15.2

(Continua dal Diario di Seward)

27 settembre - Solo alle quattordici ci è stata offerta l'occasione di compiere il nostro tentativo. Il funerale in programma per mezzogiorno si era finalmente concluso, e gli ultimi ritardatari che vi avevano partecipato se n'erano andati a passo lento; sporgendoci con cautela da dietro un ciuffo di ontani, abbiamo visto il custode chiudersi il cancello alle spalle. Sapevamo ora di essere al sicuro fino al mattino dopo, se fosse stato necessario; ma il professore mi ha detto che non ci sarebbe voluto più di un'ora. 

Di nuovo ho provato quell'orrida sensazione della realtà di cose al cui confronto qualsiasi sforzo dell'immaginazione sembrava vano; e in pari tempo mi rendevo perfettamente conto dei pericoli che affrontavamo infrangendo la legge con la nostra sacrilega opera. Come se non bastasse, ero convinto che fosse del tutto inutile. Per indegno che fosse aprire un involucro di zinco per costatare se una donna defunta da quasi una settimana fosse davvero morta, questo era ancora nulla rispetto alla follia di manomettere nuovamente la tomba quando sapevamo, per averlo visto con i nostri occhi, che la bara era vuota. 

Tuttavia, ho alzato le spalle e sono rimasto muto, perché Van Helsing aveva un modo di perseguire i suoi obiettivi da non ammettere alcuna rimostranza. Ha cavato la chiave, ha aperto la cappella, e come la notte prima mi ha fatto cortesemente cenno di precederlo. Il luogo non appariva lugubre come nel buio ma, oh, quanto indicibilmente squallido allorché la luce del giorno l'ha invaso! Van Helsing è andato alla bara di Lucy, e io dietro. Si è chinato, e di nuovo ha tirato indietro il lembo di zinco; e allora, sono stato fulminato da un sussulto di sorpresa e sgomento.

Lucy vi giaceva, in apparenza tale e quale come l'avevamo vista la sera precedente il funerale. Era, semmai, di bellezza ancor più raggiante; e per me, impossibile convincermi che fosse morta. Le labbra, rosse; che dico: più rosse di prima; e le guance, soffuse di un rosa delicato.

"È un gioco di prestigio?" ho chiesto al professore.
"Siete finalmente convinto?" ha domandato a sua volta lui; così dicendo, ha calato la mano e, con un gesto che mi ha fatto rabbrividire, ha sollevato le morte labbra mettendo in mostra i candidi denti.

"Guardate" ha proseguito "costatate voi che sono più aguzzi di prima. Con questo e con questo" - e ha toccato uno dei canini e quello sottostante - "i piccoli bambini possono essere morsicati. Ora voi siete credente in questo, amico John?"
Una volta di più, un'ostile pervicacia mi si è risvegliata dentro. Non potevo accettare un'idea sconvolgente come quella che mi veniva proposta; sicché, in un tentativo di ribattere, del quale mi sono vergognato quasi immediatamente, ho ribattuto: "Possono averla riportata qui durante la notte".

"Ah, sì? E chi?"
"Non lo so. Qualcuno."
"Ma è morta da una settimana. Assai pochi dopo tanto tempo hanno mai conservato suo aspetto."
A questo non ho trovato nulla da obiettare, e sono rimasto in silenzio. Van Helsing non è sembrato accorgersene; certo è comunque che non ha mostrato né disappunto né soddisfazione. Era intento a scrutare il volto della donna morta, sollevandone le palpebre per esaminarne gli occhi, e poi ancora alzandone le labbra e guardandole i denti. Poi, rivolto a me:

"Ecco" ha detto "una cosa che è differente da tutte accertate. Qui abbiamo un caso di doppia vita che non è come quella di tutti. Essa è stata morsicata dal vampiro mentre che era in stato di trance, di sonnambulismo. Oh, voi sussultate; voi non sapete questo, amico John, ma voi tutto questo saprete in seguito. E in stato di trance lui poteva venire in situazione più favorevole per prendere altro sangue. In stato di trance lei è morta, e in stato di trance è anche Non- morta. Così è che essa è differente da tutti altri. Di solito, quando Nonmorti dormono a casa" - e, così dicendo ha fatto un ampio gesto con la mano a indicare quella che doveva intendersi per "casa" di un vampiro - "il loro viso mostra che cosa che essi sono, ma è così dolce che quando essa non è Nonmorta essa ritorna alla pace dei morti comuni. Non è qui malvagio, voi vedete, e questo rende duro che io debba uccidere lei in suo sonno". 

