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BAKUGO POV
Seduto a terra dietro il mio altare e con le gambe incrociate, resto immobile a meditate ad occhi chiusi per recuperare le energie.
Respiro lentamente, mando dentro l'aria e poi fuori.
Spalanco gli occhi però appena sento qualche altro bastardo entrare nel mio tempio, non facendo altro che disturbarmi.
"Oh grande kitsune, per ringraziarvi di tutto ciò che fate vi ho portato in dono questo. Vi prego di rendere anche quest'anno il raccolto prosperoso e dare ad ogni abitante fortuna" prega a mani giunte un uomo davanti all'altare.
Mi alzo e mi avvicino, osservando schifato cosa mi ha portato.
"Seriamente? Di nuovo un'inutile ciotola di riso? Che cazzo, sono una divinità, non ho bisogno di mangiare!" ringhio anche se so bene che non può né sentirmi né vedermi.
L'uomo si inchina poggiando ginocchia, mani e fronte a terra, recitando un'ultima preghiera in mio onore.
"Almeno mi portaste offerte importanti! Per esempio, perché nessuno mi ha ancora portato il fiore dai portali rossi sfumati di arancione con il polline dorato che nasce ai piedi del monte Fuji solo per una settimana ad intervalli di cinque anni?!"
Sbuffo stanco e mi sistemo il kimono bianco candido, decidendomi di uscire dal mio pressoché fortino.
La vita di una divinità è una rottura di cazzo sinceramente: devi sorbirti di continuo preghiere ed offerte inutili, aiutare quei stupidi umani incapaci che senza di te morirebbero in un giorno.
Per raggiungere il villaggio, cammino tra l'erba della vallata dove, ad ogni mio passo, un fiorellino sboccia.
Raggiungo le piccole mura di cinta fatte con semplici massi ed entro in Tsubu kin.
Questo villaggio è molto devoto al mio rito, cioè quello della kitsune, infatti il nome rimanda sempre a me.
«Tsubu» significa grano, è uno dei cibi principali con il riso e io sono colui che rende fertile il terreno per coltivarlo.
E "kin" significa oro, a chi voglio posso scegliere di portargli una grande fortuna, perciò hanno messo anche questa parola per garantirla a tutti gli abitanti.
Come inizia la giornata di una kitsune? Ora ve lo mostro.
Mi avvicino ai primi campi che trovo, qui gli uomini stanno già faticando per coltivare i semi ed irrigare le piante.
"Grande kitsune, nostra protettrice, vi preghiamo in nome di tutti noi miseri umani di aiutarci anche quest'anno col raccolto. Non piove da giorni, una parte di questo vi verrà donata come ringraziamento se ci aiuterete" inizia a recitare un contadino dopo aver conficcato la pala nel terreno arido.
Che noia, almeno potreste chiedermi le cose in modo diverso
Sospiro e mi avvicino al campo, abbassandomi a toccare con le dita la terra secca ed arata precedentemente dai tori.
Chiudo gli occhi e faccio vibrare le mie nove code da volpe, trasferendo al terreno le proprietà di cui ha bisogno.
Finisco di pronunciare la mia formula e mi alzo di nuovo, osservando che ora il terreno da arido comincia a bagnarsi.
Sento subito le grida di stupore degli umani, increduli di ciò che vedono.
"Grande kitsune, come possiamo ringraziarvi?! Ci avete salvati ancora una volta! Siamo sicuri che gli oni non ci rovineranno il raccolto adesso!" grida un altro uomo guardando verso il cielo.
La mia richiesta è irrealizzabile per degli esseri insignificanti come voi
Mi giro e cammino verso il prossimo campo da fertilizzare, rimpiangendo di non essere rimasto nel mio tempio a meditare in pace.
Mentre cammino però, mi trovo davanti una scena che non capita tutti i giorni.
Un bimbo sui sei anni è seduto a terra, ai margini della strada, frigna probabilmente per la ferita che si è fatto al braccio e che non smette di sanguinare.
La madre di fianco a lui piange al quanto disperata, ma nessuno si ferma neanche a lasciarle uno sguardo di compassione.
Mi avvicino ed osservo la ferita del bambino, sembra il morso di un animale, forse un cane.
La sola donna continua a gridare aiuto, ma gli uomini le passano davanti come se non esistesse, troppo concentrati a dirigersi verso i propri compiti.
Sà che se il figlio non verrà curato morirà, ma deduco non abbia la disponibilità economica di portarlo al medico del villaggio.
Mi abbasso davanti a loro ed afferro delicatamente il braccino del bimbo, così da non causargli ulteriore dolore.
