Capitolo 14 - Al tramonto

La cosa che amo di più dell'Università, è il fatto che abbiamo sempre del tempo libero nel pomeriggio. E non c'è cosa migliore, perché è molto utile per scrivere la tesi, ripetere, organizzarmi per le lezioni del giorno seguente e per passare del tempo libero dopo l'università. Mi permette anche di fare ordine nei miei pensieri. Perché nonostante sia abbastanza veloce con lo studio... Ultimamente i miei pensieri sono sempre rivolti ad una persona...

«Ciao! Stai ripetendo?»

Ho subito nascosto sotto al braccio, l'angolo del foglio sul quale stavo scrivendo "Rayan" in minuscolo.

«Ciao Melody, s-si, stavo rileggendo gli appunti!»
A volte mi comporto come un'adolescente disperata! Ho immaginato di darmi un colpo sulla fronte.

«Ancora non riesco a credere che le vacanze siano così vicine. Ho già previsto tutto: tornare a casa dai miei, chiudermi due settimane in camera, e portare a termine il secondo paragrafo della tesi!»

«Wow, un modo di fare alquanto drastico. Per quanto mi riguarda, ne approfitterò per uscire un po' e vedere i miei amici.»

«Non hai paura di rimanere indietro rispetto agli altri?»
Mi chiede Melody.

«Cosa vuoi dire?»

«Ehm, questo è un periodo dell'anno in cui tutti ne approfittano per andare avanti...»

Il mio cuore ha iniziato a battere forte senza che lo volessi. Eppure ho la sensazione di organizzarmi abbastanza bene in questo periodo e di andare avanti piuttosto velocemente... Ma se dovessi iniziare a paragonarmi agli altri, ci sarà sempre qualcuno un po' più avanti di me...

«Ma non preoccuparti, sono sicura che andrà tutto bene!»
Aggiunge, deve aver notato il mio disagio.

«S-si, grazie Melody.»

«Per me invece è diverso, ho molto più lavoro rispetto a voi, è normale.»

«Ehm...»

«Sai no, come assistente del professor Zaidi è difficile gestire tutto...»

«Ah, si!»

«Stasera farò di nuovo tardi... Devo andare da lui per aiutarlo e mettere a punto il famoso progetto di cui ti ho parlato l'ultima volta.»

Da lui!?

«A casa sua? Perché non lo fate in una delle aule qui? »

«Ci sarà una grande assemblea generale stasera, con tutti i donatori dell'università. Il professor Zaidi non vuole essere d'intralcio all'assemblea e poi abbiamo bisogno di un posto per concentrarci...»

Ho premuto le unghie contro il palmo della mia mano, senza alcun controllo.

«Perciò non vedo l'ora di andarci!»
Aumenta la dose.

«Non ti sembra comunque un po' strano?»

«Beh, so bene che esternamente possa sembrare strano, ma... È normale che lavoriamo insieme su questo progetto, dopotutto ho anche partecipato alla fase di elaborazione!»

«Si, sicuramente, ma il fatto che tu vada da lui per farlo... Non va un po' oltre alcuni... Limiti?»

«Siamo adulti, sappiamo che ci incontriamo per parlare dell'Università e di nient'altro.»

«Si, lo capisco, ma...»

«Bene, in ogni caso, che rimanga tra me e te... Non vorrei mai che si mettano a circolare delle stupidi voci a questo proposito... Tu ne sai qualcosa.»

«Si, haha.»
Il palmo della mano inizia a farmi male.

«Ma in fin dei conti, so bene che i suoi metodi non sono apprezzati né dalla direzione né dagli studenti. Personalmente, credo che sia un genio della pedagogia. Ogni sua lezione è innovativa ed interessante! Nessun professore riesce ad attirare la mia attenzione come lui. Non trovi che sia affascinante? »

Oh se solo potessi sapere l'effetto che mi fa, Melody... Ho sorriso educatamente, chiudendo il mio quaderno.

«Si, hai ragione! Bene, scusa Melody ma la giornata è stata lunga, vado a riposare. »

«Oh, mi dispiace, pensavo di poter restare con te. L'appuntamento con il prof Zaidi è tra mezz'ora.»

«Scusami, ma ho davvero bisogno di riposare... Sarà per un altra volta. In ogni caso, ci vediamo presto, con Chani e Yeelen per lavorare su questo "famoso progetto." Se ho capito bene, potremo passare molte ore insieme!»

«Si è vero! Buona serata.»

«Grazie Melody, anche a te.»

Ho salutato Melody per poi dirigermi nel dormitorio della mia stanza. Mi sono messa alla scrivania e mi sono rituffata sui miei appunti, senza scrivere nulla sugli angoli delle pagine questa volta! Dopo un ora e mezza, la mia mente ha iniziato di nuovo a viaggiare... Non ho ancora rivisto Rayan dopo la nostra serata al cinema... La situazione fa sì che i nostri incontri siano limitati... E l'attesa non fa che accentuare la voglia di vederlo, è un vero circolo vizioso. Ancora non riesco a credere che Melody andrà a casa sua prima di me! Se una studentessa può andare da lui senza risvegliare dei sospetti, perché non posso farlo anch'io? Pur provando in tutti i modi a razionalizzare, quelle stesse domande ritornano ogni dieci minuti.

«Studierai ancora per molto?»
La voce di Yeelen interrompe i miei pensieri.

«No, ho finito... In ogni caso ho dato tutto per stasera. Non riesco più a concentrarmi.»

«Idem.»

Yeelen è rimasta immobile per un attimo nel bel mezzo della camera a fissarmi. Credo che voglia dirmi qualcosa ma sta esitando...

«Va tutto bene?»
Le chiedo.

«Si, sto per guardare una serie sul mio pc...»

«Ok...quale serie?»

«Si tratta di.. American horror story la conosci?»

«Si, ho visto la prima stagione e mi è piaciuta molto!»

Abbiamo deciso di guardare insieme la serie, non riesco ancora a credere che si tratti davvero di Yeelen. È come se la mia coinquilina fiera, che pensa solo alla sua carriera fosse improvvisamente... Svanita. Sto iniziando a conoscerla solo adesso... Basta un momento di vulnerabilità a trasformarla. Forse manca solo di... Fiducia in se stessa. È difficile dover recitare una parte ogni giorno. O sbaglio...

