CAP 22:" Una stella può salvarti!"

Erano passati più di due mesi, e Draco e Jeremia erano ancora bloccati ad Ilvermorny.

Draco e Astoria si sentivano circa una volta la settimana grazie alla Metropolvere, ma la Polvere Volante iniziava a scarseggiare e anche Astoria aveva quasi terminato le scorte.

Un mattino, finalmente, il Presidente del Mondo Babbano e quello del Mondo Magico annunciarono che il lockdown era finito e la libertà di circolazione era stata ripristinata.

Draco e Jeremia fecero velocemente i bagagli e provarono ad utilizzare la Metropolvere per comunicare ad Astoria il loro rientro, ma non riuscirono a contattarla.

Così, un po' in apprensione, si recarono alla Passaporta che dal Massachusetts avrebbe dovuto portarli a quella sul confine americano, da lì avrebbero preso quella per l'Inghilterra e poi quella per la Francia.

Ovviamente trovarono molta fila, ma molti maghi e streghe di buon cuore, quando sentirono che Draco doveva raggiungere la moglie incinta, li fecero passare.

Draco e Jeremia arrivarono all'appartamento prima del tramonto, Draco sbloccò la porta ed entrò.

Nel salotto e in cucina non c'era nessuno, così si recarono in camera da letto e trovarono Astoria con un neonato tra le braccia, infagottato in una copertina verde, e a fianco a lei si trovavano Eyrin, Daphne, Narcissa e Lucius che li osservavano emozionati.

Jeremia e Draco corsero vicino al letto e Draco cadde in ginocchio vicino alla moglie, la quale gli sorrideva commossa.

"Amore mio, è un maschietto!" disse Astoria. Draco accarezzò il visino del piccolo cercando di non svegliarlo:" Ma quando è successo, perché non ci avete avvertito?" domandò Draco con le lacrime agli occhi e intanto con l'altra mano stringeva dolcemente quella della moglie.

Astoria rispose accarezzando a sua volta Draco: "È successo stamattina, mi si sono rotte le acque con più di un mese e mezzo di anticipo, avevamo finito la Polvere Volante, quindi Daphne è andata di corsa da Narcissa e Lucius per usare la loro, per avvertirvi. Ma non sono riusciti a contattarvi, probabilmente eravate già in viaggio per venire qua.

Nel frattempo, mamma mi ha accompagnato in Ospedale e sono entrata in travaglio; avevo paura, ma ad un certo punto ho guardato il tuo anello, quello con la stella di Asteria e ho sentito che tu eri lì con me e che ce l'avrei fatta.

E poi è nato lui, Scorpius Malfoy, e, appena ho sentito il suo pianto, nella stanza si è propagata un'intensa luce blu e io ho sentito qualcosa dentro di me cambiare; i medici hanno detto che la Maledizione è stata spezzata!"

Draco e Jeremia per poco non svennero dalla gioia. Eyrin e Daphne fecero sedere Jeremia su una poltrona e Narcissa e Lucius aiutarono Draco ad alzarsi da terra e lo fecero sedere sul letto accanto alla moglie e il figlio.

Draco abbracciò i genitori, poi baciò Astoria e il piccolo. "Amore, è il giorno più bello della mia vita!" disse Draco alla moglie.

"Anche il mio!" rispose Astoria e si abbracciarono delicatamente, mentre Scorpius tra loro dormiva beatamente.

Draco guardò Astoria e disse:" Allora hai scelto il nome...è bellissimo! Come ti è venuto in mente?"

"Mi sono ricordata ciò che mi hai detto quella sera, sulla Porta da Quidditich!"

Draco la guardò commosso e disse:" E quindi hai deciso di dargli un nome legato alle stelle, come i nostri!"

Eyrin e Narcissa si scambiarono un sorriso affettuoso.

Astoria rispose:" Sì, perché avevi ragione amore mio...una stella può salvarti!"

I due si abbracciarono e si baciarono con tutto l'amore del mondo, poi Astoria guardò Draco e disse:" Ti amo, Draco!", lui le prese il viso tra le mani e rispose:" Anche io, ragazzina! Da oggi sarete tu e Scorpius a illuminare la mia vita!" e si adagiò, colmo di gioia, tra le braccia della sua amata.