4 - A broken soul

FrozenSaturn's POV

Correvano furtivamente tra le ombre degli alberi, nascondendosi, le loro zampe incredibilmente felpate non destavano il minimo rumore, non fiatavano, continuavano la loro corsa, anzi sembrava quasi che stessero seguendo noi, sapete quella strana sensazione di essere osservato? Ecco, questa cosa continuava a perseguitarmi.
Erano in cinque o sei, non riuscivo a vederli bene purtroppo, solo io tra i gatti del mio gruppo li avevo notati, gli altri camminavano a tentoni tra i banchi di nebbia, io li tenevo d'occhio lanciandogli ogni tanto degli sguardi preoccupati, sperando di non essere visto.
Dovevo stare all'erta in caso a quei gatti sarebbe venuta voglia di attaccare, preferii non avvisare gli altri, non volevo mettere strane paure.
Se solo non ci fosse stata le nebbia sarebbe stato tutto più facile, ma purtroppo c'era ed era tremendamente fitta e mi impediva addirittura di guardare i gatti davanti a me, dovevo fare affidamento solo sull'udito.
Passò qualche minuto, ormai smisi di tenere d'occhio i gatti misteriosi, ma purtroppo mi pentii amaramente di non averlo fatto, improvvisamente sentii un rumore di passi dietro di me, tesi l'orecchio, restando immobile senza fiatare, sentivo qualcuno che respirava sul mio collo, rabbrividii.
Mi voltai lentamente con il cuore in gola per vedere chi era dietro di me, sperando con tutto me stesso che fosse uno dei miei amici.
Ma invece mi sbagliai, i miei compagni erano ormai andati avanti senza di me, dietro di me vi era un possente gatto marroncino senza l'occhio sinistro mentre il destro era sono nato da una cicatrice profonda.
- Cosa vuoi? -
Farfugliai confuso per la paura, lui rispose posando il suo sguardo inespressivo su di me
- Divertirmi un po'... Uccidendoti, ma purtroppo dovrò portarti dalla mia leader, anche lei ha voglia di un po' do sangue, è da un po' che non attacca qualcuno e ha voglia di farlo. -
Il gatto ghignò, quando vorrei tirargli una zampata per farlo tacere, mi faceva venire i brividi.
Il marroncino continuò con il suo solito tono freddo
- i miei compagni sono andati a prendere anche i tuoi amici, non preoccuparti, ti faranno compagnia quando morirai sotto le zampe della leader. -
Ma che stia zitto, nessuno morirà, pensai nervoso, la sua leader non mi metteva paura, non mi sarei fatto battere da una banda di gatti maleodoranti che si credono si re del mondo solo perché il loro hobby è uccidere innocenti
- Le tue minacce non mi scalfiscono -
Lui mi guarda sempre con quel dannato sorriso
- Ah sì? Beh dovrebbero invece... -
Non mi diede nemmeno il tempo di ribattere, mi si avvicinò ancor di più e con una possente spinta di zampe di face cadere a terra.
Mi ricordo ben poco di quel momento, solo che quando caddi sbattei la testa contro un sasso e persi i sensi.
Non so quanto tempo passò da quel momento, so soltanto che quando mi risvegliai la prima cosa che percepii fu il freddo della dura roccia contro il mio ventre, aprii gli occhi e quello che vidi su il buio.
L'oscurità totale, tranne che per un piccolo fascio di luce che passava attraverso le pietre e della caverna in cui mi trovavo.
