Twenty-six.
TWENTY-SIX.
Olivia
Stavo andando a prendere mio fratello all'asilo, di nuovo.
Non ero riuscita a trovare una scusa per il fatto che Genn non ci sarebbe stato al parco quel giorno, e avevo deciso che mi sarei inventata qualcosa sul momento. Ero davvero nervosa, non sapevo come fare. Rischiavo che Mike mi chiedesse di andare da Genn a salutarlo almeno e se lo avessi portato, gli avrebbe sicuramente chiesto il perché non fosse venuto.
La suoneria del mio cellulare interruppe i miei pensieri e i miei piani. Vidi lampeggiare sullo schermo il nome di Alex, così accettai la chiamata senza pensarci troppo.
"Alex dimmi" dissi
"Liv, ho bisogno che tu mi faccia un favore enorme" la sua voce agitata mi fece preoccupare
"Alex è successo qualcosa?" domandai ansiosa
"No, cioè si.." balbettò lui
"Mi sto preoccupando" lo interruppi io, invitandolo a continuare
"Ho dimenticato di fare gli esercizi di algebra per domani. Cioè, li ho fatti, li ho finiti dieci minuti fa perché in realtà me ne ero dimenticato. Ma mentre davo da mangiare ad Ananas, Glitch.. Ecco.. Mi ha mangiato i fogli" disse l'ultima parte sottovoce, ma io la sentii comunque
Scoppiai in una fragorosa risata, che non riuscii a calmare e fui costretta a fermarmi sul marciapiede, perché stavo veramente rischiando di cadere per terra. Mi immaginavo perfettamente la scena: Alex che dava da mangiare al suo ciccionissimo pastore tedesco, mentre il suo stronzissimo terranova nero da dietro gli prendeva i fogli con i denti e tirava perché voleva giocare.
"Smettila Olivia non è divertente" disse lui dall'altra parte del telefono abbastanza scocciato
"Scusami è che" tentai di dire tra le lacrime, ma scoppiai a ridere di nuovo
Ci misi un po' per calmarmi, mentre Alex mi attendeva continuando a sbuffare e a chiedermi se avessi finito di prenderlo in giro. Alla fine comunque, notai che avevo rallentato troppo il passo e rischiavo di arrivare in ritardo all'asilo di Mike, per cui mi calmai forzatamente.
"Ok ci sono" esordii senza però far sparire un sorriso divertito dal mio volto
"Finalmente" sospirò il mio amico
"Non capisco cosa centri io in tutto questo però" dissi dubbiosa
"Se mi da il permesso, vorrei spiegarglielo signorina 'rido sempre delle disgrazie altrui'" cantilenò dall'altro lato lui
"Permaloso" borbottai divertita dal suo comportamento
"Olivia" mi rimproverò
"Ok, ok" cercai di calmarlo
"Siccome mi ci vorrà tutto il resto del pomeriggio per finirli, non è che potresti prendere anche Cass quando vai a scuola da Mike e puoi portarla con te? Mi hai detto stamattina che dovevi portare Mike no? Perché dovevamo andarci, glielo avevo promesso, ma se mi ripresento di nuovo senza compiti di algebra, quella mi taglia le gambe e mi servono. Poi appena ho finito ti raggiungo" spiegò lui molto velocemente
"Certo" risposi io felice
Era da tanto che non vedevo Cassie, la sorellina di Alex. Aveva l'età di Mike e, ci scommettevo tutto, c'era e ci sarebbe stato del tenero fra loro due. Erano cresciuti insieme, siccome io ed Alex eravamo tanto amici e quindi le nostre mamme si erano conosciute.
"Grazie mille, ti devo un favore enorme, ora vado. Ciao Liv" mi salutò "No Glitch, non mangiare anche quelli per favore" sentii dopo averlo salutato a mia volta prima di attaccare
Risi ancora ricordando la scena che Alex mi aveva descritto poco prima.
Arrivai a scuola e aspettai Mike fuori nel cortile, come al solito. Salutai anche Cass che era appena uscita e stava cercando suo fratello.
"Andiamo al parco Olivia vero?" chiese Mike correndo verso di me
"Ciao anche a te Mike" sorrisi io, piegando le gambe in modo da arrivare alla sua altezza
"Scusa, ciao" disse dandomi un piccolo bacio sulla guancia
"Si andiamo al parco. Ti va se Cassie viene con noi?" domandai sorridendo
"Si" esclamò lui contento
"Allora va a chiamarla e dille di venire qui"
Lo vidi correre verso la bambina mora con le codine, che ancora si guardava intorno alla ricerca di Alex. Mike si avvicinò e le disse qualcosa, facendo spuntare un timido sorriso sul viso della bimba che annuì. Poi la prese per mano e la guidò verso di me.
