𝕎𝕖'𝕣𝕖 𝕗𝕦𝕔𝕜𝕖𝕕.

Nella puntata precedente abbiamo conosciuto i nostri partecipanti, tra cui la nostra protagonista, Pandora, la quale giá al primo capitolo si è fatta investire.
Che cosa succederá dopo?
Buona lettura :D

Lxi aveva quasi finito.
Era ormai da tanto tempo che si era messx all'opera, e finalmente il suo capolavoro era quasi finito.
Mancava solo qualche ritocco a qualche ritocco a quel dipinto, e...

Però all'improvviso notó una cosa.
Sulla sua faccia si poteva vedere un misto tra confusione e spavento.
Presto lasciò cadere a terra il pennello che stava usando, per poi alzarsi e indietreggiare di qualche passo.

Stava succedendo davvero?
Ma com'era possibile?
Com'era possibile che quelle tre figure stessero uscendo dal dipinto??
Ma in che siamo, in Super Mario 64 DS??

Non si aspettava che succedesse davvero.
Ma in un certo senso si sentiva anche sollevatx: ora aveva dexlx aiutanti.

Guardò bene xlx tre: due di loro lx guardavano sorridendo, mentre l'altrx non sembrava molto contentx di essere lí.

«Sapete chi siete voi?» domandò loro.
«No.»
«No.»
«No!»

«Sapete che dovete fare qui?»
«No.»
«No.»
«No!»

«E volete saperlo?»
«Sí.»
«No.»
«Sí!»

«Perfetto allora!» esclamò xlx ragazzx, ignorando il rifiuto di unx dellx tre.
«Voi mi dovete aiutare in un paio di faccende. Vi ho creatx io, quindi vi spiegherò un paio di cose su di voi: iniziamo dal dire che voi siete fratelli.»

Indicò uno dellx tre.
«Tu sei il piú grande.»
Indicò l'altrx.
«Tu sei quellx di mezzo.
Indicò infine l'altra.
«E tu sei la piú piccola.»

«Oh, quindi ho dei fratellini. Sono felice!» commentò il ragazzo, contento.
«Questa cosa non mi piace.» disse invece xlx ragazzo.
La ragazza invece continuava a sorridere senza dire niente.

«Ma non è il momento di pensare a questo! Pensiamo a cose piú importanti.»
Il ragazzo e la ragazza annuirono, mentre xlx ragazzx rimase immobile.
«Vi spiegheró che cosa dovete fare per ora. Allora, tra un po' voi...»

. . .

Pandora riaprí gli occhi.
Ricordava piú o meno cos'era successo prima che perdesse i sensi: era stata colpita da un camion, e Lilia era accorsa da lei e stava per chiamare un'ambulanza.
Ma il posto in cui si trovava ora le sembrava tutto tranne che l'interno di un'ambulanza.

Non era neanche stesa su un lettino, era seduta su una sedia davanti ad un tavolo: attorno ad esso erano seduti tutte le altre persone che aveva conosciuto prima.
Inoltre, aveva notato che sia lei sia tutti gli altri avevano uno strano bracciale nero al polso.

«Pandora, stai bene?» le domandò Lilia, seduta accanto a lei.

«Ahah, quell'idiota che si è fatta investire!» la derise Glynn.

«Fratm ingiustamente investita, ben svegliata!» la salutó Liese con tono allegra.

«Dove sono...?» domandò la giocattolaia.

«Vorrei tanto saperlo anche io, m'lady, ma purtroppo al momento non ne ho idea.» rispose Silas.

«Mi sembra ovvio. Ci hanno rapiti e presto inizieranno a torturarci fino alla morte. Ma va beh, un essere inutile come me se lo merita.» disse Flo.

«Guarda, spero proprio di no perchè non ho ancora nessuna intenzione di finire al cimitero.» le rispose Natsuko.

«Magari ci stanno solo facendo uno scherzo!» suggerí Hayami, sorridendo.

«Sicuramente non meglio dei miei, di scherzi!» si lamentò Hibiki.

«Beh, potrebbe essere, però lo scherzo è bello quando dura poco! Quindi sarebbe meglio se chiunque ha fatto questo ci faccia uscire!» disse Yukari, sorridendo.

«Eppure non riesco a ricordare... che diamine è successo prima che perdessimo tutti i sensi...?» domandò Valentina.

