3 - Addio, vecchia vita
C'era solo un'immensa pianura, Lancillotto correva senza motivo, senza fermarsi.
Un imponente ombra oscurò il cielo, il gatto rosso lanciò un'occhiata alla figura misteriosa: aveva un muscoloso corpo serpentino e due possenti ali da pipistrello, non ebbe dubbi quello era un drago.
La creatura si lancio in picchiata verso Lancillotto che provò un brivido di terrore, temeva che l'avrebbe attaccato ma a sua sorpresa il drago si mise a volare al suo fianco lanciandogli un'occhiata bonaria.
Il gatto inizialmente stette sulla difensiva ma poi capì che non doveva temere l'immenso animale: era come se qualcosa li unisse, Lancillotto poteva sentire tutti i sentimenti e le emozioni del drago... Come se lui fosse la creatura dalle squame nere.
Un rumore improvviso di passi fece tornare nel mondo reale il gatto, che ben presto si accorse che era tutto un sogno.
Era nella sua cuccia, Apple e Bubble dormivano ancora tranquillamente al suo fianco.
Guardò fuori dalla finestra per rendersi conto dell'ora: doveva essere molto presto, il sole era da poco sorto.
Immediatamente si ricordò del rumore dei passi, la speranza gli illuminò il volto felino, probabilmente la sua padrona era tornata dall'ospedale.
Uscì dalla stanza prestando attenzione a non fare il minimo rumore per non svegliare i cuccioli.
Ma una volta varcata la soglia, tre uomini sconosciuti lo attendevano, guardavano Lancillotto minaccioso.
- Vieni qua bel micino!
I tre uomini si gettarono sul gatto per catturarlo, Lancillotto ebbe inizialmente l'impulso di scappare, ma non poteva farlo, doveva salvare Winter e i cuccioli, lui era l'unica che poteva allontanare gli uomini.
Quindi prese coraggio e si gettò con tutta la forza che poteva avere contro i tre, riuscì a graffiarne ben due senza problemi ma quando si gettò con il terzo, una scossa elettrica gli percorse il corpo impedendogli di continuare.
Lanciò un lieve grido di dolore, poi si accasciò a terra
Riuscì a capire che la scossa era causata da uno strumento posseduto dall'uomo, poi perse i sensi.
Appena riaprì gli occhi capì subito che si trovava in una gabbia, doveva essere molto stretta, una catena di ferro gli cingeva il collo.
Si guardò intorno: era in un furgone, a fianco della sua gabbia ce n'erano altre due: una conteneva Winter, Lancillotto notò a malincuore che il suo amico era invecchiato notevolmente dalla morte del padrone, di solito portava gli anni molto bene... Ora sembrava più indebolito e stanco.
Nell'altra gabbia si trovavano i due gattini, Apple e Bubble, tutti e tre i gatti dormivano tranquillamente, o almeno così sembrava.
Sperò con il cuore che gli uomini non li avessero feriti: Winter era vecchio e una scossa elettrica non l'avrebbe sopportata.
Lancillotto dal finestrino di fronte a sé lanciò un'ultima occhiata malinconica alla casa dove fin ora aveva vissuto, la vide allontanarsi mentre il furgone continuava il tragitto, fino a sparire dietro l'orizzonte.
Non capiva quello che era successo, perché gli uomini li avevano rapiti e perché la padrona non era tornata a salvarli, si sentì impotente...
Un sentimento di rabbia, tristezza e voglia di vendetta iniziò ad ardere nel suo cuore.
Lancillotto durante il tragitto tentò di aprire la gabbia ma senza alcun successo e ben presto si arrese.
Iniziò a fissare il paesaggio dal finestrino per passare il tempo, che sembrava interminabile.
Un assordante rumore di clacson ruppe il silenzio.
Accadde tutto in così poco tempo: prima il rumore, poi si sentì una macchina che tentava invano di frenare e infine un forte colpo al camioncino.
Tutto iniziò a tremare a causa delle forti scosse, la porta del mezzo si aprì per via dell'urto e la gabbia di Lancillotto cadde sull'asfalto rompendosi.
Il gatto rosso fece appello a tutte le sue forze per allontanarsi dal centro della strada e una volta raggiunto il marciapiede si sdraiò sfinito.
Era ferito e confuso, ma il suo pensiero andò immediatamente ai suoi tre amici: che cos'è successo a loro? Che fine faranno?
Le lacrime di disperazione iniziarono a rigargli il muso, ormai era sconfitto e solo, non poteva più salvare Winter, Apple e Bubble...
Prima di svenire si augurò che fosse solo un sogno come quelli che faceva di solito, ma qualcosa dentro di lui gli diceva che quella era la cruda verità... O forse era il suo destino...
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