CAPITOLO 4




Quasi vent'anni erano trascorsi dall'ultima volta che vidi quello che oramai era un'uomo di quasi quarant'anni; anche su di lui erano ben visibili i segni provocati dal tempo che però gli davano solo più fascino e un aspetto più forte. Doveva essere scappato da minimo un giorno da Azkaban perchè si era ripulito bene, talmente bene che non sembrava nemmeno esserci stato in quel posto che sulle persone che vi entrano aveva un effetto logorante.

Era dimagrito negli anni e ciò aveva reso i suoi lineamenti più spigolosi e incutevano più timore, c'era però da dirselo: sapeva come fare una bella entrata in scena.

Ci osservava con quel sorrisetto che non mi era per niente mancato e si era affiancato a Kimberly e Stephanie che lo guardavano spaesate.

"Ancora tu?! Ma sei una persecuzione!" Urlai. "Sta lontano da loro!"

"Loro?" Si voltò notando solo in quel momento la presenza della piccola McLaggen. "Oh questa? Potete tenervela, sono qui per lei" Indicò mia figlia ed io e Draco capimmo subito cosa stava per fare.

"Kim, allontanati da lì!" Ma era troppo tardi, sparirono entrambi in un battito di ciglia e Stephanie corse ad abbracciare Scorpius destabilizzata dall'accaduto.

"Cosa diavolo ci fa Jacob Lestrange fuori dalla prigione, Potter!?" Quasi urlò il biondo rivolto al camino che avevamo acceso per comunicare con lui; dal fuoco morente spuntava infatti la faccia sconvolta del mio amico occhialuto.

"È scappato ieri e-"

"È scappato ieri e nessuno ha avuto il buonsenso di avvisarci?! Ma cos'avete al posto del cervello, ha rapito mia figlia!" Ancora sotto shock decisi di aprire la finestra e respirare a pieni polmoni l'aria fresca che entrava, mentre Draco urlava addosso a Harry, affiancato da Narcissa.

"Mamma dov'è Kim?" Venne a chiedermi la piccola Natasha e mi impegnai a fondo per farle un sorriso che la tranquillizzasse.

"Starà via per qualche giorno ma tornerà presto, te lo prometto. Ora devi andare a nanna" La portai nella stanza che condivideva con Nicholas, che trovai pensieroso alla finestra. "Metti il pigiama e lavati i denti" Dissi alla piccola, porgendole gli indumenti, mentre mi avvicinavo al ragazzino.

"Tutto bene, Nick?" Gli chiesi sedendomi accanto a lui.

"È in pericolo, non è vero?" Chiese mormorando.

"Diciamo che... non è in una bella situazione" Capii che aveva origliato parte della conversazione del padre e di Harry e ne aveva tratto le sue conclusioni, era un ragazzo molto intelligente e perspicace. "Io e tuo padre risolveremo tutto, te lo prometto" Gli sorrisi e gli baciai la fronte. "Ora a letto, è molto tardi"

Una volta che Draco finì di parlare con Harry -o per essere più precisi: urlargli contro- , entrò in camera mentre camminavo avanti e indietro cercando una soluzione per riprendermi mia figlia; si sbottonò la camicia con sguardo stanco e si tolse le scarpe.

"Quindi?" Chiesi smettendo di camminare per la stanza.

"Potter ha messo su una squadra di Auror che sarà operativa da domani" Si passò una mano tra i capelli e si coricò sul letto.

"Fai parte della squadra anche tu, non è vero?" Il tremolio nella mia voce lo fece distogliere lo sguardo dal soffitto così mi guardò e mi fece segno di avvicinarmi; mi accomodai al suo fianco, con la testa sul suo petto caldo e lo abbracciai forte.

"Si piccola" Sospirò iniziando ad accarezzarmi i capelli

"Ma quello chi è?!" Scorpius spalancò la porta e si imbarazzò notando che aveva interrotto un momento di 'intimità'. "Oh, scusate, ma sono finalmente riuscito a calmare Stephanie e non chiuderò occhio senza risposte"

"È..." Guardai Draco che annuì "Il cugino di tuo padre"

"Perchè non so della sua esistenza? Ma soprattutto perchè ha rapito Kim?"

