26.3
ᴅɪᴀʀɪᴏ ᴅɪ ᴍɪɴᴀ ʜᴀʀᴋᴇʀ
30 ottobre sera - Erano così stanchi, esausti e scoraggiati, che non si poteva venire a capo di nulla finché non si fossero un pochino riposati; li ho quindi consigliati di distendersi per una mezz'ora, mentre io trascrivevo quant'era accaduto fino a quel momento. Sono riconoscentissimo a colui che ha inventato la macchina per scrivere portatile, e al signor Morris che me l'ha procurata. Mi sarei sentita piuttosto sbalestrata, se avessi dovuto servirmi di una penna...
Ecco, è fatto; povero caro, caro Jonathan, quanto deve aver sofferto e come deve soffrire ancora. Giace sul divano, e sembra che respiri appena; lo si direbbe in stato di collasso, le sopracciglia aggrottate, il volto segnato dal dolore. Povero caro, forse sta macinando pensieri, a giudicare dal volto contratto e dall'espressione intenta. Oh, se solo potessi essere di qualche aiuto. Farò comunque quanto mi è possibile.
Ho chiesto al dottor Van Helsing di mostrarmi tutti gli incartamenti che finora non avevo visto... Mentre loro riposano, esaminerò tutto attentamente, e chissà che non mi riesca di arrivare a una conclusione. Cercherò di seguire l'esempio del professore: considerare senza pregiudizi di sorta i fatti che ho sott'occhio...
Credo proprio che, per grazia di Dio, una scoperta l'ho fatta. Adesso prenderò le carte geografiche e controllerò...
Sono più certa che mai di essere nel giusto. La conclusione alla quale sono approdata è bell'e pronta, aspetto solo che ci riuniamo tutti, così potrò darne lettura. Giudicheranno loro; non bisogna lasciar nulla al caso, e ogni minuto è prezioso.
ᴍᴇᴍᴏʀᴀɴᴅᴜᴍ ᴅɪ ᴍɪɴᴀ ʜᴀʀᴋᴇʀ
(inserito nel suo diario)
Argomento dell'indagine: il conte Dracula deve tornare al suo castello.
a) Deve esserci PORTATO da qualcuno.
Questo è evidente perché, se avesse il potere di spostarsi a suo piacimento, potrebbe arrivarci sotto forma di essere umano, di lupo, di pipistrello o altro. Evidentemente, teme di essere scoperto od ostacolato, nella condizione di impotenza in cui deve trovarsi, confinato com'è, tra l'alba e il tramonto, nella sua cassa.
b) Come vi sarà riportato? Sarà opportuno procedere per esclusione. Per strada, per ferrovia, o per acqua?
1) Per strada. Le difficoltà sono innumerevoli, soprattutto per quanto riguarda l'uscita dalla città:(1.1) La gente. È curiosa e ficcanaso. Un sospetto, un dubbio circa il contenuto della cassa sarebbe per lui la fine.
(1.2) Ci sono, o possono esserci, controlli confinari e doganali.
(1.3) I suoi inseguitori possono essergli alle calcagna. È questo il suo maggior timore; e per non correre il rischio di tradirsi, ha tagliato i legami, nei limiti in cui può farlo, persino con la sua vittima - io.
2) Per ferrovia. Nessuno si occuperebbe della cassa, con il rischio che subisca ritardi, e i ritardi potrebbero essere fatali, con i nemici sulle sue tracce. È vero, potrebbe fuggire di notte; ma che ne sarebbe di lui, solo in luoghi sconosciuti, senza un rifugio al quale far ricorso? Non è certo sua intenzione quella di correre rischi.
3) Per acqua. È la via più sicura da un certo punto di vista, ma la più pericolosa da un altro. Sull'acqua è impotente se non nottetempo, e anche allora può solo evocare nebbia, tempesta e neve oltre ai suoi lupi. Ma, se naufragasse, l'acqua corrente lo travolgerebbe senza scampo; e sarebbe la sua sicura fine. Potrebbe far attraccare l'imbarcazione; ma se si trattasse di una terra ostile, in cui non fosse libero di muoversi, si ritroverebbe in una situazione senza via d'uscita.