«Camion.» rispose semplicemente Au.
Piú che una risposta era un suggerimento, essendo che nemmeno lei ricordava cosa fosse realmente successo.

Rose notò una cosa riguardo la persona seduta accanto a lei al tavolo.
«Oddio, poverino, che ti è successo alla mano?» domandó preoccupata, guardando Iker.

«Non ti preoccupare, non è niente!» rispose lui sorridendo.

«Hey, avete visto? C'è un foglio al centro del tavolo.» fece notare Samir.

Un paio di persone si alzarono e fecero per prenderlo, ma Hayami fu piú veloce quindi fu lei a prenderlo.
Dopo averlo letto, lo mostrò agli altri.

Sul foglio c'erano scritte tre cose in tre calligrafie diverse.

"-Tra poco dovrebbero arrivare delle portate per voi. Sarete sicuramente tutti stanchx dopo quello che è successo. Mangiate <3
-Mangiate e non rompete.
-Mangiate, non è avvelenato mica! >:)"

«Ma dovremmo davvero fidarci?» chiese Yato.

«Eh, no, io non ci sto. Prima mi portano in un posto sconosciuto e poi mi vogliono pure dire cosa fare? Io non mangio!» protestó Chisato a braccia conserte.

Un attimo dopo la porta della stanza si aprí, e da lí entrò unx ragazzx che richiuse la porta subito dopo essere entratx.
La sua testa e anche la maggior parte della faccia era nascosta da un cappuccio, e portava con se' un carrello portavivande coperto da una lunga tovaglia.
Lo lasciò accanto al tavolo, per poi riandarsene fuori dalla stanza, non senza chiudere la porta.

«Non ha neanche poggiato i nostri piatti sul tavolo. Noto che è pigro, questo cameriere!» brontolò Hibiki.
«Non vi preoccupate, posso fare io!» disse Yukari, alzandosi e avvicinandosi al carrello.

«Non so quanto sia una buona idea mangiare qualsiasi cosa ci sia in quei piatti. Come facciamo a sapere se magari non sono davvero avvelenati?» disse Lilia mentre la burlona iniziava a poggiare i piatti ai posti di tutti.

Quando Pandora ebbe il suo piatto, tolse il piatto messo sopra ad esso, rivelando cosí cosa c'era al di sotto di esso: una minestra.
La faccia della giocattolaia era rimasta apatica per tutto il tempo e lo era ancora, perciò gli altri guardandola non sapevano dire con certezza cosa ne pensava di quella portata.

«... Non ha un'aria cosí invitante.» commentò Samir.
«Esigo che qualcuno la assaggi prima di me per assicurarsi che non sia avvelenata!» disse Glynn.

Pochissimo tempo dopo Flo aveva assaggiato la minestra.
«Volendo posso rendermi utile almeno in questa cosa. E anche se fosse avvelenata, non è che sarei una cosí grave perdita per il genere umano.» spiegò poi.

Ci fu qualche minuto di silenzio mentre gli altri aspettavano che ci fosse qualche effetto dall'azione dell'alimentatrice di farfalle.
Dopo un po', la maggior parte di loro giunse alla conclusione che quella minestra non sembrava avvelenata.
«Peccato che non mi ha uccisa.» commentò la ragazza dai capelli bianchi.

«Ma non ha alcun sapore!» commentò Hayami dopo aver assaggiato anche lei.
«In realtá io non riesco a sentire nè il sapore... nè l'odore.» rispose Valentina.

Ci fu qualche secondo in cui Hibiki e Hayami, che erano entrambe sedute accanto alla lottatrice, la guardarono senza dire niente.
Poi entrambe si alzarono velocemente e si allontanarono di qualche passo da lei.
«NON LA TOCCARE, ALLONTANATI!» esclamò la creatrice di aquiloni.
«CHE SCHIFO- FERMA LÍ! RIMANI IN QUARANTENA, NON TI MUOVERE!» aggiunse la suonatrice di kalimba.
Nel mentre che la bionda le guardava con una leggera confusione negli occhi.

Per poter mangiare, Au si tolse la mascherina, mostrando che sotto di essa aveva un labbro spaccato.
«Oddio, ti fa male? Te l'hanno fatto prima quando siamo svenuti tutti?» le chiese Rose notandola, preoccupata.
La scassinatrice fece cenno di no con la testa.
«Ce lo avevo giá.»

