𝕐𝕠𝕦'𝕧𝕖 𝕓𝕖𝕖𝕟 𝕡𝕣𝕒𝕟𝕜𝕖𝕕!

In teoria avrei dovuto aggiornare l'altra storia ad oc prima di questa, ma per varie ragioni l'altra dovrá aspettare, mi spiace ouo

Nella puntata precedente una morte è avvenuta a causa di N.1, il quale poi peró ha perso la memoria in seguito ad una botta in testa ricevuta.
Successivamente tutti gli altri hanno partecipato ad un gioco, e anche lí è avvenuta una morte.
Che succederá dopo?
Buona lettura :D

Il resto della giornata continuò in tranquillitá.
Tutti erano rimasti abbastanza scossi da tutto ció che era successo, ma almeno poi non successe nient'altro di brutto.
Non sapevano che i problemi sarebbero continuati il giorno dopo.

Infatti, quando la mattina successiva tutti si riunirono in cucina per la colazione, N.1, N.2 e N.3 erano ancora lí.
Peró c'era qualcosa di diverso in loro: N.1 aveva ancora la testa fasciata e rimaneva con quello sguardo apatico, N.2 era l'unicx rimastx xlx stessx di sempre, mentre N.3 sembrava nervosa.

«Ma che dobbiamo fare?» domandó N.1.
«Niente, lascia fare a noi.» gli disse N.2, consapevole del fatto che ora che il fratello aveva perso la memoria, era probabilmente diventato inutile lí.
Xlx ragazzx spostò poi lo sguardo verso i partecipanti.
«Come ho detto ieri, oggi riceverete tutti un movente tranne Natsuko, che ha ottenuto l'immunitá nel gioco di ieri.»

N.3 annuí mentre sembrava ancora abbastanza agitata, poi tiró fuori delle lettere.
«Vediamo come ve la cavate con questo movente!»
Disse, per poi avvicinarsi agli altri e distribuire loro le lettere.

Quando ebbe finito, tornó vicino a N.1 e N.2.
«Quelle lettere contengono delle foto dei momenti piú imbarazzanti e oscuri delle vostre vite. Se non ucciderete nessuno, le mostreremo a tutti.»

Alcuni dopo aver aperto le lettere e aver visto i loro contenuti sembravano abbastanza agitati, altri invece erano apparentemente tranquilli.
Qualcuno però non potè non protestare.
«Eh, no! Questa cosa non la accetto! Volete rovinare la mia reputazione!» protestó Glynn.
«Cosí perdo la dignitá.» commentò invece Chisato.

La bionda aggiunse subito dopo:
«Peró ci siamo accortx che non tutte le foto sono cose poi cosí brutte, cosí abbiamo aggiunto un altro movente!»
«Fino a che non ci sará un omicidio, non riuscirete piú a chiudere le porte delle vostre camere. Rimarranno sempre aperte, il che potrebbe essere un problema per voi, e un vantaggio per potenziali assassini che vorrebbero uccidervi mentre dormite.» spiegó N.2.

Prima che chiunque altro potesse ribattere, N.3 continuó:
«Se non vi fidate a rimanere nelle vostre camere di notte per questo motivo, potete approfittarne per andare a dormire in qualche altro posto, anche se non so quanto sará comodo dormire in qualche parte dove non c'è nessun letto!»
«Sí, volendo potete pure fare un pijiama party qui.»

Xlx ragazzx tiró fuori un cartello, poi si diresse verso una delle pareti della stanza.
«Però abbiamo un regolamento di cui forse avremmo dovuto informarvi piú presto.»
Dopodichè attaccò il cartello alla parete.
«Qui c'è scritto chi può bere alcolici e chi no, dato che non tutti siete maggiorenni qui. Se lo farete lo stesso anche se non potete, riceverete una multa.»

❛POSSONO BERE:
Pandora, Lilia, Natsuko, Au, Hayami, Silas.
NON POSSONO BERE:
Samir, Glynn, Yukari, Hibiki, Chisato, N.1, N.2 e N.3.❜

«Voi rientrate tra quelli che non possono bere? Quanti anni avete?» domandò Lilia.
«... Quanti anni ho?» domandó N.1.
«Tu 15, io 14 e lei 13.» rispose N.2.
«cOME- quindi siete tuttx e tre degli infanti! Io alla vostra etá non facevo tutte le cose brutte che fate voi!» commentò Hibiki.

