Capitolo 6: Messaggi contraffatti



Cap. 6: Messaggi Contraffatti

Mentre Astoria se ne stava sola nella sua camera, piangendo abbracciata a Sandy; Baxter, il gufo di Draco, arrivò alla Tenuta dei GreenGrass.

Jeremia però lo notò e, quando vide che si trattava di un Gufo Reale, ebbe un presentimento; quindi, mentre l'animale si stava per appollaiare sul trespolo di fronte a casa, l'uomo estrasse la bacchetta ed esclamò:"Petrificus Totalus", per bloccare il gufo, poi prese il biglietto dalla sua zampa.

Una volta letto il biglietto, andò dalla moglie e disse:" Questo deve essere di Draco, lo ha portato un Gufo Reale come quello dei Malfoy, ragazzina deve essere un nomignolo che le ha dato lui !" Eyrin prese il biglietto e fece un cenno del capo:" Credo anche io, la calligrafia è simile a quella di Narcissa!"

Jeremia guardò un attimo Eyrin dubbioso, poi dette un colpo di bacchetta al foglio e il messaggio si trasformò in:" Ragazzina, forse è meglio se per un po' di tempo non ci vediamo, non voglio altri guai!"

Eyrin guardò il nuovo messaggio, poi si voltò verso il marito e disse:" Jeremia, non credo che questa sia la soluzione giusta!"

"Eyr, lo faccio per il suo bene , non sa di essere in pericolo accanto a lui!" rispose il marito; poi tornò in giardino, legò il nuovo messaggio alla zampa di Baxter, estrasse la bacchetta ed esclamò:"Finite Incantatem".

Il rapace si ridestò e si trovò nuovamente con un biglietto attaccato alla zampa, quindi cominciò a guardarsi attorno confuso, poi d'improvviso librò verso la finestra della stanza di Astoria e bussò educatamente col becco.

Astoria si voltò e, quando vide Baxter, ebbe un sussulto: quello era il Gufo di Draco, ne era sicura, lo aveva visto diverse volte.

Prese il messaggio delicatamente dalla zampa dell'animale e poi si sedette sul bordo del letto, per leggerlo tutto d'un fiato. Il contenuto di quel biglietto non fu per niente rincuorante, ma ad Astoria quel messaggio non convinceva molto, poteva esserci lo zampino di qualcun altro.

Quindi decise di scrivere un'altra lettera a Draco, poi sgattaiolò fuori e si recò alla voliera dietro casa; svegliò Merlin, il suo gufetto maculato che stava beatamente dormendo, e gli affidò il proprio messaggio, in modo che lo consegnasse a Draco.

Merlin giunse ad Hogwarts prima di sera; gli studenti si trovavano tutti nella Sala Grande per la cena, tutti tranne uno, Draco, il quale negli ultimi giorni preferiva cenare nella sua stanza.

Merlin andò alla ricerca del ragazzo nella Sala Grande, quando si accorse che non si trovava lì, fece per andarsene, ma Daphne lo vide e lo chiamò in modo autoritario:" Merlin, dove stai andando? Vieni subito qui!"

Il Gufo, un po' in difficoltà, volò verso la sua proprietaria, la quale cominciò ad accarezzargli la testolina piumata. "Il mio bel gufetto! Hai un messaggio per me, Merlin? Fammi vedere!" gli disse lei.

Il pennuto ritrasse la zampa, sapeva che il messaggio non era rivolto a lei e non voleva trasgredire al compito che gli aveva affidato Astoria e, a dirla tutta, Daphne non gli era mai stata molto simpatica.

Ma la ragazza sguainò la bacchetta minacciosa:" Merlin, la lettera! Subito!" e il volatile non potette far altro che obbedire all'intransigente Daphne.

Pansy, che si trovava al suo fianco, domandò all'amica:" Pensi che sia un messaggio da parte di Astoria per Draco?"

"Lo scopriremo subito!" rispose lei, mentre srotolava la pergamena. Il messaggio sembrava proprio da parte di Astoria, ma il contenuto era abbastanza scarno:" Draco, io sto bene grazie! A.G".

Pansy, che stava osservando dall'alto, disse a Daphne:" Di poche parole tua sorella eh?! Se fosse veramente tutto qui, potresti anche lasciare che Merlin consegni il biglietto a Draco, vedrai che a Malfoy passerà la voglia di cercarla!"

Ma Daphne continuava a scrutare il foglio:" C'è qualcosa che non quadra, Astoria è sempre stata una tipa prolissa...", poi prese la bacchetta e la posò sul foglio, "Aparecium", pronunciò Daphne e, nella parte inferiore del foglio, apparve il vero messaggio.