Queste parole m'hanno fatto raggelare il sangue, e ho cominciato a rendermi conto che stavo facendo mie le teorie di Van Helsing; ma se era veramente morta, che c'era di terrorizzante nell'idea di ucciderla? Il professore ha levato lo sguardo verso di me e, evidentemente avvedutosi del cambiamento della mia espressione ha detto, quasi con gioia:
"Ah, ora voi credete".

La mia risposta è stata: "Non dovete pretendere troppo da me in una volta sola. Voglio credere. Ma come compirete quest'orrenda opera?"
"Io taglierò sua testa e riempirò sua bocca di aglio e trapasserò suo corpo con un piolo." Il pensiero di mutilare il corpo della donna che avevo amato mi faceva rabbrividire. Eppure, la sensazione non era intollerabile come m'ero aspettato: in effetti, cominciavo anzi a provare orrore alla presenza di quell'essere, quella Non-morta, come la definiva Van Helsing, e a odiarla. Bisogna dunque ammettere che l'amore sia del tutto soggettivo anziché affatto oggettivo?

Sono rimasto a lungo in attesa che Van Helsing desse inizio all'opera, ma sembrava assorto nei suoi pensieri. Alla fine ha chiuso di scatto la serratura della valigetta e ha detto:

"Ho riflettuto e deciso per meglio. Se semplicemente io seguivo mia inclinazione, io faccio ora, in questo momento quello che si deve fare; ma altre cose verranno, e cose che sono mille volte più difficili perché esse noi non conosciamo. Questa è semplice. Questa Non-morta non ha ancora preso vita, anche se poco tempo occorre ormai; e agire adesso significa rendere essa innocua per sempre. Ma poi possiamo avere bisogno di Arthur, e come faremo noi lui a dire tutto questo? Se voi che avete visto le ferite su gola di Lucy e avete visto ferite tanto simili su gola di bambino all'ospedale; se voi che avete visto bara vuota la notte scorsa e piena oggi di una donna in cui niente altri mutamenti sono intervenuti che non di essere più rosea e più bella che una settimana fa, quando è morta: se voi che sapete tutto questo e sapete di bianca figura l'altra notte che ha portato il bambino al cimitero eppure voi non avete creduto ai vostri stessi sensi, come dunque posso io aspettare che Arthur, il quale nulla sa di tutte queste cose, lui crede? Lui ha dubitato di me quando io ho sottratto lui a bacio di Lucy quando lei stava morendo. Io so che lui ha perdonato me perché in sua idea sbagliata io ho impedito a lui di dire addio come lui avrebbe voluto; e può pensare, in sua idea ancora più sbagliata, che questa donna sia stata sepolta viva e che, massimo errore di tutti, noi lei abbiamo uccisa. In tale caso, lui poi sostiene che siamo stati noi, con nostre idee sbagliate, a uccidere lei, e così sarà molto infelice per tutta sua vita. (*)

D'altra parte, mai può essere certo, e questa è di tutte cose la peggiore. E poi pensa a volte che il suo amore è stato sepolto vivo, e questo poi colora suoi sogni di orrori pensando a quello che essa deve aver sofferto; e insieme poi pensa che noi abbiamo forse ragione, e che sua tanto amata ha stato davvero una Nonmorta. No! Io ho detto a lui una volta, e da allora molto ho ripensato. E siccome io so adesso che tutto questo è vero, mille volte più io so che lui deve passare attraverso le acque amare per giungere alle dolci. Lui pover'uomo deve vivere ore tali che poi fanno che vera faccia di cielo a lui appaia nera; allora noi possiamo agire con sicurezza e dargli pace. Ho deciso. Andiamo. 

Voi tornate a casa per questa notte a vostro manicomio, e accertatevi che tutto sia bene. Io per me, io trascorro la notte qui in questo cimitero per conto mio. Domani sera voi venite da me a Berkeley Hotel a ore dieci. Io intanto mando a chiamare anche per Arthur e anche per quel bel giovanotto di America che ha dato suo sangue. Poi abbiamo lavoro da fare. Io vengo con voi fino a Piccadilly e lì noi ceniamo, perché devo tornare qui prima di tramonto di sole".

Così abbiamo chiuso la tomba e ce ne siamo andati scavalcando il muro del cimitero, impresa a dire il vero non molto difficile, e in carrozza siamo tornati a Piccadilly.