Mi ha passato un pacchetto di caramelle invitandomi a prenderne una, l'ho fatto con piacere e dal quel momento abbiamo continuato a mangiare senza fermarci. Abbiamo guardato tre episodi prima di renderci conto che era ormai tardi, e siamo andate a dormire.

Nel sollevarmi ho dato un occhiata al mio orario di lezioni sul telefono, la giornata sembra abbastanza tranquilla oggi. Ho fatto molti passi avanti con la tesi e lo studio... È da tanto tempo che non vado ad un corso di sviluppo personale. Fa sempre bene prendere dei punti bonus... Tanto vale andarci! Mi sono vestita e ho messo lo zaino in spalla. Dopo la lezione sono andata a mangiare con Chani in sala mensa.

«Sei un po'... In ansia?»
Mi chiede Chani.

«Per?»

« Ebbene, la prossima lezione è con...»

«Rayan...! Ah si, è vero. No. Voglio dire... Non so davvero più che pensare dopo che Melody ha passato la serata a casa sua.»

«Cosa?!! »

«No, sto esagerando... È andata da lui per lavorare sul progetto, l'università era occupata a causa di un'assemblea di donatori, qualcosa del genere, quindi...»

«Ah, ma è normale, è la sua assistente...»

«Sarebbero potuti andare alla biblioteca municipale, o a quella dell'università o...»

«Può essere che il progetto necessita di oggetti o di quadri che ha a casa sua, dev'essere sicuramente per questo che l'ha invitata da lui.»

«Degli "oggetti", sai che così non mi rassicuri.»

«Ma no! Degli oggetti per il progetto! È la gelosia che ti fa parlare.»

«Non sono gelosa.»

«Solo un po' maniaca.»

«Sshhh!»

Dopo aver mangiato tutto ciò che c'era sul vassoio, ho seguito Chani per la prossima lezione.

«Bene, buongiorno a tutti!»

Io e Chani ci siamo affrettate a prendere posto mentre Rayan stava salutando la classe.

«Oggi vi presenterò il famoso progetto di cui vi ho parlato l'ultima volta. In seguito potrete mettervi in gruppo ed iniziare a scambiare qualche idea insieme. Ricordate i gruppi che avevo formato? Erano gruppi da quattro.»

Ho lanciato un'occhiata a Chani e ho subito incrociato gli sguardi di Yeelen e Melody che ci stavano cercando a loro volta con lo sguardo.

«Ci sono diverse tappe in questo progetto, per iniziare: dovete creare un'opera. Poco importa la natura della stessa, può essere un dipinto tradizionale, una fotografia, una scultura o... Una performance...»

«Ma professore non siamo mica degli artisti! La storia dell'arte non è direttamente...»
Uno studente ha interrotto Rayan.

«Lasciatemi terminare, potrete pormi delle domande in seguito. Con un po' di fortuna potrete avere un artista nel vostro gruppo, e magari approfittare del suo savoir faire, altrimenti, tutto ciò che vi è chiesto è di creare, anche se pensate di non essere all'altezza! Non è importante! Lo scopo è quello di cercare in tutti i modi di mettervi in esposizione.»

Ho guardato Chani con gli occhi spalancati.

«C-cosa?»
La domanda mi è uscita di bocca in modo spontaneo, non sono riuscita a trattenerla.

«Date il meglio di voi. È per questo che siete in quattro. Fate appello a tutte le gallerie d'arte della nazione, cercate di farvi notare per le strade, condividete la vostra arte sui social, diventate... Virali! Non avete nulla da perdere. L'obbiettivo non è di riuscire nella vostra esposizione ma di vedere quali mezzi avete usato per farlo. Dopo le vacanze, ci presenterete la vostra opera d'arte e ci racconterete come e a quale pubblico avete cercato di promuoverla. I rifiuti, i successi, i fallimenti... Non è questo ciò che importa ma la strada che avete preso per arrivare al risultato finale. Il voto sarà preso in considerazione per la laurea. Può essere che qualcuno tra voi diventerà gallerista dopo i corsi, o agente di un artista, o altro... Voglio che prendiate coscienza a cosa può andare incontro un artista che voglia farsi riconoscere in tutti i modi possibili. E che facciate un paragone con la vostra esperienza. Ed anche che tentate di raggiungere il vostro scopo prendendo in considerazione tutte le strade possibili. Chissà forse dietro qualcuno di voi si nasconde un grande artista e quest'esercizio può essere la giusta occasione per orientare la propria carriera. In ogni caso ne uscirete sicuramente cresciuti.»

Mi sono girata verso Chani, le sue mani attaccate al banco, e il suo sguardo quasi sconvolto.

«Tutto bene?»
Le chiedo a bassavoce.

«S-si.»

Tra gli studenti ha iniziato a regnare la confusione.

«Vedo che siete già abbastanza ispirati. Coraggio, cambiate posto e raggiungete il vostro gruppo per iniziare a discutere!»

Yeelen e Melody hanno preso le loro cose e ci hanno raggiunte per sedersi accanto a noi.

«È geniale, questo prof è fantastico!»
Risponde Melody tutta entusiasta.

«Riconosco che sia qualcosa di veramente eccezionale.»
Confermo, ancora sorpresa.

«Si, nemmeno io mi aspettavo una cosa del genere.»
Imita Chani.

«Sono contenta! All'inizio il progetto non era così, ma quest'idea mi sembra migliore!»
Continua Melody.

«Bene, allora, tra di voi c'è un artista incompresa? Per quanto mi riguarda, la mia competenza in questo ambito è inesistente»
Aggiunge Yeelen, tagliando corto.

Yeelen ha disegnato uno stickman all'angolo del foglio.

«Ahah, stupendo.»

«Potremmo cercare di esporre anche questo! Guarda il quadro "Cane che abbaia alla luna" di Joan Miro e...»

«Si ma si tratta di Joan Miro non di me, una sconosciuta uscita dal nulla!»

