11.4

Promemoria lasciato da Lucy Westenra

17 settembre, notte. Scrivo questo promemoria e lo lascio bene in vista, in modo che nessuno debba avere guai per colpa mia. È l'esatto resoconto di quel che è accaduto stanotte. Mi sento morire di debolezza, ho appena la forza di scrivere, ma devo farlo anche a costo di morire. 

Sono andata a letto come al solito assicurandomi che i fiori fossero disposti secondo le istruzioni del dottor Van Helsing, e ben presto mi sono addormentata. Sono stata risvegliata dal solito svolazzare alla finestra, cominciato e continuato dopo quella crisi di sonnambulismo che mi ha portata sulle rocce di Whitby, dove Mina è venuta a salvarmi, e che ormai conosco così bene.

Non avevo paura, ma avrei preferito che il dottor Seward fosse nella camera accanto - il dottor Van Helsing aveva detto che avrebbe dovuto esserci -, per poterlo chiamare. Ho cercato di riaddormentarmi, ma invano. 

Poi, mi è tornata la vecchia paura del sonno e ho deciso di restare sveglia. Ma il sonno testardamente continuava a imporsi contro la mia volontà; e allora, siccome non volevo restar sola, ho aperto la porta e ho chiamato: "C'è qualcuno?". Nessuna risposta. Non me la sentivo di svegliare la mamma e ho richiuso l'uscio. Poi, fuori, tra i cespugli, ho sentito una sorta di ululato, come di cane, ma più feroce e cupo. Sono andata alla finestra e ho guardato fuori, ma non ho visto nulla, a parte un grosso pipistrello che evidentemente sbatteva le ali contro i vetri. 

Sono tornata a letto, ben decisa però a restar sveglia. In quella, la porta si è aperta e si è affacciata mia madre, la quale, accortasi che non dormivo, è entrata ed è venuta a sedermisi accanto, dicendomi con ancor maggior tenerezza del solito: "Ero preoccupata per te, tesoro, e sono venuta a vedere se tutto andava bene". 

Temevo che prendesse freddo a starsene lì seduta, e le ho chiesto di mettersi a letto con me, e lei l'ha fatto, sdraiandosi al mio fianco, senza togliersi la vestaglia perché, ha detto, sarebbe rimasta solo un po' per poi tornare in camera sua. 

Stavamo abbracciate, quand'ecco di nuovo il battito e lo svolazzare alla finestra. Mamma si è un po' allarmata e spaventata, e ha gridato: "Che cos'è?". Ho cercato di tranquillizzarla, e alla fine ci sono riuscita, ed è rimasta distesa in silenzio, anche se potevo udire il suo povero cuore che continuava a battere all'impazzata. 

Di lì a poco, riecco il sommesso ululato tra i cespugli, e un istante dopo un urto contro la finestra e una pioggia di vetri sul pavimento. La tendina è stata spostata da una folata di vento, e nell'apertura è apparsa la testa scarna di un grosso lupo grigio. Mamma ha gettato un grido di spavento, si è tirata faticosamente a sedere, cercando affannosamente qualcosa con cui difendersi. E tra l'altro, ha afferrato la collana di fiori che il dottor Van Helsing pretende che io tenga al collo, e me l'ha strappata. 

Per un secondo o due, è rimasta immobile, indicando il lupo, poi dalla gola le è uscito un suono strano, strozzato e orribile, e mamma è ricaduta, come colpita da un fulmine, battendo con la testa contro la mia fronte, tanto forte da stordirmi per un istante. La stanza e tutto quanto era in essa è sembrato rotearmi intorno. Tenevo gli occhi fissi alla finestra, ma il lupo ha ritratto il capo, e una vera e propria miriade di puntolini è sembrata penetrare attraverso il vetro rotto, girando e vorticando come quelle colonne di sabbia che, a detta dei viaggiatori, si levano dal deserto quando soffia il simun. 

Ho cercato di muovermi, ma ero come incantata, e il povero corpo della cara mamma, che già sembrava raffreddarsi - perché il suo cuore tanto amato aveva cessato di battere - mi teneva inchiodata; e per un istante ho perduto la conoscenza. Penso di aver ripreso i sensi dopo un tempo brevissimo, che tuttavia è stato spaventoso, atroce. 

Da qualche parte vicino a me, passava suonando una campana; i cani di tutto il vicinato ululavano; e tra i cespugli del nostro giardino, in apparenza appena fuori dalla finestra, un usignolo cantava. Ero intontita e istupidita dal dolore, dal terrore e dalla debolezza, ma il canto dell'usignolo sembrava la voce della mia mamma morta tornata a confortarmi. 

