CAPITOLO 6


Kimberly point of view

La stanza dove mi trovavo era molto polverosa, ragnatele avvolgevano ogni angolo ed ogni oggetto presente, mentre, l'aria era quasi irrespirabile per quanto sapesse di muffa.

Ma per Salazar, dove ero finita?

Mi alzai ed un capogiro, dovuto alla smaterializzazione, mi obbligò ad appoggiarmi al muro; mi ci volle un po' per far si che i miei occhi si abituassero al buio, per poi notare di non essere sola.

"E tu chi saresti?" Mi accigliai, scrutando una sagoma nella penombra. "Mi hai sentito o sei sordo?" Insistetti dopo vari attimi di silenzio.

"Quante domande, pensavo saresti stata più sopportabile di tua madre" Avanzò l'uomo -dalla voce roca- ed uno spiraglio di luce gli illuminò meno della metà di quella faccia sconosciuta.

"Come ti permetti?" Esclamai indignata per il commento su mia mamma ma con un tono privo di inflessioni per fargli capire che non avevo paura di lui.

"Tu come osi rivolgerti a me in questo modo" L'uomo si avvicinò con una velocità allarmante ma io rimasi sul posto, non muovendomi di un millimetro e con sguardo fiero osservavo più da vicino il suo volto; i lineamenti erano affilati e spigolosi mentre gli occhi erano così glaciali e vuoti che mi destabilizzarono. "Non ti hanno insegnato le buone maniere?"

"Buone maniere? Tesoro mio, sei tu che mi hai appena rapito e portata in questa..." Lasciai la frase in sospeso facendo vagare il mio sguardo disgustato attorno a noi. "Topaia"

"Oh, non è di tuo gradimento? La principessina non è contenta?" Mi sbeffeggiò e con un gesto della mano riuscì a trasformare quel luogo abbandonato in una camera da letto qualunque. "Ora va bene, tesoro?" Calcò l'ultima parola.

Non avevo ancora mai visto qualcuno cavarsela così bene con la magia senza l'uso della bacchetta: era potente, non potevo non ammetterlo a me stessa.

"Posso sapere cosa diavolo vuoi?!" Sbuffai scocciata sedendomi bruscamente sul letto, senza staccare i miei occhi dai suoi.

L'uomo non si degnò di rispondermi ma si diresse verso la porta in legno, prima di uscire però si voltò a squadrarmi e soffermò lo sguardo sulle mie gambe nude: portavo ancora il costume nero e il copricostume che avevo indossato per andare in spiaggia.

"Pervertito, potrei essere tua figlia" Borbottai disgustata da quelle attenzioni ma sembrò non sentirmi mentre se ne andava sigillando con un'incantesimo la camera.

"Ehi!" Corsi verso la porta cominciando a colpirla con dei pugni. "Non puoi lasciarmi qui così!" Urlai.

Ma questo pagliaccio da dove cazzo saltava fuori?!


Hermione point of view

Passai il pomeriggio a parlare con Ginny e quando iniziò a far buio urlammo ai ragazzi di entrare in casa; ero così stressata che non riuscivo a non sfogare quella spiacevole e costante sensazione -che mi metteva sottosopra lo stomaco- sulla mia amica proponendole teorie che spiegassero il comportamento di Jacob.

"Novità?" Chiese Nicholas con un'espressione scocciata, aveva passato tutto il pomeriggio con bambine che avevano la metà dei suoi anni mentre il fratello maggiore si era appartato a parlare con Stephanie, sotto un albero del giardino.

"Non ancora, caro" Risposi triste e lui cercò di consolarmi con un debole sorriso.

Io e la rossa ci alzammo dal divano in pelle per lasciar loro libero il salotto, andando in cucina in modo da poter parlare tranquillamente. Narcissa, invece, che aveva passato la maggior parte del pomeriggio alternando lo sguardo tra un vecchio libro e la finestra aperta rimase lì con loro. Era visibilmente turbata e pensierosa, la comparsa del nipote le avrà sicuramente ricordato cose che aveva sepolto molto in fondo nella sua memoria.

"Sono arrivati Blaise e Pansy" La voce di Ginny mi riportò alla realtà e constatai che effettivamente qualcuno aveva bussato.

"Buonasera donzelle" Blaise fece un buffo inchino sorridendoci per poi baciarci entrambe sulla guancia e la sua barba corta e curata -che gli dava un'aria più sofisticata- mi pizzicò la pelle; Pansy invece non si trattenne a cordiali saluti ma strinse sia me che la rossa in un caloroso abbraccio.

"Siamo venuti non appena abbiamo saputo di Kimberly" La donna dagli occhi di ghiaccio e dai lunghi capelli corvini mi osservò dispiaciuta e non sapendo cosa risponderle mi limitai a sorriderle lievemente.

"Draco e Potter sono già partiti?" Chiese Blaise.

"Si e senza nemmeno avvisare, come al solito" Ginny alzò gli occhi al cielo.

"Non ha avvisato nemmeno te?" Mi voltai verso la mia amica.

"No, mi ha lasciato una misera lettera! Cosa pensa che mi sarei avvinghiata alle sue gambe come un koala supplicandolo di restare?!" Alzò le braccia al cielo, sbuffando.

"Uomini" Scosse la testa Pansy

"Cosa vorresti dire?" Si accigliò il moro.