«Ora dobbiamo andare. Ci rivediamo al prossimo omicidio!» disse N.3, per poi andarsene trascinando il fratello.
Piano piano, anche tutti gli altri iniziarono ad andarsene, e N.2 fece per andarsene, ma si accorse che una sola persona non accennava ad andarsene, rimanendo invece ferma a fissarlx, ovvero Yukari.

Ci fu qualche attimo di silenziosi in cui xlx due sembrava stessero facendo una gara di sguardi.
Poi xlx ragazzx si decise a chiedere cosa voleva lei da lxi.
«... Hai bisogno di qualcosa?»
Lei annuí.
«Sediamoci e te ne parlerò!» disse poi, sorridendo.

Allora N.2 si decise ad avvicinarsi al tavolo per sedersi davanti ad esso con la ragazza.
Nel mentre riflettè per un attimo su quest'ultima: con quale talento era riconosciuta? Ultimate Prankster?
Eppure da quando erano lí ancora non aveva fatto nessuno scherzo a nessuno.
Quindi non doveva temere che lei avesse preparato qualcosa per lxi.
Si ricredette poco dopo quando si sedette e, dopo aver sentito un forte rumore proveniente dalla sua sedia, si rese conta che l'altra aveva poggiato lí un petofono.

Alzò lo sguardo verso la castana, potendo cosí vedere che si stava trattenendo a stenti dal ridere.
E rimase a guardarla senza cambiare la sua espressione imperturbabile sul viso.
Dopo qualche attimo, fu stavolta Yukari a parlare.
«... Non fa ridere?»
«... Era questo il motivo per cui volevi parlarmi?»
«Oh, no, c'era un altro motivo!»
«Dimmi.»

Anche la ragazza prese posto, per poi guardare l'altrx continuando a sorridere tranquillamente.
«Per questo movente, anche il suicidio vale come omicidio?»
A quella domanda xlx ragazzx dai capelli blu assunse un'aria leggermente confusa.
«... Chiedo per un'amica.»
«Sí, vale anche quello. Basta che muore qualcuno, e il movente finirá.»

«Perfetto. E dimmi, conosci un metodo di suicidio che non sia doloroso?»
«Chiedi sempre per un'amica?»
«Certo.»

N.2 rimase per un istante in silenzio.
Poi sospiró.
«Senti, lo so già che cos'è nella tua foto.»
«No ma ovviamente non lo faccio per la mia foto, lo faccio perchè non voglio che vengano mostrate le foto imbarazzanti degli altr-»
«Non è niente di brutto per cui dovresti morire pur di non farla vedere agli altri.»
«No, non sai-»

«E poi, ci vorranno un paio di giorni prima che finisca il movente. Per il momento, cerca di non pensarci.»
«... Ma perchè mi dici queste cose? Il vostro compito non è fare in modo che ci ammazziamo a vicenda?» domandò la burlona, abbastanza perplessa.
«Io non la volevo manco fare questa cosa, mi costringono e neanche mi pagano.»
«Oh.»
«Eh giá.»

. . .

Da un'altra parte erano riunite altre tre persone, ovvero Pandora, Lilia, e Samir.
«Quindi? Com'è la foto che hanno dato a te? Sempre se ce lo vuoi dire.» aveva domandato Samir a Pandora.
«Non è proprio una cosa di cui mi vergogno cosí tanto, ma neanche mi entusiasma molto l'idea che venga mostrata a tutti.»
«Va bene se non ce la vuoi far vedere.» rispose il ragazzo.
«Sí, rispettiamo la tua decisione.» aggiunse Lilia.

Il ragazzo sorrise.
«La mia invece non mi imbarazza per niente, quindi sono tranquillo!»
«La mia non è imbarazzante, piú che altro... mi ricorda di un brutto periodo che ho passato.» spiegò la castana.
Sentendoli, la ragazza dai capelli rosa si limitó ad annuire.

Poco dopo, sentí delle voci poco lontane da lí che attirarono la sua attenzione, cosí si giró a guardare il punto da cui provenivano.
Vide cosí Hibiki che, mentre sorrideva soddisfatta, porgeva uno dei suoi aquiloni a Silas.
«Ecco qui una delle mie creazioni che mi avevi richiesto!» disse poi.
«Ti ringrazio, m'lady, sono sicuro che la persona a cui lo porterò apprezzerá molto.»
«Ovviamente apprezzerá, eheh!»

