Hogwarts Express.

"Tutti a prendersela con la fine.
Invece è sempre colpa dell'inizio."
ChiaraNonEsiste, Twitter.

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Per Hermione Granger quello era un giorno un po strano, si sentiva stordita al centro della banchina che la divideva dall'Hogwarts Express, al binario 9¾.

In mezzo a tutto quel ciarlare di persone sconnesse, dalle grida dei bambini appena arrivati, meravigliati e stupiti da tutto ciò che vedevano intorno a loro, dalle voci dei genitori che predicavano raccomandazioni e prudenza. Dai sussurri dei ragazzi più grandi, reduci come lei da una storia troppo cruda e cattiva da poter essere raccontata ad alta voce.

Si sentiva stordita, lontana dal mondo, chiusa in una bolla di vapore che la divideva dalle persone che la circondavano e la intrappolava nei suoi ricordi.

Al vociare dei ragazzi nella sua mente si sovrapposero le urla, i lamenti, i pianti e le grida che la guerra aveva portato via con se alla sua fine. Immagini di persone, maghi e streghe, professori, studenti e sopratutto amici che si accasciavano al suolo esausti e con gli occhi vitrei.

«Hermione andiamo?» Fu Ginny a riportata alla realtà. E lei si sentì risucchiata via, come quando effettuava una smaterializzazione.

«Si Ginny, andiamo.»


*


Draco Malfoy sedeva da solo, nella cabina dell'Hogwarts Express, con lo sguardo rivolto al finestrino senza guardare realmente fuori. Perso nei suoi ricordi, atroci e orribili ricordi, di fatti avvenuti anche per mano sua, di azioni che aveva compiuto, azioni che fosse stato meglio non avesse compiuto e di azioni che avrebbe dovuto compiere. Nei suoi occhi grigi, dallo sguardo assente, immagini si susseguivano con la velocità del vento. Immagini cupe, nere come sentiva la sua anima.

Si era chiesto più volte se anche lui sarebbe finito cosi. Se anche lui avrebbe fatto la fine di suo padre Lucius, ora rinchiuso in una cella ad Azkaban, oppure peggio ancora: se sarebbe finito come Voldemort. Consumato da una rabbia mai vista, divorato dal senso di odio e solitudine che lui sentiva crescere nel suo petto ad ogni respiro che faceva.

«Malfoy.» Un cenno con il capo, che Draco neanche vide, e Blaise Zabini si accomodò sulla poltrona al polo opposto dove sedeva il Re delle Serpi.

Non si scompose ne per un saluto ne per uno sguardo, perso come era tra i ricordi, continuando a chiedersi quale sarebbe stata la sua fine, un giorno.

E sopratutto, per quale motivo la novella preside McGranitt gli avesse fatto recapitare la lettera per Hogwarts a lui. Ex-Mangiamorte.

Un fischio stridulo ma potente ed il treno partì, diretto verso la Scuola di Magie e Stregonerie di Hogwarts.


Due ragazzi con lo stesso sguardo perso, le stesse domande, e gli stessi incubi che li tormentavano sedevano allo stesso posto, ma in due vagoni differenti. Si potrebbe dire, in linea d'aria, vicini.

Si avvicinavano sempre di più a quella che una volta era stata la loro casa, e forse, lo sarebbe stata per sempre.


Salve a tutti, come state?
Spero bene.
Eccoci qui con il prologo devo dire molto corto.
Iniziamo potendo vedere cosa succede nella testa dei nostri personaggi del cuore.
Abbiamo un Hermione Granger particolarmente turbata.
La Guerra l'ha segnata piu di quanto possiamo immaginare.
Non dev'essere stato facile per lei resistere tutto quel tempo in fuga, o quando Ron li aveva abbandonati, ed ora iniziamo a vedere cosa gira nella sua piccola testa sempre in movimento.
Poi abbiamo Draco.
Il nostro caro, amato, dolcissimo Draco.
Quanti di voi si sono sentiti come lui, in determinati momenti della vostra vita? Io particolarmente.
Quando la vita mi si ritorceva contro, la prima domanda che mi sono sempre fatta è stata : e adesso?
Quante volte vi siete chiesti: E adesso?
Ma sopratutto, quante di voi vorrebbero entrare in quella cabina del treno e abbracciarlo forte come un cucciolo del più bel cane esistente al mondo? Oh, non fate le puritane!
Io lo so che vorreste!
Ho passato metà del tempo a sbavare sulle sue foto e l'altra metà a rassicurare il mio fidanzato che non lo stavo tradendo con Tom, ahahah.
Detto questo, fatemi sapere cosa ne pensate qui . —>
Ci tengo a ricordarvi che i personaggi e i luoghi citati sono di proprietà di J.K. Rowling.
Non ho altro da aggiungere, credo, ahah.
Lasciate una stellina se vi va, mi renderebbe dabbero felice.
Aggiornerò due volte a settimana, per il momento, almeno fino a quando non tornero a lavoro, poi vi faro sapere per varie modifiche.
Ci vediamo tra i corridoio del Castello, miei cari.
Fatto il misfatto.

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