CAPITOLO 19
"Tu cosa?" Sgranai gli occhi. "Non è possibile, è stata Molly. Dopo che lei aveva att-"
"-attaccato la Weasley" Mi interruppe. "Anch'io ero lì. Non potevo lasciare che uccidesse un'altra persona innocente che inoltre aveva tutta la vita davanti, così prima che la signora Weasley la uccidesse le ho scagliato un incantesimo Confundus per evitare una mossa fatale da parte di mia zia"
Cercai di metabolizzare ciò che mi aveva appena raccontato e tutto sembrò spiegarsi meglio, per quanto Molly fosse brava, la Lestrange era una delle migliori nel combattere e il rischio che fosse riuscita ad anticipare la sua mossa non era basso.
"Ora si spiega tutta la sua sete di vendetta" Riflettei ad alta voce. "Però hai fatto la cosa giusta"
"Per colpa mia una persona è morta Granger... e non è la prima" Si voltò a guardare altrove, dopo il chiaro riferimento a Silente.
Il fatto che biasimasse se stesso per aver causato, indirettamente, la morte di una persona così crudele e meschina come Bellatrix dimostrò quanto fosse grande il suo cuore a differenza di quello che le persone pensavano. Lo baciai facendogli capire che nonostante ciò che mi aveva appena confessato non lo vedevo con occhi diversi, capendo che qualsiasi cosa gli avessi detto non avrebbe cambiato ciò che provava.
Il bacio iniziò mano a mano a diventare più passionale, gli avvolsi le braccia attorno al collo e le mie dita andarono a sfiorare i capelli biondi. Mi lasciai andare indietro su quel piccolo letto e mi seguì nei miei movimenti, posizionandosi sopra di me. Ero così presa da quel toccarci che venne naturale togliergli la maglia nera.
"Ahia" Mi lamentai quando cercò di sfilare la mia, toccando involontariamente la ferita. Si allontanò velocemente con sguardo preoccupato.
"Io... scusami" Dopodiché lasciò la stanza senza voltarsi.
Mi lasciai cadere di nuovo all'indietro e sbuffai, rimettendomi la maglietta e ripensando a cosa stavamo per fare, per poi arrossire violentemente.
Dopo essermi ripresa dalla serie di eventi e rivelazioni di quel giorno, scesi dai miei amici cercando la forza per raccontare loro cosa mi era successo.
"Abbiamo passato giorni in un appartamento a Parigi" Cominciai mentre eravamo tutti seduti in salotto.
"Parigi? Miseriaccia se continuavamo ad ascoltare il Furetto non ti avremmo mai trovato" Sbuffò Ron lanciando un'occhiataccia a Malfoy.
"Scusami se a quanto ne so io non c'è niente che collega mio cugino a quella città" Gli ringhiò in tutta risposta.
"Prosegui cara" Mi incitò il signor Weasley, in piedi accanto alla moglie.
"Come ci aveva detto la Mcgranitt è molto bravo con la magia" Scossi la testa. "È capace di fermare, anche se per poco, il tempo. Riesce ad entrare nella testa della gente e comunicare, è molto intelligente ed è per questo che ci ho messo giorni a scappare"
"Come hai fatto?" Chiese curioso Zabini.
"Oggi dopo che..." Mi interruppi guardando il mio braccio. Avevano capito tutti cosa si celava sotto la fasciatura e non serviva che io lo dicessi esplicitamente. "Se n'è andato ed ha mandato a controllarmi una donna abbastanza... stupida, ecco. Così sono riuscita a riprendere la mia bacchetta e a scappare"
"Non potevi smateriallizzarti?" Parlò Harry.
"No, aveva fatto in modo che non ne fossi in grado in tutta la palazzina"
"Acuto il ragazzo per la sua età" Borbottò tra sè e sè, il signor Weasley.
Passarono alcuni giorni e di Jacob nessuna traccia, per fortuna. Facevo ancora fatica ad abbassare la guardia, mi aspettavo che spuntasse dal nulla da un momento all'altro. Tra me e Malfoy invece la situazione era un po' strana, dopo quel momento di intimità andato storto ci eravamo scambiati solamente poche frasi.
"È arrivata questa dalla Mcgranitt" Annunciò George con una lettera in mano.