Il ragazzo poi fece per girarsi e allontanarsi, ma l'altra lo richiamó.
«Aspetta!»
«Sí?»
«Sono 67.645,25 yen!»

Il ragazzo dai capelli biondo platino rimase per un attimo in silenzio.
«... Mi scusi, non credo di aver capito.»
«Oh, sí invece che hai capito! Per caso pensavi fosse gratis?»
«Purtroppo al momento non ho ciò che ha richiesto. Ma quando usciremo da qui vedrò di-»

«Eh, no! Prima mi dai i soldi e poi puoi tenerti l'aquilone!»
Prima che l'altro potesse ribattere, la ragazza dai capelli neri si avvicinò a lui e tentò di riprendersi l'aquilone.
Il wedding planner però non lasció andare l'oggetto, mentre tentava di parlare con calma all'altra:
«M'lady, dovrei controllare se a casa ho questa cifra ma al momento non pos-»
Non fece in tempo a finire la frase che l'aquilone si strappó.

Silas rimase calmo, mentre la creatrice di aquiloni rimase con gli occhi sgranati vedendo le condizioni in cui era ridotta la sua creazione.
«... Se mi paghi te lo rifaccio.»
«Quando usciremo da qui.»

. . .

Da un'altra parte, in biblioteca per la precisione, c'era qualcun altro, niente di meno che Natsuko.
Lei poteva stare tranquilla dato che il movente non comprendeva lei, e per quello non aveva nulla di cui preoccuparsi.

In quel momento era intenta a leggere un libro che aveva trovato lí: un libro di ricette, per la precisione.
Ma non stava apprezzando molto la lettura, dato il modo in cui erano scritte le ricette.
Tipo quella che aveva appena letto, che recitava:

❛Prendete una padella, metteteci dentro il burro, fatelo bruciare, poi prendete tutte le cipolle che riescono a soddisfare il fabbisogno della Romania, della Moldavia, della Polonia e di tutta la provincia dell'ex Unione Sovietica, facciamo bruciare pure queste, poi prendiamo altro burro perchè quello di prima non bastava, buttiamoci dentro la farina, grattiamo la padella con un attrezzo di ferro, poi buttiamoci dentro della panna, mettiamoci dentro la miscela della motozappa, un po' di sale, poi mettiamoci dentro una bella manciata di unghie appena tagliate dei piedi, mischiamo tutto quanto con una bella cucchiaiata di mocciolo, ributtiamo dentro le cipolle, mischiamo tutto, e mettiamoci la pasta.
-N.2.❜

Natsuko era alquanto disgustata a lettere ciò.
Ma magari se ci fosse stato ancora Yato avrebbe apprezzato quel libro.

Venne distratta dalla lettura sentendo delle urla lí vicino.
«oH CHE FAI- FERMATI-»

Sospirò con aria stanca, poi si avvicinò con la sedia a rotelle verso la fonte delle urla.
Poco dopo, arrivò in un'altra parte della biblioteca dove assistette ad una scena insolita: Chisato aveva preso con entrambe le mani la testa di Glynn e stava tentando di girarla, rischiando peró cosí di romperxlx il collo, mentre l'altrx tentava di liberarsi.
Però la ragazza si fermò appena si accorse che qualcun altro lx stava guardando, lasciando poi andare xlx ragazzx.

«... Che state facendo?» domandò la castana.
«Avevo letto su un libro qui che i gufi sanno girare la testa ad almeno 360° e volevo vedere se lo sapeva fare pure lxi-» spiegò la ragazza dai capelli rosa.
«Ovviamente lo so fare, io so fare di tutto! Ma non te lo farò vedere, mostrandoti invece qualcos'altro! Guarda!» rispose xlx ragazzx dai capelli rosa, per poi chinarsi leggermente e riuscendo a mettere la testa sotto ad un braccio, vicino all'ascella.

Natsuko sapeva ormai di essere circondata da idioti, ma ogni volta trovava un motivo per stupirsi davanti alla stupiditá di certa gente.
Davanti a quella scena, perciò, si limitò a girarsi e andarsene.

. . .

Anche quella giornata procedette piú o meno tranquilla, fino al momento in cui giunse la notte e tutti dovettero andarsene a dormire.
Molti però avevano abbastanza paura a dormire con la porta aperta.
Come per esempio Au, che nel bel mezzo della notte andò a bussare alla porta di Hayami, avendo paura a rimanere da sola nella sua stanza in quel modo.

