L'esame (parte 2)

Estus prese il rettore per il colletto, rosso per la rabbia e gli parlò in tono pacato ma poco cordiale.

- Le avevo detto di fare qualcosa, non di rinchiudere mia figlia all'interno di una barriera decanale! -

- Come rettore di quest'accademia è mio dovere garantire la sicurezza degli studenti; se usassi qualsiasi altro incanto rischierei di ferire gli studenti e sua figlia – il rettore guardò severamente il Dolus.

Estus lasciò la presa e si risedette al suo posto tremante, conscio di non poter far nulla.

Zenodeth, che fino ad allora non aveva fiatato aprì bocca.

- Non credo che il drago Velmeo faccia parte della sua barriera... - i suoi occhi neri erano fissi, interessati alla scena che si prospettava davanti a loro.

Il rettore lo guardò confuso, poi fissò lo sguardo all'interno della barriera. In effetti vide qualcuno in più lì dentro e sbiancò dalla sorpresa.

♦♦♦♦

In pochi secondi Wind raggiunse il dragone; con un battito d'ali si spostò lateralmente con un movimento fluido per evitare una fiammata. Come se fosse guidato dal vento stesso schivò le varie fiammate e si ritrovò esattamente sopra al suo avversario. Sheila si buttò di sotto e atterrò proprio dietro la rossa.

- Forza, devi scendere – per tutta risposta la rossa scosse la testa.

La bionda fece per prenderla dalla spalla, ma Rodrek si divincolò nuovamente, ma non era abbastanza per farle perdere l'equilibrio e riuscì a restare sul dragone, mentre Anna si strinse ancora di più al collo di questo.

Sospirò e la tirò verso di sé, strattonandola con tanta forza quanto bastava per farle mollare la presa dal drago. La rossa aveva un'espressione che avrebbe pagato oro per farci una foto.

- Desideravo da tanto questo momento! - disse, con un sorriso stampato in faccia.

Con il braccio destro la bionda la spinse giù dal dragone e si sentì appagata nel vederla cadere quei pochi metri per poi essere presa al volo da Wind.

- Bene e ora vediamo di far qualcosa per lui -

Con cautela si avvicinò alla testa del dragone, ma questo inarcò la schiena e la fece sbalzare in avanti. Poco prima di perdere contatto con la sua pelle squamosa, afferrò le corna e si ritrovò faccia a faccia con lui.

- Ehm... Salve – disse cercando di stare la più calma possibile.

Rodrek ruggì e le mostrò i suoi grandi denti affilati con quella che sembrava un'espressione molto arrabbiata.

- Dovresti mangiare qualche mentina, sai ti farebbe bene all'alito – il dragone spalancò le sue fauci.

- Oh, no! Tu non vuoi farlo davvero – più che il drago sembrava provare a convincere se stessa.

Il dragone aprì per bene la bocca e Sheila vide in fondo alla sua gola qualcosa di nero che brillava debolmente. Schivò per un pelo il morso rimettendoci la manica destra che venne strappata dalle zanne; Rodrek cercò di azzannarla un altro paio di volte, ma lei continuava a schivare i suoi morsi. Capendo che quello era uno sforzo inutile, aspirò profondamente l'aria dalle narici, gonfiando il suo grosso torace.

- Merda! -

La bionda mollò la presa dalle corna, appena in tempo per non diventare un pezzo di carne cotta. Si girò con le spalle al cielo e fischiò; a pochi metri da terra un lampo violaceo la prese al volo e tirò un sospiro di sollievo.

- Credevo di essere spacciata! Grazie Wind, ma devo ritornare sul dragone; penso di aver capito cosa lo stia rendendo così -

Il drago sbuffò, come per dire che non era d'accordo ma si avvicinò lo stesso al dragone rosso.

- Tienimelo occupato per qualche istante, ok? -

Wind si lanciò contro il dragone in uno scontro corpo a corpo; arrivandogli da sotto, gli prese le spalle con gli artigli e lo morse sul collo, l'altro sorpreso non riuscì a liberarsi e di rimando morse a sua volta l'avversario e per il dolore Wind si girò su un fianco.

Sheila colse l'occasione: si alzò in piedi, prese in mano la frusta e saltò verso il dragone. Atterrò sopra la schiena del rosso, ma scivolò a causa dell'improvvisa perdita di quota dei due draghi.

Senza aspettare un attimo di più schioccò la frusta verso le corna del dragone, attorcigliandola intorno ad esse, rimanendo in un precario equilibrio. A fatica si issò sulla schiena di Rodrek, tenendo ben salda la sua arma.

Si accorse che si stavano per schiantare sul terreno e che i due draghi erano occupati ad azzannarsi a vicenda; non ci sarebbe stato un dopo se avessero toccato terra a quella velocità.

- Wind! - urlò, sperando che la sentisse.

Il Velmeo mollò la presa sul rosso e atterrò come meglio potè sul terreno.

La bionda contemporaneamente tirò verso di sé la frusta come se fossero delle redini per far prendere un po' di quota a Rodrek. Questo, dopo aver ripreso quota, continuò ad agitarsi per disarcionare Sheila, ma lei si teneva saldamente alle sue redini improvvisate.

- Vediamo di farti sputare quella roba, adesso -

Tenendosi saldamente con la mano sinistra, alzò il braccio destro tenendo la mano a pugno mentre si formavano delle piccole scaglie bianche sulle nocche.

- Er Nel'mel Horu -

Sferrò un forte pugno sulla schiena del rosso.

Il dragone tossì e innarcò la schiena per un riflesso incondizionato, ma non fece ciò che la bionda si aspettava.

- Non basta? -

- Er Nel'mel Horu -

Ripetè il gesto di qualche attimo prima, e questa volta la mano si ricoprì di scaglie bianche, facendolo sembrare quasi un artiglio e con questo sferrò un secondo pugno, più forte del precedente.

Il dragone non riuscì a rimanere in volo e come schiacciato a terra si fiondò sul terreno, cadendo di pancia. A causa dello schianto Sheila venne sbalzata via, colpì il terreno di fianco e rotolò per vari metri prima di fermarsi, sbattendo contro la barriera.

Tutta dolorante si mise seduta, ansimando, Wind la raggiunse in un attimo e avvolse la coda intorno a lei come per proteggerla da altre minaccie. Alzò lo sguardo, in cerca del dragone e lo vide alzarsi debolmente, tossire violentemente più volte e sputare una pietra nera, allontanandosi di qualche passo da essa per poi accasciarsi a terra esausto.Cercò anche Anna e la vide seduta e scioccata vicino al limite della barriera.

Il silenzio dominò la piazza per qualche interminabile minuto, ma poi applausi e grida di gioia si levarono all'unisono ed erano tutti rivolti a lei.

Sheila nascose la sua faccia agli occhi degli altri, girandosi verso il drago violaceo e senza rendersene quasi conto si mise a ridere; una risata liberatoria che sciolse la tensione che aveva fin dalla mattina.

Poi esausta socchiuse gli occhi e sprofondò in tenebre buie al ritmo del respiro di Wind; si sentiva calma, come nel sogno che aveva fatto qualche mattina prima.

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