12.
HARRY POTTER
Harry era disteso nel suo letto, un braccio piegato dietro la testa che fissava in silenzio le tende del suo baldacchino.
Erano passate due settimane da quando si era visto nel passaggio segreto con Draco e improvvisamente le cose tra di loro erano precipitate.
Che stava succedendo di preciso? Cosa era successo esattamente?
Erano quelle le domande che Harry si faceva ogni giorno. Ogni volta che vedeva Draco in Sala Grande per mangiare, il biondo lo fissava con risentimento.
Perché doveva essere Draco a fissarlo con risentimento?! Quello offeso doveva essere lui per la miseria!
Finalmente dopo sette anni gli chiedeva di diventare amici e Draco si rifiutava?! Dopo quello che avevano condiviso?!
Harry si passò una mano sul viso, sentendo la barba pungergli le dita. Da quanto tempo si trascurava? Da quanto tempo non apriva un libro?
La sua vita era diventata improvvisamente priva di senso. Tutto attorno a lui era grigio. Più cercava di capire il perché tutto ad un tratto il suo rapporto con Draco fosse precipitato a quel punto e meno trovava una risposta che lo soddisfacesse.
Si rigiró nel letto e osservò la luna illuminare la stanza. Sospirò triste. Come poteva tornare a parlare a Draco?
~*~
Il martedì successivo, i Grifondoro condividevano la lezione di Pozioni con i Serpeverde. Non appena Harry notò Draco in compagnia di Theo Nott in prima fila, il suo cuore perse un battito.
Passó tutta la lezione a fissare il Serpeverde che non lo degnó neppure di uno sguardo.
Harry aveva tra le mani i fegatini di rana e ci stava giocherellando con una mano mentre l'altra era piegata sul banco che gli reggeva la testa.
Passó il tempo ad osservare i movimenti aggraziati del biondo e quando Hermione gli tirò una gomitata, Harry, senza guardarla, alzò la mano con i fegatini e li gettò nel calderone.
"Harry no!" Urlò Hermione un secondo prima che il calderone esplodesse.
Harry cadde all'indietro, portandosi entrambe le mani sugli occhi.
"Aiuto! Non ci vedo! I miei occhi!" Urlò il Grifondoro dolorante e a quel punto il professore Lumacorno si avvicinò al Salvatore del Mondo Magico.
"Signor Potter! Quante volte le devo ripetere che non dovete stare con la testa sul calderone?!" Lo sgridó il professore mentre lo aiutava a mettersi in piedi.
"Non ci vedo!" Disse Harry con gli occhi che pizzicavano e gonfi.
Sentì qualcuno infilargli gli occhiali sul naso, ma si incastrarono nei capelli ai lati della testa e gli restarono sbilenchi sul naso.
Sentì Lumacorno parlare con la classe.
"Porto Potter in Infermeria, voi evitate di far saltare in aria altri calderoni!"
Potter si appoggiò al professore mentre si dirigevano velocemente in Infermeria.
~*~
Madama Chips curò Harry ma gli consigliò di restare a dormire in Infermeria. Tirò le tende bianche che dividevano il suo letto e uscì dalla stanza.
Harry si sistemò meglio con la testa sul cuscino e cadde velocemente in un sonno profondo.
DRACO MALFOY
Draco era svogliato.
Svogliato e arrabbiato con Potter.
Come si permetteva il moro di toccarlo e usarlo per poi chiedergli di essere amici?
A Draco il sol pensiero lo faceva impazzire.
Gli amici non si baciavano con la lingua e di certo gli amici non si inginocchiavano per praticargli sesso orale!
Draco si passò una mano tra i capelli. Aveva cercato di ignorare con tutto se stesso Potter durante la lezione di Pozioni fin quando Draco non sentí un botto e si voltò verso i banchi sul fondo dell'aula.
Sbarró gli occhi scioccato quando vide Harry Potter a terra dolorante, entrambe le mani sul viso che urlava disperato.
L'incidente lo aveva scosso particolarmente e quando ci fu la lezione di Cura delle Creature Magiche aveva la testa da un'altra parte.
Non riusciva a smettere di pensare a Harry che si rotolava in preda al dolore sul pavimento dell'aula nei sotterranei.
Draco non si interessó minimamente alla lezione che quando si ritrovò con una bestia enorme che gli si era avvicinata, lanciò un urlo terrorizzato.
L'animale, che si spaventò a sua volta, si alzò in piedi e lo buttò a terra, ferendolo gravemente quando gli cadde addosso con gli zoccoli anteriori.
Theo si spaventò e gli andò incontro ma il grande spavento lo fece iperventilare e venne mandato in Infermeria insieme a Draco.
~*~
Draco aprì gli occhi sentendo una mano accarezzargli i capelli dolcemente.
Theo era seduto accanto a lui. Non appena i loro occhi chiari si incrociarono, si sorrisero.
"Hey. Come stai?" Gli chiese Nott.
Draco sospirò.
"Un po' meglio. Anche se intontito." Disse Draco chiudendo brevemente gli occhi.
"Dì la verità. Ti sei fatto ferire durante Cura delle Creature Magiche per finire qui in infermeria insieme a Potter, vero?" Chiese Theo accarezzandogli il petto.
Draco a aprì gli occhi e guardò l'amico scioccato.
"No!"
Theo alzò gli occhi al cielo.
"Perché non gli fai capire che non vuoi essere solo un amico?"
Draco avvampó.