Ero legato, una pesante catena di ferro mi cingeva tutti e quattro gli arti imprendendomi di muovermi.
Al mio fianco c'erano i miei compagni che si guardavano intorno allarmati quanto me.
Tutti tranne RiverSong.
Non sapevo dove si trovasse quel luogo, so solo che metteva timore, inoltre l'aria era impregnata da quel tanfo nauseabondo di... Morte.
Già morte, sangue, stavo per vomitare, l'aria era irrespirabile, posso giurare che dato che dovevo essere ucciso, sperai che la mia morte fosse una cosa rapida, perché non avrei resistito un minuto di più in quel dannato luogo.
Sentii qualcosa di duro sotto la mia zampa, per un momento mi rifiutai di vedere cosa fosse, ma poi cedetti alla curiosità, era un osso ancora sporco di sangue, probabilmente apparteneva a qualche gatto che aveva fatto la mia medesima fine, mi guardai in torno e notai che era pieno di tante altre ossa, trattieni a stento il respiro.
Quanti gatti avevano ucciso? Ma sopratutto perché?
Un'altro rumore di passi, il gatto marroncino che mi aveva rapito stava camminando nella caverna, riuscii a riconoscerlo a stento data l'oscurità, se prima volevo farlo tacere ora volevo scuoiarlo vivo.
Meritava la morte, come la meritavano tutti i gatti che avevano compiuto una strage del genere.
Il gatto marroncino sparì nell'ombra, l'unica cosa che riuscii a sentire fu la sua voce, parlava con qualcuno
- Mia signora, vi ho portato delle vittime -
L'interlocutore si fece subito sentire, una voce femminile, con una nota diabolica, fredda e spietata, ma questo tono in realtà oscurava una voce che forse un tempo era gentile.
E potrei giurare di aver già sentito quella voce, già tante, troppe volte.
Ma dove?
- Grazie, StormSkull, non vedevo l'ora di divertirmi, bene ora vai, lasciami sola con i miei nuovi giochi -
StormSkull si allontanò rapidamente dopo aver fatto un profondo inchino, poi uscì dalla cagna senza più voltarsi.
Io invece continuavo a riflettere sulla voce di qual la gatta, a chi apparteneva, perché l'avevo già sentita? Dovevo assolutamente scoprirlo.
La leader rimase celata nell'ombra senza mostrare il suo volto, solo la sua voce crudele rimbombava nella grotta
- Bene, bene, nuove vittime... Come avrete capito siete qui solo per essere uccisi, non preoccupatevi non farà male, anzi forse si, ma scusatemi io non ho mai provato a morire in questo modo, solo una volta sono morta, ma ora sono risorta.-
Sentii FireJupiter che prese la parola, forse anche lui doveva a aver già sentito la vice di quella gatta.
- Chi sei? Dimmi il tuo nome, assassina -
Sentii la gatta ghignare, ero certo che stesse ridendo anche se non potevo vederla.
- Assassina? Uhm, non mi piace, direi che più Leader della Morte mi si addice. -
Poi continuò a parlare
- Comunque io ho tanti nomi, mi hanno chiamato in così tanti modi diversi, quello vero che mi dessero quando nacqui ormai lo ho lasciato alle spalle, ora il nome con cui mi faccio chiamare è DeathArrow -
Arrow.... Arrow... Mi diceva troppe cose questo nome, cose che non avrei dovuto sapere.
Poi me ne ricordai, della profezia.