Sappiamo dai dati in nostro possesso, che ha scelto l'acqua si tratta di scoprire QUALE acqua. La prima cosa da fare è accertare ciò che ha fatto finora; se ci si riesce, potremo farci un'idea di quello che si propone di fare in seguito.
Primo. Dobbiamo chiarire esattamente ciò che ha fatto a Londra nella cornice del suo piano d'azione generale, e quel che ha fatto nei momenti in cui era tallonato e ha dovuto improvvisare.
Secondo. Dobbiamo scoprire, nella misura in cui ci si riesca sulla scorta dei fatti che conosciamo, che cosa ha fatto qui.
Per quanto riguarda il primo punto, evidentemente intendeva arrivare a Galati, e ha inviato documenti a Varna per metterci fuori strada, qualora riuscissimo a individuare la maniera con cui se n'era andato dall'Inghilterra; in quel momento, il suo unico e immediato scopo era la fuga. La prova ne è costituita dalla lettera di istruzioni inviata a Immanuel Hildesheim perché prelevasse e portasse via la cassa PRIMA DELL'ALBA. E ci sono anche le istruzioni a Petrof Skinsky. Dobbiamo limitarci a supposizioni; comunque, deve esserci stata una lettera o altro messaggio, dal momento che Skinsky si è recato da Hildesheim.
Sappiamo che, fino a questo punto, i suoi piani hanno avuto successo. La "Zarina Caterina" ha compiuto il viaggio a velocità fenomenale, tanto da suscitare i sospetti di capitan Donelson. Ma la superstizione di questi, unita alla sua circospezione, hanno giocato a favore del Conte, e il capitano è corso con il vento in poppa, tra nebbie e tutto il resto, fino ad arrivare, senza saper come, a Galati. Che i preparativi del Conte fossero impeccabili, è certo. Hildesheim ha scaricato la cassa e l'ha consegnata a Skinsky. Questi l'ha presa - e qui le tracce si perdono. Sappiamo soltanto che la cassa si trova su una via d'acqua, diretta chissà dove, e che i controlli daziari e confinari, posto che vi fossero, sono stati evitati.
Arriviamo ora a quello che il Conte deve aver fatto dopo il suo arrivo - una volta A TERRA, a Galati.
La cassa è stata consegnata a Skinsky prima dell'alba. All'alba, il Conte può mostrarsi in forma umana. E a questo punto, è lecito chiedersi perché proprio Skinsky sia stato scelto per questa parte del lavoro. Nel diario di mio marito, si parla di Skinsky come di uno che ha a che fare con gli slovacchi che trafficano lungo il fiume fino al porto di Galati; e l'affermazione di quel tale, essere l'assassinio opera di uno slovacco, rivela chiaramente i sentimenti generali nei confronti di questo gruppo etnico. Il Conte voleva passare inosservato.
Ecco adesso la mia opinione: a Londra, il Conte ha deciso di tornare al suo castello andando per acqua, la via più sicura e segreta. Fuori dal suo castello è stato portato da Szgany, i quali probabilmente hanno consegnato il carico a slovacchi che hanno trasportato le casse a Varna, donde sono state imbarcate alla volta di Londra. Sicché, il Conte conosceva le persone pronte a rendergli questo servigio. Quando la cassa è arrivata a terra, prima dell'alba o dopo il tramonto, lui ne è uscito, si è incontrato con Skinsky e gli ha dato istruzioni circa il modo di far proseguire la cassa per via fluviale. Fatto questo, certo di aver tutto sistemato, ha cancellato le proprie tracce, o per lo meno così ha creduto, assassinando il suo agente.
