ʚ12ɞ
BAKUGO POV
Torno al tempio dopo aver svolto i miei soliti incarichi per il villaggio e controllo subito il rosso.
È ancora intento a dormire avvolto nel futon, appallottolato tra le coperte seppur il calore estivo inizia ad arrivare con calma.
Sorrido e, aspettando che si svegli, afferro l'occorrente per pulire la mia katana.
È come una figlia per me, è l'unica cosa che mi permette di sentirmi unito con il villaggio, con il potente Sole e con la mia famiglia.
La sfodero e, seduto a terra, la poggio delicatamente sopra le mie cosce, osservandola nei minimi dettagli.
Forse ne dovrei regalare una ad Eijiro?
Sarebbe davvero bello passare le giornate dove gli insegno ad usarla
Magari ne farò fare una dal villaggio
Prendo lo straccio di seta e lo bagno di poco nel secchio d'acqua preso giusto prima, iniziando così a pulire la lama.
È tutta per me, perciò me ne prendo cura con meticolosità, stessa cosa che faccio col rosso.
Lui è ciò che illumina la mia oscurità, colui che mi fà sentire amato ed al sicuro tra le sue braccia.
Mi si forma un piccolo sorriso e le mie code iniziano a scodinzolare lentamente.
Ad un tratto, sento qualcuno abbracciarmi da dietro accompagnato da un sbadiglio.
Giro il volto indietro e, trovando Eijiro attaccato al mio corpo come un bambino, ridacchio.
Gli bacio la fronte e gli dò il buongiorno, cosa che fà anche lui poco dopo.
Poggia il mento sulla mia spalla ed osserva ciò che faccio, nel mentre mi accarezza i fianchi.
"Non distrarmi o ti ammazzo" affermo serio mentre continuo a lucidare la lama.
"Non sto facendo nulla di male, tesoro. Dovresti arrabbiarti se facessi qualcosa del genere"
Sposta di colpo le mani sul mio petto e lo stringe con forza, facendomi scappare un gemito.
Per la sorpresa, la katana mi scivola e finisco per procurarmi un taglietto al dito.
Mi lamento per il bruciore e digrigno i denti, cosa che non scappa al rosso.
"Oddio, m-mi dispiace! Non v-volevo davvero!" esclama nel panico guardandosi attorno.
Mi afferra per il polso e mi fà immergere l'intera mano nel secchio d'acqua, così che il sangue smettesse di uscire.
"N-non pensavo potesse succedere...! Faccio s-solo casini, sono pessimo... Come puoi amare u-uno come me?" borbotta impanicato e con gli occhi lucidi.
Sospiro e, con l'altra mano, gli accarezzo la guancia.
"Io amo tutto di te, quindi anche l'Eijiro combina guai. È il tuo essere ed io lo accetto, qualunque cosa fai e pensi"
Mugola colpevole ed abbassa la testa.
"È solo un taglietto, guarda ha già smesso di sanguinare. Ed è stato merito tuo che mi hai messo la mano nell'acqua"
Alza lo sguardo e, osservando il mio polpastrello pulito, le punte delle sue labbra si piegano lievemente in su.
"Puoi sempre farti perdonare in un altro modo, lo sai come" ghigno dandogli un bacio sulla punta del naso.
Si mette sull'attenti e prova subito a saltarmi addosso, ma lo blocco sul nascere dicendogli che dobbiamo fare una cosa importante oggi.
Mi guarda confuso e piega appena la testa di lato.
"Voglio controllare che combinano i clan, se stanno davvero collaborando tra loro o se si sono già uccisi"
Annuisce d'accordo e si alza, porgendomi il palmo con aria felice.
L'afferro e, con l'altra mano, rimetto la katana sul fodero della mia cintura.
Ci incamminiamo verso il dojo, per vedere se qualche gruppo si fosse messo in quella zona.
Quando arriviamo davanti, però, troviamo il portone chiuso.
Mi avvicino perplesso e provo ad aprirlo lentamente, ma scopro che all'interno non c'è nessuno.
Il rosso si guarda attorno e mi indica ad un tratto qualcosa al lato della struttura.
Mi metto al suo fianco e così riesco vedere un paio di gruppi, molto distanti tra loro, seduti sull'erba a tentare di suonare.
Sorrido sollevato ed invito il rosso a seguirmi anche dall'altra parte del dojo, vedendo se avessimo trovato anche altri gruppi.