"Ciao Cass, tuo fratello mi ha detto che dovevate andare al parco, purtroppo ha avuto un problema con i cani e i compiti per cui mi ha chiesto di tenerti fino a quando non avrà finito. Se ti va di venire noi andiamo al parco, altrimenti ti porto a casa" le spiegai dolcemente
"Glitch gli ha mangiato di nuovo i compiti?" chiese timidamente la bambina, facendomi ridere
Annuii mentre anche lei ridacchiava e scuoteva la testa.
"Bibble non ha mai mangiato i tuoi compiti Olivia?" domandò Mike
"No, Mike. Nemmeno quelli di Amanda" risposi sorridendo a mio fratello "Allora Cassie, vieni al parco con noi?"
La piccola bambina castana annuì e le allungai la mano, mentre con l'altra tenevo stretta la piccola manina di Mike. Mentre camminavamo lungo la strada che ci separava dal parco pensai che forse Cass poteva distrarre Mike dal fatto che molto probabilmente Genn non ci sarebbe stato quel pomeriggio. Speravo che non lo notasse, anche se era praticamente impossibile: Mike notava qualsiasi cosa.
Arrivammo al parco i bambini corsero verso le altalene, dopo avermi dato i loro zainetti. Beh, Cass me l'aveva dato, Mike se l'era tolto e me l'aveva lasciato sui piedi. Mi andai a sedere sotto il solito albero, quello sotto il quale io e Genn ci sedevamo sempre, mentre osservavamo Bibble e Mike che giocavano e la gente che passava di lì. Mi appoggiai al tronco di esso e chiusi gli occhi, facendo un sospiro.
Aprii la borsa e cercai il mio libro, per poi cominciare a leggerlo, mentre sentivo Mike e Cass ridere tra di loro. Ogni tanto il mio sguardo finiva sui due bambini, che se la ridevano spensieratamente, senza problemi. Avrei dato tutto pur di tornare a quell'età in cui non pensavi a niente se non al tuo divertimento. Mi stavo facendo totalmente prendere dalle pagine piene di parole che tenevo tra le mani, quando la voce di mio fratello mi fece uscire da quella bolla di pace in cui mi ero rifugiata per pochi minuti.
"Genn!"
Alzai gli occhi di scatto, incredula che lui fosse lì davvero. Non ci potevo credere. Lo vidi sorridere verso mio fratello, mentre lui gli correva incontro. Appoggiò la chitarra, che come al solito teneva in spalla nella sua custodia nera, sul prato, per poi prendere al volo Mike e tenerlo in braccio. Cass guardava la scena dall'altalena, fissando il ragazzo che teneva mio fratello tra le braccia con occhi curiosi. Io me ne stavo seduta, con un sorriso sulla faccia, quello che mi veniva da dare ogni volta che vedevo Genn insieme a mio fratello. Potevo essere incazzata con lui anche da un anno, ma davanti a quella scena non sarei riuscita a trattenermi.
"Olivia aveva detto che saresti venuto, ma pensavo ti fossi dimenticato" sentii dire da Mike, dopo che Genn lo ebbe riappoggiato a terra
E in un attimo voltò il viso nella mia direzione e i suoi occhi si immersero nei miei, suscitando in me sempre gli stessi brividi, che mi aveva fatto venire la prima volta che c'eravamo incontrati.
UShugs_
Holaaaaaa, comincio con il dirvi che mi dispiace se questo capitolo non è bellissimo, ma è abbastanza di passaggio. Ho fatto questo spazio autrice solo ed esclusivamente per dirvi due cose: primo, sto strutturando un'altra storia, ma ho deciso che prima di pubblicarla devo mettere in chiaro bene le idee e scrivere almeno 10 capitoli, poi quando avrò fatto questo, comincerò a pensare se pubblicarla quando avrò scritto anche il quindicesimo capitolo, lol; secondo ho introdotto il personaggio di Cassie solamente per il fatto che ognuna di voi può immedesimarsi in lei, siccome so che la maggior parte di voi sono innamorate di Mike.
Detto questo fatemi sapere cosa ne pensate di questa sottospecie di capitolo e ci vediamo alla prossima :) Ora vado ad ascoltare la mia coinquilina e i suoi problemi di coppia!
M xx
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