Capitolo 5: Una decisione inaspettata

CAP 5: Una decisione inaspettata

Astoria si ritrovò nel caminetto dell'ala est di casa sua, la Tenuta Greengrass. Essa era un bel palazzo bianco, circondato da giardini rigogliosi e una grande quantità di fiori e piante.

Da sempre il luogo preferito della ragazza erano proprio i giardini, dove poteva raccogliere i propri pensieri, lontano dalle diatribe dei genitori e della sorella sulla "purezza del sangue" e argomenti simili.

Nonostante le loro idee poco condivisibili, Astoria voleva un gran bene alla sua famiglia, ma sapeva anche quanto potessero essere duri a volte, quindi non se la sentì di affrontarli subito. Decise così di uscire dalla porta sul retro e fare una passeggiata in giardino, appena attraversato il cortile però Sandy, il suo Crup, ovvero un cane magico simile al Jack Russel, le andò incontro abbaiando contenta e agitando la buffa coda.

In molti affermavano che i Crup fossero animali da guardia molto aggressivi, ma Sandy era stata addestrata da Astoria e quindi faceva sì la guardia, ma era anche molto affettuosa e protettiva.

Mentre la ragazza riempiva di carezze la sua cagnolina, dalla porta di casa sbucò Eyrin Greengrass, la madre di Astoria, attirata dalle "feste" di Sandy.

La ragazza andò in contro alla madre per salutarla, con molta cautela però, visto che non sapeva che reazione aspettarsi. La madre la strinse in un soffice abbraccio, poi però le disse:" Astoria, tuo padre è molto turbato, è meglio che tu vada in sala da pranzo per parlare un po' con lui!"

"Va bene, mamma, andrò a parlargli", rispose Astoria perplessa e si recò nella sala da pranzo. Lì trovò Jeremia Greengrass, intento a leggere la Gazzetta del Profeta, lui non si accorse dell'ingresso della figlia, quindi lei dovette schiarirsi la voce per farsi notare.

Solo allora lui alzò gli occhi, circondati da due sobri occhiali da vista e disse:" Ciao, Story, sono contento che tu sia qua, dobbiamo parlare di alcune cose di cui sono venuto a conoscenza in questi giorni!"

Quelle parole confermarono i pensieri di Astoria, i genitori sapevano tutto e non fu difficile indovinare la fonte. "È stata Daphne ad avvertirvi ieri sera, giusto?!" domandò la ragazza al padre, il quale rispose imperturbabile:" Sì è stata lei, ma non devi prendertela con Daphne, sono stato io a chiederle di tenerti d'occhio ad Hogwarts, soprattutto quando ho saputo che Draco Malfoy sarebbe stato riammesso per sostenere i M.A.G.O."

"Soprattutto? E perché mai? Cosa c'entra Draco in tutto questo?" una sfilza di domande uscì dalla bocca della ragazza.

"Oh dai, Astoria, hai sempre avuto un certo interesse per quel ragazzo, fin da quando girava nel gruppo di tua sorella. E devo dire che anche lui mi è sempre sembrato più interessato a te che a Daphne. La cosa non mi aveva mai particolarmente disturbato, i Malfoy sono sempre stati una famiglia rispettabile per noi, fino a quando... beh lo sai, Narcissa e Draco hanno fatto quel che hanno fatto!" disse il padre.

"Mi dispiace, padre, ma continuo a non capire il mio ruolo in tutto ciò!" rispose Astoria elusiva.

"È presto detto, Astoria, non avevo alcun dubbio che prima o poi là, ad Hogwarts, tu e Draco vi sareste avvicinati. Daphne aveva semplicemente il compito di avvertirmi, qualora fosse avvenuto ciò. E l'episodio di ieri sera penso che lasci ben poco adito a dubbi! Astoria, devi smettere di frequentare Draco, quel ragazzo è una mina vagante!" disse il padre in tono risoluto.

"Non ne ho la minima intenzione, padre, non mi importa delle opinioni che avete su di lui o su chiunque altro, io devo poter essere libera di frequentare chi voglio!" ribatté Astoria altrettanto sul piede di guerra.

"Tu non capisci, non è solo una questione di ideologie, non più; Draco e Narcissa sono considerati dei traditori da diversi maghi e streghe, molti dei quali sarebbero in grado di compiere ritorsioni anche sui loro "affetti". È una situazione molto pericolosa, Story, devi farti da parte momentaneamente, almeno finché la situazione non sarà migliorata. Anche tua madre prima aveva dei contatti con Narcissa, ma adesso anche lei ha dovuto interromperli. Mi hai capito? Farai come ti ho detto?" le domandò Jeremia estremamente serio.

Quando sentì quelle parole su sua madre e Narcissa, Astoria si rese conto che era proprio come diceva Draco, li avevano lasciati soli, tutti, compresi gli amici. Lei non voleva fare lo stesso e quindi a malincuore, sapendo di arrecare un dispiacere al padre, rispose:" No, padre, mi spiace ma non posso farlo, va contro ai miei principi."

"Va bene, Astoria, allora non mi lasci altra scelta, da domani non tornerai più ad Hogwarts e finirai gli studi a Beauxbatons. Tua madre ha delle conoscenze in quella scuola e hanno già acconsentito ad accoglierti, convalidando ogni tuo voto!"

Astoria impallidì, non poteva credere a quello che aveva appena sentito, così urlò al padre:" Questa è una follia, non avete il diritto di fare una cosa del genere, io ho degli amici ad Hogwarts, ho Daphne e i miei professori; a Beauxbatons sarò completamente sola visto che non conosco nessuno!"

"È stata una tua scelta, Astoria, questo è tutto! Domani ti faremo spedire il tuo baule con le tue cose da Daphne, appena avrai tutto l'occorrente partirai; la questione è chiusa, è per il tuo bene!" le disse il padre e poi tornò a leggere la sua Gazzetta del Profeta.

La ragazza, livida in volto, si avviò furibonda verso la sua camera, con il viso rigato dalle lacrime. Nel tragitto incontrò la madre: "Anche tu, mamma, sei d'accordo con questa pazzia?" le chiese in tono accusatorio, ma allo stesso tempo implorante.

La madre le mise una mano sulla spalla e rispose:" Cara, puoi sempre cambiare idea e scegliere di non frequentare Draco, almeno finché la sua situazione non sarà un po' migliorata, hai qualche giorno per riflettere!"

"E così adesso anche tu sei diventata un'ipocrita, la situazione di Draco non cambierà in pochi mesi, ci vorranno anni perché riacquisti il rispetto della comunità magica e probabilmente sarà sempre disprezzato da coloro che desideravano Voldemort al potere!" replicò Astoria.

Poi intervenne il padre, il quale aveva ascoltato la loro conversazione:" Lascia stare, Eyrin, è troppo coinvolta, anche se promettesse di tornare ad Hogwarts e non frequentare più quel ragazzo, non riuscirebbe a rispettare il patto. Andrà a Beauxbatons, vedrai che si troverà bene!"

Astoria smise di guardare in faccia entrambi e salì le scale, poi batté la porta della stanza dietro di sé.

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