Capitolo 11~ La Decisione Parte 2

POV DRACO MALFOY:

<<Dobbiamo parlare>>.

Lei mi guardó, e notai nel suo sguardo una paura e per calmarla le sorrisi.
Anche se era la mezzosangue, mi sentivo in colpa, perché dopotutto ero stato io a baciarla, e lei aveva solo risposto... In realtà io non avevo mai creduto a questa storia del sangue, solo che mio pa.. Lucius me lo aveva inculcato in testa.
Chiusi gli occhi.
Mi tornarono in mente i ricordi.
Avevo 7 anni.

<<Papà papà! Ma perché quando siamo andati in campagna non potevo giocare con Lucy? >>.
Lucius lo guardó freddamente.
<< Figlio, NON OSARE CHIAMARE CON IL SUO NOME QUELLA! >> tuonó il Malfoy.
<<Ma papà, volevamo giocare insieme con le barchette! Ti preeeego, può venire qui a giocare, le ho promesso che avremmo giocato insieme.>>.
<<DRACO MALFOY! ORA BASTA, NON OSARE PARLARE DAVANTI A ME DELLA SPORCA BABBANA!
CRUCIO!

CRUCIO!

CRUCIO!>>.
Rideva Lucius, rideva pazzamente, era un pazzo.
Draco urlava, urlava, urlava per il dolore troppo forte per lui.
<<Mamma! Mamma! Aiutami, mamma! >>. Narcissa entró bel salotto correndo, e appena vide il suo bambino contorcersi per terra in preda al dolore potró una mano alla bocca, e tiró fuori la bacchetta.
<< Avada Ked...>>. Lucius si voltó con uno scatto, e il bambino ebbe un momento di pausa per riprendersi. Narcissa indietreggió con la mano tremante puntava la bacchetta sul marito.

<<CRUCIOOO! >>
L'urlo disperato della donna rimbombava nel salone, mentre il bambino piangeva. Corse dalla madre che urlava, mentre Lucius aveva una luce pazza negli occhi.
La donna tra le lacrime e le urla disse al bimbo:<< VA VIA, SCAPPA! >>.
Il bambino per tutta risposta abbracció la madre, in questo modo il Cruciatus si sarebbe sdoppiato.
La potenza veniva divisa e il dolore condiviso da entrambi. Strinse la mano della madre mentre trattenevano le lacrime del dolore.

Sentii la Granger chiedermi se stavo bene, aprii gli occhi e annuii.
Mi guardó sospettosa, ma dopo qualche secondo di incertezza si riprese e mi chiese tutto d'un fiato:
<< Da cosa iniziamo? >>.
<<Allora, per quanto mi riguarda, possiamo provare a convivere senza battibecchi, ma quello che è successo nel bagno non è mai accaduto.
Facciamo finta che non sia mai successo, è stato un gravissimo errore. >>. La ragazza annuì anche se notai un lampo di incertezza passarle nelle iridi ambrate.

