13. Capitolo

Passa il pomeriggio e la sera tutti noi ci ritroviamo nel bosco, eccetto il fratellino di Sean, che ho scoperto che si chiama Giovi; ma non Giovanni, soltanto Giovi.
Strano dovrebbe essere qui
Commenta Clara con il suo quadernetto
A quel punto Gio chiede«Clara, amorino mio... io ti voglio bene più di tutta la mia vita e lo sai, quindi devi dirmi la verità: stai fingendo? È tutta una tua invenzione?»
Clara sta per mettersi a piangere.
Secondo te potrei mai mentirvi?
Giorgia la abbraccia forte, lei ricambia con un bacino sulla guancia.
Tutte e due si emozionano; ma oltre tutto penso stia andando abbastanza bene...
Se solo trovassimo Giovi...
Nicolas ha la buona idea di accendere un fuoco, io lo aiuto mentre gli altri cercano nei dintorni il povero fratellino di Sean.
Stavo per prendere un rametto, quando, la mia mano si incrocia con quella di Nico.
Il tempo si ferma.
Non c'è che dire.
Lo amo.
Stacco quasi subito con la mano per non avere per troppo tempo una faccia da ebete innamorata davanti a lui. Nico mi sorride, sto per svenire.
Quando (finalmente) riusciamo ad accendere il fuoco, incominciamo anche noi a cercare Giovi.
Sinceramente mi sto anche preoccupando, dove cavolo sarà finito? Si è fatto male? Clara ha problemi psicologici e si inventa tutto? Oppure lo fa per attirare l'attenzione? Non credo.
Mi accascio un secondo accanto ad un albero e piango, piango tanto... ma in silenzio.
Sento uno strano rumore, mi alzo e incomincio a camminare, sempre più velocemente, fino a quando non mi accorgo che sto correndo; giro l'albero, vado a destra, avanti, ancora a destra, poi a sinistra...
Sento un urlo.
Sta succedendo tutto troppo in fretta per i miei gusti.
Arrivo sfinita davanti a qualcosa di strano, di vivo. È il corpo di Giovi. Che respira. È svenuto. Urlo «È qui! VENITE, ORA!»
Nel giro di tre minuti arrivano tutti, e mi vedono seduta con Giovi in braccio che cerco di svegliarlo.
Clara guarda me, poi lui, poi ancora me, di nuovo lui, poi Sean.
Apre la bocca, come se cercasse di parlare, e, sussurra veramente piano «Gio...Gio...vi...»
«Gio...»
«Giov...»
«G...»
«Giovi!»
Siamo tutti basiti. Clara HA PARLATO!!
Dopo quelle sillabe, vedo il piccolo sistema respiratorio di Giovi accelerare, sempre di più e poi, svegliarsi.
Sean prende subito in braccio il suo fratellino e Clara corre ad abbracciarlo e a dirgli «sei vivo!!»
Giorgia corre da Clara e le dice «Amorino!! Tu hai...hai...parlato!! Sono fiera di te!»
«Ti voglio bene Giorgi» Clara la abbraccia.
Torniamo tutti dove abbiamo acceso il fuoco e ci sediamo lì, io offro il mio maglione come coperta per il corpicino di Giovi, poi Nicolas mi chiede «Hei, posso parlarti?»
«Si certo!»rispondo balbettando un po'
Allora incominciamo a passeggiare per il bosco e a ridere per le battute che facciamo e a sospirare di gioia pensando all'avventura appena passata.
Mentre parliamo dei pro e i contro della natura (i contro sono veramente pochi) Giorgia ci chiama e, prima di raggiungerli, lui mi abbraccia e mi dice «Grazie per giovi» io stavo per svenire, ma gli dico «d-di nien-n-nte»
Poi si stacca e mi chiede «Quando si calmeranno le acque ti va di uscire?»
«Ok, c-certo!»gli dico.
Sento che con Nico sta nascendo una bellissima amicizia. Non mi importa se sia amore o no.
Così ritorniamo a sederci sulla terra intorno al fuoco e incominciamo a parlare, senza tecnologia, senza cose artificiali, soltanto intorno alla natura.
Dopotutto è bello sentirsi la terra sulle gambe, le foglie intrecciate nei capelli come se volessero accarezzarti dolcemente, il vento caldo che ti avvolge in un abbraccio, l'affetto delle persone che ti circondano e stare con le persone che si amano.
Grazie di tutta questa avventura passata con voi lettori❤️.
Spazio autrice:
Il libro si conclude qui...
Comunque forse farò la seconda parte, ma non vi anticipo niente...
Ciao e a presto!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top