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KIRISHIMA POV

"M-mgh! Mgf, sì! Così a f-fondo, sì!"

Stringo la base di una delle tante code del biondo e con ciò lo spingo con decisione contro il mio bacino.

Ansimo e ringhio come una bestia nel vederlo così perso per il mio cazzo, ogni suo gemito mi rimbomba nelle orecchie appuntite come un eco tra le montagne.

L'altra mano la mantengo salda alla sua vita, tenendolo così fermo a novanta sul pavimento di legno grezzo del tempio.

"O-oh merda! Mi ero dimenticato quanto c-cazzo fosse bello!~"
"Non l'abbiamo fatto per solo due giorni" ridacchio guardando intenerito quella testa calda e pure spettinata.

Geme senza ritegno, libera completamente sé stesso solo in mia presenza.

Sorrido e lo afferro con entrambe le mani per i fianchi, girandolo a pancia in su.

Mi metto sopra il suo corpo, poggiando i palmi ai lati della sua testa e riprendendo a spingere.

"Almeno ora riesco a vedere il tuo viso" affermo con sguardo innamorato.

Alza gli occhi al cielo e mi abbraccia il collo.

Lo bacio e muovo con più decisione il bacino, producendo un forte rumore causato dalla nostra pelle che si scontra.

Lo sento ad un tratto irrigidirsi però, così mi stacco dalle sue labbra per chiedergli cosa avesse.

"Odo le grida del tuo clan, dovrebbero star combattendo fuori dal villaggio"

Sospiro e lo guardo lievemente pensieroso.

"Siamo al sicuro qua, no?"
"Sì...però... Agh, non lo so!" esclama abbassando la testa.

Lo afferro per il mento e gli lascio un veloce bacio sulle labbra corrucciate.

"Vuoi che smettiamo? Andiamo a cercare un posto più sicuro?"

Nega ed allarga maggiormente le gambe, stringendole poi con forza alla mia vita.

"Non scappare. Fammi gridare così tanto da non sentire più l'orrore della loro inutile guerra"

Sussulto sorpreso e sento il mio cuore perdere un battito.

Deglutisco a vuoto e mi asciugo la fronte sudata con l'avambraccio, preparandomi psicologicamente innanzitutto.

Faccio scontare di nuovo le nostre labbra e, nel mentre, gli afferro delicatamente una mano per farla intrecciate con la mia.

Stringo con forza il suo palmo e prendo a spingere il più forte che posso.

In risposta, inarca la schiena ed un grido si sopprime per colpa del bacio fin troppo passionale.

Le nostre lingue non si staccano, non smettono di muoversi assieme e condividere la propria saliva.

Geme comunque ed il suo corpo trema, le lunghe orecchie pelose sono abbassate e le code scodinzolano lentamente.

Con la mano libera, inizio a masturbargli l'erezione e sento subito conficcarsi sulla mia schiena nuda gli artigli delle sue mani.

Sentendo che sono al limite, lo bacio meglio che posso e mi lascio andare alle ultime stoccate.

Mi riverso completamente nel suo stretto e caldo interno, gemendo rocamente contro le sue labbra.

Vedo i suoi occhi puntarsi in alto ed anche lui viene, schizzando contro i nostri ventri ricolmi di eccitazione.

Ci separiamo dal bacio ed esco dal suo interno, guardando incantato quella piccola cascatina di sperma colare fino a terra.

Sorrido e mi stendo al suo fianco, guardandolo riprendere fiato esausto.

"Per quanto continueranno oggi?" mugola con aria dubbiosa guardando verso il soffitto.

Allungo un braccio verso il suo viso e glielo giro verso il mio, così da avere la sua massima attenzione.

"Sei troppo preoccupato per loro, ciò ti distrae dal passare i momenti migliori con me e col tuo villaggio"

Abbassa lo sguardo sentendosi in colpa, pure le orecchie da volpe si posano verso il basso con aria triste.

"Che ne dici se andiamo al fiume? Almeno ci diamo una lavata e stiamo un po' in pace, ti va?" propongo per tirargli su il morale.

Ci pensa su qualche secondo, finché poi annuisce.