Ho studiato la mappa, costatando che i fiumi che meglio si prestano a essere risaliti dagli slovacchi sono il Prut e il Seret(*). Ho letto nel dattiloscritto che, in stato di trance, ho sentito muggire armenti, acqua scorrere a livello delle mie orecchie e legname scricchiolare. Sicché, il Conte, chiuso nella sua cassa, era su un fiume, a bordo di un'imbarcazione scoperta, probabilmente spinta mediante remi o pertiche, perché le rive sono vicine e il battello procede contro corrente. Infatti, se scendesse a valle, questi rumori non s'udrebbero.
Naturalmente, può non trattarsi né del Seret né del Prut, ma potremo accertarcene. Dei due, il Prut è il più facilmente navigabile, ma nel Seret a Fundu sfocia la Bistrita che forma un'ansa attorno a Passo Borgo, e questa costituisce evidentemente il punto più prossimo a Castel Dracula cui si possa giungere per via d'acqua.
ᴅɪᴀʀɪᴏ ᴅɪ ᴍɪɴᴀ ʜᴀʀᴋᴇʀ
(continuazione)
Quando ho finito di leggere il mio memorandum, Jonathan m'ha preso tra le braccia e mi ha baciata. Gli altri mi stringevano entrambe le mani, e il dottor Van Helsing ha detto: "Nostra cara Madame Mina è ancora una volta nostra maestra. Suoi occhi hanno saputo vedere mentre noi eravamo ciechi. Ora siamo di nuovo sulle tracce, e questa volta chissà che non riusciamo. Nostro nemico è in massima impotenza; e se possiamo piombare su lui di giorno, sull'acqua, nostro compito sarà finito. Ha un vantaggio, ma non può accelerare, siccome lui non può lasciare sua cassa per paura che quelli che portano lui si insospettano, perché se loro si insospettano potrebbero gettarlo a fiume, dove lui perisce. Questo lui sa e non vorrà. Ora, uomini, a nostro consiglio di guerra. Seduta stante, dobbiamo decidere quello che ognuno e tutti deve fare".
"Mi procuro una lancia a vapore e lo inseguo" ha proclamato Lord Godalming.
"E io, cavalli per procedere lungo la riva, caso mai dovesse sbarcare" ha detto il signor Morris.
"Buono!" ha replicato il professore. "Bene tutti e due. Ma nessuno deve andare solo. Deve essere forza per soverchiare forza se necessario; lo slovacco è forte e brutale, e il Conte è munito di armi formidabili." A quest'uscita gli uomini hanno sorriso, perché fra tutti possiedono un piccolo arsenale. E il signor Morris ha fatto notare:
"Ho portato dei Winchester(*); sono piuttosto efficaci in una mischia, anche se può darsi che ci siano i lupi. Il Conte, se ben ricordate, ha mobilitato anche altre forze, ma la signora Harker non è riuscita a udire né a capire di che si tratta. Dobbiamo essere pronti a ogni evenienza". E il dottor Seward:
"Penso che sarà bene che io accompagni Quincey. Avevamo l'abitudine di cacciare insieme e in coppia, bene armati, saremo un osso duro per chiunque si faccia sotto. Non devi andare da solo, Art. Può essere necessario affrontare gli slovacchi, e una mossa azzardata - anche se suppongo che quelli non abbiano armi da fuoco - manderebbe all'aria i nostri piani. Non possiamo correre rischi, questa volta; non dobbiamo concederci riposo finché testa e corpo del Conte non siano stati scissi e non siano assolutamente certi che non possa reincarnarsi".Parlando guardava Jonathan, e Jonathan me. Mi era evidente che l'animo del povero caro era dilaniato: voleva restare con me, certo; e d'altra parte, chi si troverà a bordo della lancia avrà probabilmente l'occasione di annientare il... il... Vampiro (ma perché esito a scrivere questa parola?) È rimasto in silenzio, e a parlare è stato allora il professore:
"Amico Jonathan, questo tocca a voi per due ragioni: primo, perché siete giovane e coraggioso, e sapete battervi, e tutte energie possono essere indispensabili all'ultimo momento; secondo, è vostro diritto eliminare esso, lui che ha tanto male fatto a voi e alla vostra sposa. Non abbiate paura per Madame Mina, essa sarà mia cura, se io posso. Io sono vecchio. Mie gambe non sono più veloci come un tempo; e io non sono abituato a cavalcare così tanto, o a inseguire quando sarà necessario, e neanche a combattere con armi mortifere. Ma io posso essere di altro servizio; io posso combattere in altro modo. E io posso morire, se esso bisogna, non meno bene di uomini più giovani.