Ho lanciato un'occhiata a Chani che è rimasta in silenzio. Le ho dato un leggero colpo con il gomito.

«Non so...»
Risponde lei.

«Cosa state mormorando voi due?»
Ci chiede Yeelen.

«Niente niente!»
Dico.

«Bene, tu Amita, scolpisci, disegni o altro?»
Mi chiede Yeelen.

«No, ma...»

«Altrimenti tu Yeelen, con tutte le conoscenze che hai in famiglia, potremmo cercare di esporre il tuo stickman?»

 «Va tutto bene?»
Rayan si è avvicinato al nostro tavolo. Ho incrociato il suo sguardo senza lasciar trasparire nulla. Anche lui ha fatto lo stesso. Siamo diventati esperti nell'ambito io e lui.

«Più o meno.»
Rispondo.

«Melody ha proposto di esporre il mio stickman ma non sono sicura che...»

«Se Yeelen utilizzasse la rubrica di sua madre, potremmo sicuramente...»

«È un imbroglio! È ingiusto!»
I commenti arrivano da un gruppo di ragazze accanto a noi.

«Eppure è la realtà. All'esterno dell'università avviene esattamente lo stesso, ci sarà sempre qualcuno che riuscirà più facilmente, per diverse ragioni. Sarebbe da ipocriti impedir loro di utilizzare questi mezzi. Se fossimo stati al posto loro l'avremmo fatto senza un minimo d'esitazione, non è così?»

I mormorii sono cessati per un istante dopo la risposta di Rayan.

«Concentratevi sul vostro gruppo. I paragoni sono rimandati al giorno della consegna delle presentazioni.»

Rayan si è girato verso di noi.

«Penso che possiate fare meglio di questi piccoli abbozzi all'angolo di un foglio. Lo scopo è anche quello di andare oltre i vostri limiti. Non avete nient'altro da propormi?»

«Non lo so, per quanto mi riguarda no... Ma può essere che il nostro gruppo non abbia ancora scoperto tutte le sue carte.»

Ho dato un occhiata verso Chani in modo discreto. Ma non ha aggiunto nulla a quello che ho detto.

«Vedete, secondo me sarebbe meglio se ne parlate tra di voi, non siete obbligate ad iniziare da stasera, ne da domani. Imparate a conoscervi meglio ed a sfruttare tutte le vostre competenze. Coraggio, vi lascio discutere... Sento che non mi sono sbagliato sulla formazione di questo gruppo, sono sicuro che ne verrà fuori qualcosa di molto interessante. »

Si è allontanato e abbiamo continuato a discutere. Chani stava cercando di trovare una soluzione senza dover rivelare agli altri i suoi talenti d'artista, nonostante le diverse occhiate che le avevo lanciato fino a quel momento. Alla fine, abbiamo optato per la fotografia. Faremo tutte delle foto durante una settimana. Ci riuniremo in seguito per scegliere la più bella, a prova di galleristi. Quando è stata annunciata la fine della lezione, ci siamo messe a dare un'occhiata alle foto che avevamo sul telefono. Non c'è nulla di eccezionale. Eccetto me. Ho cercato di avanzare lentamente per fare in modo di essere l'ultima, facendo attenzione a non destare sospetti. Melody è scesa dai gradini e si è avvicinata a Rayan con una marea di documenti tra le mani.

«Quindi la settimana prossima farò il giro di tutti i progetti per vedere il loro avanzamento. Vi farò sapere se c'è qualcuno che ha bisogno di più aiuto e se qualcuno...»

« Si grazie Melody, io.. Inanzitutto senza pressione, lasciamo che riflettano su cosa fare.»

«Si, certamente e...»

«Mi scusi, credo che una studentessa abbia qualche domanda da farmi.»

Melody si è girata verso di me con sorpresa, e sono diventata rossa improvvisamente, senza volerlo. Mi sono avvicinata alla cattedra ma Melody ha continuato a restare in piedi accanto a Rayan.

«Ehm, può andare Melody.»

«Ah si, pensavo che... Bene... Non esitate a venire verso di me se avete delle domande a proposito di.. Sopratutto perché siamo nello stesso gruppo!»

«Si, certamente, grazie Melody.»

«È un piacere... Io... Bene, vi lascio.»
Melody ci ha lasciato uno sguardo sospetto prima di uscire dall'aula. La porta è rimasta aperta, chiuderla in quel momento avrebbe potuto destare dei sospetti. Rayan ha abbassato il tono della voce prima di parlarmi.

«Se ogni volta che finisce una lezione vieni da me, ad un certo punto può sembrare sospetto. Non te la prendere, anch'io muoio dalla voglia, ma...»

«Melody è venuta da te lunedì? Io.. Me l'ha detto lei.»

«C-cosa? Ah, si, non avevamo scelta dal momento che l'assemblea dei... »

«Non posso fare a meno di pensare al peggio.»
Lo interrompo, dando finalmente vita ai miei pensieri.

«Non sapevo che fossi una persona "inquieta e gelosa".»

«Hai ancora molto da imparare su di me.»

«Si, e spero di poter scoprire ancora di più... Se ti può rassicurare... Io e Melody siamo rimasti in facoltà. Alla fine sono riuscito ad avere le chiavi della mensa. Amita... Ci sei solo tu. »

«Io... Scusami non ho riflettuto.»

«No, hai bisogno di qualcuno che ti rassicuri, ti capisco benissimo. Ed io lo farò ogni volta che sarà necessario. »

Ha accarezzato il mio braccio per un attimo, prima di allontanarsi di qualche passo.

«Non so se riusciremo a vederci questa settimana, ho... troppe cose da preparare.»

«Oh, capisco.»

«Farò di tutto per riuscire a liberarmi.»

« Fai quello che puoi. Riusciremo sempre a trovare un modo io e te.»

«Si, lo spero.»

Ci siamo scambiati uno sguardo di tristezza, e sono uscita dall'aula accelerando il passo.
Chani mi aspetta sulle scale.

«Lo so, ciò che stai cercando di fare ma non funzionerà.»

