L'esame (parte 1)

Sheila aprì l'armadio e tirò fuori un vestito azzurrino e violaceo lungo fino al ginocchio, a coda di rondine laterale, con le maniche lunghe e larghe. Tirò fuori anche una canotta bianca e un paio di pantaloncini corti lillà.

Si svestì e si mise la canotta e i pantaloncini, poi si mise sopra il vestito; lo chiuse come un kimono e fece fare un paio di giri intorno alla vita a un nastro viola, fermandolo con un nodo laterale.

Fece due treccie larghe con i suoi capelli per poi raccoglierli dietro la testa e fermarli, con un paio di accessori grandi quanto un palmo a forma di ala stilizzata.

Si mise un paio di scarpe in tema con il vestito, poi prese la sua frusta e la fissò dal lato opposto del nodo.

Ai rider era permesso, anzi obbligatorio usare un'arma. Giusto nel caso in cui tutte le tecniche insegnate risultassero inutili almeno avrebbero almeno una possibilità di soppravvivere. Data la sua precedente incapacità di cantare si era allenata moltissimo con la frusta, ed era diventata molto abile.

Diede un'ultimo sguardo al suo riflesso nello specchio e controllato che fosse tutto apposto si diresse verso la Cupola.

C'era un continuo andirivieni di persone e di draghi, in preparazione all'esame pratico e con difficoltà riuscì a raggiungere la postazione di Wind. Sganciò il chiavistello che bloccava il cancello d'entrata e condusse fuori il drago già agghindato.

Le redini erano avvolte di pezzi di stoffa colorate di viola e di azzurro in alternanza, mentre dalle corna pendevano dei piccoli nastri viola prugna. La sella era fissata alla sua schiena e sotto di essa un telo viola e ciano, con ricami in bianco in tono con il suo abito, si muoveva leggiadro ad ogni passo del drago.

Mentre si avviava verso il piazzale principale, cercava con lo sguardo Mya che non riusciva a trovare. Avrebbero dovuto incontrarsi vicino al box di Wind, ma lei non c'era; forse doveva fare altro o si era dimenticata qualcosa. Ma non poteva aspettarla, perchè lei era nel primo gruppo e sarebbe dovuta essere una delle prime a esibirsi.

Dopo poco raggiunse il grande piazzale; un enorme spazio aperto in cui per l'occasione avevano preparato un palco con tanto di un amplificatore magico a repulsione aleica.
In gergo veniva chiamato anche Amra, una specie di microfono che sfrutta l'energia magica complementare con un incantesimo di propagazione.

Il tutto era collegato a un complesso di lacrime visione, che è una specie di proiettore dodecagonale che trasmette in aria ciò che riceve da una lacrima trasmittente sotto forma di ologrammi a colori. Anch'essa funziona ad energia magica complementare.

Mentre era distratta ad ammirare il grande complesso in cui avrebbe tenuto la sua prova, un uomo vestito in una tenuta elegante cinerea, sulla settantina e dalla barba bianca corta e curata, salì sul palco e la sua faccia apparve su tutte le lacrime visione.

- Benvenuti a tutti voi, aspiranti Breeders e Riders - il brusio che fino a poco prima dominava la piazza era completamente svanito e solo la voce profonda dell'uomo era udibile

Sheila riconobbe l'uomo: era il rettore dell'accademia. Era molto famoso, ma non si faceva vedere mai di persona, tranne che durante le occasioni speciali. Lo schermo inquadrò altri quattro uomini che non conosceva.

Uno era sulla quarantina; con occhi rosso rubino e dei capelli tirati all'indietro, un pizzetto e un paio di baffi folti e tenuti ordinati tutti di colore rosso scuro, tendente al nero. Era vestito con giacca nera con colletto bianco e cravatta rosso porpora, era evidente che ci tenesse all'immagine.

Un altro aveva capelli corti blu scuro e occhi neri; era circa sulla trentina e indossava un vestito elegante nero con qualche decorazione blu e un fiore azzurro sulla sinistra della giacca. Era evidentemente disinteressato all'evento dato che continuava a guardare in giro annoiato, quasi irritato.

Gli altri due portavano la divisa che spettava ai Dotti Silenti.

Quella dei Dotti Silenti è una carica che viene data a una ristretta cerchia di persone all'interno dell'accademia che vengono nominati e rispondono solo alla carica più alta, cioè il rettore.

Quella che indossavano era una toga grigio scuro, con lo stemma dell'accademia all'altezza del cuore e un copricapo di forma trapezoide nero. Entrambi erano sulla sessantina e sui loro volti c'erano dei sorrisi forzati per la lacrima.

- Adesso si terrà il primo ciclo di prove e si proseguirà fino a sera, dove si svolgerà il diploma per coloro che hanno superato sia il test scritto che la prova pratica - il rettore prese un respiro profondo e continuò - Quest'anno avremmo come giudici onorari il Dolus di Firea, Estus De Laflame e il Dolus di Zelea, Gilbert Giles Zenodeth -

I due ospiti inquadrati in un primo piano fecero un passo avanti e fecero dei gesti di saluto e dei sorrisi. La folla applaudì e contemporaneamente un mormorio si diramò tra la folla, poco udibile ma abbastanza per carpirne i pettegolezzi.