"Draco, spero che le mie poche parole ti abbiano insospettito e che tu abbia usato l'incantesimo per far apparire il vero messaggio. I miei sono completamente impazziti, hanno deciso di mandarmi a Beauxbatons, dicono che lì con te non sono al sicuro. Per il momento non sono riuscita a far cambiare loro idea, proverò ancora nei prossimi giorni, altrimenti dovrò partire. In ogni caso spero che continueremo a sentirci. P.S Credo che Baxter sia stato intercettato dai miei genitori e che abbiano modificato il tuo messaggio, non sei in collera con me vero?! Resto in attesa di tue notizie, ma dovrai trovare un altro mezzo, il tuo Gufo è troppo riconoscibile, a presto! A.G".

"Ecco, adesso riconosco il dono della sintesi di mia sorella!" disse Daphne ridendo, poi puntò la bacchetta verso il foglio e pronunciò:"Evanesco!", il biglietto scomparve nel nulla. Pansy, quando vide che Daphne non si era fatta il minimo scrupolo a far sparire la lettera, iniziò a dubitare della buonafede dell'amica e le disse:" Daphne, ricorda che si tratta pur sempre di tua sorella. Spero che tu e i tuoi sappiate quello che state facendo!"

Passarono tre giorni; Draco si dispiacque di non aver ricevuto neanche un biglietto da parte di Astoria, ma pensò che comunque di lì a qualche giorno l'avrebbe rivista ad Hogwarts, ma il tempo passava e la ragazza ancora non si era fatta vedere.

Allo stesso modo, Astoria aspettò per giorni una risposta di Draco, ma quando vide che di risposte non vi era nemmeno l'ombra, si rassegnò al fatto che lui non fosse così interessato a lei, almeno non quanto credeva il padre.

Così, una volta ricevuto il proprio baule da Hogwarts, fece i bagagli e a malincuore partì per Beauxbatons.

Dopo sei giorni di assenza di Astoria da Hogwarts, in Draco cominciò a farsi sempre più pressante l'idea che, probabilmente, la ragazza non sarebbe tornata più a scuola. Stanco però di vivere nell'incertezza, decise di affrontare Daphne e Pansy, le quali, come previsto, non lasciarono trapelare alcun che e lo stesso esito ebbe anche con le altre amiche di Astoria.

Così fece l'ultimo tentativo e si presentò dalla McGranitt, per avere informazioni. Lei lo accolse nel suo studio e disse:" Draco, in realtà non potrei dirti niente, ma visto che ti vedo un po' in pena e non voglio che tu trascuri i tuoi M.A.G.O...Insomma, ti posso solo dire che Astoria non tornerà ad Hogwarts, finirà gli studi in un'altra Scuola di Magia ed è già partita."

Draco era completamente sconvolto:" Si tratta di uno scherzo, spero! E quale sarebbe questa scuola? E il motivo?". Minerva a malincuore rispose:" Ragazzo, non ho altre informazioni, questo è quello che mi ha comunicato la famiglia, in realtà avrei dovuto tenerti all'oscuro anche di ciò, ma ti vedo molto dispiaciuto ecco!"

Dispiaciuto non era il termine adatto, Draco era molto arrabbiato e non aveva la minima idea di cosa fare. Ad un certo punto decise di tentare il tutto per tutto e chiese alla McGranitt un permesso di un giorno per andare a parlare con i Greengrass.

Minerva lo guardò turbata e disse:" Draco, dopo quello che è successo un anno fa... è stato molto difficile ottenere il permesso per farti tornare ad Hogwarts; io devo sorvegliarti e ho l'ordine di non farti uscire da solo. Se qualcuno ti vedesse in giro passerei dei guai, lo sai!"

"Signora Preside...Minerva, se non fosse urgente non glielo chiederei, va bene anche un permesso di poche ore!" rispose Draco, con fare deciso.

Minerva fu molto colpita da quell'interessamento da parte di Draco e in ciò scorse qualcosa di potenzialmente positivo, quindi si sciolse e disse:" E va bene, Draco, ti concederò questo permesso, a patto che possa accompagnarti io stessa!"

Il ragazzo era talmente ai ferri corti, che accettò la proposta della Preside e le disse:" Va bene...andiamo!"

"Adesso?" domandò Minerva sbalordita, poi quando vide l'espressione preoccupata di Draco, si rispose da sola:" Ho capito...adesso!"

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