Scopriamo però una piccola tenda fatta da dei pezzi di legno con poggiato sopra un telo di seta, che sia una qualche sorta di strategia?
Ci avviciniamo incuriositi e si riescono a sentire delle voci e della musica.
"Cazzo, siete ancora in anticipo! Quante volte vi devo dire che quella parte va dopo il ritornello?!" sentiamo gridare dall'interno.
"Sta zitto e tieni la bocca su quello stupido flauto. Siete voi che vi perdete a fare melodie inutili!"
Sospiro ed alzo gli occhi al cielo, non c'è modo di farli andare d'accordo.
"Ragazzi, riproviamo ancora una volta! Adesso a-abbiamo capito che sbagliavamo entrambi i clan, dobbiamo solo tentare di nuovo" dice ad un tratto qualcuno.
Guardo sorpreso il rosso e lui mi sorride, forse c'è davvero qualcuno che la pensa al nostro stesso modo.
Il resto del gruppo sospira e si danno il via per riprendere a suonare.
Il loro pezzo parte con il forte suono di un taiko, battuto ripetutamente che porta così interesse all'ascoltatore.
Si uniscono altri due tamburi e battono con potenza per circa una decina di secondi.
Piano piano diminuiscono l'intensità e lasciano spazio al delicato suono dei ryūteki e dei shamisen.
Ascolto colpito ciò che sono riusciti a creare e poso subito lo sguardo al mio fianco per osservare Eijiro, ma non lo trovo.
Perplesso, mi guardo attorno e lo trovo poco distante intento a ballare.
Cerca di seguire, anche se in modo estremamente impacciato, il ritmo, muovendo la testa, il busto ed il bacino.
Il suo grande corpo muscoloso sembra essere diventato così leggero, ondeggia sinuoso tra l'erba della nostra radura come una foglia al vento.
È impedito, confermo, ma si sta divertendo e ciò non gli fà prestare attenzione a come appare agli altri.
Sorrido e sento le guance arrossarsi, ma vanno praticamente a fuoco appena i suoi occhi si incrociano con i miei.
Ride e mi porge la mano, invitandomi così a ballare con lui.
La poggio sopra la sua lievemente titubante, ma non mi lascia tempo di pensare che mi trascina con sé.
Tiene le nostre mani unite all'altezza dei nostri visi, l'altro suo palmo sta stretto sulla mia vita mentre il mio sulla sua spalla.
Mi irrigidisco per l'imbarazzo, ma lui riesce in poco a farmi rilassare.
Ci muoviamo assieme, tentando di seguire quella melodia che ci ha catturati.
I nostri visi sono vicini, gli occhi chiusi che lasciano così godere solo tutti gli altri sensi.
Mi stringo al suo corpo e sento, la mano che era sul mio fianco, spostarsi sulla guancia.
Mi alza il viso e si avvicina per baciarmi, ma succede l'impensabile.
Sporgendosi in avanti, finisce per perdere l'equilibrio e mi cade malamente addosso.
Il problema non è tanto la caduta in sé, ma bensì che siamo andati addosso al telo di seta.
Questo infatti ondeggia insieme ai pezzi di legno... NON CADERE, TI PREGO!
"Cos'è stato?!" esclama di colpo uno del gruppo, interrompendo così la musica.
Alzo di scatto la testa e spintono via al rosso, facendogli segno di scappare.
"Forse è qualcuno degli altri gruppi?! Ci stanno spiando?!"
"Andiamo a vedere!"
Afferro per mano l'oni e lo trascino con me, correndo più veloce che posso.
Lui scoppia a ridere e mi segue fedele, facendo così ridacchiare anche me.
Il suo volto è così luminoso mentre ride, non posso fare a meno di guardarlo.
***Spazio autrice***
Buongiorno wafer al prosciutto<3
Sono esausta! Voglio tornare in vacanza, non ne posso già più di tutto sto studio e di tavole da fare!
Voglio tornare come in estate che scrivevo da mattina a sera con la musica sparata nelle orecchie T_T
Dai poca depressione! Sto capitolo come vi è sembrato? Mi è piaciuto molto descrivere le loro emozioni e sensazioni mentre ballano, spero perciò di avervi trasmesso un po' della loro spensieratezza ^^
Come dite? Sta andando tutto troppo bene? Avete ragione, non preoccupatevi che manca pochissimo al dramma ;D
Ma niente spoiler, ci si becca dopodomani con il solito capitolo mattutino! Io vado a farmi interrogare, pregate per me!
Buona vita<3
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