Glynn stava mangiando la minestra mentre era sedutx a testa in giú e mentre reggeva il cucchiaio con un piede.
«Aspetta, ma io ti ho giá vistx da qualche parte! Sei bravissimx, lo sai?» xlx disse Iker guardandolo, meravigliato.

«Oh, finalmente qualcuno in questo posto che mi conosce!»
Xlx contorsionista frugò nella tasca dei suoi abiti, per poi tirare fuori il suo taccuino e la sua penna.

«Quindi, come ti chiami?»
«Iker Martin Nataniel Luis Oscar Felix Andres Cabrera-Saez!»
Xlx ragazzx dai capelli rosa rimase qualche secondo in silenzio, come se non sapesse che dire, e senza scrivere niente.
Dopo un po' però si decise a scrivere qualcosa sul suo taccuino.
«"Iker afferma di conoscermi e che sono bravissimx. C'ha ragione".»

Successivamente lo stuntman spostó lo sguardo verso l'altra persona seduta accanto a lui, ovvero Yato.
«Hey, appena usciamo di qui andiamo tutti a prendere il gelato!»
«Ma se abbiamo appena mangiato.» gli rispose lo chef.
«Vabbè!» rispose tranquillamente il ragazzo dai capelli grigi, alzando le spalle e sempre sorridendo.

All'improvviso successe una cosa che nessuno dei partecipanti si aspettava, ovvero che da sotto la tovaglia che copriva il carrello uscirono due persone.
Qualcuno ebbe un mezzo infarto a questa cosa improvvisa, come per esempio Yukari, a cui per sbaglio per lo spavento cadde il piatto che aveva in mano, il quale si spaccò in mille pezzi a terra.

In un attimo, ancora prima che i partecipanti potessero rendersi conto di ciò che stava succedendo, le due persone erano giá in piedi sopra al tavolo.

Il primo era un ragazzo che aveva i capelli biondi e gli occhi del medesimo colore.

L'altra era una ragazzina, anch'essa con i capelli biondi, ma con gli occhi blu.

«Fratellone! Quando arriva N.2?» chiese quest'ultima al ragazzo.
«Carissima, non ti preoccupare, sono sicura che ci raggiungerá presto!» le rispose lui sorridendo.
«Ma che sta succedendo...?» domandò Pandora.

«Scusate, sono in ritardo.» disse una terza voce.
Unx ragazzx aprí la porta della stanza ed entrò, per poi richiuderla.
Lxi era abbastansa diversx dagli altri due, visto che lxi invece aveva i capelli blu lunghi e gli occhi grigi.

«Eccoti finalmente!» disse il biondo, contento.
Senza dire una parola, xlx ragazzx si diresse verso il tavolo, per poi salire anche lxi su di esso.

«... Ma siete fratelli?» domandò Samir, riferendosi al "Fratellone" detto prima dalla ragazzina.
«Esatto!» rispose lei.

Yato indicò xlx ragazzx.
«Ma allora perchè lei-»
«Scusa, ma lxi usa i pronomi neutrali.» gli spiegò con calma il ragazzo, sempre sorridendo.
«Ah, okay, scusa. Dico, allora perchè lxi ha i capelli blu mentre voi ce li avete entrambi biondi?»
Il biondo mise una mano sulla spalla dellx ragazzx dai capelli blu.
«Carissimx, il gentile signore ti ha fatto una domanda, rispondigli.» xlx disse con tono gentile.
«Me li sono tinti per non somigliare a loro due.»
«Ah, ecco.»

«Sei per caso tu che hai portato il carrello prima?» chiese Natsuko.
«Sí, sono io.» disse xlx ragazzx.
«E sei sempre tu che hai cucinato quei piatti.»
«Sí, sono sempre io.»
«Fai schifo a cucinare.»
«Grazie.»

«Lasciate che ci presentiamo: io sono N.1!» si presentò il ragazzo.
«N.2.» si presentò poi xlx ragazzx.
«E io N.3!» disse infine la ragazza.
«Oh, capito. Noto che avete dei genitori molto fantasiosi con i nomi.» commentò Liese.

«Avete ricevuto un invito da una persona per l'inaugurazione di una galleria d'arte, no?» disse N.1.
«E invece voleva solo mettervi in un killing game e cosí ha fatto! Ahahah!» aggiunse N.3 con un sorrisetto malefico.
«Ne avrete giá sentito parlare visto che ce ne sono giá stati altri, quindi non penso ci sia bisogno di spiegarvi le regole.» concluse N.2.