Tutti quei rumori evidentemente avevano svegliato anche le cameriere, perché ne udivo i piedi nudi scalpicciare fuori dal mio uscio. Le ho chiamate, e sono entrate, e quando hanno visto quel che era accaduto, e che cos'era che giaceva su di me, sul letto, si sono messe a urlare. Il vento penetrava per la finestra rotta, e la porta si è schiusa di schianto. Hanno sollevato la salma della mia cara mamma e l'hanno deposta sul mio letto, coprendola con un lenzuolo, dopo che mi sono alzata a mia volta. Erano così spaventate e tremanti che ho ordinato loro di scendere in camera da pranzo e di bersi ciascuna un bicchiere di vino. 

Per un istante, la porta si è aperta e si è richiusa, e le cameriere si sono messe a strillare, poi sono scese insieme in sala da pranzo; e io ho deposto tutti i fiori che avevo sul petto della mia cara mamma. Fatto questo, mi sono ricordata quel che m'aveva detto il dottor Van Helsing, ma non me la sentivo di toglierli, senza contare che adesso qualcuna delle cameriere sarebbe rimasta a vegliare con me. 

Con mia sorpresa, quelle non riapparivano. Ho dato loro una voce, ma non ho avuto risposta, e allora sono andata in sala da pranzo a cercarle. Il cuore mi è mancato quando ho visto quel che era accaduto. Tutte e quattro giacevano immobili sul pavimento, respirando pesantemente. La caraffa dello sherry era sul tavolo mezzo piena, ma nell'aria aleggiava uno strano odore acre.

Insospettita, ho annusato la caraffa: c'era puzzo di laudano(*) e guardando nella credenza, ho costatato che la boccetta di laudano che il medico della mamma le prescrive - oh, le prescriveva! - era vuota. 

Che fare? Sono tornata in camera mia accanto alla mamma. Non posso lasciarla e sono sola, a parte le domestiche addormentate che qualcuno ha drogato. Sola con la morta! Non oso uscire, perché dalla finestra infranta mi giunge l'ululato sommesso del lupo. L'aria sembra piena di puntolini che aleggiano e roteano nello spiffero della finestra, e tutte le luci s'azzurrano e impallidiscono. Che fare? Dio, proteggimi questa notte dal male! Nasconderò questo foglio in seno, dove lo troveranno quando verranno per portarmi alla tomba. La mia cara mamma se n'è andata! È tempo che anch'io me ne vada. Addio, mio amato Arthur; se non dovessi sopravvivere a questa notte. Dio ti conservi, mio caro, e aiuti me! 

Curiosidracula#1: "[...] girando e vorticando come quelle colonne di sabbia che si levano dal deserto quando soffia il simun."
Il Simun è un vento forte che si muove in forma circolare nel deserto del Sahara, nel deserto arabo e nelle zone del medio oriente. Il suo nome significa "vento velenoso", perché è talmente caldo (può superare anche i 50 gradi!) da essere pericolosissimo. Erodoto lo descriveva come un vento rosso che uccide e seppellisce ogni cosa che incontra.
Noi sappiamo che si trattava di Dracula, quindi il paragone fatto da Lucy con questo pericoloso vento è quanto mai azzeccato, non trovate?

Curiosidracula#2: Il laudano, o tintura di oppio, è un composto a base di alcol e oppio, uno stupefacente usato spesso come sedativo. 
Il laudano in particolare veniva usato come narcotico, anestetico e antidolorifico. In questo caso la dose era tale da addormentare le cameriere!
Oggi però il Laudano è illegale in Italia.
Sapete in quale altro grande classico compare questo composto? In Anna Karenina di Tolstoj, la protagonista ne fa uso nella parte finale del romanzo per riuscire a dormire e in quel caso possiamo vedere anche gli effetti collaterali di suo abuso.

Commento: O. Mio. Dio.
La situazione è disperata! La madre di Lucy è... Dracula è lì, la povera fanciulla è tutta sola! Cosa succederà adesso?

Avviso: Perdonatemi che questo mese ho pubblicato pochi capitoli, uno a settimana è troppo poco per seguire per bene questa storia, lo so. Purtroppo in vacanza non sono riuscito a lavorare bene, ma da adesso riprenderemo a pieno ritmo, promesso! In questo momento di grande tensione sarebbe un delitto lasciarvi attendere così tanto! Vedrete :)

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