«Dov'è finita la Chani che conosco? la Chani senza paura? La Chani pronta a tutto? La Chani che ha sempre la frase giusta sulla bocca, che incoraggia a non arrendersi mai di fronte a un ostacolo?»

«È diverso.»

«Sei piena di talento e credo in te.»

«Perché siamo amiche.»

«Perchè hai un dono. Chani, credo che...»

«Per adesso non saprei... Lasciami un po' di tempo per riflettere.»

«Ok, Chani... Se hai bisogno di essere incoraggiata, sono qui.»

«Grazie. Vado in camera a chiamare i miei genitori e riposare un po'. A più tardi.»

«Si, buona serata.»

«Anche a te.»

Fino ad ora sono stata più che costante nello studio, ogni sera sui libri, ma adesso ho bisogno di andare a sfogarmi un po' in palestra.
Ho passato il giorno successivo a lezione, ed ho ricevuto un messaggio da Rosa che mi proponeva di passare da lei nel tardo pomeriggio.
Non ho esitato ad accettare. Ho toccato leggermente il campanello e Rosayla mi ha subito aperto. Sembrava che stesse aspettando dietro la porta.

«Hello.»

«Ehi, tutto bene?»

«Sono contenta di vederti.»
Io e Rosa ci siamo sedute sul divano. Ha posato del tè e dei biscottini sul tavolino, come al solito. Abbiamo discusso per un po' del suo stato d'animo attuale, soprattutto di quello che sente quando deve andare a lezione.

«E tu? Stiamo parlando solo di me, che mi racconti?»

«Oh.. Niente.»

Parlare di ciò che succede nella mia vita dopo tutto quello che ha vissuto Rosayla mi sembra molto futile.

«No, so che nascondi qualcosa..»

«No, niente di che.. Tu piuttosto, racconta, come sta Leigh? »

«Sai.. Non vorrei che tu possa sentirti in colpa a parlare di te, soltanto perché ho vissuto un.. Dramma... Al contrario, penso che concentrarmi su qualcosa di diverso da me potrebbe farmi solo bene.»

«Mi stavo appunto dicendo che non avevo voglia di assillarti con i miei "problemini" sei riuscita a leggermi nel pensiero. È un dono che potrebbe servirti nella tua futura carriera! »

«Ahhh, lo spero.»

«Vedi.. È complicato da spiegare, come dire... Nella mia vita c'è... Qualcuno.»

L'ho detto troppo presto. Ci penso sempre e non c'è nessuno con cui posso parlarne... Con Chani ne parlo, ma... Siamo sempre a lezione, e siamo circondati da tante persone, non riusciamo a parlarne serenamente. A dire il vero, muoio dalla voglia di condividere quello che vivo.

«Sei davvero fidanzata?»

«Ahah, perché? Ti sembra così improbabile?»

«No, assolutamente, è solo che non mi aspettavo una notizia del genere! Ma è fantastico! Sono contenta per te. Lo conosco?»

Non avrei dovuto dirglielo, non avrei dovuto dirglielo, non avrei dovuto dirglielo...

«No, non avrei dovuto dirtelo, lascia perdere.»

«Che vuoi dire?»

«È stupido.»

«Quando ne parli sembra tutto tranne che stupido!»

«No ma si tratta soltanto di una piccola storia d'amore e...»

«Mentre ne parli tremi Amita, non sembra proprio essere "una piccola storia d'amore".»

«Mi sono pentita di aver trattato quest'argomento, ho parlato troppo in fretta. Parliamo di te piuttosto.»

«Aspetta, aspetta, aspetta, che significa che "ti sei pentita di averne parlato"? Perché? Con me puoi parlare liberamente, lo sai. »

Ho fatto un respiro profondo

«No, non posso. Con te o con chiunque altro, questa relazione dev'essere segreta e... Non devo..»

«Eppure è chiaro che non vedi l'ora di parlarne. Amita, devo preoccuparmi? Ti sei messa insieme ad un capo della mafia o cosa!?»

Ho sorriso leggermente, e ho pensato subito a Nath.

«No, io...»

«Aspetta!»

«Cosa?»

«Aspetta, aspetta, aspetta! Non mi dire che...»

«No, sarei sorpresa se tu sapessi di cosa si tratta, Rosayla !»

«Stai con Rayan?»

«Ma come è... Come?»

«Quindi è così!? Davvero??»

«Ma, non ho detto nulla, io...»

«Ne ero sicuuuura!»

«Ma, come?»

«Sai che Rayan viene in negozio regolarmente?»

«S-si... Ma, ne ha parlato con Leigh?!»

«No, ma... Mi ha detto che c'era qualcuno nella sua vita, diciamo che era sottinteso. Leigh gli ha proposto di venire a mangiare a casa un giorno di questi, con sua moglie. Ha farfugliato qualcosa del tipo: "No, non posso, voglio dire, è complicato, grazie per l'invito ma non penso che..." Voglio dire, è stato un po'... Strano. Quando Leigh me l'ha raccontato ho ipotizzato questa situazione dovesse essere recente per avere una risposta così frammentata... Ma ripensandoci entrambi, ci abbiamo scherzato su, dicendoci che fosse una relazione segreta con una grande attrice, o meglio... Una studentessa! E... Adesso mi dici questo... E ripenso al modo in cui stavate insieme quando siamo andate a bere qualcosa in spiaggia... Come se avessi sentito un tic! Ed è diventato tutto chiaro! »

Mi sono data un colpo sulla testa.

«Ah si, ma che detective di talento!»

«Non è così? E quindi... È vero?»

«Ebbene, io... Si ma capisci che non bisogna parlarne, Rayan rischia di perdere il lavoro ed io rischio di essere mandata via dall'università...

« Respira.»
Rosayla mi ha messo una mano sulla spalla.

«Sono con te lo sai?»
Continua lei.

«C-cosa?»

«Penso che Rayan sia davvero simpatico, ho anche molta fiducia in Leigh, mi sorprende la sua dimestichezza nel capire subito le persone.»

« Io...»

«Non ne parlerò a nessuno. E non mi sorprende affatto. Non sei né la prima né l'ultima ad aver avuto una cotta per un professore. È la classica love story!»