Pandora aveva il brutto presentimento che in realtà l'invito riguardasse una cosa del genere, ma aveva preferito fidarsi.
E aveva fatto male.

L'annuncio inizialmente la aveva agitata, ma aveva subito cercato di calmarsi.
Sicuramente qualcuno sarebbe venuto a cercarli il piú presto possibile, sarebbe andato tutto bene!

Anche Lilia era inizialmente sorpresa, ma anche lei cercò di rimanere calma.
Un attimo dopo però si alzò dal proprio posto senza dire una parola e si diresse verso la porta per poter uscire dalla stanza.
Che voleva fare fuori di lí?
Cercare subito una via d'uscita da quel posto, ovvio.

«Tsk, deve essere davvero una bella battuta, nessuno può costringermi a uccidere, e sono certo, o almeno spero, che anche le altre persone qui dentro abbiano abbastanza cervello per non fare una cosa cosí sciocca.» commentò Samir, per poi sbuffare.

«Ahahahah... noi dovremmo ammazzarci? Non succederá mai!» disse Hayami con un sorrisetto.
«SCORDATELO.» aggiunse subito dopo con tono piú arrabbiato e sbattendo un piede a terra.

«... Qualcuno ha una scatola qui? Sapete, essendo molto flessibile, potrei chiudermi in quella scatola per sempre come negli spettacoli che faccio spesso, in modo da evitare di partecipare a questo giochetto di merda, mentre voi soffrite e piangete come dei bambini, ahah!» disse Glynn con le mani sui fianchi e sorridendo.

Per qualche istante nessuno xlx diede nessuna scatola.
«... Nessuna scatola? Uffa, che deficienti che siete. Esigo una scatola, e subito!» protestò quindi, incrociando le braccia e mettendo il broncio.

«Ma certo carissimx, tieni la tua nuova scatola!» xlx disse tranquillamente N.1, per poi tirare fuori dal nulla una scatola e passandogliela.

Subito xlx contorsionista si chiuse all'interno di essa.
«Perfetto, addio, coglionx!» si potè sentire all'interno della scatola.
«Okay, adesso prendiamo quella scatola e buttiamola nell'immondizia.» suggerí Hayami, sorridendo.
«nO-»

«Oh, no!» esclamò Iker, preoccupato.
Si calmò subito dopo convinto che sarebbe andato tutto bene, e si girò verso Yato, sorridendo.
«Quindi quando andiamo a prendere il gelato?»

Anche quest'ultimo era abbastanza turbato, ma cercò di mantenere la calma.

Au invece era abbastanza spaventata, al punto tale che si sedette a terra e iniziò a piangere.

«È... uhm... uno scherzo, vero? Ma sí, deve essere per forza uno scherzo! Vi prego, non andate nel panico!» provò a dire Yukari.
Poi si abbassò all'altezza della scassinatrice, volendo provare a confortarla.
«Di certo tra poco ci diranno che era tutto uno scherzo!»
Rimase per un attimo in silenzio.
«... Certo però che dovrebbero sbrigarsi a dirlo, sapete, lo scherzo è bello quando dura poco, no, eh?»

«... Cosa? Eh, no, questa cosa io non la abbozzo!» esclamó Chisato, visibilmente arrabbiata.
«Volete che qualcuno mi uccida? Fatelo voi se ne avete il coraggio, vi sfido! Buona fortuna a riuscirci!» disse poi con tono di sfida, nel mentre che tentava di salire sul tavolo per arrivare allx tre.
«oDDIO CHISATO NO FERMATI-» esclamò Yukari rialzandosi subito e afferrandola per una manica nel tentativo di ritirarla all'indietro e trattenerla.

«... Huh? Questa pagliacciata è completamente contro i nostri diritti, bruttx cosx! Presenterò un reclamo al vostro superiore quando avrò la possibilitá di venirci a fare quattro chiacchiere, e vedremo se avrete ancora tanta voglia di burla e risate.» protestò Hibiki.
Dopo qualche attimo, aggiunse:
«E comunque, sappiate che i miei di scherzi sono anche piú divertenti!»

