Capitolo 10: Paesaggi notturni
CAP. 10: Paesaggi notturni
Draco e Astoria si misero uno di fronte all'altra e si appoggiarono ai bordi della Porta da Quidditch.
Quella notte c'era una grande luna piena e il cielo era pieno di stelle.
"C'è una bella vista da quassù, il paesaggio notturno è mozzafiato, devo ammetterlo!" disse Astoria dopo qualche minuto di silenzio. "Sì, veramente bella... ma stai tremando, ragazzina! Tieni!" esclamò Draco, mentre le passava il mantello.
Lei lo ringraziò e mise il mantello sulle spalle. Pochi attimi dopo, però, nonostante tentasse di desistere e nonostante il mantello di Draco fosse abbastanza caldo, continuava ad avere così freddo che iniziò a battere i denti.
Allora Draco aprì le braccia e le fece segno di venire verso di lui, lei si spostò lentamente da un bordo della porta all'altro e si adagiò delicatamente tra le braccia del ragazzo. "Va meglio?" le domandò; "adesso sì!" rispose lei.
Dopo qualche minuto, passato in silenzio a guardare le stelle, Draco le disse:" Sai, qualche anno fa ho parlato a mia madre di te e mi ha raccontato che, un tempo, lei ed Eyrin erano amiche. Quando tua madre era in attesa di te, confidò alla mia di essere indecisa sul nome da darti e mia madre le consigliò di darti un nome che richiamasse le stelle, come il mio!"
Astoria era molto sorpresa, non sapeva niente di questa faccenda, sapeva solo che sua madre e Narcissa fossero in buoni rapporti, ma niente di più. Quindi domandò a Draco:" E ti ha spiegato il perché?"
"In realtà no, non è voluta entrare nei dettagli! Ma sono d'accordo con la loro scelta e penso di averne intuito il motivo!"
"E quale sarebbe?" chiese Astoria confusa.
Al che Draco rispose:" Perché anche quando brancoli nelle più fitte delle tenebre, una stella può salvarti!"
Astoria si voltò piano verso Draco, lui le accarezzò il viso con una mano:" Astoria, se non ci fossi stata tu ad aprirmi gli occhi, quella sera nella Sala Comune, io non so se ce l'avrei fatta a risollevarmi dalla mia condizione!"
Lei lo guardò e rispose:"Ce l'avresti fatta comunque, ma io l'ho fatto col cuore, anche se poi ho fatto un disastro, lo sai che..."
Lui la interruppe, posando le proprie labbra su quelle della ragazza, e la baciò con passione, lei ricambiò con altrettanto sentimento e infine Draco, guardandola negli occhi, sorrise e le disse:" Lo so!"
Astoria fece per abbracciare Draco, ma il mantello che aveva sulle spalle cadde a terra.
Entrambi guardarono verso il basso e videro Minerva, la quale si schiarì la voce e disse:" Ehm, ragazzi, sono arrivata due minuti fa, ma stavate amoreggiando e non volevo interrompervi, quindi nel frattempo sono andata a prendere due scope, per farvi scendere da lì!"
Draco ed Astoria, in imbarazzo, eseguirono l'incantesimo "Accio", presero le scope e planarono a terra.
"Ciao, Astoria, da quanto tempo, ti trovo bene!" disse la McGranitt, poi continuò,"ragazzi, non per farmi gli affari vostri, ma potreste dirmi cosa diamine ci facevate su una Porta da Quidditch? Se non avessi avuto la Mappa, non so nemmeno se vi avrei trovato. Draco, non ti avevo raccomandato di materializzarti ad Hogwarts solo in caso di pericolo? Vuoi farmi prendere un colpo?!"
"Minerva, effettivamente la situazione di pericolo sussiste, ho incontrato Goyle ad Hogsmeade, credo che mi abbia riconosciuto e non so se fosse solo o meno!" si giustificò Draco.
"Ecco, avevo immaginato una cosa del genere..." rispose lei, "quindi, nel dubbio, ho già mandato alcuni dei nostri a casa tua e di Narcissa, per tenere al sicuro anche lei! Anche se non credo che Goyle sappia che anche tua madre si trova ad Hogsmeade e non penso sia interessato a lei!"
"Va bene, Minerva, grazie mille, non so davvero come sdebitarmi!" disse il ragazzo.
La McGranitt fece cenno a Draco di non preoccuparsi, poi continuò:" Per quanto riguarda voi due, presumo che foste assieme al momento dell'incontro e quindi tu l'abbia portata con te, hai fatto bene, Draco, però non potete stare qua fuori. E, a malincuore, non posso farvi entrare nemmeno nel Castello, non sappiamo se Goyle sia in compagnia e rischierei di mettere in pericolo tutti gli studenti. Già è un rischio che voi siate qua fuori, ma è l'unico luogo abbastanza sicuro da qui a miglia e miglia, quindi prendi questa!" e passò a Draco una chiavetta dorata con intarsi a forma di tralci di vite, "è la chiave della Serra numero uno, lì potrete stare al caldo fino a domani, tanto il Professor Paciock domani non terrà lezione! Mi raccomando, una volta dentro, chiudete e fate tutti gli incantesimi di Protezione. Io mi informerò e domani vi farò sapere se la situazione è tranquilla! Ah...e in caso di pericolo, bacchette in alto e Periculum. Io rimarrò in allerta stanotte e avvertirò tutte le Creature Magiche del Parco di sorvegliare la zona, almeno per stanotte dovreste essere al sicuro!"
I ragazzi ringraziarono di cuore Minerva e si diressero alla Serra.
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