Capitolo 17: Battito d'ali
CAP. 17: Battito d'ali
Il trasloco fu meno faticoso del previsto, portarono poche cose con loro, solamente l'essenziale. Viaggiarono con una macchina volante fornita dal Ministero, una volta resa invisibile, era un mezzo piuttosto sicuro.
Una volta sistemati i genitori nella nuova casa, Draco finalmente si recò all'appartamento di Astoria.
La ragazza era ancora a lavoro, ma era a conoscenza che Draco quel giorno si sarebbe trasferito da lei, in compenso però non sapeva niente di Lucius e Narcissa.
La mattinata sembrava non passare mai, era così emozionata di rivedere Draco, era passato quasi un mese dall'ultima volta che si erano visti e francamente era rimasta anche molto sorpresa da quella decisione repentina di trasferirsi da lei, ma ne era entusiasta.
Una volta tornata a casa, aprì la porta e trovò di fronte a lei Draco, con in mano un mazzo di fiori di Emotivia, con un intreccio di Edera e Olivello Spinoso. La ragazza corse ad abbracciarlo e baciarlo e disse:" Allora hai già sistemato le tue cose? Ti preparo qualcosa per pranzo?"
Ma Draco la prese per mano:" Al pranzo ci ho già pensato io, adesso andiamo, ti porto in un posto!"
La ragazza rimase piacevolmente sorpresa da quell'iniziativa misteriosa e lo seguì senza ribattere.
Draco le lanciò una scopa volante ed esclamò:" Seguimi!". Dopo qualche minuto di viaggio, giunsero a destinazione e planarono verso terra; Astoria si trovò di fronte ad una sorta di giardino botanico, chiamato "Dimora delle farfalle".
Astoria, oltre ad alcuni rettili come i gechi, amava particolarmente anche altri animali, tra cui le farfalle; da sempre la ragazza era affascinata da quelle creature variopinte così delicate, ma allo stesso tempo eleganti e libere.
Quello era un giardino magico, in cui le farfalle volavano libere tutto l'anno, a seconda della stagione si trovavano diversi tipi di farfalle.
Astoria e Draco entrarono e iniziarono a camminare per il giardino, centinaia di farfalle volavano intorno a loro, in quel periodo si trovavano tante "Farfalle Plumbee" il cui colore ricordava un po' quello degli occhi di Draco e alcune piccole farfalline gialle, chiamate "Farfalle Astro", che volavano sia di giorno che di notte e proprio la notte, nel cielo buio, sembravano formare delle costellazioni.
I ragazzi si sedettero sul prato, Draco fece sbucare un cestino da pic-nic con delle deliziose cose da mangiare e disse:"Astoria, ti ho portato qua perché devo darti delle notizie, non preoccuparti, niente di brutto, ma volevo parlartene di persona!"
La giovane donna lo guardò con aria curiosa e chiese a Draco di proseguire. Il ragazzo la prese per mano e disse:" Allora, la prima notizia è un'informazione riservata, non devi parlarne con nessuno intesi?" la ragazza annuì in modo deciso e così Draco continuò, "mio padre è stato scarcerato, adesso è qua in una casa sui Pirenei, insieme a mia madre, ma dovrà restare sotto copertura!"
La ragazza spalancò gli occhi e lo abbracciò:" Ma, amore, è una cosa bellissima! E come è avvenuto e perché?"
Draco rispose:" È una storia lunga, poi ti spiegherò tutto! Adesso passiamo alla seconda notizia, che per te sarà ancora più bella presumo..."
Draco parlò ad Astoria della conversazione avuta con Hermione sulla cura realizzata ad Ilvermorny e approvata dal Ministero della Salute Magica.
Astoria lo guardò un attimo confusa:" Siamo certi, Draco, che sia una notizia seria, vero?! Non voglio affidarmi a rimedi che non siano considerati sicuri dal Ministero."
Draco le prese le mani:" Se non mi fossi informato prima, non te ne avrei nemmeno parlato! Comunque, pare che tutto sia partito da degli studi effettuati a Beauxbatons in cooperazione con Ilvermorny. Quindi potresti informarti anche tu, presso la tua Scuola, così potrai confrontare i vari pareri e decidere per il meglio!"
"Va bene, mi informerò e poi chiederò un consulto anche al mio medico e ai miei genitori! Appena avrò l'occasione devo ringraziare Hermione, ha avuto un pensiero molto gentile nei miei confronti, non siamo nemmeno amiche, non so perché l'abbia fatto!" disse Astoria.
Draco l'abbracciò e disse:" Hermione è fatta così! E poi si vede che sei una ragazza che ispira del bene! Comunque adesso mangia qualcosa, ti ho portato uno Zuccotto che so che ti piace tanto!"
Astoria assaggiò lo zuccotto con la punta della forchetta:" Non mi va adesso, lo finisco tra un po'!"
Draco la guardò perplesso:" Ragazzina, sei pensierosa? Quando mai hai rifiutato dei dolci?... Dai, amore, mangia qualcosa che sei a stomaco vuoto e poi continuiamo il giro!". Astoria sorrise a Draco e disse:" Hai ragione, ma adesso proprio non mi va!" poi si alzò in piedi e continuò," facciamo un giro? Anche io dovrei parlarti di una cosa!"
Ma appena si voltò, vide Draco in ginocchio con in mano una scatolina di velluto verde scuro, impiastricciata di impasto di zucca. "Avresti dovuto trovarla da sola, ma ho beccato l'unico giorno in cui non divori anche i tavolini! Questo è per te amore!"
Draco aprì la scatolina e la porse ad Astoria, la quale guardò il contenuto esterrefatta: era un bellissimo anello, con una stella formata da una pietra di un azzurro intenso chiamata "Asteria", la quale luccicava come un cielo stellato.
"Vuoi sposarmi, Astoria?"
La ragazza fissò Draco incredula, circondata da decine di farfalle colorate che si posavano su entrambi; poi lo guardò negli occhi e rispose:" Mille volte sì, ragazzino! Però...sarà meglio sbrigarci per le celebrazioni, altrimenti dovrò scegliere un vestito due taglie più grande!"
Draco la guardò perplesso e sembrò non capire, poi lei prese la mano del ragazzo e la posò sulla propria pancia.
Appena sentì la piccola curva rotonda della pancia di Astoria, Draco per poco non cadde riverso a terra.
"Amore, dimmi che è quello che penso?!" disse lui. "Devo farti un disegnino?" rispose lei, "sono incinta! Baciami, sciocco!"
Draco la prese e la baciò appassionatamente, con un'emozione così grande che a stento avrebbe creduto di poter provare nella vita.
Per lo shock, chiuse la scatolina e la mise in tasca, poi fece per prendere sottobraccio Astoria, ma questa lo guardò sorridendo:" Ehm...il mio anello, lo vorrei indossare se non ti dispiace!"
Draco si portò le mani alla testa:" Hai ragione, sono un disastro! Volevo farti una proposta da sogno, ma sto facendo una gaffe dietro l'altra...sei sicura di volere un marito stralunato come me?!"
Lei lo guardò e rispose:" Nemmeno nel migliore dei sogni, avrei potuto immaginare una proposta più bella di questa e neanche tra cento anni potrei trovare un marito migliore di te!", Draco si commosse, le mise l'anello e si baciarono in mezzo a quel turbinio di farfalle.
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