Dopo aver ricordato la mia infanzia avevo eretto di nuovo la mia barriera di protezione, quindi tornai a essere più freddo.
Dopo la nostra discussione, lei andó in camera a leggere un libro, come mi disse, e rimasi compiaciuto dal fatto che con camera intendeva quella padronale. La raggiunsi e mi sdraiai a fianco a lei. Chiusi gli occhi, ero stanco, tutto quello che era successo mi sentivo veramente spossato. Passarono uno, due, dieci minuti. Sentii uno sbattere forte, e aprii gli occhi. Aveva chiuso il libro e guardava la parete ricca di quadri di fronte a noi.
<<Dovremmo iniziare con la missione, non credi? >>. Mi ero quasi scordato che non eravamo lì per rilassarci, sicuro non con lei! Ghignai mentalmente al pensiero, mentre lei si voltava verso di me piena di aspettativa in una mia risposta.
<<Beh è ovvio che dovremo cominciare Emily, ma non saprei da dove è questo il mio problema. Il nostro problema. >>.
<<In realtà avevo pensato a questo quando eravamo ad Hogwarts, mentre preparavo il mio baule. Ho concluso che non avendo ricevuto nessuna lettera dalla McGranitt con le informazioni di cui Silente parlava; le prove che lo avevano convinto che fosse qui a New York il medaglione; ecco fin quando non riceveremo qualcosa, faremo di testa nostra. Pensavo di informarmi sulle migliori biblioteche babbane di New York, così da andarci e controllare. Se non troveremo nulla, cercheremo in altri posti. Che te ne pare del mio piano? Hai qualcosa da ridire o altre idee?>>.
Ero sconvolto, ma come diavolo le arrivavano nel cervello quelle idee?
<<Granger, più che un piano per cercare uno stupido medaglione, sembra un piano per una battaglia di guerra! Non ho nulla da ridire. Al rapporto Capo Granger! >>.
Mi guardó scuotendo la testa, decisamente contrariata. Continuó con il suo discorso da battaglia.
<<Mi sono informata sulla cartina di New York, e ho visto che ci sono diverse biblioteche in cui potremmo iniziare ad indagare. Magari i Babbani l'hanno visto e ne hanno sentito parlare. >>.
Ascoltai le sue parole con attenzione, e concordai con lei. Effettivamente molti Babbani potevano averlo avuto tra le mani nel corso degli anni, comperandolo in qualche orologeria...
MA CERTO! Le orologerie!
<<Granger!>>. Mi guardó e mi chiese cosa avessi in mente.
<<Come hai detto tu, i Babbani potrebbero averlo avuto tra le mani, comperandolo in qualche orologeria o negozi di antiquato! Dovremmo controllare anche in questi posti! >>.
La mia idea era geniale. D'altronde ero un Malfoy..
<<Mi stupisci Malfoy! Quindi ora dobbiamo riguardare il mio piano.
Controlleremo nelle diverse biblioteche, solo quelle più conosciute, poi nelle orologerie e nei negozi di antiquato più conosciuti, e se non avremo trovato nulla per allora, controlleremo di tutti e tre le tipologie solo meno conosciute, tutto chiaro? Cominceremo direi da questo pomeriggio, dopo pranzo. Alle tre usciamo e andiamo nella prima biblioteca della nostra tappa. Qualche domanda? >>. Scossi la testa, qualche volta sembrava davvero un generale questa ragazza.
Decidemmo di andare a pranzare, preparó un panino, ma invece di darmelo e prepararne un altro per me, inizió a mangiarlo. Ma che cosa?
<<Granger, perché stai mangiando il mio panino? >>.
<<Punto uno, non è il tuo panino, punto due, non sono la tua schiava, quindi alza le tue chiappette d'oro, e preparati il tuo pranzo da solo! >>.
Sbuffai contrariato, e mi preparai il mio panino. Tornato in salotto al tavolo non c'era più la Granger, sentii dal piano di sopra sbattere la porta, e iniziai a masticare. Finito tutto, lasciai il tovagliolo sul tavolo senza preoccuparmene minimamente, e salii in camera. Chiusi la porta e la vidi osservare la cartina di New York.
<<Ben arrivato! Guarda, ho notato che passa un autobus ogni ora proprio davanti ai cartelli che abbiamo visto fuori. Ad ogni scoccare dell'ora ne arriva uno. E si dirige verso la città, fantastico non trovi? Alle tre prenderemo il pullman è arriveremo in città pronti a perlustrare la prima biblioteca. E se siamo fortunati riusciremo a controllarne anche un'altra! Ora riposiamoci, così saremo in forma per dopo! >>.
In tutto questo discorso io mi ero sdraiato accanto a lei, e avevo racchiuso le mani dietro alla testa. Accennai un ok con le labbra, e chiusi gli occhi, pronto a riposarmi. Dopo ci aspettava una seduta di lettura intensa molto intensa.

Ciao bella gente!
Eccomi sono riuscita a pubblicare, il dialogo tra i due finisce bruscamente, e ho aggiunto un flashback di Draco.
Dopodiche non succede nulla di particolare, è un pochino di passaggio questo capitolo!
Alla prossima!
Mari😘
Ps. Pubblicherò appena posso! Promesso!

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