Fase 1: Lasagne
- Cosa!? -
Il biondo non poteva credere alle sue orecchie, per la sorpresa gridò attirando l'attenzione della pattuglia che era appena passata.
- Shhh! Non urlare – disse, tappandogli la bocca – Non vorrai allertare tutte le guardie, spero -
Marcus si calmò e aspettò che le guardie riprendessero il loro giro prima di continuare il discorso
- Cosa ti salta in mente? Perchè vuoi rubare la reliquia? Non basterebbe chiederla in prestito? -
I due maghi ripresero a camminare nella strada illuminata solo dalla luna.
- Ho bisogno di quella sfera per la mia ricerca, ma quale idiota presterebbe l'oggetto di adorazione della propria religione a uno sconosciuto? Direi che forse ce lo presterebbe se eliminassimo per davvero i Lamberty -
- Ma... -
Marcus cercò di obbiettare al ragionamento del suo amico, ma questo lo interruppe.
- Come penseresti di affrontare quegli animali? Sono veloci, molto veloci e tu non riusciresti nemmeno a colpirli. In confronto rubare la reliquia è molto più semplice -
- Ma rubare è sbagliato – ribadì il biondo.
Fein tirò un sospiro, poi dopo qualche attimo di silenzio riprese a parlare.
- Senti, nemmeno a me piace l'idea di rubare, ma è l'unica alternativa che rimane -
- Ma comunque... -
Notando che Marcus continuava ad obbiettare, il castano decise di sfoderare il suo asso nella manica.
- Ti tranquillizzerebbe sapere che il nostro caro Oborn è immerso fino al collo in affari loschi? -
Il biondo rimase basito alle parole dell'amico e cercò di rimanere abbastanza concentrato per ascoltare le successive parole dell'amico.
- A quanto pare la reliquia non è mai stata donata a questo posto, diciamo che è una refurtiva di un colpo di dieci anni fa nella vecchia capitale -
- Come fai a saperlo? - chiese, un po' alibito.
Con voce calma e senza alcuna fretta Fein rispose mentre in lontananza potevano già intravedere la miniera.
- Alcuni degli abitanti sono spariti misteriosamente e indagando un po' con la magia ho scoperto che sono stati uccisi per tenere la bocca chiusa. Il vecchio Oborn probabilmente faceva parte della banda che ha rubato la reliquia -
Passarono un gruppo di guardie che si era accampato fuori dalla miniera e li salutarono. Entrarono e con molta attenzione si fecero guidare da uno dei soldati fino all'entrata delle nuove miniere.
Dopo aver salutato anche questa proseguirono ed accertandosi di non essere alla portata d'orecchio di qualcuno Fein bisbiglìò all'altro mago.
- Stiamo rubando a dei ladri. Direi che non c'è nulla di male -
Marcus dopo averci pensato a lungo si convincè. Decise allora di supportare questo piano fino alla fine.
- Sentiamo il piano allora -
Fein rispose sorridendo.
- Con solo noi due sarebbe impossibile rubare la reliquia e uscirne vivi, quindi ci faremo aiutare dai Lamberty -
- E in che modo? -
- Con le lasagne -
Il biondo non capì cosa stava intendendo il suo amico, e Fein notando questo spiegò meglio.
- Hai presente la voce delle lasagne che spariscono nel nulla quando vengono lasciate raffreddare alla finestre? Dopo poco queste spariscono nel nulla dopo che un forte vento ha soffiato, e chi tra le nostre conoscenze è più veloce di una folata di vento? -
- I Lamberty! -
- Esatto – disse il castano con un sorriso – Li convinceremo con le lasagne ad aiutarci a rubare la reliquia -
- Si lasceranno corrompere con un po' di cibo? -
Fein fece spallucce e andò avanti per controllare se c'erano dei mostri, poi continuò.
- Con un po' di fortuna basterà solo quello -
I due maghi si destreggiarono tra i cunicoli della miniera, ed eliminando gli sfortunati mostri che incontravano con la magia, arrivarono finalmente in una stanza molto larga.
Fein si mise subito al lavoro, posizionando quattro cristalli in cerchio attorno a loro. Il biondino fu inizialmente perplesso, poi capì che stava costruendo una semplice barriera.
Questo tipo di magia era utile per proteggersi dagli attacchi che provenivano dall'esterno, ma poteva essere posizionata solo prima, dato che ci vuole un po' di tempo per costruirla.
Dopo aver recitato il relativo incanto il castano tirò fuori dalla sua borsa una teglia di lasagne. Usando un cristallo del fuoco la riscaldò e il dolce profumo di lasagne si levò nell'aria.
Non ci volle nemmeno un minuto che si sentì un tonfo risuonare e davanti a loro comparve un lama. Era un Lambertio, che correndo a tutta velocità verso le lasagne si scontrò con la barriera e finì muso a terra.
Borbottando un po' la creatura si alzò e dopo aver osservato i maghi e il piatto di lasagne chiamò in aiuto altri lama.
In tre minuti comparvero altri sette Lamberty, tra cui quello con la capigliatura afro. Questo, notando i due maghi, ruggì con basso tono.
Fein si fece avanti, rimanendo sempre dentro la barriera.
- Sono sicuro che siete in grado di comprendere quello che dico – fece una pausa per osservare l'afro-lama che smise di ruggire – Ho portato delle lasagne in segno di pace, ne ho altre con me -
Fein aprì la borsa per far vedere le altre cinque teglie di lasagne agli animali. Dopo essersi assicurato che avessero la bava alla bocca la richiuse e continuò.
- In cambio di queste voglio solo incontrare il vostro capo -
Ci fu un po' di mormorio dalla parte dei lama, ma vennero tutti zittiti da quello con la parrucca. Questo avanzò fino ad essere a tre metri di distanza dal castano, poi si mise a scrivere qualcosa.
- Va bene, ma prima il Cubo di Rosso.
Dopo aver letto ciò che c'era scritto a terra, Fein dopo qualche attimo d'esitazione spinse la lasagna all'esterno della barriera.
Il parruccone divorò la pietanza in un lampo e dopo essersi passato la lingua sulle labbra fece un nitrito di gioia.
Il castano disattivò la barriera e raccolse i cristalli a terra.
- Ehi, sei sicuro di quello che stai facendo? - chiese Marcus.
- Certo, sta andando tutto secondo i miei calcoli – rispose l'altro.
Il lama-afro diede un ordine agli altri lama e questi si dispersero alla velocità della luce, fece poi cenno agli umani di seguirlo e così i due fecero.
Dopo una buona mezz'ora di strada raggiunsero una serie di cunicoli diversi dagli altri, decorati con qualche impronta di zoccolo sulle pareti. Una volta raggiunta uno spiazzo più ampio con una sezione rialzata, il lama che li guidava raschiò lo zoccolo a terra quattro volte e poi si inginocchiò con solo le zampe anteriori.
Rumori di zoccoli riecheggiavano nella stanza, mentre i due maghi si sentivano addosso le occhiataccie da parte dei Lamberty di cui vedevano solo un esemplare.
Stava arrivando qualcuno di importante, ne erano certi.
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