20 - La via dell'oblio

Un manto candido si muoveva rapidamente nell'oscurità senza un direzione ben precisa, un puntino confuso in un mare nero.
Era WhiteNightmare che cercava la via per uscire da quell'inferno di labirinto, era come essere intrappolati in un incubo da cui non potevi sfuggire.
La vista era ormai affaticata e le zampe doloranti dalla stanchezza, priva di forze si concesse qualche attimo di pausa dove si coricò a terra.
Ad un certo punto il rumore di zampe ruppe il silenzio mortale della caverna, WhiteNightmare si alzò di scatto speranzosa che potessero essere i suoi compagni di viaggio.
Un gatto a lei comune si avvicinò, WhiteNightmare lo riconobbe subito: era NightStream.
La gatta gli corse incontro in lacrime per la felicità, lui si mostrò freddo ma comunque sorridente.

Dove sono gli altri?

Chiese leggermente delusa la gatta bianca vedendo NightStream da solo.
Lui sorrise.

- Non preoccuparti, adesso li raggiungiamo sono nelle vicinanze ad aspettarci.

La gatta annuì sollevata per la risposta.
NightStream faceva strada con abilità nel labirinto come se conoscesse a memoria quel luogo la gatta lo seguiva.
Il fratello di DarkBlaze condusse WhiteNightmare in un punto preciso del labirinto e improvvisamente si fermò.
A caratterizzare quel luogo erano i diamanti più grandi del normale che sembravano degli specchi giganteschi.
La gatta candida non capì perché NightStream si era fermato in quel luogo: non c'era nessuno dei suoi compagni, preoccupata gli chiese il motivo.

- Night, dove sono gli altri?

Lui invece di rispondere mise a ridere in modo sguaiato, la gatta gli rivolse uno sguardo interrogativo a cui lui non ci prestò attenzione.
Da dietro i grandi diamanti sbucarono improvvisamente gli altri gatti del gruppo, la gatta sorrise gioiosa nel vederli sani e salvi, ma tutta la felicità svanì e si trasformò in paura quando vide che anche gli altri gatti iniziarono a ridere e si avvicinavano sempre di più a lei avanzando minacciosi.

- Che state facendo? State bene?

Chiese la gatta.
BlueWind rispose.

- È tutta una presa in giro, noi in realtà ti odiamo, ti vorremmo uccidere ed ora à arrivato il momenti di farlo.

La gatta provò a scappare preoccupata, gli altri gatti partirono all'inseguimento.
Erano velocissimi e in poco tempo le furono addosso, a WhiteNightmare non restava che combattere.
Non riuscì a sferrare nemmeno un colpo perché si ritrovò quasi subito a terra con gli artigli di SapphireArrow conficcati nella carne della coscia.
Strillò di dolore, ma non per la ferita, per quello che provava: era stata tradita da chi si fidava ciecamente.
Si mi se a piangere interrottamente aspettando che i suoi vecchi amici la finissero.
Poi qualcosa cambiò le sue sorti:

- WhiteNightmare, che ci fai accasciata a terra?

Era FallenRain, appena lui comparve tutti i gatti che avevano cercato di ucciderla svanirono nel nulla.
Un'illusione del labirinto, ecco cos'era successo alla povera gatta.
WhiteNightmare corse incontro FallenRain e gli raccontò dell'accaduto tra le lacrime, lui tentò di tranquillizzarla.
Qualche chilometro lontano da FallenRain e WhiteNightmare due gatti camminavano senza sosta.
Erano DarkBlaze e SapphireArrow, la gatta grigia camminava in testa mentre DarkBlaze la seguiva.
Da quando si erano parlati nella grotta poi non si erano più rivolti la parola, questo silenzio straziava il gatto rosso che cercava continuamente l'occasione per mettere le cose in chiaro.
Così, dal momento che si erano ritrovati loro due a vagare da soli, decise di provare a parlarle nuovamente.

- SapphireArrow, non so cos'hai contro di me, ma ti prego parlami!

La gatta non lo degnò di uno sguardo e continuò a camminare ma si notava che era notevolmente infastidita.

- Io ti capisco.

Blaze si parò davanti alla gatta impedendole di proseguire, lei sbuffò scocciata e quasi urlando gli disse:

- Capirmi? Tu non puoi capirmi, io ho perso tutto! Quando ero una cucciola ho visto la mia famiglia per intero morire a causa della fame, sono stata costretta a vagabondare per mesi in solitudine abbandonata a me stessa finché ShadowTusk non mi salvò dalla miseria, era tutto per me! Ora l'ho persa! Tu non puoi capire, fin da cucciolo sei stato servito e riverito stando coi tuoi umani e i tuoi amici, non sai cosa significa perdere qualcuno!

Delle lacrime iniziarono a correre dolcemente sulle guance di SapphireArrow mentre DarkBlaze tentò di consolarla.

- Io ho perso tutto tranne mio fratello... Ti capisco. Non perdere le speranze, possiamo ancora uscire da questa situazione.

La gatta si fece ancora più rabbiosa, sfoderò gli artigli e con una rabbia incontrollabile graffiò il gatto rosso sulla guancia.
DarkBleze la fissò senza dir nulla, incredulo.

- Sei solo uno stupido, vattene!