Poco dopo Hayami aprí la porta, e assunse un'aria confusa vedendo Au.
«Au? Che ti serve a quest'ora?»
Senza dire niente, l'altra indicò l'interno della stanza.

Inizialmente la ragazza dai capelli bianchi non capí, ma poi sorrise.
«Ah, ho capito, vuoi che ti ospito qui! Va benissimo, giá un'altra persona me lo ha chiesto!» disse, per poi indicare un'altra persona giá presente in quella stanza: Yukari, stesa a terra con solo un cuscino sotto, mentre era rivolta verso il muro.

La ragazza dai capelli azzurri esitó un attimo, ma poi si decise a entrare anche lei.
Appena furono entrambe dentro, la suonatrice di kalimba si avvicinò all'altra, accennando un sorrisetto e indicando la castana.
«Oh! Facciamole uno scherzo!» sussurrò all'orecchio della scassinatrice, e quest'ultima annuí.

Le due ragazze si avvicinarono alla burlona.
«Yukari!» la chiamó Hayami per svegliarla.
A quel punto, per lo stupore delle due, Yukari si mise per un attimo seduta mentre aveva ancora gli occhi chiusi, per poi riallungarsi.

Leggermente perplesse, fecero qualche passo per avvicinarsi alla dormiente e, quando furono abbastanza vicine, all'improvviso quest'ultima si mise a ridere nel sonno.
«oH- IO HO PAURA!» esclamò Au terrorizzata da ciò mentre iniziava a sentirsi gli occhi lucidi e si nascose di corsa dietro Hayami, la quale era sempre piú confusa.

Quando la burlona smise di ridere, la scassinatrice indietreggiò e si sedette sul letto della suonatrice di kalimba, mentre aveva iniziato ormai a piangere disperata.
«HAYAMI! HAYAMI, HAYAMI!» la chiamò mentre era praticamente nel panico.
La castana si mise nuovamente seduta, mentre aveva ancora gli occhi chiusi e puntò un dito contro Hayami.
«Tuuuuuu...» disse poi.

«HAYAMI È SONNAMBULA! HAYAMI È SONNAMBULA, TI GIURO È SONNAMBULA- HAYAMI È SONNAMBULA-» continuó a dire la ragazza dai capelli azzurri mentre piangeva ininterrottamente.
Senza dire niente, la ragazza dai capelli bianchi si diresse verso la porta, per poi aprirla ed uscire, mentre la scassinatrice la seguí in fretta.

Quando poi furono fuori, Au tentò di richiamare l'attenzione di N.1, N.2 e N.3, nonostante non sapesse dove fossero in quel momento.
«Cosx, ci potete chiamare per favore?» disse leggermente piú calma, ma ancora con le lacrime agli occhi.
«Ho paura- Cosx per favore chiamate-» aggiunse, scoppiando di nuovo a piangere successivamente, mentre Hayami le mise una mano sulla spalla, come per tranquillizarla, invano.

Con tutto il casino che avevano fatto avevano svegliato Silas che in quel momento era in camera sua, ma che poi uscí e si avvicinò alle due, volendo capire che stava succedendo.
Vedendolo, la ragazza dai capelli bianchi indicò la propria stanza e, senza dire niente, il ragazzo si avvicinò, curioso di capire cosa c'era lí che non andava.
Le altre due lo seguirono e, anche se Au non andava molto d'accordo con quel ragazzo, in quel momento era talmente impaurita che si nascose dietro di lui mentre tutti e tre guardavano Yukari ancora stesa a terra.

Rimasero per un attimo a fissarla, poi poco dopo ri-uscirono per poter discutere fuori dalla stanza che potevano fare con lei.
Appena fuori, Au tornò a piangere.
«Io devo andare a casa...»
«Aspetta un secondo-» provó a dirle Hayami nel tentativo di tranquillizzarla.
«deVO ANDARE A CASA URGENTEMENTE-» ribattè lei, mentre Silas rifletteva su che fare.
Quindi, quella ragazza era sonnambula.
E come avrebbe dovuto fare per evitare che facessero qualcosa di pericoloso mentre dormiva?