"Leggila figliolo" Fu il signor Weasley a rispondergli.
"Cari ragazzi" Iniziò il rosso "Sono felice di informarvi che tutti i Mangiamorte, compreso il figlio della Lestrange, sono stati catturati e rinchiusi ad Azkaban. In seguito a quest'informazione sono lieta di farvi sapere che la scuola sarà a breve pronta a riaccogliere gli studenti. Cordiali saluti, Minerva Mcgranitt" Terminò la lettura e ci osservò con un sorriso.
"Finalmente buone notizie!" Esclamò felice Molly scompigliando i capelli a Ron e Ginny.
Avevamo tutti grandi sorrisi, finalmente potevamo stare più tranquilli e riprendere gli studi per i M.A.G.O.
La settimana successiva come previsto dalla Mcgranitt tornammo a scuola e alla nostra amata quotidianità. L'aria nei corridoi era però strana, i ragazzini dei primi anni andavano in giro ancora spaventati ed i più grandi erano sempre all'erta il che non mi faceva sentire molto al sicuro.
Dopo la lezione di storia della magia con i corvonero, insieme a Ginny, Ron e Harry camminai fino alla lezione di pozioni con i serpeverde... Il fatto che gli studenti in generale non ci vedessero scannare come prima aveva iniziato a creare e diffondere voci; eravamo infatti in buoni rapporti, più volte mi capitò di parlare con Pansy. Malfoy invece se non fosse per occhiate sfuggenti mi evitava e ciò mi dava così tanto fastidio che decisi finalmente di parlargli dopo lezione.
Mi sedetti vicino a Harry quell'ora e preparai il materiale sul banco, pronta per seguire la lezione di Piton, se non fosse che sentivo lo sguardo di qualcuno addosso così decisi di voltarmi indietro e vidi Malfoy osservarmi per poi distogliere l'attenzione; a quell'incrocio di sguardi per poco non mi mancò un battito.
"Ma che succede tra di voi?" Sussurrò il mio amico occhialuto alla mia sinistra, notando la scena.
"Potter la mia spiegazione sembra non interessarle, vorrebbe forse venire qui al posto mio? Dato che ha molta voglia di parlare" Piton si muoveva lentamente tra i banchi con una lieve aura triste che lo circondava. Nemmeno lui se la passava bene ma cercava di comportarsi come il solito Piton degli anni precedenti, anche nei confronti di Harry il quale non rispose e tornò a scrivere sulla sua pergamena.
Terminata la lezione impegnativa aspettai fuori dall'aula che Malfoy uscisse per trascinarlo in disparte e parlargli e quando vidi una testa biondo platino fare capolino dalla porta, agguantai il suo braccio tirandolo verso di me.
"Ehi ma-" Quando vide che si trattava di me, si interruppe "Sei tu..."
"Perchè mi stai evitando?"
"Io non ti evito mica"
"Malfoy non farmi passare per pazza, è da quella sera che non mi parli!" Mi misi le mani sui fianchi e guardai male un paio di ragazzini che stavano lì ad origliare. "E voglio delle spiegazioni, sembrava andare tutto bene... tra di noi"
"Non voglio metterti in pericolo, tutto quello che ti è capitato in questo periodo l'ho causato io" Disse guardandomi dritto negli occhi per la prima volta dopo giorni; per un attimo trattenni il respiro.
"Tuo cugino non può più farmi niente, ora rimarrà ad Azkaban" Gli sorrisi debolmente, nascondendo il fatto che non mi sentivo ancora totalmente al sicuro. "Non voglio che un pazzo rinchiuso lontano da qui ci impedisca di vivere la nostra storia"
"La nostra storia?" Alzò lo sguardo e gli spuntò un sorrisetto. Gli appoggiai una mano sul petto, mi guardai in giro, c'era troppa gente per baciarlo e non sapevo se lui volesse rendere la cosa pubblica -dato che nemmeno era ufficiale-. "Il fatto è che quando ti ho urtato il braccio, è stato come la goccia che fece traboccare il vaso: mi sono sentito troppo in colpa e non voglio tu riviva più una cosa simile" Scosse la testa. "Sei troppo importante per me"
Quella sera ci fu l'inizio di una serie di incontri furtivi nella stanza delle necessità...
{CORRETTO IL 09/02/16}
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