"Piangi, o terra, la morte del grande Leader del Clan del Drago
Piange ogni creatura mentre una nuova alba si prepara a sorgere
Domani una nuova era nascerà
Ma più chiara dall'era precedente non sarà
Altri tempi bui si prospettano
E quando la pietra blu si romperà
DarkBlaze risorgerà
Altro sangue scorrerà su queste terre
Altre morti e dolore
E gli amici diventeranno i nemici
E i nemici saranno amici
Mentre l'era del Drago e del Demone si prepara a tramontare
Il canto della morte si leva dalla terra"

Quando la pietra blu si romperà... Ma è ovvio, ora mi è tutto più chiaro, non si riferiva da un pietra, ma ad un nome di una pietra.. Uno zaffiro, più specificatamente.
SapphireArrow.
E lo zaffiro si è spezzato.
Ma perché?
Poi mi ricordai delle sue parole...
"Solo una volta sono morta, ma ora sono risorta." La morte di DarkBlaze l'ha uccisa, il dolore l'ha cambiata, l'amore le si è ritorto contro.
Quella gatta simpatica e dolce ora non esiste più, lo zaffiro è morto, e non è possibile riportarla indietro.
Ripenso a quando era ancora gentile, sento gli occhi pizzicarmi per le lacrime, solo ora mi rendo conto di quanto dolore ha patito Arrow, provo pietà nei suoi confronti, nient'altro.
- Tu non sei così, SapphireArrow ritorna in te, ti prego. -
Provo inutilmente a convincerla, ma solo dopo mi rendo conto che è inutile.
- Ormai quel nome non mi appartiene più, non nominarlo nemmeno -
La gatta esce dall'ombra mostrandosi, finalmente, ma non è più la gatta di una volta, il bel pelo grigio tendente all'azzurro ormai è cresciuto, fino a formare un folto ciuffo scompigliato che le ricade sul muso coprendole l'occhio destro, mentre quello sinistro è di un azzurro brillante, quasi gelido, è pieno di dolore, ma la tristezza è nascosta dall'ira.
Gli artigli delle zampe sono cresciuti, incrostati di sangue, mentre il manto è pieno di profonde cicatrici, è rovinato e allo stesso tempo muscoloso, ma resta comunque la gatta meravigliosa di un tempo.
DeathArrow, e mi si spezza il cuore chiamarla così, si avvicina sempre di più a noi
- Ora avete già passato troppo tempo qui... -
Sapevo che fra poco quella gatta si sarebbe gettata su di me per uccidermi, e non potevo scappare e nemmeno attaccare visto che ero legato, come gli altri.
Ma qualcosa o meglio qualcuno portò un po' di luce in quell'oscurità, RiverSong stava correndo nella nostra direzione, mi chiesi come avesse fatto a trovarci e ad entrare, anche Arrow mi parve sorpresa infatti chiese
- E tu chi sei? Cosa ci fai qua? -
Lei ripose cercando di essere grintosa, ma percepii che aveva paura
- Lascia liberi i miei amici -
- Altrimenti? -
Una terza voce, anche questa a me famigliare, si fece sentire
- Altrimenti dovrai vedertela con me e i miei amici -
DarkBlaze, era lui, si riconosceva tra mille il suo inimitabile drago blu sulla spalla e gli occhi rosso acceso.
Dietro di lui c'erano altri nove gatti che avevo conosciuto inpassato, gatti che come lui avevano perso la vita.
Io lo avevo visto morire con i miei occhi, il suo corpo senza vita era ben impresso nella mia memoria... Come era possibile che fosse ancora lì?
Lo fissai immobile con gli occhi spalancati, come tutti gli altri, ma quella più sorpresa fu indubbiamente DeathArrow, che si avvicinò lentamente a lui con le zampe che le tremavano, non sapevo se per l'emozione e la gioia oppure per la sorpresa e per il dolore.
-T-Tu sei morto?! Tu non esisti, non puoi esistere -
La gatta gridò straziata, facendomi provare dolore per lei.
Il gatto annuì
- Si sono morto, ora sono tornato, per salvare il mondo di nuovo. -
- Perché, perché mi hai fatto questo... Il dolore mi ha spezzato il cuore e quando sei morto tutto il tuo potere, la tua magia si è trasferita in me trasformandomi in un mostro, non ho saputo controllarmi. -
DarkBlaze abbassò il muso avvicinandosi a lei.
- Non avevo scelta, l'ho fatto per darti un futuro -
Arrow gli urlò contrò, adirata
- Un futuro?! Io non volevo un futuro così, il mio futuro era passarlo con te, non stando a piangere ore la tua morte, volevo vivere nel Clan, nel tuo Clan, fino alla morte al tuo fianco, morendo mi hai uccisa -
La gatta non riuscì più ad aggiungere altro, ormai le lacrime le impedivano di continuare, l'unica cosa che riuscì a dire tra i singhiozzi fu
- Uccidimi -
DarkBlaze invece era fisso a guardarla, capii che doveva star malissimo anche lui, ma cercò di ignoratela le parole della gatta, mentre della lacrime che non riuscì a trattenere gl rigarono il muso.
Arrow allora ripetè più convinta
- Ti prego, uccidimi -
- Non posso -
DeathArrow ringhiò
- Bene allora non avrò pace finché non avrò ucciso ogni singolo gatto del tuo maledetto Clan -
La gatta si lanciò su DarkBlaze ma visto che quest'ultimo era un fantasma lei passò attraverso il corpo di lui senza scalfirlo minimamente.
DarkBlaze la guardò straziato, come facevano tutti i gatti in quella sala, compreso me che stavo cercando di mantenere la calma.
L'ex leader allora, senza scelta, si gettò su di lei buttandola a terra con un solo colpo, facendole perdere i sensi.
NightStream guardò il fratello tristemente, aveva capito come si doveva sentire e voleva orovare a consolarlo
-'DarkBlaze, mi spiace così tanto, sarà pur possibile far qualcosa per lei... -
Il gatto nero scosse la testa, senza rispondere, mentre ShadowTusk si era affrettata a liberare me e i miei e compagni dalle catene.
Finalmente ero libero e potevo uscire da quella disgustata caverna, ci allontanammo di fretta mentre DarkBlaze lanciò uno sguardo malinconico al corpo privo di sensi di Arrow, sussurrando "scusami"

.................
Finalmente sono riuscita ad aggiornare!!! Scusate per l'attesa!
Anyway spero che il capitolo e il POV alternativo vi siano piaciuti!
Non ve lo aspettavate di una DeathArrow, eh? Spero che la svolta vi sia piaciuta!
Al prossimo capitolo,
Run-With-Wolves

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