SapphireArrow si mise a correre rapidamente seminando DarkBlaze che continuava a fissarla fino a quando non svanì nell'ombra.
Il gatto si sentiva distrutto, non riusciva a spiegare il comportamento di SapphireArrow.
Non riuscì a trattenere le lacrime e come un cucciolo scoppiò in un lungo singhiozzo, perso tra i suoi pensieri.
Ricordava di quella gatta simpatica quanto gentile che lo aveva aiutato, ora era cambiata, la brutta situazione aveva riaperto nella gatta antiche ferite che l'avevano cambiata.
DarkBlaze non era minimamente arrabbiato per il graffio, provava solo un'immensa pena per l'ex Vice del LeafClan, per la sua amica.
Quando riprese a camminare andava lentamente con la testa china.
Poi qualcosa lo fece riprendere immediatamente e lo mise pronto all'azione: un urlo risuonò nella caverna.
Il gatto partì immediatamente con una corsa sfrenata, non aveva dubbi, l'urlo proveniva da SapphireArrow e non avrebbe permesso a nessuno di farle del male.
Arrivò in un largo tunnel, li vide uno spettacolo allucinante.
Due mostri dalle forme umanoidi costituiti interamente da pietra e cristalli, chiamati Golem, combattevano contro SapphireArrow.
La gatta continuava ad incassare pesanti colpi senza riuscirne a sferrare nemmeno uno.
DarkBlaze si butto nella mischia, con rabbia si gettò sulla prima creatura.
Tentò di graffiarlo sul petto ma nonostante la potenza degli attacchi su di loro non c'era il benché minimo graffio.
Il Golem rispose con un pungo in pieno stomaco che fece stramazzare al suolo il gatto.
Tentò di rialzarsi ma il pugno lo aveva distrutto, la creatura di roccia quando fu a pochi centimetri da lui appoggiò la ano sul suo collo e iniziò a stringere per soffocarlo, DarkBlaze riuscì a sfuggire miracolosamente alla presa.
Una volta libero diede qualche colpo di tosse, aveva un forte senso di nausea e faticava stare sulle quattro zampe.
Il Golem approfittò del,a situazione per tentare di sferrare un altro pugno al gatto ma DarkBlaze questa volta non aveva le energie sufficienti per reagire, restò immobile pronto alla morte.
Non aveva paura, ormai non aveva nulla da perdere.
Ma qualcosa cambiò i suoi piani.
Nell'esatto momento in cui il pugno del Golem si avvicinava rapidamente a lui SapphireArrow si mise tra DarkBlaze e la creatura, incassando al posto dell'amico il colpo.
Con una forza sovrumana la gatta cadde a terra accompagnata da un rumoroso tonfo.
DarkBlaze si avvicinò all'amica, ignorando i due Golem che tentavano di attaccarlo.
Il pelo della gatta era totalmente sporco di sangue, alcune ossa erano rotte.
Il gatto si sedette al suo fianco con le lacrime agli occhi, SapphireArrow lo fissò con dolcezza ma allo stesso tempo malinconia, uno sguardo di chi si era pentito amaramente.

- Volevo dirti scusa, scusa infinite per tutto, non pensavo tutto quello che ti ho detto. DarkBlaze sappi che ti ho amato, più di qualsiasi altro, grazie, grazie di aver reso meraviglioso ogni attimo della mia vita.

La gatta sempre con il sorriso sulle labbra chiuse gli occhi con dolcezza, DarkBlaze immaginava che quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avrebbe visto quei bellissimi occhi azzurri, che ora non si sarebbero mai più riaperti.
Un'ultima volta.
Un'ultima volta che avrebbe sentito quell'allegra voce, quella voce che prima lo svegliava tutte le mattine e che qualche ora prima lo aveva ferito.
Un ultima volta.

- Ti ho amata anche io, SapphireArrow!

Le lacrime iniziarono a scendergli dagli occhi socchiusi dal dolore, appoggiò delicatamente la zampa dove qualche ora prima SapphireArrow lo aveva ferito, avrebbe voluti che quella cicatrice non si cancellasse mai.
Avrebbe dato la sua vita per rivedere la sua amica.
Ma ora oltre alla tristezza privava una rabbia incontrollabile nei confronti dei Golem.
Il gatto con passo sicuro avanzò verso le due creature.
Non sapeva cosa fare, era nettamente in svantaggio.
Ma qualcosa gli indicò cosa fare: una scarica di energia gli attraversò il corpo, intorno a lui si fece più caldo.
Il gatto balzò in aria per poi atterrare sul terreno con eleganza, ma nell'esatto momento in cui la sua zampa sfiorò il terreno una potente onda di fuoco partì dal suo corpo diretta contro i Golem, bastò questo a disintegrarli.
Ora il corpo del gatto era avvolto dalle fiamme che col passare del tempo si spensero
DarkBlaze non capì il motivo di tutta questa potenza, ma tutte le strade portavano ad una sola risposta... La magia.

.......................
Non uccidetemi fan di SapphireArrow!
Giuro che ho pianto scrivendo questo capitolo, Arrow era il mio personaggio preferito!
A dirvela tutta SapphireArrow non doveva morire in questo capitolo, sinceramente non doveva proprio morire nel corso della storia ma poi ho preferito fare in questo modo.
Ma comunque la storia di SapphireArrow non è ancora finita in realtà, avrà ancora una parte da recitare!
Spero che nonostante tutto vi sia piaciuto come capitolo, vi lascio immaginare nel prossimo capitolo la disperazione del povero DarkBlaze!
Al prossimo capitolo,
RunWithWolf

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