Capitolo 9: Vecchi rancori
CAP. 9: Vecchi rancori
"Allora non la finisci questa Burrobirra?" domandò Astoria ed allungò una mano verso il boccale di Draco. "Non ci provare, ragazzina! Sei già alla seconda, non esagerare!" rispose lui e spostò la sua pinta.
"E poi dobbiamo parlare ancora di molte cose e voglio che tu sia lucida, ma soprattutto sincera!" puntualizzò lui. Astoria, di fronte a quelle parole, ebbe un sussulto, poi allentò la tensione e mise una mano sul petto ed esclamò:"Parola di Giovane Marmotta!"
"E anche seria aggiungerei, ma forse è chiedere troppo con te, Story!" disse Draco sorridendo e scuotendo la testa; al che lei iniziò una piccola scaramuccia giocosa, estrasse la bacchetta e disse:" Non chiamarmi così sai?! O ti batterò nuovamente a duello!"
"Duello? Quale duello?" ribatté lui, "ma se mi hai disarmato a tradimento mentre ero di spalle!" "Appunto!" rispose lei, "mai abbassare la guardia con un avversario!" e con un rapido gesto, gli prese la bacchetta dalla manica.
Draco sorrise e le tese il palmo della mano, in modo che lei potesse restituirgli l'oggetto. Ma appena Astoria pose la propria mano su quella di Draco per adagiarvi la bacchetta, questa iniziò ad emettere una cascata di scintille iridescenti; fu un effetto così bello che molti degli avventori si voltarono a guardare.
"Non capisco..." disse Draco, "dopo che te ne sei andata da Hogwarts, non ha più fatto di testa sua, almeno non come questa sera! Solo un altro paio di volte ha iniziato a lampeggiare dal nulla ovvero quattro anni fa, alla Parata delle Creature Magiche che si è tenuta a Diagon Alley, e due anni fa, alla mia precedente casa, Malfoy Manor, il giorno del mio compleanno.
Astoria d'un tratto divenne paonazza. "Che c'è?" chiese Draco, "qualcosa non va?!"
"No niente, è che mi è appena venuto in mente che il giorno della Parata mi trovavo anche io a Diagon Alley, ma non ti ho visto!" disse Astoria. "Ah...", rispose Draco dispiaciuto, "nemmeno io ti ho vista, altrimenti sarei venuto a salutarti. Comunque pensi che questa cosa sia collegata al comportamento della mia bacchetta?! E allora perché anche quel giorno a casa mia..."
Draco si fermò prima di terminare la frase e guardò la ragazza negli occhi:" Astoria, eri a casa mia quel giorno?"
Lei iniziò a incespicare:" Beh sì, non proprio a casa tua, nei paraggi ecco...volevo farti gli auguri e vedere come stavi!"
Draco sentì una stretta al cuore:" E perché non sei venuta alla fine?!" le domandò.
"Non lo so, ho pensato che dopo tutti quegli anni di lontananza, sarei potuta risultare ridicola ai tuoi occhi, presentandomi lì! Così ho dato una sbirciata da lontano e ti ho visto, fuori in giardino, che festeggiavi con Narcissa. Mi siete sembrati sereni e me ne sono andata!"
"Ho capito..." disse Draco visibilmente colpito, "inizia ad esserci troppa folla qua dentro, andiamo a fare un giro fuori e ti riaccompagno all'Ostello dalle tue amiche?"
"Va bene!" rispose lei ed uscirono fuori. Draco prese Astoria sottobraccio e le disse:" Andiamo, ragazzina, ti scorto io con la mia straordinaria bacchetta. O a questo punto dovrei dire...nostra!" e le fece l'occhiolino.
"Draco...tu pensi che il giorno in cui ti ho disarmato, la bacchetta sia divenuta proprietà di entrambi?" domandò Astoria.
"Beh, le bacchette solitamente hanno un unico proprietario. Però ho sentito parlare di situazioni in cui, dopo un disarmo, la bacchetta diviene sì proprietà del mago che ha eseguito il disarmo, ma rimane fedele anche al mago/strega che è stato disarmato. Dipende soprattutto dal tipo di nucleo; la mia, essendo fatta di Crine di Unicorno, è una bacchetta piuttosto fedele e quindi probabilmente adesso appartiene a te, ma è rimasta fedele anche a me!" rispose Draco.
