CAPITOLO 9


"Posso parlarti?" Mi avvicinai a Draco mentre gli altri si riposavano, stanchi a causa dello scontro, ai piedi di un albero; il biondo annuì solamente senza distogliere lo sguardo dall'erba. "Kimberly serve a Jacob, ma perchè? Insomma è una ragazzina. Credo che dovremmo scoprire qual è il suo scopo perchè questa volta non sta agendo spinto dalla pazzia come tanti anni fa"

"Cosa potrebbe essere?" Si voltò interessato dal fatto che finalmente stessimo capendo il gioco di Jacob.

"Beh, cosa credi voglia tuo cugino? Più di tutto, intendo" Sembrò rifletterci un attimo prima di rispondere, guardandomi serio negli occhi.

"Potere" Esclamò. "Non ha mai voluto altro se non diventare ancora più potente e far soffrire le persone"

"Bene, ora dobbiamo scoprire in che modo Kim c'entra con questo suo piano" Cominciai a camminare avanti e indietro. "Dobbiamo interrompere la missione"

"Cosa?" Si voltò con occhi sgranati.

"Non serve che continuamo a inseguirlo, è sempre un passo avanti a noi. Scoprendo cosa trama capiremo cosa fare"

Draco dovette arrendersi all'evidenza, non cercò ulteriormente di ribattere e spronò il gruppo a tornare alla villa di Narcissa. Avevamo passato il resto della giornata a sfogliare ininterrottamente i vari volumi che la madre di Draco teneva nella grande libreria in salotto, cercando una qualsiasi informazione che potesse esserci utile.

"Ancora niente?" Chiese la donna entrando a tarda notte. Phybs e Morriz stavano su un divanetto in un angolo, il primo stremato si era appisolato mentre la donna sfogliava stanca un libricino rosso.

"Nulla che possa aiutare" Sbuffò Pansy richiudendo un volume polveroso.

"Nemmeno in questi" Ginny indicò le due pile di manoscritti alla sua destra.

"Forse dovremmo usare la biblioteca del Malfoy Manor?" Harry sembrava titubante all'idea di proporlo, sapeva bene che nessuno ci era tornato dalla guerra se non alcune persone per sistemare le erbacce attorno alla proprietà.

"No" Sentenziò il biondo. "Nessuno entra lì dentro"

"Ma Draco, Potter ha ragione, quella biblioteca possiede molti più libri anche sulla magia oscura" Cercò di convincerlo la madre. Lo osservai, poggiando la mia mano sulla sua e guardandolo speranzosa di un sì; conoscevo bene la sua paura di tornare in quella casa e rivivere tutti i momenti oscuri passati lì dentro, tra le riunioni dei Mangiamorte, Bellatrix che mi torturò nel salone, Voldemort...

"Possono andare solo alcuni di noi mentre tu e-"

"No, vengo. Nessuno tra voi conosce bene il Manor tanto da riuscire a scovare i manoscritti più importanti e poi sono troppi libri, più siamo meglio è" Sospirò interrompendomi e massaggiandosi le tempie; mi voltai a scrutare sua madre come a chiederne la conferma e sfortunatamente annuì.

"Allora è deciso, domani mattina ci andremo" Disse Blaise, alzandosi e riponendo alcuni libri sugli scaffali in legno.


Kimberly point of view

Mi trovavo sul letto con le braccia incrociate al petto mentre l'uomo se ne stava seduto a picchiettare col piede contro il pavimento; non spiccicava parola da più di una decina di minuti, voleva che fossi io a parlargli e a chiedergli ulteriormente informazioni sul motivo della mia prigionia... ne ero sicura. Gli piaceva il fatto di avere conoscienze che volevo acquisire e voleva provocarmi ma non gli avrei dato la soddisfazione, così in silenzio lo fissavo incazzata.

Era una situazione terribilmente insopportabile per una ragazza con poca pazienza e molta curiosità come me, ma non volevo cedere e lui se ne rese conto.

"Sai perchè ti tengo qui con me?"

"Ho smesso di chiedermelo quando ho capito che eri solo un folle" Lo squadrai ma sembrò ignorare le mie parole, questo mi fece ancor più innervosire: odiavo essere ignorata.

"Perchè grazie a te diventerò ancora più potente" Ridacchiò. "Potrò vendicarmi per bene di quegli idioti del Ministero, potrò farla pagare alla tua stupida famigliola felice, potrò-"

"Si si, ora però vieni al dunque che tutta la tua sete di vendetta a me interessa poco" Borbottai stufa dei suoi discorsi clichè da cattivo.

"Senti innanzitutto inizia a parlarmi col dovuto rispetto" Mi lanciò un'occhiataccia. "Vedi ora non posso ancora rivelarti tutto sai-"

"Mi sono stancata dei tuoi giochetti" Mi alzai gesticolando, mandando a quel paese il poco di sangue freddo che mi restava. "Cosa vuoi da me? Basta girarci intorno"

"Ti credi speciale?" Si avvicinò pericolosamente con un ghigno stampato sul volto. "L'unica cosa speciale qui è il tuo sangue" Scosse la testa, allontanandosi verso la porta.

