Autore: amarantoazzurro

Parola scelta: toska

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Credevo di avere un punto fermo dentro la cella, la cui porta si chiuse duramente ammonitrice, ed io, libera nel mondo, nulla ho ottenuto.

Il legno incrociato, testimone di confessioni impronunciabili, rimase muto, refrattario alle mie continue preghiere.

Denudata della veste monacale, e il cuore innamorato di quella vita innocente, frutto profano della virtù smarrita, abbandonai l'Eterno.

Con la luce dall'anima prava, adorai la sventurata nascita come un idolo profano, e come tale nacque: un pezzo di pietra senza vita.

Ora, difronte quella porta, rimango inerte, apatica, priva di volontà, svuotata di me stessa, cosciente che nessuna forza mi solleverà.