Capitolo 12: Fulmini e Cioccorane

CAP 12: Fulmini e Cioccorane

Una volta sciolti gli incantesimi di Protezione, Astoria e Draco uscirono in giardino ed iniziarono a camminare. Era mattino presto e tutto intorno vi era un placido silenzio,interrotto solamente dal canto di alcuni uccelli. Gli studenti, probabilmente, si trovavano tutti nella Sala Grande per la colazione.

Una volta giunti ad una panchina in pietra, si sedettero ed iniziarono a scartare le proprie Cioccorane e a divorarle con gusto. Mentre chiacchieravano abbracciati,del più e del meno, Astoria scorreva distrattamente tra le dita le proprie figurine; quando ad un tratto ne trovò una che doveva essere stata aggiunta di recente e la mostrò a Draco:" Guarda, ho trovato Harry Potter, non sapevo che lo avessero inserito tra le figurine delle Cioccorane!"

Draco gli dette un'occhiata e rispose:" Eh sì, non ci sono dubbi è proprio Potter! Ti dirò...anche se non ci siamo mai sopportati, non mi dispiace che gli venga riconosciuto il giusto valore, è un tipo in gamba!"

"E con questa, posso dire di averle sentite proprio tutte... un Malfoy che parla bene di un Potter!", Draco riconobbe la voce che proveniva alle sue spalle.

"Granger!" esclamò il ragazzo sorpreso.

"Ciao Draco, ciao Astoria!" rispose lei, "sono qua come assistente del Ministro della Magia; Minerva ci ha informati dell'incontro di ieri sera ad Hogsmeade. Abbiamo radunato una squadra, per sorvegliare la zona, per adesso nessuna traccia di Goyle ed eventuali aiutanti. Vi invito comunque ad essere prudenti, ad ogni modo casa tua e il tuo negozio sono al sicuro. Per qualsiasi cosa non esitare a contattarmi!"

"Grazie, Granger, sono colpito da tutto ciò che state facendo per me, come posso ricambiare?!" domandò Draco. "Inizia col chiamarmi Hermione! Occhi aperti ragazzi!" disse lei, poi si voltò e se ne andò.

Astoria guardò Draco, poi disse :"È cambiata molto la Granger, non trovi? È molto più...curata!"

Draco la fissò e ribatté sorridendo:" Curata? Questo è forse il tuo modo per dirmi che sei gelosa?!". "Forse un po'!" rispose lei, ridendo imbarazzata.

Al che Draco la punzecchiò: "Non preoccuparti, Granger è una ragazza con la testa sulle spalle e quindi non è il mio tipo. E comunque è sempre stata così...curata!"

"Ah, quindi vorresti dire che io non ho la testa sulle spalle? Screanzato di un Malfoy!" lo rimbeccò Astoria, tirandogli una piccola gomitata. "Esattamente!" rispose lui ridendo e iniziando a baciarla:" E mi piaci così!"

Astoria, ad un certo punto, si bloccò sul posto e spalancò gli occhi, poi guardò Draco ed esclamò:" Marin e Lucia! Accidenti, devo raggiungerle, chissà cosa avranno pensato, quando non mi hanno visto tornare!"

"Giusto!" disse Draco, "allora andiamo! Ti accompagno dalle tue amiche, dopo di che passo da casa per vedere come sta mia madre e invio un gufo a Minerva!"

Astoria annuì e si incamminarono verso Hogsmeade. Una volta arrivati al villaggio, passarono all'Ostello per Maghi e Streghe, Astoria bussò alla porta:" Ragazze, scusate se mi faccio viva solo adesso, poi vi spiegherò tutto. Sono con Draco, possiamo entrare?!"

Dall'interno, si sentì la voce di Marin rispondere mestamente:" Sì, Story, vieni pure!".  Astoria però tolse la mano dalla maniglia e disse sottovoce a Draco:" C'è qualcosa che non va, loro non mi hanno mai chiamato con quel nome!"

Il ragazzo estrasse la bacchetta e provò ad eseguire l'incantesimo Homenum Revelio, per cercare di capire quante persone vi fossero nella stanza. Purtroppo, però, all'interno dell'Ostello per Maghi e Streghe quell'incantesimo non funzionava, per una questione di tutela della privacy dei clienti. A quel punto Draco sussurrò ad Astoria:" Allora facciamo così...questa è la chiave del mio negozio, vai lì, prendi una scopa e vola ad avvertire Minerva, io intanto entro a vedere come stanno le tue amiche!"

"Non ci penso neanche a lasciarti da solo, Malfoy, vengo anche io con te, in due saremo più sicuri!" ribattè Astoria.

"Che ragazzina cocciuta! Va bene, ma almeno corri da Rosmerta e chiedile se può avvertire Minerva, è qui di fronte ci metterai giusto un minuto! Io intanto temporeggio qua!"

"Va bene!" disse la ragazza e corse ai Tre Manici di Scopa.


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