"Il mio sangue?" Lo seguii. "In che senso?"

"Lo scoprirai prima di quanto immagini" Mi fece l'occhiolino prima di scomparire oltre il corridoio e sigillare l'uscita con un incantesimo non verbale.

"Ahhh sei insopportabile cazzo!" Diedi un violento calcio contro la porta e mi voltai verso il letto.

Diedi altri due calci contro uno dei piedi del letto; odiavo le persone che mi tenevano sulle spine inutilmente, questo spuntava dal nulla rapendomi e attaccando più volte i miei genitori per cosa? Il mio sangue? Era già la seconda volta che lasciava un discorso in sospeso e mi chiudeva la porta in faccia.

In quel momento avrei solamente voluto tornarmente a casa con i miei, o persino tornare a Hogwarts e seguire le lezioni! Mi sembrava fosse passata un'eternità da quando lasciai scuola durante il fine settimana.


Hermione point of view

Eccola lì, Malfoy Manor in tutto il suo teatrale splendore.

Sembrava un castello abbandonato, il tipico rifiugio di un cattivo in qualche film babbano; spesso mi ero chiesta come fosse stata l'infanzia di Draco lì, non sembrava il posto migliore per crescere dei bambini se paragonata con la Rowle House che era piena di colori. Sfortunatamente per la mia curiosità mio marito si aprì poche volte su quegli anni e per quello che capii era un bambino felice solo quando il padre non era presente a casa.

"Ma questo posto è immenso!" Esclamò Ginny osservando l'interno del Manor. Io mi strinsi nella giacca, osservando in lontananza l'ingresso del salone dove io e i miei amci eravamo stati trascinati da Scabior dritti nelle grinfie di Bellatrix Lestrange. Notai l'andatura tesa di mio marito, così gli afferrai una mano per infondergli sicurezza ma il suo sguardo sembrava cercare qualcosa... o qualcuno.

"Mi sembra ancora di vederlo, sai" Mormorò lui mentre gli altri ammiravano il fascino spettrale del luogo dove il tempo sembrava essersi fermato anni fa; tutto era tale e quale a vent'anni prima.

"Chi?"

"Mio padre... si sedeva sempre lì" Indicò una delle poltrone scure, ormai coperta da un'imponente strato di polvere. "Con quel suo bastone in mano. Quando mi chiamava avevo sempre paura lo usasse per punirmi, anche quando sapevo di non aver combinato guai. Tanto anche quando non facevo niente trovava sempre un pretesto per farmi sentire un buono a nulla"

"Draco..." Gli portai una mano sulla guancia, costringendolo a guardarmi. "Lui non c'è più. È in prigione dove ormai la sua vita è ferma mentre tu stai andando avanti, non pensare al passato. Ora hai una famiglia e sei un uomo molto stimato al Ministero, lui non sarebbe mai riuscito in questo" Cercai di sorridergli, sorriso che ricambiò debolmente come per accontentarmi -come aveva fatto altre volte quando parlavamo di Lucius; non importava quanto le mie parole potessero essere vere... lui aveva un modo di vedere le cose difficile da mutare- poi fece strada al gruppo verso un grande salone pieno zeppo di libri di ogni tipo.

"Oh..." Sussurrò Morriz dirigendosi al centro della sala, con lo sguardo che vagava ovunque. "Ci vorrà un bel po' qui"

"Mettiamoci tutti al lavoro" Esclamò Harry senza perdersi in chiacchiere. "Dividiamoci i reparti"

"Herm" Draco richiamò la mia attenzione. "Tu dovresti controllare i libri sulla magia oscura" Mi trascinò di fronte a vari scaffali pieni di volumi dalle copertine spesse e in pelle con simboli strani.

Se non mi avesse indicato personalmente quel reparto non l'avrei probabilmente notato a primo impatto, dato che era nascosto in un angolo remoto della stanza.

Le ore passarono e doveva essere pomeriggio inoltrato, sentivo un bruciore assurdo agli occhi per quante pagine avevo sfogliato. Mi presi un attimo di tempo per osservare le numerose pile di libri che avevo controllato e poi lo scaffale indicato da Draco... me ne mancavano ancora due.

"Avete trovato qualcosa di utile?" La voce di Zabini fu la prima a parlare da quando tutti ci eravamo messi all'opera. Tutti però risposero con un no, finchè il mio sguardo non fu attirato da una scritta sul manoscritto che avevo appena agguantato.

Maledizioni di Sangue

Il capitolo comprendeva più di 200 pagine così iniziai a leggerle imperterrita una a una, finchè non trovai -finalmente- qualcosa che facesse al caso nostro.

La Fusione - Sangue Maledetto.







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