Anche Natsuko era arrabbiata.
Perciò si avvicinò ancora di piú al tavolo con la sua sedia a rotelle, e si mise ad urlare contro xlx tre.
«Non è possibile che qualche essere umano possa pensare una cosa del genere! Chi constringerebbe una persona ad ucciderne un'altra? Non siamo mica in un film o in un videogioco!»
«Sí, certo, e neanche in un libro.» aggiunse N.2.

«Oh. Fantastico. Moriremo tutti, non è cosí? In fin dei conti però... Dovevo aspettarmelo che una forma di vita come me non meritasse di vivere oltre... uh... 17 anni? È questa la mia etá? Beh, ormai non è piú importante.» disse Flo.

«Killing game? Ah, avevo giá sentito parlare molto spesso di cose simili. Insomma, è una cosa originale quanto i vostri nomi.» disse Liese, volendo fare una battuta per sdrammatizzare.

Rose, a differenza di molti altri che cercavano di convincersi che sarebbe andato tutto bene, aveva preso sul serio l'annuncio, e per questo era abbastanza preoccupata.

Anche Silas aveva preso sul serio l'annuncio, ma cercava di convincersi che nessun altro lo avrebbe preso sul serio.
E si limitò ad esprimersi con un:
«Well, holy molly-»

Vedendo il caos generale che si era scatenato, N.3 iniziò a ridacchiare.
N.2 rimase impassibile.
N.1 invece notò che Lilia se ne stava per andare, e la cosa lo allarmò.
«Aspettate, non iniziate giá ad andarvene! Non abbiamo finito con l'annuncio!» esclamò quindi.

«Vedi? Stanno per dire che era tutto uno scherzo, quindi stai tranquilla!» disse Yukari ad Au, mentre continuava a reggere Chisato per una manica per evitare che salisse sul tavolo.
«Abbiamo un filmato da mostrarvi per spiegarvi alcuni particolari di questo killing game!»
«... Come non detto!»

Il biondo tirò fuori dal nulla una televisione, e la poggiò sul tavolo.
Dopodichè la accese premendo un tasto sotto allo schermo.

«Cose che dovete sapere sul vostro killing game!» si potè sentire la voce del ragazzo dallo schermo.

«Se ucciderete me, o N.2, o N.3, non avrete alcuna punizione, ma ci fareste un piacere se evitaste di farlo, grazie!»

«Le investigazioni per ogni omicidio inizieranno appena almeno tre persone avranno trovato un cadavere.»

«Se invece fossimo noi a uccidere unx di voi, neanche noi avremo alcuna punizione, ahahah!»

«Non per forza dovete uccidervi a vicenda! Potete... Diventare tutti amici! Fare tante cose insieme, e... Magari aiutarvi a vicenda!»

Dopo quella frase sullo schermo si mostrò una scena: N.1 era seduto su un tavolo, e sembrava stesse facendo dei compiti.
Poco dopo N.3 si sedette vicino a lui, cosí iniziarono ad aiutarsi a vicenda con i compiti, mentre erano molto felici.
«Tipo cosí!»

Venne mostrata un'altra scena: N.2 stava facendo la stessa cosa che il fratello stava facendo nella scena precedente.
Poi N.3 si avvicinò a lxi mentre aveva sulla spalla una mazza da baseball, e vedendola xlx ragazzx sembrava leggermente agitatx.
La ragazzina, sorridendo, allungó una mano verso di lxi, come per chiederxlx di consegnarle i compiti, cosa che lxi fece.
Poi lei si girò e se ne andò.
«Magari non cosí!»

«Però ricordate una cosa molto importante... Ogni notte, quando è ora, dovete andare tutti a letto! E spegnete le luci, mi raccomando!»

Venne mostrato un altro filmato dove si vedeva N.1 davanti ad un letto, sul quale c'erano tanti peluche.
Il ragazzo inizió a dare la buonanotte a tutti i peluche, uno dopo l'altro.
«Buonanotte a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«E a te!»
«Buonanotte a tuttiiii!»

Nel filmato successivo si potè vedere N.2 che si incamminava verso un altro letto e che, appena era davanti ad esso, si buttava su di esso a peso morto a pancia in giú, per poi addormentarsi all'istante.

«Beh, sí, come ha detto prima il fratellone, potreste evitare di uccidervi a vicenda. Peccato che io ho ideato una serie di moventi che vi costringeranno a farlo, ahahah!»