- Addirittura due Dolus! -

- Già, quest'anno ci sarà qualcuno di importante durante l'esame -

- Hey, il Dolus di Zelea non è quello vicino alla famiglia imperiale? -

- Cosa, davvero!? -

- Sono così nervosa che non riesco a movere un muscolo! -

Sheila strinse ancora più forte le briglie, era a dir poco nervosa e ascoltare tutti quei pettegolezzi non la stava affatto aiutando. Avrebbe preferito non conoscere l'identità dei due uomini.

- E ora la prima candidata si faccia avanti: Anna De Laflame -

La bionda vide avvanzare la sua acerrima nemica verso il centro del piazzale e diede un veloce sguardo verso l'uomo dai capelli rossi. I suoi occhi erano accesi e probabilmente pieni di orgoglio e di aspettative, dopotutto quella era sua figlia.

♦♦♦♦

Anna si fermò al centro del piazzale, con il suo dragone Rodrek a seguito. Si era fatta confezionare e mandare un abito arancio e nero lungo a sirena adornato di ricami d'oro e di pietre preziose rosse con tanto di guanti e gioielli abbinati; mentre il suo drago indossava tessuti neri di seta con pietre preziose di colori caldi lungo tutto il corpo. Tessuti rigorosamente anti-fiamma, s'intenda!

Era fiduciosa nella sua abilità e sicura della sua coreografia; avrebbe reso orgoglioso suo padre.

Fece un breve inchino, mentre la folla era immersa nel silenzio più totale. Quello era un silenzio di ammirazione e di stupore della sua bellezza, sorrise e schioccò le dita.

Rodrek si alzò in volo in un attimo, fece una piroetta in volo e l'aria attorno si riempì di piccole luci fluttuanti. Mentre tutti gli occhi erano puntati sul drago la rossa fece un gesto veloce con il braccio destro.

- Ruel Fiitz'ai Bhe-ar Iusch'e -

Cantò e tutte le luci esplosero, creando un effetto a fuoco d'artificio. La folla fece rumori di approvazione ed era già in estasi.

Rodrek infiammò i suoi arti e con movimento serpentino si abbassò di quota, sorvolando la superficie senza toccare terra.

- Bhe-ar Ghib Ka'ne-ka -

Anna cantò nuovamente per infiammare i guanti e saltò in aria con movimento rotatorio. Con i movimenti che faceva con le mani mentre era in volo sembrava quasi che fosse il suo corpo a emmettere le fiammelle, dava l'impressione che fosse naturale. Infine atterrò in sella al suo dragone, mentre tutt'intorno erano ancora presenti gli effetti dei piccoli fuochi.

La folla esultò e la rossa era soddisfatta; ma la parte migliore doveva ancora venire.

- Nis Krho'et Nhe-gha'v'f Zhagh -

I due continuarono a salire, con una doppia spirale infuocata che li circondava, a un certo punto una delle due spirali scomparve e smisero di salire con un movimento repentino, decisamente scordinato con il resto della coreografia. Il dragone sputò un'intensa e violenta fiammata e Anna si aggrappò alle redini per evitare di cadere. Provò a calmare il drago, ma questo si agitò e continuava a boccheggiare, sputando fuoco ogni tanto.

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La maggior parte della folla era estasiata dalla prova, ma il rettore e gli altri giudici si erano accorti che qualcosa non andava; Zenodeth, il Dolus di Zelea guardava intensamente la scena con sguardo enigmatico, mentre Estus, il padre di Anna, stava stritolando i bracci della sedia su cui era seduto con i palmi della mano per la tensione. Il rettore era preoccupato, non sapeva che cosa fare.

Il Dolus di Firea si alzò di scatto e non riuscendo più a contenersi strinse la spalla del rettore con una mano.

- Deve fare qualcosa! -

L'anziano rettore, vedendo lo sguardo del Dolus decise di fare la cosa che gli sembrò più giusta al momento, e iniziò a recitare un incanto superiore (è un tipo di incantesimo, che richiede una grande preparazione perchè molto complicato e solo in pochi sono in grado di recitarne qualcuno).

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Sheila notò che il dragone si stava comportando in modo strano; involontariamente ripensò agli eventi degli scorsi giorni e si chiese se questo avesse a che fare con i leonraghi e che se fosse colpa dei leonraghi sarebbe di conseguenza colpa sua perchè non aveva allertato i professori del pericolo.

Improvvisamente il drago inarcò la schiena e si dimenò come se qualcosa lo stesse stritolando, mentre Anna si stava avvinghiando al collo di Rodrek come una piovra per non essere sbalzata via.

Sheila si stava sentendo profondamente in colpa in quell'istante.

Contro tutto ciò che gli stavano urlando tutte le fibre del suo corpo, saltò in sella a Wind con un gesto rapido.

- Vai! - gli susurrò convinta.

Wind superò la folla con un balzo e appena entrarono nello spazio adibito all'esibizione dietro di loro si chiuse una barriera esagonale, quella stessa barriera che il rettore stava creando con l'incanto superiore.



Angolo dell'autrice

Con tutti questi termini nuovi sto seriamente considerando di scrivere un libro a parte per spiegarli meglio.

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