«Sono le tre, io non posso stare cosí- io sto impazzendo-» continuò la scassinatrice.
«Sincera, io non ce la faccio a dormire di lá.» ammise la suonatrice di kalimba.
«Possiamo andare un attimo di lá e capire che sta facendo?» domandò il wedding planner, calmo.
«NO! NO-» rispose subito la ragazza dai capelli azzurri.
«Sí, e documentiamo!» rispose invece la ragazza dai capelli bianchi.
«Tu stai qua.» disse quindi il ragazzo dai capelli biondo platino a Au.
«Silas veramente, io ho paura-»
Nonostante le fosse stato detto di rimanere lí, si decise a seguire gli altri due nella stanza, avendo paura anche a rimanere da sola lí fuori.

Appena furono davanti a Yukari che continuava a dormire, Au iniziò a singhiozzare.
«Ma sta dormendo.» commentó Silas, ancora tranquillo.
«La posso svegliare?» domandó Hayami.
«No.»
Silas sapeva quanto fosse stato pericoloso svegliare quella ragazza se fosse stata davvero sonnambula, dato che c'era il rischio di mandarla nel panico facendo cosí mentre era in quello stato.

«Io ho paura... non ce la faccio... Yukari ti prego, torna in te...»
All'improvviso, la castana si mise nuovamente seduta.
«gUARDA GUARDA GUARDA- GUARDA-» esclamó Hayami agli altri due, indicandola.
«Per favore, io me ne devo andare... Non ce la faccio...»
La burlona si rimise all'improvviso stesa.
«Silas...!» lo chiamò la scassinatrice abbracciandolo per quanto non avrebbe voluto, mentre si sentiva di nuovo gli occhi lucidi.

«Ma lo vedete questa pazza che sta facendo...?»
Yukari si rimise ancora seduta e, dopo qualche istante rimasta ferma in quel modo, ridacchiò, per poi riallungarsi.
«NO, NO-» disse Au mentre correva a nascondersi dietro ad Hayami e Silas, i quali guardavano la sonnambula con aria incerta, come se non avessero la minima idea di che fare.

All'improvviso Yukari si alzò e riaprò gli occhi, sorridendo.
«Sto scherzando, Au! È tutto un gioco, sto scherzando!»
«... Sta scherzando.» ripetè Silas, tornando calmo.
Davanti a ciò, la suonatrice di kalimba e la scassinatrice tornarono anch'esse piú o meno calme, ma non dissero niente.
Ma non sembrava si aspettassero ció, per niente.

Vedendo la faccia degli altri presenti, Yukari non potè non ridere.
Dopo un po', fu Hayami a parlare, mentre guardava storto l'altra.
«... Che cazzo di scherzi sono alle tre e mezzo?»
Ignorando il fatto che lei stessa stava per fare uno scherzo all'altra prima che iniziasse tutto quel casino.

Vedendo che la suonatrice di kalimba sembrava effettivamente contrariata, la burlona smise di ridere.
«Ma tu te ne vai a dormire di lá ora. Tu qua non dormi.» aggiunse la ragazza dai capelli bianchi, indicando l'uscita della stanza.
La castana rimase per un attimo ferma, ma notando che le altre due continuavano a guardarla male, decise di andarsene, dopodichè anche Silas la seguí.

Quindi i due si incamminarono in corridoio per tornare nelle loro rispettive stanze.
«... Sí, forse ho esagerato- non so se mi perdoneranno mai dopo questo-» disse poi Yukari dopo un po'.
«Ma certo che ti perdoneranno. Basta che tu domani vada da loro a chiedere scusa, e sicuramente accetteranno.» la rassicurò Silas.

«Sí, hai ragione, spero che accettino le mie scuse- oh, ecco camera mia!» si fermò all'improvviso davanti ad una porta semiaperta.
Poi si giró verso il ragazzo, mentre spalancava la porta.
«Ci vediamo domani!» lo salutò poi sorridendo.

L'altro però non stava sorridendo, anzi, era da quando la castana aveva spalancato la porta che fissava un punto all'interno della stanza spalancando leggermente gli occhi.
«... M'lady... Non girarti a guardare quel che hai dietro.» le disse poi, con tono calmo.

«Uh? Perchè, che c'è?» domandò l'altra incuriosita, non essendosi ancora accorta dei piedi che penzolavano a pochi centimetri dalla sua testa, appartenenti alla persona impiccata lí.

CONTINUA.
NELLA PROSSIMA PUNTATA:

-«Troveremo chi è stato, te lo assicuro.»

-«Ma non potete!»

-«Dobbiamo essere piú cattivx!»

-«Ho praticamente distrutto quel che avevo creato.»

-«Potreste dirle che mi dispiace?»

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