Biglietto lasciato da Van Helsing nel suo baule al Berkeley Hotel, e indirizzato al Dottor John Seward (non ritirato)

27 settembre

Amico John,

io scrivo questo in caso che qualcosa debba accadere. Io vado solo a vigilare in quel cimitero. Spero che la Non-morta, la signorina Lucy, non esce questa notte, per cui domani notte poi è ancora più bramosa. A tale scopo io metto qualcosa che a essa non piace - aglio e un crocefisso - per modo che sigillo la porta di cappella. Essa è giovane come Non-morta, e rinuncerà. 

Inoltre, queste sono solo per impedire lei di uscire; ma non bastano a impedire lei di rientrare. Infatti allora il Non-morto è disperato e deve trovare il punto di minore resistenza, qualunque che esso sia. Io poi sono di guardia tutta notte da tramonto fino a sorgere di sole, e se è qualcosa che può essere imparata, io imparo essa. 

Per signorina Lucy o di signorina Lucy non ho paura; ma l'altro del cui è colpa se essa è non morta, ora lui ha il potere di cercare sua tomba e di trovarvi rifugio. Lui è astuto, come so da signor Jonathan e dal modo come lui ha ingannato noi quando ha giocato con noi per la vita della signorina Lucy, e noi abbiamo perduto la partita, e i Non-morti in molti modi sono forti. Ha in sua mano forza di venti uomini; anche noi quattro che abbiamo dato nostra forza a signorina Lucy, anche questa forza è tutta per lui. 

Inoltre, lui può chiamare suo lupo e non so che altro. Così, accade che, se lui viene qua questa notte, lui troverà me; ma nessun altro mi trova, se non quando è troppo tardi. Può però essere che lui non si arrischi in luogo. Non è motivo perché deve farlo: sua riserva di caccia è più ricca di selvaggina che non il cimitero dove dorme la donna non-morta e un solo vecchio sta di sentinella.

Per tale motivo io scrivo questo in caso che... Prendete le carte che sono insieme con questo biglietto, i diari di Harker e il resto, e leggete essi, e quindi trovate questo grande Non-morto e tagliate lui testa e bruciate suo cuore o piantate un piolo attraverso esso, sì che il mondo ne è liberato.

Se dovrà essere, addio.

Van Helsing.

Nota: aggiungo qui una considerazione in più su quanto letto nel 15.1: la scena nella tomba di Lucy, quando Van Helsing e John Seward aprono la bara e non vi trovano il corpo di Lucy rievoca la scena biblica dell'apertura del sepolcro di Gesù. Anche in quel caso, la causa della sparizione del cadavere fu ritenuta il furto delle spoglie da parte di qualcuno. La stessa obiezione di Seward rimanda a quello scetticismo che porta ovviamente ad ipotizzare la soluzione più banale, per non dover accettare qualcosa di superiore e sovrumano come la resurrezione (nel caso biblico) o il vampirismo (nel nostro caso).
Probabilmente il richiamo è voluto, sia per colpire il lettore con qualcosa che magari può inconsciamente riconoscere, sia come contrasto visto che qui Stoker crea un parallelo tra qualcosa di sacro e qualcosa di oscuro, malvagio.
Entrambi, se vogliamo, sono non-morti, nel senso che da morti sono tornati in vita, ma ma uno ha un messaggio positivo, mentre l'altro un qualcosa di negativo, da temere.
Che ne pensate?

Curiosidracula#1: Stoker da molto peso all'indignazione delle persone di fronte all'idea di mutilare un cadavere. Seward pensò fosse una cosa inconcepibile e lo stesso Van Helsing è consapevole che Arthur mai avrebbe perdonato loro una cosa simile e mai avrebbe creduto alla storia del vampirismo. Qui Van Helsing si dimostra, oltre che determinatissimo, anche estremamente intelligente, secondo lui Arthur più di tutti deve "vedere" e capire la situazione, solo così potrà accettare il da farsi.
La cosa è importante perché nell'età Vittoriana nella quale è ambientato il romanzo, c'è un grande rispetto per i morti e soprattutto c'è una profonda convinzione che il riposo eterno non debba essere "disturbato" in nessun caso. Accettare quanto propone Van Helsing è difficilissimo per la loro cultura, per questo il grande dottore vuole convincerli come solo uno scienziato sa fare: con le prove.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top