«Non so se sia proprio classica, ad ogni modo per me non lo è. Ho passato intere giornate a fare sangue acido. Ho paura che possano scoprirci e che la nostra vita possa cambiare.»

«Amita, ad ogni modo, sembrate entrambi coscienti dei rischi a cui andate incontro...È più forte di voi, si capisce. Su con la vita... È il tuo ultimo anno. Immagino che pochi ne siano al corrente. »

«Si...»

«Quindi andrà sicuramente tutto bene, mancano solo pochi mesi! Meno di un anno!»

«Mmmh...»

«E quindi? Sai bene di star stuzzicando la mia curiosità, dimmi, voglio sapere cos'è successo?!»

«Ahahahh si...»

Le ho raccontato tutto, passando in rassegna quanto fosse accaduto nelle ultime settimane..

«Sono davvero contenta per te.»
Mi dice sorridendomi.

Ho visto l'orario sul cellulare.

«Si..devo andare gli altri mi aspettano. Grazie per il tè e i biscottini. Erano deliziosi, come al solito!»

«Grazie a te per essere passata! Aspetta, prima di andar via.. Volevo chiederti una cosa.»

«Si?»

«Ecco...io e Leigh ritorniamo alla casa al mare questo weekend... Devo andarci. Non mi sentivo pronta fino ad ora. Non so come spiegarlo ma... Quando Leigh L'HA comprata e mi ha fatto una sorpresa, sapevo già di essere incinta. Ed ho sempre associato la casa al... bambino... Ero già proiettata nel momento in cui saremmo entrati tutti e tre insieme... »

Ho preso la mano di Rosa nella mia.

«Mi conosci, avevo già pensato alla stella da attaccare nella sua cameretta, e.. Per farla breve, adesso mi sento pronta. Sento addirittura il "bisogno" di tornarci. Però questa volta so che saremo in due.»

«È una buona idea Rosa, sono contenta per te.»

«Vorresti venire con noi...?»

«Non preferite restare soli questa volta?»

«Onestamente, preferirei che questo weekend sia meno "ufficiale", e vorrei averti al mio fianco assieme a Leigh. Così potremo andare a bere qualcosa, discutere, scherzare, stare insieme. Voglio che vada tutto per il meglio. Volevo proporlo anche ad Alexy ma so che non sarà disponibile questo weekend. Ed ho bisogno di farlo adesso, non voglio attendere. Può sembrare stupido, ma... Ho la sensazione che sia qualcosa che potrebbe aiutarmi superare un Cap... Una tappa.»

«Quando vuoi andarci?»

«Sabato, nel pomeriggio?»

«Sono disponibile!»

«Grazie, è molto importante per me.»

«Mi fa molto piacere Rosa. E poi sarà una svolta ai miei soliti weekend. »

«E visto che Alex non c'è... Se vuoi, puoi portare Rayan!»

«Mmh, non sono sicura che...»

«Se qualcuno dovesse farti qualche domanda, potremmo dire che è stato Leigh ad invitarlo! Dopotutto, adesso sono amici!»

«Ma non sarebbe un'uscita un po'... Speciale per te. Vuoi davvero che venga?»

«Te l'ho già detto, vorrei che fosse meno ufficiale. Ho bisogno di un po' di leggerezza.»

«In realtà, non sono nemmeno certa che possa...»

«Non fa niente, prova a chiederglielo, ci vediamo sabato davanti al negozio di Leigh alle 14.00. Se verrete entrambi, sarà fantastico, se ci sarai solo tu, passeremo comunque un bel momento. L'importante è che ci sei tu!»

Ho abbracciato Rosa per salutarla. Ci ho messo un po' di tempo a lasciare la sua mano. Ho dato un'occhiata all'orario passando al cancello. Sono un po' in ritardo per la sessione di studio con gli altri. Secondo me sono già arrivati tutti. Ho incontrato Chani una volta dentro.

«Ehi! Stavo iniziando a pensare che sarei rimasta sola.»

«Ma no, perché, sei sola adesso?»

«Sei la seconda arrivata.»

«Abbiamo il tempo necessario per occupare i banchi affinché ci sia posto per tutti! Sono certa che stanno per arrivare!»

«Si.»

Abbiamo iniziato a tirar fuori le nostre cose e ci siamo messe sul banco più grande.

«A proposito, stai bene?»
Mi chiede.

«Certo, tutto bene e tu?»

«Tutto bene.»

«Spero di riuscire a essere produttiva, ho iniziato a sbadigliare ancor prima di arrivare.»
Le dico.

«È tutta una questione di volontà!»

Alexy e Morgan sono entrati in biblioteca.

«Ciao! Scusate per il ritardo.»
Alex mi si avvicina.

 «Non ti preoccupare siamo appena arrivate.»

«Fantastico!»
Concorda Morgan

Abbiamo spostato i tavoli per essere sicuri di poter entrare tutti nella stessa zona. Alcuni sono stati già occupati.

«Bene, perfetto iniziamo?»
Aggiunge Alex. Ci siamo messi a sedere. Non so se è il fatto di stare insieme a provocare quest'effetto. Ma trovo che sia molto più semplice concentrarmi avendo delle persone che leggono e scrivono accanto a me. Il fatto di non voler disturbare il loro studio, mi spinge a concentrarmi sul mio.

«Ciao! Credevo che non sarei mai riuscito a liberarmi del mio gruppo di lavoro precedente»
Arriva anche Hyun.

«Felice di vederti, siamo molto più simpatici e seri del tuo gruppo, hai fatto bene a venire.»
Scherza Morgan.

«Lo credi? Non ne sono sicuro.»

Priya è apparsa dietro Hyun.

«Scusate il ritardo! A quanto pare avete già iniziato.»

«Oh non preoccuparti, eravamo tutti in ritardo.»
Rispondo.

Abbiamo lavorato seriamente per due lunghe ore. Con il passare del tempo, ha iniziato ad instaurarsi un clima di leggerezza. Facevamo girare le nostre copie per leggere a vicenda quello che avevamo scritto, e per avere un parere esterno al nostro lavoro. Quando sono con loro riesco sempre ad andare avanti con lo studio. Ci diamo coraggio a vicenda. Ad un certo punto, le discussioni hanno iniziato a distaccarsi dall'argomento "tesi."