"Che vi ostinate a far sempre di testa vostra!" Lo fulminò con lo sguardo lei. Io e Ginny ci guardammo capendo che non parlavano più di Harry e Draco.

"È per quello che ho detto alla cliente di ieri? Scusami ma questa volta la tua idea era veramente pessima!" Sbottò Blaise.

"Come scusami? Ah, perchè credi che proporre a quella donna di cederle una quota della società ti sembra una buona idea?!" Sibilò con tono aspro Pansy.

I due alcuni anni dopo aver finito la scuola avevano deciso di diventare soci e prendere le redini della Courtly & Magic -l'azienda di moda della zio di Zabini, molto famosa tra i maghi-. Pansy era diventata molto abile nel confezionare abiti e completi che venivano richiesti in tutto il mondo, mentre Blaise si occupava perlopiù di tutto l'aspetto economico -anche se spesso litigavano sulle rispettive scelte-.

"Seguo questa serpe per tutto il mondo" Si voltò verso di noi Blaise, indicando la Parkinson. "E nonostante a volte sia insopportabile" Si beccò una gomitata dalla socia. "Se così facendo la rendo felice, potrei continuare per il resto della mia vita" Finì col sussurrare e lo sguardo di Pansy si addolcì. Erano una bella coppia, nonostante non avessero mai ufficializzato il rapporto.

La notte era movimentata come la precedente e l'assenza del corpo caldo e rassicurante di Draco al mio fianco, peggiorava le cose. Non potei fare a meno di chiedermi cosa stesse facendo e come avanzava la missione, ero molto in ansia sia per lui che per Kim e odiavo sentirmi inutile.

Maledissi lui e la sua voglia di prendere in mano la situazione e fare l'eroe, impedendomi di seguirlo: potevo aiutare, sarebbe stato meno pericoloso.

Cercai di pensare a come se la stesse passando la mia Kim insieme a quel pazzo, la mia ribelle, forte e maleducata Kim augurandomi che la sua insolenza non la mettesse nei guai.

"Mamma?" La vocina di una Natasha imbronciata spezzò l'assordante silenzio della notte.

"Che succede tesoro?" Mi alzai a sedere vedendola avvicinarsi.

"Ho fatto un incubo" Quasi singhiozzò facendomi sciogliere il cuore.

"Lo stesso dell'altra volta?" La piccola annuì, così allargai le braccia invitandola a rifiugiarsi sotto le coperte con me.

"Stanotte puoi dormire con la mamma, ci sono io a proteggerti" Mormorai contro i suoi capelli che mi solleticavano il mento. "Non aver paura" Le baciai la fronte notando che si era già addormentata.

La mattina seguente mi svegliai con accanto Natasha che, nonostante tutto lo spazio nel letto, si era avvinghiata a me. Mi alzai cercando di non svegliarla e andai a vestirmi e lavarmi, il getto caldo della doccia rilassò i miei muscoli tesi a causa dello stress e per una decina di minuti mi sembrò lavar via tutte le preoccupazioni.

Scesi in cucina dove trovai quasi tutti svegli e intenti a mangiare.

"Signora Malfoy, mio padre è arrivato" Sorrise debolmente Stephanie alzandosi da una delle sedie. La sera prima avevo contattato McLaggen per venire a prenderla, non volevo coinvolgerla in affari pericolosi che non la riguardavano.

"Buongiorno Hermione!" Mi sorrise squadrandomi, Cormac, una volta che accompagnai la ragazza all'ingresso.

"Scusa per il disturbo, McLaggen" Sorrisi per educazione tralasciando il suo sguardo lascivo, mentre la figlia salutava con un bacio sulla guancia Scorpius. "Buona giornata" Dissi prima di chiudere la porta, anticipando qualsiasi cosa volesse dire.

"Cos'avete da ridere?" Mi voltai in direzione di Ginny e le serpi.

"Come ti guardava..." Ridacchiò Pansy.

"E come gli hai chiuso la porta in faccia" Continuò la rossa.

"Certe cose non cambiano mai" Scosse la testa Blaise. "Quell'uomo è ridicolo"



Ehi! Qua sotto troverete i nomi dei personaggi perchè anni fa avevo deciso di fare una specie di ask ai personaggi della storia. L'ask è chiuso ma potete "divertirvi" a leggere le risposte nel capitolo successivo.

Allora all'inizio trovate una foto che -chi ha visto Dare Me riconoscerà- rappresenta come mi immagino Kimberly. Trovo l'attrice molto azzeccata ma soprattutto il personaggio che interpreta in Dare Me mi ricorda molto il carattere di Kim.

In questo capitolo iniziamo a vedere un po' le cose dal punto di vista della piccola Malfoy che però è molto più arrogante e insolente rispetto alla madre quando era stata rapita; Jacob invece sembra lo stesso di 20 anni fa.

Qui vediamo un po' per la prima volta cosa sono diventati Blaise e Pansy dopo tanti anni, spero piaccia l'idea di entrambi un po' come una donna e un uomo d'affari nel mondo della moda: eccoli qua sotto...

ASK CHIUSO

Spero l'idea piaccia♡

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Autrice

Hermione

Draco

Ginny

Harry

Blaise

Pansy

Jacob

Scorpius

Natasha

Kimberly

Nicholas

Narcissa

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