Pulisco attentamente il sangue con la manica del mio kimono, permettendomi di vedere meglio la ferita.
Come fatto per il campo poco prima, chiudo gli occhi e faccio muovere ritmicamente le nove code.
Sentendo il bimbo calmare il pianto, la madre lo guarda ed il suo sguardo di posa subito sul braccino.
Finisco di bloccare la fuoriuscita di sangue, recitando le ultime frasi della mia formula.
La donna resta incredula a fissare il proprio figlio calmarsi di colpo e sulle sue labbra comprare un sorriso.
Lascia un bacio sulla sua testa e guarda poi verso il cielo, ringrazomi a bassa voce.
"Quando ti ci metti sei proprio carino, non pensavo li avresti aiutati"
Sussulto sentendo quella voce e giro di scatto la testa indietro.
"Mi sei mancato, Katsuki"
Sorrido lievemente e mi avvicino alla grossa figura dell'oni, guardandolo nei suoi occhi rossi sangue.
"Pure tu, Eijiro"
L'oni dai lunghi capelli rossi mi mostra il suo sorriso formato da lunghe zanne bianche, una mano tiene salda la mazza chiodata mentre l'altra la porta ad afferrarmi la vita.
"Ammettilo, l'hai ferito tu quel moccioso" ridacchio avvicinandomi al suo viso.
"Io? Ma che dici! Il mio clan mi ha solo dato l'ordine di far diventare aggressivo qualche animale, sono gli umani che non capiscono il loro stato d'animo!"
Rido e struscio la guancia sul suo petto nudo e muscoloso.
"Il mio clan fra poco attaccherà, il tuo è pronto?"
Annuisco soltanto e lo afferro per mano, trascinandolo con me verso il mio tempio.
"Hey, aspetta! Dobbiamo prima fargli credere che stiamo combattendo, se non ci trovano si insospettiranno!"
Alzo gli occhi al cielo e lo porto nella mia stanza privata del tempio, qui solo gli dei hanno accesso.
Lo sbatto contro il muro rosso accesso e lo guardo come un predatore affamato.
Lo bacio voracemente sulle labbra, stringendo con forza le sue larghe spalle.
Fà cadere la mazza chiodata e mi afferra la vita, ricambiando con altrettanta passione.
Inverte le posizioni e mette me contro il muro, facendomi sentire così piccolo in confronto al suo corpo.
Si stacca e porta il viso sul mio collo, iniziando a baciarlo mentre una mano è scivolata ad accarezzarmi fra le gambe.
Ansimo e gli stringo i capelli della nuca, ma sento ad un tratto qualcosa.
Porto in avanti le lunghe orecchie da volpe ed ascolto i suoni che provengono dall'esterno.
"Sono arrivati antrambi i clan"
Lui mi tira un'occhiata e poggia la fronte contro la mia.
"Vorrà dire che il nostro amore durerà per tutta la loro guerra" ansima prima di baciarmi ancora una volta.
***Spazio autrice***
Buuuongiornooo gentaglia mia bellissima ed amatissima<3
E benvenuti in questa nuova ff soprattutto! Ditemi cosa ne pensate di questi primi due capitoli ^^ (oggi solo due pk la ff è corta, poi la mia bacheca non funzionava e non è riuscita a mandarvi i messaggi per la ff :( )
Ce ne ho messo un po' lo so, ma volevo terminare la ff dopo ancora visto che sono già in ritardo con i tempi e soprattutto trovare della pace con lo studio.
Nel compenso in questo lasso di tempo ho anche visto il film di fnaf che aspettavo da quando facevo le medie, mi sono salvata dal diluvio non andando al Lucca Comics, sono andata a fiera cavalli Verona e ho revisionato per tipo la decima volta "my sunset" (finalmente è decente quella ff)
Cmq, da come si è potuto capire, siamo nel Giappone mooolto antico ed un ruolo importantissimo sono le leggende.
Si può anche intuire che la kiribaku sta già assieme al contrario di tutte le mie altre storie, questo pk la ff non si concentra sulla nascita della loro relazione, ma bensì sul rapporto che hanno per far nascere il lontano.
È un concetto davvero complicato, mi sono data davvero da fare per questa piccola ma intensa storia...
Spero di non deludervi ed annoiarvi quindi, smut non ce n'è tanto, ma ho cercato di bilanciare il divertimento/azione al filosofico, così che non risultasse tutto troppo pesante!
Se avete dubbi perciò non esitate a chiedere e ci si vede come sempre ad ogni dopodomani!
PS: sapete quanto sono paranoica quindi morirò dal terrore di annoiarvi, non nascondo che sono terribilmente insicura di questa ff.
Buona vita<3
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