Astoria lo guardò perplessa:" Ecco perché avrei dovuto seguire un corso sulla natura delle bacchette! Comunque, anche la mia contiene un crine di Unicorno sai?! E per quanto riguarda la tua, vedila così...non è male avere come cosa in comune una bacchetta!" disse lei ridendo.
"Beh, probabilmente sì, finché non combina cose come quella di stasera! L' hai attirata come una calamita...l'hai fatto di proposito, dì la verità!"rispose lui e iniziarono a ridere insieme.
Continuarono a camminare fianco a fianco, finché ad un certo punto Astoria non si sentì tirare per una manica e si trovò Draco ad un passo dalla faccia, il quale le si era parato di fronte e la copriva col suo mantello, come se volesse proteggerla.
Astoria guardò Draco negli occhi, il quale le disse a bassa voce:" Astoria, credo di aver visto Goyle laggiù. Gira voce che non sia solo e che mi stiano cercando per farmela pagare, non deve vederti con me!"
La ragazza trattenne il fiato, con la bacchetta già pronta nella mano destra, poi da dietro sentirono una voce:" Malfoy, sei tu?!", ancora prima che la ragazza potesse vedere quanti fossero, Draco si smaterializzò con lei.
D'un tratto si ritrovarono tutti e due seduti su una porta da Quidditch.
"Non ci si può smaterializzare qui, Draco, come hai fatto?!" domandò Astoria.
"È una lunga storia..." disse lui, "ma il succo è che la Preside, la McGranitt, ha trovato un punto ad Hogwarts, dove io possa materializzarmi in caso di pericolo. È stata lei ad avvertirmi che Goyle ha creato un gruppo e che mi stanno cercando, l'hanno avvertita gli Auror, è da un po' che li tengono d'occhio!"
"Pensi che Goyle voglia vendicarsi per quello che è successo a Tiger? Credi che incolpi te?" domandò Astoria. "Penso di sì!", rispose lui scuro in volto.
"Capisco! Comunque, in tutto ciò... perché hai scelto proprio una Porta da Quidditch, come punto dove poterti materializzare?" domandò la ragazza perplessa.
"No, in realtà ho scelto tutto il campo! Ma stasera, prima di smaterializzarmi, ti ho guardata ed ecco... mi è venuto in mente quel giorno del nostro volo alla ricerca del Boccino e ho visualizzato una Porta da Quidditch, tutto qua!"
Astoria non voleva ammetterlo, ma il fatto che Draco avesse pensato a quel giorno, la gratificò. Poi per punzecchiarlo un po' disse:" Beh, sono felice che almeno tu abbia pensato ad un posto dove poter stare seduti e non che ne so...a una nuvola!" e iniziò a ridere.
"A proposito," continuò lei, "a questo punto non potremmo smaterializzarci sul campo? Dovrebbe fare anche meno freddo, rispetto a quassù!"
"Ehm, in realtà no!" rispose lui, "posso smaterializzarmi e materializzarmi una sola volta in un determinato arco di tempo, è una tutela della McGranitt, nel caso volessi...portare gente insomma! E comunque qua siamo meno esposti!" disse Draco in imbarazzo.
Astoria cercò di toglierlo dall'imbarazzo:" Anche se non ho idea di come faremo a scendere da qua...devo dire che sono stupita del bel rapporto che avete instaurato tu e la McGranitt!" esclamò la ragazza contenta.
"Sì, come ti ho detto è una storia abbastanza lunga, comunque non ha lasciato nulla al caso, finché non ci raggiunge lei e non ci dà il suo lascia passare non possiamo entrare nel Castello, verremmo sbalzati fuori!" disse lui.
"Ah, capisco! Beh questo mi sembra abbastanza da Minerva! E quindi come farà lei a sapere che siamo qua?" domandò Astoria.
"Una volta materializzato le comparirà un segnale magico sulla Mappa del Malandrino e lei ci raggiungerà!" la tranquillizzò lui.
"E se stesse dormendo, Draco? Hai presente che ore sono?" domandò Astoria.
"Tranquilla, il segnale è abbastanza...rumoroso! Anche se stesse dormendo, dubito che continuerà a farlo! Comunque, per il momento, saremo al sicuro anche qui; il perimetro di Hogwarts è di per sé già molto protetto e questo non è un luogo in vista!"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top