Fu a quel punto che N.3 interruppe il filmato.
«A proposito, me ne stavo proprio per scordare!»
Aggiunse poi, allargando il suo sorriso:
«Abbiamo una marea di regali per voi!»

«Tu nella scatola!» chiamó Glynn, indicandolx.
«Vuoi una tonnellata di regali?»
«E me lo chiedi pure? Ovviamente!» si sentí la sua risposta da dentro la scatola.

«Perfetto! Fratellone, prendi i miei regali!»
«Subito, carissima!» rispose il ragazzo, per poi tirare fuori dal nulla un paio di buste, per poi lasciarle cadere a terra.

Pandora vide che una delle buste a terra aveva scritto sopra il suo nome, perciò la raccolse.
Provò a girarla, e vide che sul retro c'era un'altra scritta.

"Pensi che le persone piú care a te ti stiano cercando a quest'ora? Vuoi sapere come stanno? Apri la busta e lo scoprirai! :D"

Incuriosita, pensò che guardare il contenuto della busta fosse una buona idea.

Ecco, forse non era una buona idea perchè l'oggetto al suo interno era una cosa che non si aspettava di vedere: si ritrovò tra le mani una foto raffigurante una ragazza accasciata a terra che aveva una profondo ferita sullo stomaco, da cui aveva perso molto sangue.

Guardando quella foto, dopo un po' realizzò una cosa.
...
Aspetta un attimo.
Perchè quella ragazza somigliava cosí tanto a sua sorella maggiore?

Sentí dei passi accanto a lei, e alzò lo sguardo, notando Lilia che si era appena fermata davanti a lei, rimanendo a testa bassa.
«Lilia...?»
La cantante d'opera, senza alzare minimamente lo sguardo, le mostrò il contenuto della sua busta.

Era solo un foglio con un messaggio.
"Ci dispiace, ma non ci pare ci sia alcuna persone che ti sta cara, quindi soffri senza foto."

Una cosa che non sapevano era che un'altra persona aveva ricevuto una cosa simile.
Infatti, Yukari continuava a fissare il foglio che aveva appena ricevuto in regalo con su scritto:
"Ci dispiace, ma non ci pare che qualcuno ti voglia bene oltre alla tua amica che però è nel killing game con te, quindi soffri senza foto pure tu."

Guardandosi intorno, però, giudicando dalle reazioni degli altri a vedere i "regali", la giocattolaia aveva come l'impressione che anche tutti gli altri avevano ricevuto qualcosa di simile a quello che aveva ricevuto lei.

C'era chi piangeva, come Hibiki, Flo, e Hayami.

C'era chi rimaneva nel silenzio assoluto e immobile, come Natsuko, Yato, Liese, e Silas.

C'era chi era arrabbiato, come Valentina, e Samir.

C'era chi sembrava piú tranquillo, come Rose, e Iker.
A proposito di quest'ultimo, subito dopo aver esclamato un:
«Oh, no!»
Si era ri-girato verso Yato e gli aveva detto, sorridendo con aria serena:
«Andiamo a prendere il gelato?»

C'era Chisato, che invece continuava ad avvicinarsi la foto alla faccia, come se volesse guardarlo di piú vicino per assicurarsi che fosse vera.
Ad un certo punto alzò leggermente il foglio che aveva sulla faccia, per vedere ancora meglio.
E su quel poco che si vedeva della sua faccia era visibile la sua confusione.

C'era invece Glynn che, anche se lxi stesso aveva detto di volere i regali, ancora non aveva visto il suo perchè si rifiutava di uscire dalla scatola.

Intanto la ragazza dai capelli rosa aveva fatto vedere la propria foto alla castana.
«Ania...» mormorò la prima, senza però ancora mostrare alcuna emozione.

«Aspetta un attimo.» disse l'altra all'improvviso, mentre la giocattolaia si girò verso di lei, leggermente confusa.
La cantante d'opera osservò per bene la foto per qualche istante, studiandola con molta attenzione.

Nel mentre xlx tre erano ancora sopra al tavolo, e N.3 continuava a ridacchiare vedendo la disperazione di tutti.
Cioè, quasi tutti.

«Scusami, N.3.» la chiamò Lilia con aria seria avvicinandosi al tavolo, con Pandora dietro che la seguiva.
«Sí? Per caso sei rimasta delusa dal tuo regalo?» le domandò la ragazzina.

