CAPITOLO 3
"Pansy che ci fai qui?" Si massaggiò le tempie il ragazzo, visibilmente infastidito dall'interruzione.
"Ma tu che ci fai qui piuttosto, ti stiamo cercando da mezz'ora. Che fai con la mezzosangue?! Dovresti essere il mio cavaliere!" Si portò le mani sui fianchi.
"In veritò hai deciso tutto tu. Vai ad assillare qualcun'altro Pansy dai, stasera non mi va proprio di sentirti" La ragazza rimase per un attimo interdetta e andò via borbottando imprecazioni nei confronti del ragazzo. Che caratterino.
"Quella ragazza sa essere insoppportabile a volte... Che ne dici di tornare al ballo?" Mormorò riportando lo sguardo su di me.
"No sarebbe troppo strano, ci odiamo da sempre ed ora andiamo al ballo insieme? Non c'è logica"
"Granger per te tutto deve sempre avere una logica, che ne dici se per una sera lasciassimo da parte tutte le nostre stupide divergenze? E poi sei l'unica finora con cui so di poter avere una conversazione decente, tutte le altre mi fissano come fossi fatto d'oro e non fanno che balbettare"
No, non sembrava per niente il Malfoy di sempre quella sera.
Ero sempre stata abituata ad un ragazzo dagli occhi freddi, sempre arrabbiato, ghigni e sorrisi pieni di malizia e modi non proprio gentili. Vederlo così 'umano' mi straniva, ammetto che oltre alle volte in cui ci scontravamo non l'avevo mai osservato veramente, non avevo mai capito come fossero le sue altre sfaccettature, così decisi di accettare per provare a conoscere il vero Malfoy .
Al ballo ci guardavano in molti nonostante avessimo indossato nuovamente le maschere; avranno sicuramente riconosciuto Malfoy e si staranno chiedendo chi fosse la ragazza al suo fianco. O viceversa. Oppure avevano riconosciuti entrambi. Esclusi la terza opzione perchè i loro sguardi non erano increduli, come lo erano invece quelli di Harry e Ginny che avevano le mascelle a terra.
Loro si, avevano riconosciuto Malfoy e di conseguenza si chiedevano cosa diavolo stessi combinando con lui.
Tornammo in pista e tutti intorno a noi scomparvero non appena portai le braccia attorno al suo collo. Osservai le sfumature dei suoi occhi e con la profondità del suo sguardo persi il contatto con la realtà: da vicino non erano semplici occhi chiari, ma di un bellissimo azzuro chiarissimo quasi grigio con attorno all'iride un colore sul verdastro.
Ricordavo ancora che al primo anno quando vidi Malfoy per la prima volta su un vagone del treno avevo pensato cavolo ma che occhi ha, perchè mi mettevano in soggezione come nient'altro al mondo era ancora riuscito a fare.
Mi persi nei ricordi e non mi accorsi che mi stava parlando.
"Scusami?"
"Ho detto che capisco di essere sorprendentemente bello ma non c'è bisogno di guardami a bocca aperta" Disse con espressione divertita, ecco qui il lato sarcastico che tutti conoscevamo.
Arrossii e mi girai altrove evitando di guardarlo per tutto il resto della canzone, non ne avevo più il coraggio per l'imbarazzo che provavo.
La serata si concluse dopo qualche ora e mi riaccompagnò davanti al quadro della Signora Grassa che cantava come al solito, disturbando la quiete serale della scuola. Durante il tragitto avevo cercato di sbirciare il profilo della serpe senza farmi beccare, sembrava così sereno che mi chiesi se fossi io la causa di tanta tranquillità sul suo volto.
"Non pensavo potessi essere una compagnia agreabile" Affermai sorpresa.
"Ci sono molti lati di me che non mostro a tutti" Con un'alzata di spalle osservò il quadro davanti a noi.
"Buonanotte, Granger" Sussurrò con un lieve sorriso prima di inoltrarsi in un corridoio buio.
Entrai in camera mia ancora più confusa di prima e con mille domande che mi frullavano per la testa; mi toccai la mano che una decina di minuti prima camminando mi aveva sfiorato, quasi a voler trovare una prova che tutto ciò che era appena accaduto fosse stato reale. Chissà quanti altri lati di lui ancora nascondeva.
"Oh, ma guarda chi si vede-" Ginny mi aspettava sul letto con un grande sorriso stampato in volto e ancora col vestito addosso.
"- la mia migliore amica che diceva di non avere un accompagnatore, eppure ha ballato tutta la sera con un certo serpeverde" Alzò un sopracciglio e continuò a sorridermi. La guardai in silenzio senza sapere cosa rispondere. "Non fraintendermi eh! Non ti giudico mica, anzi, non è per niente brutto il Furetto" Ridacchiò, mentre toglievo i tacchi ed iniziavo a prepararmi per andare a letto.
"Come hai capito fosse lui?" Mi voltai curiosa.
"Come? Solo uno stupido non lo riconoscerebbe, insomma, l'hai visto?" Scosse la testa. Eh già, solo uno stupido...
"Allora?" Chiese.
"Allora cosa?"
"Oh su Hermione, stiamo parlando di Malfoy! Sarà pur successo qualcosa, a me puoi dirlo" Quasi supplicò mentre raccoglieva i capelli in una treccia.
"Ma niente di che..." La vidi incrociare le braccia al petto.
"Non ci credo, racconta tutto" Insistette mentre mi accomodavo sul letto vicino al suo.
"Ginny sono troppo confusa, era molto diverso dal solito a tratti quasi dolce...?"
"Malfoy dolce? Questo devo vederlo per crederci" Un espressione divertita si fece largo sul suo volto mentre infilava una delle maglie che le regalava sua mamma a Natale, con un enorme G ricamata.
Le raccontai per filo e per segno tutta la serata passata con la serpe.
"Per la barba di Merlino!" Mi fissava incredula. "Siamo sicure che non abbia un fratello gemello rinchiuso da qualche parte?" Ridacchiai alle sue parole e mi misi sotto le coperte rosse con ricami dorati, a guardare il soffitto.
"Chissà se lui in verità è così ma davanti ai nostri compagni porta avanti una farsa per fare il duro... Tu Herm stai comunque attenta" Sussurrò preoccupata.
"Tranquilla e poi non credo che questa storia avrà un seguito, sappiamo entrambe com'è Malfoy" Le dissi non distogliendo lo sguardo dal soffitto.
"In verità no, non sappiamo per niente com'è fatto a quanto pare" Disse riferendosi a ciò che le avevo appena raccontato.
"Insomma, Ginny, mi riferisco alla fissa per la storia dei mezzosangue. Domani sarà tutto come prima"
"Sono solo assurdità che gli ha insegnato suo padre fin da bambino. Gliele ha inculcate così tanto in testa che è quasi normale abbia pensato fosse vero per gran parte della sua vita. Ora che è cresciuto si sarà reso conto che sono cazzate e poi secondo me succederà qualcosa, ho questo presentimento e sai anche tu che non sbaglio mai" Disse maliziosa.
Le lanciai una cuscinata in faccia facendola ridere e mi addormentai con un ultimo pensiero: cosa sarebbe successo?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top