CAPITOLO 7
La giornata passò lenta e monotona come la precedente, l'unica differenza era che ora c'erano anche Pansy e Blaise che cercavano di non farci pensare a Jacob e alla missione parlando dei loro viaggi in giro per l'America e di quanti affari avevano concluso.
Quella notte però non passò come previsto -ovvero lenta e monotona come il giorno stesso- perchè un rumoroso tonfo proveniente dal piano di sotto mi fece spalancare gli occhi e sobbalzare. Mi misi a sedere guardando verso la porta chiusa, cercando di capire se quel rumore fosse solo frutto della mia immaginazione ma quando ne sentii un altro dovetti ricredermi.
Uscii in corridoio trovando Scorpius con una mazza da baseball in mano -sport babbano che gli avevo fatto scoprire qualche anno prima e che Draco odiava perchè non si svolgeva in sella di una scopa- Narcissa che si guardava in giro allacciandosi la lunga vestaglia color perla, mentre, Blaise e Pansy cercavano di capire chi fosse la causa di quel trambusto.
Il moro notando la mia presenza mi fece segno di stare in silenzio mentre scendeva lentamente le scale. Lo seguimmo in punta di piedi e chiusi le porte delle stanze dove Nicholas, Natasha, Rose e James dormivano indisturbati.
"Cazzo Potter, cazzo! Nemmeno uno straccio riesci a trovare, mi sto dissanguando!" Quando sentimmo tutti la voce rabbiosa di mio marito i nostri cuori tornarono a battere normalmente e andammo in cucina senza più preoccuparci di far rumore.
"Draco!" Andai verso di lui cercando di capire quale fossa la fonte di tanto sangue. "Cos'è successo?!" Mi voltai verso Harry.
"Lo stavamo seguendo e... non so come se n'è accorto" Borbottò frugando tra i cassetti qualcosa per tamponare il taglio ma Narcissa lo anticipò e mi porse delle bende.
"Ci ha presi alla sprovvista quel... bastardo" Ringhiò per il dolore Draco mentre tamponavo la lesione. "Abbiamo provato a curare la ferita con la magia ma nessun incantesimo sembra funzionare" Spiegò digrignando i denti.
"Certo che no" Scosse Narcissa. "Sua madre gli ha insegnato questo tipo di magia, dovrei riuscire però a curarti" Mormorò dolcemente al figlio.
"Kim?" Chiese Scorpius, sbiancato alla vista di tutto quel sangue sparso in giro.
"Lei... non era con lui mentre lo seguivamo. Speravo che ci avrebbe portato al suo nascondiglio" Spiegò Harry mentre mio marito mi stringeva il polso, lottando contro il dolore che la cura della madre sembrava infliggergli mentre rimarginava in pochi attimi la ferita.
"Che succede?" Una Ginny confusa scansò malamente Scorpius e alla vista del marito gli portò le braccia al collo.
"Da dove viene quel sangue? Oh mio dio, tu stai bene?" Controllò se fosse Harry a sanguinare ma quando capì che veniva dal biondo si volto ad osservare la gamba con occhi sgranati. "E tu Malfoy?"
"Ora meglio" Borbottò il biondo dopo le cure della madre, notai il suo sguardo farsi cupo così liquidai gentilmente tutti per rimanere sola con lui.
"Sicura che non vuoi una mano?" Ginny indicò vari punti del pavimento dove Draco aveva sporcato, quando già gli altri erano saliti al piano di sopra.
"Tranquilla, buonanotte" Le sorrisi per poi prendere uno straccio e togliere il grosso e successivamente finire con la magia.
"Ho fallito" Sussurrò lui rompendo il silenzo che ci circondava; si era appoggiato al bancone e lo sguardo era perso nel vuoto. "Non l'ho riportata a casa" Strinse il pugno destro facendo sbiancare le nocche.
"Guardami" Gli afferrai il volto tra le mani, aveva un paio di graffi superficiali qua e la e la fronte imperlata di una leggera patina di sudore. "Non dobbiamo scoraggiarci, ok?" Aspettai finchè non annuì non molto convinto, per poi proseguire. "Ora sappiamo in che zone si nasconde. Domani andremo a cercarla"
A quel punto si liberò dalla mia presa, allontanandosi e scrutandomi con le sopracciglia aggrottate e già sapevo dove voleva andare a parare.
"Andremo? Andremo chi?"
