CAPITOLO 9
Arrivata al villaggio Aeryn notò che un gruppetto di ragazze e ragazzi era radunato vicino ad una specie di bacheca comunitaria.
Si avvicinò anche lei per curiosare cosa stesse succedendo e vide che sulla bacheca era affisso un volantino decorato d'oro con scritto "Gran Galà".
Le ragazze saltellavano entusiaste e i ragazzi stavano già facendo scommesse su chi avrebbe trovato per primo la compagna per il ballo.
Aeryn sorrise vedendo quella scena di vita quotidiana.
Quando qualcuno l'afferrò per la vita facendole il sollecito le prese un colpo.
"Dio che spavento... Sei tu, brutto scemo che non sei altro" disse incrociando le braccia al petto spazientita
Il sorriso soddisfatto di Daryl si allargò vedendo la sua reazione.
"Chi si rivede... Dovresti imparare un po' di educazione sai?"
"Io?! Forse dovresti impararla tu prima e poi darmi ripetizioni, che ne dici?"
"Hai così voglia di uscire con me?"
Aeryn stava per rispondere quando intervení Cassandra.
"Su bambini, smettetela di infastidirvi a vicenda" rise e si mise a braccetto tra loro due.
"Dunque, avete visto anche voi l'annuncio del ballo?" Chiese con gli occhi luccicanti.
"Di nuovo? Preferirei essere torturato" disse Daryl passandosi una mano sulla faccia.
"Sei sempre così teatrale tu?" Chiese Aeryn punzecchiandolo.
"E tu sei sempre così splendidamente simpatica?"
"Solo con quelli come te"
"Aeryn, Daryl, la volete piantare?" Chiese Cassandra esasperata. "Sapete una cosa? Vado a cercare Elias, vedetevela tra voi due"
"Aspetta Cassandra, dovevo chiederti una cosa" urlò Aeryn a Cassandra che però era già corsa via.
"Siamo di nuovo solo io e te" disse con un sorrisetto.
"Ma non hai una fidanzata da esasperare? Non dirmi che ti ha mollato per questo motivo"
"Sei gelosa per caso?"
"Di te? Ma nemmeno per sogno"
"Quindi se non ti interessa perché continui a nominarla?" La stuzzicò lui.
Aeryn sbuffò e cercò di cambiare velocemente discorso per dissipare l'imbarazzo.
"Ho cose più importanti da fare che stare qua a parlare con te"
"Tipo?"
La frustrazione che aveva provato dopo essere uscita dal Palazzo Reale ricomparve e le esplose dentro.
"Tipo capire chi diavolo io sia, che fine hanno fatto i miei genitori e chi fosse quel ragazzo della visione!" Disse d'un fiato lei piena di rabbia.
Lui alzò le sopracciglia sorpreso.
"Che ragazzo?"
"Se lo sapessi evidentemente non chiederei in giro, ti pare? Probabilmente lui saprà spiegarmi"
Lui sembrò pensarci su un momento, poi le si avvicinò.
"E se ci provassi io? So di essere un po' stronzo quando voglio, però magari posso aiutarti" disse appoggiando una mano sul suo braccio.
"Dici davvero? Grazie" sorrise lei.
"Vieni, sediamoci da qualche parte"
Si incamminarono lungo il sentiero che portava al suo cottage poi però si inoltrarono leggermente nel bosco fino ad arrivare ad una piccola tenuta tutta in legno.
Aeryn si ricordò che Cassandra le aveva detto che non molto distante da casa sua abitava anche Daryl, quindi ipotizzò che si trattasse di casa sua.
"Vieni, qua staremo più comodi e potremo parlare senza pettegolezzi"
Si sedettero sul portico in legno scuro della capanna con le gambe a penzoloni sopra al prato che scendeva verso il basso.
Fu in quel momento che Aeryn fece caso agli uccellini che cinguettavano.
"Cosa volevi sapere? Magari so risponderti"
"Stamattina Elias mi ha detto che io sono nata e cresciuta qua. O almeno fino ad un certo punto."
"Si, ti ha detto la verità"
"Ma allora perché non me lo avete detto subito? E perché io non ricordo nulla?"