«E la ragazza ha chiesto il numero di Morgan davanti a me!»

«E tu Morgan, non hai detto niente?»

«Le ho detto che sono sempre curioso di incontrare altre persone e contento di farmi degli amici.»

Tutti hanno riso e abbiamo continuato a raccontare degli aneddoti dello stesso genere.

«E tu Amita, c'è qualcuno nella tua vita?»
Mi chiede Priya.

«Mmh... È molto più complicato di quanto si possa pensare, io...»

Ho scambiato uno sguardo preoccupato con Chani.

«No, non c'è nessuno nella mia vita.»
Dico.

«Scusami, non volevo fare delle domande indiscrete.»

«No, non ti preoccupare!»

Abbiamo continuato a parlare per un po' di tempo, finché non ci siamo accorti che l'ora era ormai tarda. Abbiamo sistemato le nostre cose.

«La cosa positiva è che andiamo tutti nella stessa direzione!»

«Ahaha si»

«Buonanotte!»
Morgan e Alex ci salutano.

«A presto, buon riposo.»

«Grazie Hyun.»
Gli sorrido.

Sono salita in compagnia di Priya e Chani. Ci siamo augurate la buona notte prima di rientrare nelle nostre rispettive camere. Dopo aver sistemato le mie cose per domani, mi sono messa a letto. Mi sono addormentata in modo molto più rapido rispetto alla notte scorsa. Nello svegliarmi, mi sono resa conto che si trattava dell'ultimo giorno di università della settimana. Fatto che accentuó la mia voglia di andare al mare con Rosa e Leigh. Non faccio una gita fuori porta proprio dall'ultima serata in cui sono andata al mare... Ho inviato subito un messaggio a Rayan per proporgli di unirsi all'uscita. Spiegandogli i piani di Rosa e Leigh, e il fatto che la sua presenza non risveglierebbe i sospetti. Spero che dirà di sì... Sarebbe un'occasione d'oro per passare del tempo insieme.

Vrrrrrrr

Ho preso subito il telefono. Ha già risposto?

"Sarebbe perfetto ma... Non sarà possibile questo weekend."

"Mi dispiace... Magari potremmo rimandare ad un'altra volta? Tra due settimane sarò più disponibile..."

«Uff»
Ci ho creduto così tanto che adesso sono un po' delusa... Gli ho inviato una risposta triste e succinta, confermandogli che ne avremmo riparlato tra due settimane... Quindi immagino che non ci vedremo questo week end...È molto più difficile di quanto non avrei creduto. Mi sono vestita ed ho raggiunto Chani nel cortile dell'università. Senza rendersene conto, Rosayla mi aveva dato l'opportunità di rilassarmi dopo queste ultime settimane di riposo. Più passa il tempo più divento impaziente. Sono già proiettata all'indomani, al fatto di passeggiare sulla sabbia, sentire il verso dei gabbiani respirando l'aria di mare... Come la prima volta, adesso ho l'impressione di essere davvero utile a Rosa, aiutandola a tenere sotto controllo i suoi demoni. Fino a questo momento sono stata presente, per quello che potevo, dandole dei consigli maldestro senza sapere davvero quello che stavo dicendo. Questa volta, mi ha chiesto in modo esplicito di stare con lei... Ho voglia di farlo... Per lei. E con mio più grande sollievo, la giornata è terminata. Che il weekend abbia inizio. Ho anticipato tutte le cose che avrei dovuto fare per la settimana prossima, in modo da avere la mente libera domani. Yeelen stava ascoltando la musica sul letto, mentre io cercavo una tenuta da spiaggia nell'armadio.

«Vediamo...»
Il mio completo di jeans con la mia giacca fatta all'uncinetto sarebbero perfetti! Ad ogni modo, sono ancora indecisa.

«Perfetto!»
Ecco fatto!

Vvrrrrr

Un messaggio da Rosa.

"Ci trovi al negozio di Leigh, andiamo con la sua macchina! A dopo!"
Ho preso tutto ciò di cui avevo bisogno e sono uscita di corsa dalla camera. Finalmente posso fare un po' di spazio nella mente e pensare un po' a me stessa. E togliermi per un po' Rayan dalla testa, non faccio che pensare a lui in questo momento.

«Ehii, sei pronta?»
Mi chiede.

«Si, pronti, partenza, via!»

«Leigh sta dando le ultime istruzione ai commessi, ci siamo quasi.»
Siamo saliti tutti e tre in macchina di Leigh. Il tragitto ci ha permesso di discutere del più e del meno. Man mano che si avvicinavamo alla nostra destinazione, Rosayla diventava più silenziosa. Ad un certo punto, Leigh ha preso la sua mano ed ha iniziato a disegnarle piccoli cerchi sul dorso della mano, col pollice. Io e Leigh abbiamo continuato a discutere come se nulla fosse.

«Avevo dimenticato fino a che punto questo posto fosse bello! C'è un tempo fantastico, forse ci sarà tanta gente. »
In fin dei conti è meglio che Rayan non sia venuto, sarebbe stato rischioso... Mi sono girata verso Rosa e Leigh, piena d'entusiasmo. Rosa si è rifugiata tra le braccia di Leigh, ed ha iniziato a piangere.

«Rosa... Io...Non devi forzarti, vuoi entrare? »

«No... I-io... Andiamo... Adesso. Andiamo a casa.»

Abbiamo attraversato la spiaggia tutti e tre in silenzio. Leigh ci ha condotti attraverso una scala su una duna, poi siamo passati per un sentiero in mezzo all'erba alta. Abbiamo camminato fino ad arrivare ad un cancello di legno. Lì ho preferito lasciarli soli.

«Vi aspetto in spiaggia.»

Arrivata sulla sabbia calda, ho tolto le scarpe e ho iniziato a camminare in riva al mare, in attesa del loro ritorno. Dopo trenta minuti sono tornati.

