampolla con un liquido trasparente.

Draco sbarró gli occhi imbarazzato e avvampó ulteriormente, coprendosi il volto con le mani. Harry sorrise. Era terribilmente adorabile.

Prese a tempestargli le mani di baci finché Harry non giunse alle labbra. Strinse tra i denti il labbro inferiore e tirò leggermente. Draco ansimò e lo guardò arrabbiato.

"Mi hai fatto male!" Si lamentò il Serpeverde arrabbiato.

"Povera piccola principessina"

"Non sono una principessa!" Sbottò Draco fulminandolo con lo sguardo.

"Oh.. so che non sei una principessa..." Disse risalendo con la mano verso il membro che strinse con forza.

Draco gemette e spalancò ulteriormente le cosce.

"Non farmi male..." Disse il biondo con un tono teso.

"Promesso" gli sussurrò Harry sulle labbra rosse e gonfie per lasciargli un bacio.

Dopo averlo preparato a lungo con le dita, Draco si irrigidí, bloccandogli il polso.

"Ti prego. Ho bisogno di te..."

Harry lo aveva fissato con gli occhi sbarrati. Sapeva che le cose quella sera sarebbero andate oltre, ma non così oltre.

"Sei sicuro?" Chiese Harry mentre usciva con le dita dal suo corpo.

Draco annuì avvampando emozionato. I due giovani studenti si sorrisero imbarazzati e poi Harry afferrò l'ampolla e si versò il lubrificante sul membro.

Avrebbe voluto rendere Draco partecipe di quel gesto ma se avesse solo chiesto al compagno di toccarlo, avrebbe finito prima ancora di iniziare.

Con delicatezza, Harry si issó sul corpo nudo del Serpeverde ed entrambi sospirarono eccitati non appena i loro corpi nudi entrarono in contatto. Il respiro di Draco era più rapido e spezzato del suo e Harry gli tempestò la guancia e la fronte di baci per tranquillizzarlo.

"Draco... Se dovessi farti del male voglio che mi fermi... intesi?" Chiese Harry fissandolo serio negli occhi.

Draco annuì, abbassando lo sguardo prima sulla gola del Grifondoro per poi abbassarlo lentamente dove i loro corpi si univano.

Harry si afferrò il membro alla base con una mano mentre si issava con la mano libera sul corpo di Draco.

"Pronto?" Chiese.

Draco annuì chiudendo gli occhi e inspirando a pieni polmoni.

Harry spinse con i fianchi e boccheggiò. La sensazione era meravigliosa. Draco sospirò e gli strinse entrambe le braccia al collo per tirarselo addosso man mano che Harry sprofondava nel suo corpo.

Solo quando fu arrivato fino in fondo che Harry sentì le unghie di Draco graffiargli la schiena.

"Tutto bene?" Chiese Harry baciandogli il collo.

Draco annuì.

"Brucia un po'..." Disse e Harry decise di restare fermo per permettergli di abituarsi alla sua intrusione.

Dopo parecchi minuti passati completamente immobili, Draco diede l'ok per muoversi e da quell'istante in poi tutto fu perfetto.

I due giovani si guardarono tutto il tempo dell'amplesso negli occhi, intrecciando insieme le loro dita. Non fossero nulla, nella stanza di sentiva solo il rumore delle loro pelli umide che entravano in contatto e i loro sospiri spezzati.

Harry si perse in quelle pozze grigie e per la prima volta sentiva di provare qualcosa di molto forte nei confronti di qualcuno. Quei sentimenti, quello che stava provando in quell'esatto momento tra le braccia di Draco Malfoy non lo aveva mai provato prima.

All'inizio pensava che la cotta che aveva avuto per Ginny sarebbe stata per sempre... poi durante le vacanze natalizie aveva passato molto tempo con Charlie, di nuovo durante l'estate e... lo aveva trovato affascinante. Fino a quando Charlie non gli aveva detto di frequentarsi con Oliver Wood.

A quel punto Harry aveva capito che non si era mai innamorato prima. Non fino a quel momento.

"Draco..." sussurrò Harry guardando il compagno dall'alto.

Il biondo Serpeverde aprì gli occhi.

"Draco... Penso di amarti" disse Harry continuando ad entrare dentro e fuori il corpo del Serpeverde.

Draco, sotto di lui lanciò un gemito che più di piacere sembrava un lamento. "Pensa a scoparmi, poi parleremo di quanto io penso di amarti..." Disse Draco tutto d'un fiato chiudendo gli occhi.

Harry rallentó il movimento dei fianchi e Draco aprì gli occhi. I loro sguardi si incrociarono per un breve secondo prima che Draco chiudesse le palpebre, le guance rosso fuoco per l'imbarazzo.

Allungò una mano verso la natica soda di Potter e gliela strinse tra le dita, lasciandogli il segno. Harry sorrise e dopo aver posato entrambi i gomiti ai lati della testa di Draco, riprese il movimento del bacino, facendo boccheggiare entrambi.

Harry guardò le espressioni stupite sul volto di Draco e mentre sentiva il basso ventre in fiamme, si disse che era ora che avesse ammesso i suoi sentimenti per il timido ed impacciato Principe delle Serpi.

"Devo venire" disse Harry poco dopo cercando di rallentare i movimenti per non rischiare di raggiungere il piacere prima di Draco. "Toccati... Vieni per me"

Il biondo gemette boccheggiando mentre si impugnava il membro in una mano.

"L-lubrificante" disse e Harry glielo versò prima di chiuderlo e gettarlo sul letto accanto ai loro corpi.

Draco guaí e poi strinse gli occhi prima di raggiungere l'orgasmo con un sospiro.

Harry sentì il piacere caldo tra i loro corpi uniti finché anche lui non riprese ad entrare e uscire dal corpo del Serpeverde che gli stava baciando la spalla e il collo, intrecciando le caviglie sopra le natiche di Potter.

"Cazzo" sibilò Harry prima di riempire il compagno con il suo seme e crollargli esausto addosso.

Draco ridacchiò, felice. Allungò la mano verso i loro occhiali posati accanto a loro sul letto e se li infilò.

"Sai? Credo di amarti anche io. Già..." disse in un sussurro prima di ridere felice. 

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