"Verrò con voi, magari anche Blaise e Pansy potrebbero aiutarci" Feci un'alzata di spalle sentendo il suo sguardo bruciarmi addosso. "Abbiamo ormai constatato che più bacchette ci sono a disposizione e più abbiamo una chance di sconfiggerlo"
"E i bambini? È troppo perico-"
"I bambini rimarranno con tua madre o Ginny... Sai che ho ragione, Draco" Gli posai una mano sul braccio e lo sentì sospirare rumorosamente "Voglio trovare mia figlia ed essere utile"
"Ma-" Cercò di ribattere con un lampo di preoccupazione negli occhi.
"Niente ma! Non ti lascerò ripartire così, non dopo che mi hai fatto morire di preoccupazione senza nemmeno inviarmi un gufo"
"Sai che avrei voluto" Mi si avvicinò con voce sofferente stringendomi per le spalle, potevo sentire la sua pelle scottare sulla mia attraverso il sottile strato di tessuto del pigiama. "Non potevo attirare l'attenzione, durante la maggior parte delle missioni non possiamo inviare gufi per non rischiare che li intercettino"
"Lo so..." Sospirai affranta. "È solo che..." Abbassai il viso in direzione del pavimento. "Ogni volta che parti non so mai se poi tornerai a casa sano e salvo" Finii col mormorare.
Mi sollevò il mento con due dita, costringendomi a guardarlo negli occhi e provocandomi una morsa allo stomaco; non disse nulla, capì solamente guardandomi tutta la preoccupazione che mi riempiva il cuore. Avevamo già avuto quella conversazione più e più volte da quando aveva iniziato la carriera di Auror; le prime missioni erano state le peggiori e le più difficili da affrontare: mi ritrovavo sola a casa con neonato urlante a sperare che non gli accada nulla di male. Il fatto che non potesse scrivermi per farmi sapere se tutto andava bene mi costringeva a passare giorni e giorni in totale inquietudine.
Posò le sue labbra sulle mie, facendole combaciare perfettamente come due pezzi di un puzzle che si completavano; le parole non servivano in quel momento, voleva farmi capire quanto mi amava e quanto la mia preoccupazione nei suoi confronti quando era in missione lo turbava e faceva sentire in colpa. Portai le braccia attorno al suo collo, passando le dita tra i capelli biondi ed ispirando a fondo l'odore che emanava, sentendomi finalemente completa.
Assaporai delicatamente il sapore, ormai famigliare, delle sue labbra di cui -da tempo- non riuscivo più a fare a meno e la morsa che mi attanagliava lo stomaco sembrò smorzarsi leggermente.
Kimberly point of view
Passai ore e ore rinchiusa in quella stanza e la situazione non poteva che sembrarmi surreale e ridicola ma continuai a cercare di capire a fondo cosa potevo fare: un completo sconosciuto mi aveva abbandonata tra quelle quattro mura che -dopo una decina di minuti ad urlare- avevo capito avesse insonorizzato.
Mi aveva anche tolto la bacchetta e le cose non si mettevano affatto bene, ero ancora giovane e non sapevo smaterializzarmi o decifrare i vari incantesimi che avvolgevano quel posto.
Crack!
Mi voltai nella direzione dove proveniva quel suono, trovandomi faccia a faccia con il mio misterioso rapitore. Teneva in mano un sacchetto di carta che lanciò sul letto e sul suo volto vi era dipinto un fastidioso ghigno.
"Non mi ricordavo che tuo padre fosse così ingenuo" Rise cattivamente, lasciandosi cadere sulla poltrona scura in fondo alla stanza e passandosi una mano sulla fronte.
A quelle parole sussultai ma continuai a guardarlo non perdendomi nessun suo movimento, attenta a non farmi prendere alla sprovvista da qualsiasi cosa gli fosse passata per la mente di fare. "Insomma, erano ore che mi ero accorto mi seguissero lui e quel Potter" Scosse la testa divertito.
"Cosa gli hai fatto?!" Esclamai dirigendomi verso di lui, fino a fronteggiarlo. Dato che era seduto lo scrutavo con superiorità dall'alto. "Spero per te nulla di male!"
"Hai fegato te lo concedo, come grifondoro potevi brillare" Fece un cenno della mano arricciando le labbra.
"Serpeverde è la mia casa, mi porterà sulla-"
"-via della grandezza!" Si alzò ed il suo metro e ottantacinque mi sovrastò pericolosamente. "Certamente" Mi squadrò. "Ti ho capita con un solo sguardo: sei destinata a fare qualcosa di grande, quella furbizia e arroganza tipica delle serpi non ti manca mica. Non sei il tipo che si fa mettere i piedi in testa, presumo a scuola tutti conoscano il tuo nome"
Non risposi ad alta voce, ma si, a scuola avevo la mia reputazione: ero un'attaccabrighe con chiunque mi mancasse di rispetto o facesse un torto. Dovetti ammettere che era bravo nel capire le persone senza nemmeno conoscerle.