 «Scusami ti abbiamo fatto aspettare.»

«No, affatto, non ti preoccupare. V-va tutto bene? »

«Si. Andiamo... A prendere un cornetto ed una limonata?»

 «Programma interessante! Andiamo.»

Leigh ha ordinato da bere e ci ha servite.

«Offro io.»
Dice Leigh.

«Grazie, sei un tesoro.»

«Grazie a te.»

«D-di niente... Non ho fatto niente.»

«Sei sempre presente, anche nei momenti peggiori, ed è già tanto.»

Ho preso Rosa tra le mie braccia. Poi abbiamo continuato a sorseggiare tranquillamente le nostre limonate, osservando le persone che passeggiava in riva al mare. Nel bar, c'era una ragazza che suonava l'ukulele. Siamo rimasti un attimo ad ascoltarla, alternando l'ascolto con qualche chiacchierata tra noi. È stato un pomeriggio tranquillo. Ad un certo punto, Leigh ha guardato il suo telefono ed ha sussurrato qualcosa nell'orecchio di Rosa.

«Bene... Andiamo a fare una passeggiata in spiaggia e poi torniamo? Ti dispiace? Scusami... Non è stata proprio "una giornata folle" ma piuttosto calma»

«Mi è piaciuta molto, era esattamente ciò di cui avevo bisogno.»

«Anch'io...»

«Su, andiamo.»

«Oh, guarda sulla spiaggia hanno aggiunto un angolo con dei divanetti e dei cuscini!»

«No, c'erano anche l'ultima volta.»

«Davvero? Non ci avevo proprio fatto caso. Avremmo dovuto prendere qui da bere, è molto più bello.»

«È vero, è molto carino.»

«Vuoi andare a dare un'occhiata Rosa?»
Chiede Leigh

«Non vi dispiace? Vorrei fare una foto!»

«No, assolutamente, dopotutto è sabato sera ed abbiamo tutto il tempo che vogliamo!»

Il posto non è cambiato

«È qualcosa di sublime.»

Rosa ha tirato fuori il suo telefono per fare una foto. Ha girato il telefono verso di me.

Amita. «Sarò irriconoscibile con il vento e la sabbia tra i capelli.»

Rosa. «Su, sorridi! E dì:"Sorpresa!"»

Amita. «Sorpresa?»

Rayan. «Sorpresa!!!»

Amita. «Cosa?! Ma che...?»

Rayan. «Hai fatto una faccia... Immagino che la foto sia saltata.»

Amita. «Io...Io non capisco ! Cosa ci fai qua?»

Rayan. «Posso andarmene se vuoi.»

Amita. «N-no, ma!»

Rosa. «Ci siamo incontrati in giro, venerdì sera.»

Mi sono girata verso Rayan.

Amita. «Ma credevo che non potessi...»

Rosa. «Ha detto la stessa cosa a me...Non ero sicura che le cose si sarebbero sbloccate, almeno fino ad un'oretta fa. Ma alla fine, è riuscito a liberarsi. »

Amita. «Accidenti, io... Grazie! Quindi sei stata tu ad organizzare tutto questo? »

Rosa. «Grazie di essere stata sempre qui per me.»

Ho preso Rosa tra le braccia, avevo il cuore in gola.

Amita. «Ma come, perché, io...»

Rosa. «Avevo bisogno di rinfrescarmi le idee, non è stato molto, ma mi ha permesso di respirare... Di pensare a qualcos'altro»

Amita. «Io... Non c'era bisogno. Tu... Hai fatto tutto questo per me quando stai attraversando un momento diffi...»

Rosa. «Sapere che le persone che mi circondano siano felici, mi fa rivivere... Spero che tu non me ne voglia adesso, per averlo fatto.»

Amita. «No, stai scherzando, al contrario! È fantastico, grazie!Quindi che facciamo, mangiamo qui tutti insieme? »

Rosa. «No, vi lasciamo soli... È stato bello ma adesso ho bisogno di tornare...»

Rosa è riuscita ad affrontare tutta la giornata, non ha parlato molto e sembrava persa nei suoi pensieri... Immagino che abbiano bisogno di un po' di intimità dopo tutte le emozioni di oggi...

Amita. «Si capisco perfettamente.»

Rosa. «Dai, adesso vi lasciamo. Buona serata cari!»

Abbiamo salutato Rosa e Leigh ed ho scambiato uno sguardo commosso con Rosa. Gli ultimi eventi ci hanno fatte avvicinare in modo molto "intimo". Li abbiamo osservati mentre andavano via, prima di tornare in me. Mi sono girata verso Rayan ancora stordita.

Rayan. «Sembra che tu abbia visto un fantasma?»

Amita. «N-no... Io...»

Rayan. «Non credevo che sarei riuscito a liberarmi... Ma ce l'ho fatta.»

Amita. «Stavo iniziando a perdere ogni speranza sul fatto che saremmo riusciti a vederci.»

Rayan. «Come vedi, non bisogna mai perdere la speranza.»

Amita. «Ma... C'è ancora tanta gente sulla spiaggia, rischiamo di farci vedere...»

Rayan. «Sembra che Rosayla e Leigh abbiano pensato a tutto.»

Rayan ha fatto un segno con la mano, ed uno dei camerieri è venuto verso di noi.

Amita. «Ha delle conoscenze?»

Rayan. «Leigh, si.»

Il cameriere aveva messo una sbarra nella parte laterale, sulla quale c'era un cartello con scritto:"Angolo di spiaggia riservato per la serata." Ne porto un'altra, sulla quale c'era scritto: "Per qualsiasi domanda si prega di rivolgersi al bar della spiaggia.".

Amita. «Cosa? Ma non è illegale farlo?»

Rayan. «È solo per scoraggiarli. Non è poi così cattivo... Si tratta solo di una serata!»

La barriera era ad una decina di metri di distanza da noi, ed effettivamente, le persone che hanno provato ad avvicinarsi, hanno finito per fare marcia indietro.

Amita. «Ma se qualche studentessa ti riconoscesse...»

Rayan. «Non restiamo molto, giusto il tempo di mangiare e andiamo via subito dopo. Va bene?»