Ora, mi sia lecito dire che quello che io vorrei è questo: mentre voi, Milord Godalming e amico Jonathan, andate su per fiume in vostra così veloce lancia a vapore, e mentre John e Quincey tengono d'occhio la riva dove forse lui può sbarcare, io porterò Madame Mina in cuore di terra nemica. Mentre la vecchia volpe è confinata in sua cassa, galleggiante sulla corrente dove lui non può rifugiarsi a terra perché non osa sollevare il coperchio di sua cassa-bara, per timore che suoi portatori slovacchi presi da paura lasciano lui perire, noi ripercorriamo la strada percorsa da Jonathan, da Bistrita a Passo Borgo, e proseguiamo verso castello di Dracula. Lì, poteri ipnotici di Madame Mina sono senza dubbio di aiuto, e noi troviamo nostra via, altrimenti buia e sconosciuta, subito dopo alba, quando siamo vicini a quel fatale luogo. Molto è da fare, e altri luoghi da esseri fatti santificati, per modo che quel nido di vipere è cancellato". A questo punto, Jonathan l'ha interrotto con calore:
"Non intendete mica dire, professor Van Helsing, che volete portare Mina, nelle sue tristi condizioni, contagiata com'è da quella diabolica malattia, proprio dritto nella trappola infernale? Assolutamente no! No per il Cielo e per l'inferno!" Per un istante non è riuscito a spiccicar parola, ma finalmente ha proseguito:
"Lo sapete che posto è quello? Avete voi visto quello spaventoso covo di infamie infernali, dove la luce stessa della luna è pullulante di forme immonde, e ogni granello di polvere che rotea nell'aria è l'embrione di un mostro vorace? Avete voi sentito le labbra del Vampiro sulla vostra gola?" E qui, a me volto, con gli occhi accesi, puntati sulla mia fronte, ha levato le braccia al cielo gridando: "Oh, mio Dio, che abbiamo mai fatto perché questo terrore ci gravi addosso?", e si è abbandonato sul divano, abbattuto dalla disperazione. La voce del professore, che ha replicato con toni pacati, partecipi, tanto che l'aria sembrava vibrarne tutta, ha riportato la calma:
"Oh, mio amico, è perché io vorrei salvare Madame Mina che desidero andare in quell'orrido luogo. Volesse Iddio che io non la porto in esso, dove è lavoro, atroce lavoro da compiere che suoi occhi meglio che non vedono. Noi uomini qui presenti, tutti salvo Jonathan, abbiamo visto con nostri stessi occhi che cosa è da fare prima che quel luogo può essere purificato. Ricordate che siamo in terribile frangente. Se il Conte sfugge a noi questa volta - e lui è forte e abile e furbo - lui può scegliere di dormire per un secolo, e allora, col tempo, nostra cara qui presente - e mi ha preso la mano - andrebbe da lui a tenergli compagnia e sarebbe come quegli altri che voi, Jonathan, avete visto. Voi avete detto a noi di loro avide labbra voi avete udito loro beffarda risata mentre afferravano la sacca in cui si dibatteva qualcosa che il Conte aveva gettato loro. Voi rabbrividite; e a ragione. Perdonate me che io faccio a voi tanto male, ma è necessario. Mio amico, non è forse una dura necessità questa per la quale io forse dò mia vita? Se è destino che qualcuno va in quel luogo per restare in esso, è a me che tocca di andare per tener loro compagnia".
"Fate come volete" ha detto Jonathan, con un singhiozzo che lo ha scosso da capo a piedi "siamo nelle mani di Dio!"