«No, volevo solo sapere che significa questo.» rispose lei, per poi indicare un angolo della foto, dove c'era una scritta che recitava codeste parole:

"Realizzato con Photoshop"

«Ah.» commentarono in coro xlx tre.
«Mannaggia, ti hanno giá scoperta.» disse poi N.1.
«Tu... Tu davvero ti sei scordata di toglierlo?» domandò N.2 con la stessa espressione che aveva sin dall'inizio.
«A quanto pare, eheh...» rispose N.3.

«Controllate tutti se c'è scritto qualcosa anche negli angoli delle vostre foto!» annunciò Lilia ad alta voce, in modo che tutti la potessero sentire.

Tutti quanti iniziarono a guardare per bene: e infatti, sotto alle foto di ognuno c'era scritto proprio "Realizzato con Photoshop".

«Ehm, sí, nessuno ha torto neanche un capello ai vostri cari, solo che la mia sorellina ha editato delle loro foto per farvi credere che fossero in pericolo...» spiegò N.1.
«Dí a tua sorella che non sa neanche come si fa, a editare. Che è questo schifo?» commentò Natsuko.

Ma comunque, dopo questa scoperta, piano piano tutti iniziarono a sentirsi piú sereni e a calmarsi.

Fu a quel punto che N.1 sembrò di nuovo allarmato.
«Aspetta, non abbiamo finito con i regali!»
«Ancora?!» domandò quindi Hibiki.

«Chiediamo il parere di qualcun altro! Per esempio, tu!» disse N.3 indicando Silas.
«Vuoi un'altra tonnellata di regali?»
«No, sinceramente ne faccio volentieri a meno dopo l'infarto che mi avete quasi causato prima, m'lady, ma grazie lo stesso per l'offerta.» rispose lui con tono calmo.
«Oh, andiamo, non vorrai mica rifiutare un regalo, non è una cosa carina da fare!» ribattè lei con tono dispiaciuto e facendo anche una finta faccia dispiaciuta.
Aggiunse subito dopo, di nuovo con il suo solito sorrisetto:
«Tanto ve lo abbiamo giá dato quando siete tutti svenuti!»

«E cos'è?» domandò Pandora, anche se allo stesso tempo sinceramente aveva un po' paura a scoprirlo.
«Vi siete risvegliati tutti con un bracciale al polso, giusto?» domandò N.1.
«Bene, l'ha ideato lei.» aggiunse N.2 indicando la sorella.
«Serve a condividere il vostro dolore e peggiorare la vostra esperienza in questo killing game!» annunciò quest'ultima con un ghigno e spalancando le braccia.
«... In che senso...?» domandò Lilia.

«Nel senso che se uno di voi si fará male, anche un'altra persona sentirà il dolore.» spiegó con calma il biondo.
«Ecco, tenete: questa è la lista degli abbinamenti per questa cosa. Però visto che siete dispari, c'è un solo abbinamento da tre persone, mentre tutti gli altri sono da due.» disse poi, tirando fuori dal nulla una lista.

La lista era la seguente.
"Pandora - Chisato.
Lilia - Rose.
Liese - Flo.
Yato - Natsuko.
Hibiki - Iker.
Yukari - Silas.
Au - Samir.
Hayami - Valentina - Glynn."

«Sarebbe il caso di provare per vedere come funziona?» domandò Natsuko.
«Io, mi offro io per provarlo, tanto sono abituato a farmi male! Qualcuno mi colpisca!» disse Iker alzando la mano.

«Perfetto allora!» disse Hayami sorridendo, per poi dargli uno schiaffo.
Un attimo dopo Hibiki girò la testa da un lato e si mise una mano su una guancia, come se avesse sentito anche lei il dolore dello schiaffo.
«aHIA-» esclamò quest'ultima.
«... Ah, ma allora è vero! Funziona!» disse lo stuntman, mettendosi anche lui una mano sulla guancia per il dolore.

«Chissá come questo vi complicherá la vita in questo gioco. Buon divertimento!» disse la bionda, ancora ghignando.

CONTINUA.
NELLA PROSSIMA PUNTATA:

«Andrá tutto bene.»

«Io ti ammazzo!»

«Ce la posso fare!»

«Sono circondata da idioti.»

«È morto, e ciao!»

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