"Non lo sappiamo ancora figliolo, domani con tuo zio me ne occuperò" Gli rispose Draco congedandolo.

Non avevamo mai parlato di Jacob ai nostri figli e pensavamo fosse meglio così. Lo consideravamo parte del passato, da dimenticare, ma ora che era tornato e se l'era presa con Kimberly -che non sapeva di quello che era capace- eravamo tutti in pericolo.

"Domani vengo con voi" Alle mie parole sussultò e mi allontanò da lui, così da potermi guardare in faccia.

"Te lo scordi" Si limitò a rispondere seccamente.

"Ma-" Tentai di ribattere.

"È troppo pericoloso Hermione" Continuò con tono più dolce.

"Pericoloso? Ho affrontato una guerra, Draco" Puntualizzai io, mettendomi a sedere e incrociando le braccia al petto.

"Lo so, c'ero anch'io" Mi guardò male ricordando quel periodo buio. "Ma parliamo di Jacob"

"So di chi parliamo, sono riuscita a sfuggire anche a lui. Voglio solo trovare mia figlia!" Ribattei testarda e all'ultima affermazione il suo sguardo si addolcì.

"La troveremo" Mi tirò a se, stringendomi tra le sue braccia.

Passai ore a girarmi e rigirarmi tra le coperte mentre al mio fianco Draco dormiva profondamente e mi chiesi come facesse a trovare il sonno con quello che era successo; decisi successivamente di alzarmi capendo che quella notte non avrei chiuso occhio.

Perchè Jacob era così tanto ossessionato dalla nostra famiglia anche dopo così tanti anni? Qual era il suo scopo? Da una parte non volevo scervellarmi troppo pensando fosse solo un pazzo che agiva spinto da pulsioni e idee strane, ma un'altra parte di me sospettava che quella volta c'era dell'altro sotto altrimenti avrebbe rapito me o Draco e non Kim.

"Noto di non essere l'unica a non dormire" La voce alle mie spalle mi vece venire un'infarto. Eravamo in piena notte e abbandonando l'idea di dormire ero andata in cucina a farmi un tè caldo.

"Tutto questo non mi fa chiudere occhio" Mormorai sorseggiando la bevanda calda. "Vuole del tè?" Indicai la teiera fumante e dopo che accennò a un sì gliene versai in una tazza.

"È passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'ho visto che quasi mi ero dimenticata fosse ancora vivo ad Azkaban" Diede voce ai miei pensieri la donna, mentre si accomodava al tavolo.

La osservai meglio ora che era uscita dalla penombra del corridoio e vederla spoglia della solita eleganza e di quella aurea di perfezione che la caratterizzava mi faceva strano. Era una delle poche volte che la vidi con i capelli spettinati e avvolta da una vestaglia di seta blu notte e mi resi conto che gli anni le donavano qualunque aspetto avesse.

"Conosco abbastanza Jacob da sapere che non la ucciderà" Disse tra un sorso di tè e l'altro.

"Lo spero, ma potrebbe comunque farle del male"

"È una ragazza forte, proprio come i suoi genitore" Sorrise debolmente. "Draco e gli Auror se ne occuperanno, dobbiamo solo aspettare ed essere pazienti"

Mi massaggiai le tempie e chiusi gli occhi per cercare di riflettere mentre Narcissa posò la tazza nel lavandino e mi augurò la buonanotte.


"Mamma! Mamma!" Una testolina bionda, la mattina che seguì, saltò sul letto svegliandomi bruscamente.

"Che succede piccola, la mamma ha molto male alla testa" Bonfochiai.

"Papà è partito"

"Partito? Di già?" Mi misi a sedere di scatto notando l'assenza di mio marito e dei suoi vestiti.

"Si mamma" Mi voltai e vidi Scorpius che si avvicinava con una busta in mano. "Ha lasciato questa" Mi diede una lettera che iniziai a leggere nella mia mente per non far sentire loro cosa ci fosse scritto...

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Heeey Everybodyyyy...
Scusate il ritardo ma tra scuola ecc sto sclerando:)
E poi sto urlando dietro ai video di Nash Grier*-*
Comuuuunque, scusate se il capitolo è troppo corto ma è un capitolo di passaggio'.'

A sabato U.U

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