♥♥♥
Più tardi - Ah, che consolazione per me vedere quegli uomini coraggiosi all'opera! Come potrebbe una donna non amarli, poiché sono così sinceri, così fedeli, così nobili! E tutto questo, poi, mi ha fatto riflettere sul meraviglioso potere del denaro. Che cosa non può compiere, esso, quando sia impiegato a giusti fini, e che cosa invece quando sia usato a bassi scopi. Mi sono sentita così grata del fatto che Lord Godalming sia ricco e che lui e il signor Morris, che del pari di denaro ne ha tanto, siano pronti a spenderlo prodigalmente. Se così non fosse, la nostra piccola spedizione non potrebbe prendere il via, né così prontamente né così ben equipaggiata come farà tra meno di un'ora.
Non ne sono trascorse tre dacché è stato stabilito quale sarà il ruolo che spetta a ciascuno di noi; ed ecco che Lord Godalming e Jonathan già dispongono di una bellissima lancia a vapore, con la caldaia sotto pressione, pronta a salpare all'istante. Il dottor Seward e il signor Morris hanno una mezza dozzina di buoni cavalli, ottimamente equipaggiati. Siamo muniti di tutte le carte e di quant'altri accessori possano occorrere. Il professore e io partiremo col treno delle 23,40 per Veresti, donde con una carrozza raggiungeremo il Passo Borgo. Siamo ben forniti di denaro liquido, poiché carrozza e cavalli dovremo acquistarli. Guideremo noi stessi: non possiamo, in questo frangente, fidarci di nessuno. Il professore conosce un bel po' di lingue straniere, che ci saranno di notevole aiuto.
Tutti siamo armati, persino io, di un revolver di grosso calibro; Jonathan non si sentirebbe tranquillo se non fossi difesa al pari degli altri. Ahimé, quell'arma di cui gli altri sono muniti, io non posso portarla con me: la cicatrice che reco in fronte me lo impedisce. Il caro dottor Van Helsing mi conforta col dirmi che sono adeguatamente armata contro i lupi che magari incontreremo; ogni ora che passa l'aria si fa più fredda, e già prende a cadere, ammonitore, qualche fiocco di neve.
♥♥♥
Più tardi - Mi ci è voluto tutto il mio coraggio per prendere congedo dal mio caro. Può darsi che non ci si riveda mai più. Fatti animo, Mina! Il professore ti sta guardando attentamente, e il suo sguardo è un avvertimento. Niente lacrime, adesso - a meno che Dio non ci permetta di spargerle in segno di gioia!
Curiosidracula#1: I fiumi che Mina analizza sono il Prut e il Seret. Il Prut è un fiume lunghissimo di quasi 1000Km che nasce in Ucraina e sfocia nel fiume Danubio. Attualmente segna il confine sia geografico che politico tra Romania e Moldavia. Il Seret (Siret) allo stesso modo nasce in Ucraina e sfocia nel Danubio.
Ovviamente è importante sapere una sola cosa: questi due affluenti ed il Danubio stesso passano molto vicini a Galati, infatti dalla foce del Danubio si arriva a sud di Galati e da lì per il conte sarebbe stato possibile prendere uno dei due affluenti molto facilmente.
Mina ha studiato bene la geografia, vedo :P
La spiegazione è sufficiente o volete anche una mappa con tutti i luoghi citati in questi ultimi capitoli? Se vi va la preparo con piacere!
Curiosidracula#2: La carabina Winchester è un tipo di fucile a leva a ripetizione manuale di fabbricazione statunitense (Quincey Morris infatti è americano, se ricordate. La stessa Lucy diceva che il suo inglese "straniero" era simpatico ed affascinante).
È un tipo di fucile che a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento ebbe grande fortuna. Non saprei dire quale modello abbiano in dotazione i nostri eroi, ma credo che, in mancanza di dettagli più specifici, sia lecito supporre che Stoker si sia semplicemente rifatto al modello più famoso, il Winchester 94, il "Winchester" per antonomasia, divenuto famoso anche da noi grazie ai film western. Guardate che bel bambino!
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