"Peccato che quel tuo sentirti superiore e più intelligente degli altri funzioni nel tuo piccolo ed insignificante mondo da adolescente, non con me. Lì trovi da mangiare, non vorrei morissi di fame prima di sfruttarti per il mio scopo" Indicò con un cenno del capo il sacchetto sul letto.
"Il tuo scopo?" Lo seguii verso la porta. "Quale-" Uscì senza voltarsi, sbattendomi la porta in faccia. "-scopo..."
Hermione point of view
Dormire era stato impossibile, Draco era crollato stremato dal fallimento che si era rivelata la missione stringendomi tra le sue braccia, ma io avevo tenuto gli occhi aperti e fissi verso la finestra fino alle prime luci dell'alba.
Quella morsa allo stomaco che per pochi momenti si era smorzata con il ritorno del biondo, era diventata più forte di prima ripensando all'assenza di Kimberly.
Era già qualche giorno che si trovava tra le perfide grinfie di Jacob Lestrange, non sapevo se stesse bene ed il ricordo dell'uomo che incideva a vivo sulla mia pelle per uno scatto di rabbia mi fecero perdere un battito; Kim poteva far perdere le staffe a chiunque con grande facilità e mi chiesi se già l'aveva fatto anche con lui.
Perchè il passato continuava a perseguitarci?
"Draco?" Lo richiamai, scuotendolo leggermente mentre dormiva beatamente al mio fianco, quando vidi il sole sorgere.
"Mmh..." Grugnì senza aprire gli occhi.
"Dobbiamo chiamare i tuoi colleghi e andare a cercare Kim" Gli accarezzai dolcemente i capelli arruffati. Aprì gli occhi a fatica per colpa della luce, portandoli a scrutare l'orologio costoso attorno al polso.
"È presto" Mi osservò con quegli specchi azzurro-grigio che erano i suoi occhi. A quelle parole mi alzai a sedere, spostando il suo braccio che era tornato a stringermi il fianco.
"Più aspettiamo e peggio è" Lo osservai infastidita. "Chiama subito i tuoi colleghi"
"Va bene, va bene" Si strofinò gli occhi per poi alzare le braccia in segno di resa. "Tu prepara una borsa con quell'incantesimo strano per farci stare tutta la casa..." Borbottò.
"L'incantesimo di estensione irriconoscibile" Dissi ovvia ridacchiando. "Sei un'ignorante Draco, ecco perché arrivavi a fatica alla sufficienza con la Mcgranitt" Scossi la testa mentre toglievo la maglia del pigiama piegandola e appoggiandola sul letto.
"Non sono io ad essere ignorante, era lei che mi odiava" Si lamentò scrutando il mio corpo spoglio come fosse la priva volta che lo vedeva per poi scuotere la testa come per tornare in sè.
Una volta vestita comoda per la missione, andai verso la stanza occupata da Harry e Ginny curandomi di bussare.
"Avanti" Entrai dopo aver sentito la voce profonda di Harry.
"Draco sta chiamando i vostri colleghi, partiremo a breve" Mi avvicinai al mio amico seduto sul letto.
"Vieni anche tu?" Aggrottò le sopracciglia mentre si allacciava le scarpe.
"Oh puoi scommetterci che vengo. Ginny?" Chiesi notando che era solo nella camera da letto.
"Giu in cucina con gli altri"
Andammo al piano di sotto dove la rossa, Blaise, Pansy, Narcissa e Draco si erano riuniti mentre quest'ultimo spiegava le nostre intenzioni.
"è troppo rischioso" Intervenne Blaise.
"Oh credete di potermi lasciare qui? Io vengo ad aiutare" Si lamentò Ginny.
"Ed i ragazzi?" Chiese Harry, indicando il piano di sopra dove stavano ancora dormendo.
"Ci sarò io con loro" Si intromise Narcissa provocando un'espressione compiaciuta alla mia amica in direzione del marito.
"Io non ho nulla da fare"Disse Pansy disinvolta. Più persone lo combattono, più possibilità abbiamo"
"State attenti!" La voce severa della madre di Draco zittì tutti.
"Io sto sempre attento, madre" Le scoccò un bacio sulla tempia destra.
"Certo certo, però stanotte ti stavi dissanguando nella mia cucina" Rispose con sarcasmo.
Ehi! Beh che dire... capitolo più lungo rispetto agli altri, possiamo di nuovo vedere le cose dal punto di vista di Kimberly cercando di conoscere di più questo personaggio. Vi piace? Certo, a volte magari infantile ma ha ancora solo 15 anni :,) però mi piace, la trovo badass.
Alla prossima, un bacio!
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