"E cosa devo fare? Dichiarare che lo amo dal sesto anno?"
Theo sollevò un sopracciglio.
"Come?!" Chiese scioccato.
"Nulla!" Disse Draco avvampando, maledicendosi per essere stato così avventato.
Theo non infierí. Si alzò dalla sedia e si sporse verso il compagno di dormitorio per lasciare un bacio sulla guancia di Draco.
"Io vado, ho ancora delle cose da fare..." Gli sussurrò all'orecchio. "Poi voglio i dettagli" terminò prima di allontanarsi con un sorriso birichino sulle labbra.
Draco lo osservò uscire dall'Infermeria salutando Madama Chips. Solo a quel punto Draco chiuse gli occhi e si addormentò ripensando alle parole di Theo.
Doveva far capire a Potter che loro due non potevano essere dei semplici amici.
HARRY POTTER
Harry stava dormendo nel suo letto quando all'improvviso un movimento lo fece svegliare. Non poteva aprire gli occhi perché dopo l'intossicazione, Madama Chips lo aveva bendato e Potter voltò la testa.
Sentì un paio di mani accarezzargli il petto nudo e poi abbassare il lenzuolo che lo copriva fino ai fianchi.
Sentì le dita sconosciute accarezzargli i peli sul petto e poi scendere verso il basso.
Era già mattina e Madama Chips lo stava visitando?
Sentì le dita stuzzicargli i capezzoli che si inturgidirono all'istante.
Harry sentì le guance prendere colore e cercò di abbassare il volto.
Che cavolo stava succedendo? Perché Madama Chips lo stava toccando in quel modo? La pressione sui suoi capezzoli aumentò fin quando non li sentí stringere tra le dita e tirati leggermente.
Harry boccheggiò e si lasciò andare ad un gemito di pura lussuria mentre muoveva le gambe distese sul letto, sentendosi indurire tra le gambe.
Harry si portò una mano alle labbra per non gemere troppo forte ma impazzí di desiderio quando sentì un paio di labbra baciargli il capezzolo destro.
Harry strusció le natiche sul materasso mentre muoveva i fianchi verso l'alto, sentendosi bagnare i boxer che indossava.
"Ti prego" disse con voce spezzata e un attimo dopo sentì le labbra aprirsi e succhiare la punta turgida.
Harry singhiozzó eccitato e mosse una mano verso la nuca dello sconosciuto. Quando gli toccò i capelli, Harry sorrise.
Era Draco. Cosa ci faceva in infermeria?
Malfoy si dedicò con lentezza ai suoi capezzoli, leccandoli e succhiandoli tra le labbra finché Harry non lo supplicò di toccarlo.
A quel punto Draco gli sfilò la coperta da dosso prima di palpare il membro duro del Grifondoro ancora stretto nei boxer.
Harry gemette sentendosi andare a fuoco. Mosse i fianchi verso l'alto spronando silenziosamente Draco a sfilarglieli da dosso.
Quando sentì la mano delicata di Draco stringergli l'asta, Harry boccheggiò. Quel gioco erotico lo stava facendo impazzire. Il sol pensiero di essere beccati da Madama Chips in atteggiamenti più che intimi lo faceva andare fuori di testa. Sentí la seconda mano di Draco muoversi verso la punta sensibile del suo pene, mosse indice e medio sulla pelle serica che si bagnó ulteriormente di liquido preorgasmico e Harry si sentì morire dalla lussuria. Non si era mai accarezzato in quel modo. Non immaginava di poter provare un simile piacere!
La mano che gli aveva accarezzato la punta si mosse verso il suo petto per titillare un capezzolo turgido e Harry sentì la sostanza umida e appiccicosa addosso. Era concentrato sulle mani di Draco che quando sentì una timida leccata sul glande sensibile, lanciò un urlo di pura lussuria.
Draco continuó a muovere il pugno su e giù l'alta mentre tracciava timidamente linee spezzate. Harry si tese, stringendo nei pugni il lenzuolo sotto il suo corpo. Mosse verso l'alto i fianchi mentre implorava l'amante di succhiare la punta sensibile del membro tra le labbra. Sentì Draco muovere la mano verso l'alto, abbassare il prepuzio e poi un calore avvolgerlo completamente. A quel punto Harry perse ogni ritegno e spalancò sfacciato le cosce. Non gliene fregava un cavolo di essere beccati dalla Chips o di sembrare senza pudore, tutto quello che aveva sognato e desiderato da due anni si stava realizzando. Nemmeno con il babbano aveva provato sensazioni così meravigliose! Sentì le labbra di Draco stringersi con forza attorno al suo glande sensibile e Harry gemette portando una mano a stringere le sbarre di ferro del poggiatesta del lettino nel quale si trovava.
"Sei così bravo, Draco. Non smettere!" Gemette abbassando lo sguardo, senza purtroppo vederlo.
Quando sentì l'orgasmo arrivare, Harry avvisò il compagno che si staccò dalla sua erezione e prese a stimolare con forza nel palmo l'erezione del moro che venne schizzando con forza sul ventre tremante.
Harry stava tremando per il piacere quando percepì la lingua di Malfoy leccare via il suo piacere. Aveva un sorriso ebete sul volto quando sentì Draco sollevargli i boxer e coprirlo con la coperta pesante.
"Gli amici non si fanno i pompini... Ora capisci perché non voglio essere tuo amico?" Gli sussurrò Draco all'orecchio prima di allontanarsi.
Harry sorrise radioso mentre si riaddormentava.
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