"È una storia lunga e purtroppo non posso rivelarti tutto quanto. Però sappi che è stato tutto per il tuo bene" le prese le mani e fissò gli occhi d'ambra nei suoi color del ghiaccio. "Per proteggerti, Aeryn. Tutto quanto. Ricordatelo"
Lei staccò gentilmente le mani dalle sue sentendosi a disagio e lui si ricompose.
"E... E dimmi, i miei genitori? Perché Elias ne parlava al passato?"
Daryl guardò in alto verso le cime degli alberi e indicò il cielo attraversato da una leggera nuvola bianca.
"Loro sono morti. Ti hanno salvato la vita in un certo senso"
Anche Aeryn guardò verso il cielo e aprì la bocca per un'altra domanda ma lui la anticipò.
"Non chiedermi il perché" le sorrise "un po' alla volta, ok? Sono sicuro che avrai già tanto da elaborare"
Aeryn annuì piano.
Avrebbe voluto saperne di più, ma effettivamente pensandoci era meglio di niente.
Daryl aveva già risposto a parecchi suoi dubbi e, nonostante tutto, al momento andava bene cosí.
Un pezzo alla volta avrebbe fatto luce sul suo passato.
Una domanda però le balenò in mente.
Come faceva Daryl a conoscere tutte queste cose di lei? E a quanto aveva intuito anche gli altri sapevano tutto.
"Perché conosci il mio passato, Daryl? Tu e gli altri"
Lui sorrise e si alzò porgendole la mano per aiutarla.
"Sarà meglio fare qualcosa di produttivo. Sbaglio o ancora non hai scelto un cavallo alle scuderie?"
"No, devo averne uno?"
"Bhe, ora fai parte della squadra, quindi si. Cerchiamo Daigo, lui saprà consigliarti... E poi mi libererò finalmente delle tue domande" disse lui ridendo.
"Ti ricordo che ti sei offerto tu"
Lui fece una finta aria sorpresa e si sfregò pensieroso il mento.
"Già, mi sa che hai ragione tu"
"Sei sempre il solito" alzò gli occhi al cielo.
"Anche tu" sussurrò lui sottovoce con un sorriso dolce-amaro
Lungo la strada verso le scuderie videro Cassandra ed Elias che passeggiavano a braccetto verso la bacheca mentre passeggiavano.
Con ogni probabilità Cassandra voleva fargli vedere la locandina del Gran Galà.
"Ci andranno insieme, vero?" Chiese Aeryn ridendo.
"Ci puoi giurare" rise lui in risposta.
"E tu ci andrai con la tua-" si interruppe a metà ricordandosi troppo tardi che non doveva più parlarne.
"Mio malgrado si. Mi obbligherà a mettermi uno stupido smoking e a ballare fino al mattino"
"È così romantico" si lasciò sfuggire lei quasi fosse un sussurro.
Rimasero in silenzio fino alle scuderie dove c'erano alcuni ragazzi che andavano e venivano.
Cercarono Daigo e quando lo trovarono Daryl salutò e se ne tornò dalla direzione in cui erano arrivati.
"Ciao Aeryn, tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?" Chiese lui gentile con un grosso sorriso.
"Oh bhe, in realtà si. Daryl dice che dovrei scegliere un cavallo"
"Nessun problema, ci sono dei giovanotti che non sono ancora stati assegnati quindi puoi scegliere quello che più preferisci"
Le fece cenno di seguirlo all'interno del cortile.
Passarono in mezzo ai recinti d'allenamento dove si stavano esercitando alcune reclute e in lontananza Aeryn intravide i paddock con alcuni cavalli che giravano liberi sull'erba fresca e verde brillante.
L'odore di fieno si mischiava a quello di terra e di cavallo, un odore che Aeryn aveva ormai imparato a sopportare e ad apprezzare da quando i suoi la iscrissero, tanto tempo fa, a dei corsi di equitazione.
"Ci siamo quasi" disse Daigo tutto contento.
Si vedeva che in quell'ambiente si trovava a suo agio.
Doveva amare davvero i cavalli e l'equitazione, pensò Aeryn sorridendo seguendo il ragazzo dai capelli biondi.
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