Si alza ed afferra il proprio kimono, passandomi poi i miei pantaloni e la mazza chiodata che erano di fianco.

Vestiti entrambi, usciamo dal tempio e controlliamo di essere effettivamente soli.

Lo afferro per mano ed andiamo verso il fiume Taiyō, costeggiandolo per raggiungere un punto abbastanza lontano dal villaggio.

Camminiamo per circa una decina di minuti, decidendo poi di fermarci e lavarci in questo posto.

Poggio a terra la mazza, tenendola sempre vicina in caso di un attacco, e torno a spogliarmi.

Pure il biondo si toglie gli abiti, nascondendo poi il proprio corpo con le lunghe code.

Gli afferro il viso e gli lascio un bacio sulle labbra, portandolo poi per mano verso l'acqua.

Entro nel fiume lentamente e lo aiuto a fare la stessa cosa, a contrario mio non gli piace per nulla l'acqua fredda.

Ridacchio e, appena siamo entrambi con i piedi in ammollo, gli stringo la vita e lo faccio sedere con me su un masso.

Porto poi la mano ad accarezzare la sua coscia, notandolo sempre con quel velo di preoccupazione in faccia.

Siamo di due clan diversi, due tipi di divinità diverse e pure avversarie, non lo biasimo che abbia paura.

È tutto iniziato con la nascita di due discendenti, uno nato dal Sole ed uno dalla Luna.

Questi erano sempre insieme anche se totalmente gli opposti, ma un giorno successe qualcosa che li fece dividere ed odiare, così iniziarono a farsi guerra.

I secoli passarono ed i discendenti, figli dei figli dei figli, continuarono a cambiare atteggiamento verso il prossimo.

La leggenda narra che prima o poi i due discendenti dei clan si riappacificheranno, ma non potranno stare insieme, almeno in questo universo.

Questa è la storia dei nostri clan, quello degli oni e quello delle kitsune.

Il mio abita nelle zone più scure dei boschi, porta distruzione ed orrore ad ogni creatura che si trovi appresso a loro.

Non fà distinzioni, l'odio che prova ormai è troppo.

Quella di Katsuki, invece, è totalmente l'opposto, abita nelle colline illuminate dal potente Sole ed infonde speranza e prosperità al prossimo, ma se viene minacciata può portare disperazione.

Per questo non possiamo nemmeno parlarci, non potremmo neanche guardarci negli occhi in realtà.

Eppure, l'amore ha proprio voluto colpire me e lui, due divinità contrastanti e pure dello stesso sesso.

"A cosa pensi? Non eri te quello che mi ha portato qua per distrarmi?" ridacchia sventolando una mano davanti al mio viso.

Sussulto e sorrido imbarazzato, sentendo le mie guance lentamente scortare sempre di più.

"Guarda che lo sperma non esce mica tutto da solo. Mi servirebbe giusto una mano... Anzi, due dita" ansima al mio orecchio.

Mi afferra per il polso e mi fà poggiare la mano sul suo culo nudo.

Ghigno e lo bacio passionalmente, portando le due falangi tra le sue natiche.

Come può un ragazzo del genere avermi fatto innamorare in così poco?

***Spazio autrice***
Buongiorno ricottine dell'eurospin<3

Lo sapete bene ormai, non è una mia ff se non c'è uno smut tra i primi 5 capitoli! Spero abbiate apprezzato perciò!

Cmq, questi primi capitoli sono solo introduttivi e quindi noiosi, ma purtroppo non posso partire fin da subito con l'azione senza un minimo di contesto :(

Spero di non annoiarvi! (Questa frase la leggerete tipo 40 volte)

E niente, tanti auguri a me che divento sempre più vecchia, ma la gente continua a dirmi che sembro una quattordicenne... Eh pazienza!

Auguri anche alla mia fedele aiutante _Eleonora_22, mi lascia sempre sorpresa il fatto che abbiamo il compleanno lo stesso giorno<3

Cmq, visto che sono senza amici, festeggio qua con voi con questo capitolino ^^ (e leggendo stasera l'immancabile capitolo di Jinx)

E fine, ci si vede dopodomani come ogni volta!
Buona vita<3

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