Amita. «D'accordo.»

Mi ha dato un bacio sulla fronte. Questo gesto così semplice mi ha provocato un brivido incontrollabile. Non sono riuscita a fare a meno di lanciare degli sguardi in direzione del bar, dove adesso c'era gente che ballava. Ha preso uno zaino nascosto dietro i cuscini. Ha tirato fuori: un insalata di avocado, delle paste choux guarnite con delle praline, una bottiglia d'acqua e una di vino.

Amita. «Hai previsto tutto!»

Rayan. «Volevo farti contenta.»

Amita. «Ci sei riuscito.»

Ci siamo seduti sui cuscini ed abbiamo iniziato a mangiare. Nessuno è venuto a disturbarti durante la nostra cena... Siamo riusciti a discutere, ma ogni tanto lanciaco uno sguardo inquieto verso l'orrizionte.

Rayan. «Non è male. È anche meglio del cinema, dovremmo farlo più spesso.»

Amita. «Se potessimo soltanto vederci sempre in queste circostante.»

Rayan. «Se potessimo...»

Amita. «Forse la prossima volta potremmo vederci nel tuo appartamento...»

Rayan. «Temo che...»

Amita. «Se mai dovessero vederci, potremmo dire che ti stavo aiutando per andare a prendere del materiale per qualche progetto!»

Rayan. «Sai bene che mi sarebbe piaciuto, ma è rischioso, io...»

Amita. «Siamo andati al cinema insieme! Abbiamo dormito nella camera di Chani, tutta una notte, ed abbiamo mangiato sulla spiaggia più frequentata della città. Abbiamo corso dei rischi molto più grossi, no?»

Rayan. «Non è solo questo Amita. Invitarti da me, è... »

Amita. «T-ti spaventa...?»

Rayan. «Solo che non siamo ancora arrivati a questo punto.»

Amita. «Oh...»

Rayan. «Non te la prendere, muoio dalla voglia, ma... Puoi dire che sono "all'antica" ma, apprezzo i momenti che passiamo insieme. I nostri incontri mi permettono di imparare a conoscerti meglio... E tutti i momenti che abbiamo passato insieme, mi fanno pensare che tutto quello che abbiamo fatto è giusto, è che la tua presenza nella mia vita non è dovuta al caso... E poi... Invitandoti a casa mia, più nulla ci impedirebbe di...»

Mi sono avvicinata a lui.

Amita. «Ci impedirebbe di..?»
Gli ho sussurrato queste parole a qualche millimetro di distanza dalle sue labbra.

Rayan. «Sai benissimo dove voglio arrivare.»

Amita. «Può essere... Ma ho bisogno di sentirtelo dire per averne la certezza.»

All'improvviso un gruppo di studenti hanno oltrepassato la sbarra per giocare in riva al mare.

Amita. «Rayan, io...»
Mi sembra che uno dei due venga all'università... Ma non ne sono certa. Ci siamo allontanati all'improvviso. Rayan si è alzato.

Rayan. «Bene... Finiamo di mangiare e potremo discuterne nel tragitto di ritorno.»

Amita. «In bus?»

Rayan. «No, ti accompagno in macchina.»

Amita. «O-oh... Grazie...»

Abbiamo mangiato. Poi Rayan ha sistemato tutto, e ci siamo allontanati facendo attenzione di camminare il più possibile lontano da loro. Per fortuna non c'era nessuno nel tragitto fino alla macchina. Mi sono seduta dalla parte del passeggero. Rayan non ha acceso subito la macchina.

Rayan. «Mi dispiace che ti sia tanto preoccupata, il mio obbiettivo era soltanto quello di farti passare una buona serata. Forse non è stata una buona idea.»

Ho messo la mia mano sulla sua.

Amita. «È stata un ottima idea... Non voglio che diventi un incubo, tutto qui.»

Mi ha baciato sul collo sussurando qualcosa nel mio orecchio.

Rayan. «È impossibile, niente di quello che faccio con te può diventare un incubo»

Amita. «Si invece... Per quel poco che facciamo dovremmo essere già all'inferno»

Rayan. «In questo caso vorrei un biglietto senza ritorno per l'inferno.»

Mi ha fissata negli occhi prima di baciarmi sulle labbra. Ho passato una mano tra i suoi capelli e l'ho fatta scendere sotto la sua camicia, dietro la schiena. La sua pelle è caldissima ed adoro il suo profumo... Ha mordicchisto la mia spalla ed accarezzato la parte superiore della mia coscia.

Amita. «Hai visto.. Saremmo potuti andare a casa tua...»

Rayan. «No, il fatto è che siamo incapaci di essere seri...»

Ho voglia di qualcosa in più, vorrei molto di più. Con una mano sul mio fianco e l'altra dietro la schiena, mi ha aiutata a spostarmi per farmi sedere su di lui. Ho guardato fuori dal finestrino. La macchina è parcheggiata abbastanza lontano da sguardi indiscreti. Ha messo le sue mani sui miei fianchi ed ha fatto un leggero movimento con il bacino per aiutarmi a farmi sedere su di lui. Questo semplice gesto mi ha provocato un piccolo gemito. Lo baciavo sul collo mentre sbottonavo la sua camicia... Le sue mani sono scese in modo pericoloso nella parte bassa della mia schiena.

Rayan. «T-tu... Stai flirtando con i limiti...»

Amita. «Quali limiti?»

Ho fatto scendere le mie mani sul suo addome. Non mi aspettavo che avesse così tanti muscoli... Mi ha preso i polsi per bloccarmi.

Rayan. «Dovremmo davvero fermarci.»

Amita. «Davvero?»

Rayan. «Non vorrei, ma...»

Rayan ha fatto un gesto con il mento, per spingermi a guardare fuori dal finestrino. Si tratta dello stesso gruppo di ragazzi che abbiamo visto sulla spiaggia, stavano discutendo a qualche metro di distanza di noi. Rayan mi ha aiutata a farmi sedere al mio posto, prima di accendere l'auto. Mi ha dato un bacio ed ha preso la mia mano.

Rayan. «Credimi, sarà per la prossima volta...»

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