Capitolo 11: Linguaggio dei fiori
CAP 11: Linguaggio dei fiori
Una volta entrati, Draco chiuse a chiave la porta della Serra ed eseguì un Lumos ; nel frattempo Astoria eseguì gli Incantesimi di Protezione. Dopo di che, la ragazza si voltò verso Draco e disse :" Bene...adesso posso dirlo, è stato al quanto imbarazzante vedere Minerva là sotto!" e arrossì un poco. Draco alzò gli occhi verso il soffitto e rispose:" Sì, abbastanza! Comunque non temere, la McGranitt è più moderna di quanto possa sembrare, te lo dice uno che ha volato con lei... su una scopa da Quidditch!"
"Stai scherzando, vero? Non ci credo! E dove stavate andando?" domandò Astoria curiosa.
"Dovresti chiederlo ai tuoi!" disse Draco, mentre passeggiava tra le piante e i fiori della Serra; da quando Neville era divenuto insegnante di Erbologia, quel posto aveva assunto un aspetto assai diverso. La ragazza fece cenno di non capire, al che lui titubante rispose:" Astoria, sono stato dai tuoi genitori! Quando ho capito che non saresti tornata, sono andato a parlare con loro e Minerva mi ha accompagnato. Devo dire che alcune cose dette da tuo padre, mi sono rimaste particolarmente impresse e considerando anche ciò che è accaduto stasera, devo ammettere che Jeremia non aveva tutti i torti a volermi lontano da te!"
"Ovvero? Che cosa ti ha detto? Io non sapevo niente della tua visita a casa mia!" disse Astoria in confusione.
"Che ho ancora diversi nemici là fuori e che anche i miei affetti rischiano di finire coinvolti nelle mie diatribe. Guarda a cosa ci siamo ridotti... nasconderci in una serra!" esclamò lui mortificato.
Ma Astoria si avvicinò a lui, con tanta eleganza che sembrava stesse danzando a mezz'aria, poi fece cenno a Draco di guardare in alto. Lui alzò la testa, non capendo dove volesse andare a parare la ragazza, ma d'improvviso si ammutolì.
Camminando erano finiti sotto ad una gigantesca pianta di Emotivia: una sempreverde dalle foglie giganti, la quale produceva dei bellissimi fiori bianchi. Da piccoli, i bambini e le bambine erano soliti regalarsi uno di questi fiorellini, il quale una volta indossato assumeva il colore dei sentimenti di colui che lo aveva donato.
Astoria disse:" Vedi...dipende da che prospettiva guardi le cose! Io credo di non essere mai stata in un posto con un'atmosfera più romantica di questa!"
Draco la prese per mano, la strinse a sé e la baciò. "Che visione straordinaria che hai tu della vita, Astoria! Piacerebbe anche a me vedere il mondo in questo modo!" le disse Draco, dopo essersi allontanato.
"Ma potresti..." rispose Astoria "se solo tu fossi disposto a tornare un po' bambino!" e gli mise un fiorellino di Emotivia nella tasca della giacca. Draco guardò il fiore, il quale era diventato di un bel rosso scarlatto, poi decise di farsi trascinare dall'entusiasmo di quella strana ragazza e prese a sua volta un fiore e lo mise tra i capelli di lei e anch'esso assunse un intenso color rubino.
I due sorrisero, Draco sollevò il braccio per cingerle le spalle, ma in quel momento accadde la stessa cosa di cinque anni prima, la manica della giacca si sollevò e lasciò intravedere il Marchio Nero.
Draco cercò di ritrarre subito il braccio, ma stavolta Astoria non si fece impressionare e bloccò il suo braccio a mezz'aria e gli sussurrò:" Draco, lasciamoci il passato alle spalle!", sollevò i lembi della manica e si avvicinò al Marchio, come se volesse imprimervi le proprie labbra.
Ma Draco la fermò:" Non lo fare, Astoria!"
"Che cosa?" domandò lei perplessa.
Draco le prese le mani e disse:" Quel gesto...è un gesto da Mangiamorte, non lo fare! Bacia me!"
Astoria capì di aver commesso un'ingenuità, così si gettò tra le braccia di Draco e lo baciò con passione; poi sussurrarono entrambi:"Nox", la luce si spense e i due si ritrovarono nella penombra, rischiarati solo dai riflessi della Luna. E d'improvviso tutti i cattivi pensieri divennero solo un vago ricordo.
L'indomani mattina, Astoria si svegliò e vide Draco che girava per la serra, ad un certo punto lo vide bloccarsi di fronte a un grosso scaffale in legno, pieno di piante, ed esclamare:"Revelio!"
D' un tratto, sbucò una scatola da uno degli scompartimenti e Draco la portò ad Astoria.
La ragazza quando vide il contenuto iniziò a ridere:" Ma quante confezioni di Cioccorane ci sono qua dentro?!" E Draco rispose:" Paciock ha sempre amato questi dolci, ero sicuro che ne avesse nascosti un po' anche qua dentro! Dai usciamo nel Parco e facciamo colazione!"
"Dici che possiamo uscire adesso?" domandò Astoria, "Ma sì..." rispose Draco "siamo ad Hogwarts e in pieno giorno, nemmeno Goyle arriverebbe a tanto!"
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