Twenty-nine.

TWENTY-NINE.

Olivia

"Hai sete?" domandai ad Alex che era seduto al tavolo della mia cucina

"Si grazie" rispose lui

Presi due bicchieri e misi in tavola dell'acqua e del succo, per poi sedermi di fronte a lui. In casa non c'era nessuno: mia madre era da mia nonna con Mike ed Amanda era rimasta da una sua amica per studiare. Mio padre ovviamente era al lavoro.

Alex si versò nel bicchiere un po' del succo di frutta all'arancia, per poi portarselo alla bocca e berne un sorso.

"Allora.." cominciai io senza sapere realmente cosa dire

Volevo solamente che quella situazione si sciogliesse un po'. Era troppo strana, non mi ero mai sentita così imbarazzata con Alex, gli avevo sempre detto tutto senza problemi.

"Olivia" disse prendendo la mia mano destra tra le sue

Avevo cominciato a battere le dita nervosamente sul tavolo, senza nemmeno accorgermene. Ero davvero troppo nervosa. Presi un respiro chiudendo gli occhi, cercando di tranquillizzarmi sotto il tocco delicato del mio amico.

"Calmati" mi disse lui, sorridendomi appena, per darmi coraggio

"Non so che dirti" ammisi

"La verità Liv" ribattè lui fissandomi serio, ma allo stesso tempo con dolcezza

"Un paio di settimane fa, quando nonna era in ospedale, Genn è venuto da me. Voleva salutare Mike, perché in quei giorni ci aveva aspettati al parco, ma non siamo andati per tutto il casino che c'era a casa. Eravamo solo io e mio fratello, così è rimasto per cena" saltai volutamente la parte in cui Genn mi aveva vista con solo un asciugamano addosso "Abbiamo guardato un film e prima di andarsene lui, beh.. Mi ha baciata" abbassai lo sguardo, sussurrando le ultime tre parole

"Ma?" domandò il moro, che aveva perfettamente capito che c'era dell'altro

"L'ho cacciato di casa" sputai infine

"Perché?" si stupì Alex

"Avevo la sensazione che volesse andare.. Oltre quel semplice bacio, così mi sono staccata e lui ha detto che non voleva fare nulla con me, perché sapeva benissimo che fossi vergine e che non avrei mai accettato" la mia voce si abbassò, segno che stavo per scoppiare a piangere

"L'hai cacciato solo per questo? Insomma, è stato più che corretto nei tuoi confronti mi sembra" disse Alex pensieroso

"No, non per questo. L'ha detto in un modo troppo cattivo Alex, c'era del disprezzo nelle sue parole ed io l'ho sentito eccome" alzai leggermente la voce, un po' infastidita da quello che Alex aveva detto "Poi, mi sono resa conto che forse avevo reagito male e avrei dovuto dargli delle spiegazioni, così lunedì sono andata a casa sua a riportargli l'accendino che aveva lasciato quella sera da noi, prima di passare a prendere Mike a scuola. Ma a casa sua c'era una ragazza, così gli ho lasciato l'accendino e me ne sono semplicemente andata, come se nulla fosse. Ieri ho poi scoperto che era sua cugina e dopo aver rischiato di baciarci di nuovo, abbiamo semplicemente chiarito che quello che c'è stato, non era niente" conclusi velocemente, stando sul vago

"Come non è stato niente? Olivia, ti rendi conto che poteva essere la tua occasione per far finire tutto quello che fai ogni sabato sera?"

"Alex per favore, non cominciare. Io non sono fatta per l'amore e gliel'ho pure detto. Almeno, non sono ancora pronta per fare questo passo, credo" ammisi

"Olivia guardami" disse severo lui "Non sarai mai pronta se respingi tutti i ragazzi che tentano di avvicinarsi a te" continuò poi, facendomi sentire male

Era vero, lui aveva perfettamente ragione, ma io sentivo ancora di non aver del tutto smaltito la rabbia e l'odio che provavo nei confronti di Adam e del resto del sesso maschile, tranne pochi individui che si salvavano.

"Per favore Alex" dissi solo

Ero veramente stanca, non avevo voglia di litigare di nuovo con lui. Volevo solo farmi qualcosa di caldo e infilarmi sotto le coperte.

Il mio amico annuì e dopo avermi raccontato come andavano le cose con Linda, se ne andò, lasciandomi da sola.

-

"Alicia, questo pomeriggio andiamo a fare un giro al parco?" domandai alla mia amica, mentre andavamo verso la classe di biologia

"No Olivia, mi dispiace, oggi non posso. Josh arriva da Sydney e devo andarlo a prendere all'aeroporto" disse dispiaciuta lei, entrando dentro la classe e dirigendosi verso i banchi che eravamo solite occupare

"Tranquilla non ti preoccupare" le sorrisi appoggiando il libro che avevo in mano sul banco

"Però se ti va, questa sera voglio portarlo a mangiare fuori. Ricordi quel locale messicano dove siamo andate due tre settimane fa con gli altri?" annuii incitandola a continuare "Beh, se hai voglia di venire con noi mi farebbe piacere, così te lo presento" mi propose contenta

"Non so Alicia" dissi pensandoci un attimo

"Perché? Dai ci divertiremo" cercò di convincermi lei guardandomi mentre mi sedevo al mio posto

"Insomma, non vi vedete da un bel po', vorrei lasciarvi soli, non è giusto che vi rovini questa serata" dissi sincera

"No tranquilla, non saremmo da soli comunque. Con lui viene anche Nathan, il suo migliore amico, per fare visita a suo cugino credo. Però lui stasera è impegnato, quindi Nathan verrà con noi. Ti prego, Olivia vieni con noi! Josh ci tiene così tanto a conoscerti" continuò ad insistere la mia amica, guardandomi mentre mi sedevo al mio posto

Alla fine cedetti ed accettai la proposta. In effetti non mi dispiaceva passare una serata con lei e conoscere il suo ragazzo.

"Allora'" domandò lei prima che la professoressa entrasse in classe

"Cosa?" chiesi io non capendo la domanda

"Hai parlato con Alex ieri?"

"Si, ma ho volutamente tralasciato qualche dettaglio" dissi arrossendo

"Come quello che Genn ti ha trovato mezza nuda?" domandò retorica lei

"Shh, Alicia, puoi parlare più piano per favore?" dissi mettendomi le mani sulla faccia per coprire il mio rossore che aumentava sempre di più

"Eddai che c'è di male?" rise lei

"C'è di male che che lui mi ha indirettamente detto che sarebbe volentieri venuto a letto con me" sputai sbattendo le mani sul banco

"Cosa?" domandò allibita Alicia

Spalancai gli occhi. Questa parte l'avevo tralasciata anche con lei. A salvarmi da quella scomoda situazione, fu la professoressa di biologia che entrò in classe richamando la nostra attenzione.

A fine lezione, approffittai del fatto che Alicia stesse parlando con una nostra compagna per degli appunti e furtivamente, uscii dalla classe, lasciando indietro la bionda. Mi diressi al mio armadietto. Sapevo che prima o poi mi avrebbe trovata, ma volevo solo capire cosa dirle.

"Spiega. Ora" disse infatti la sua voce autoritaria dietro di me

"Non so perchè non te l'ho detto ok? Mi sembrava una cosa inutile" le dissi voltandomi verso di lei

"Inutile? Quel ragazzo è attratto da te cazzo" ribattè lei portandosi una mano tra i capelli eccitata

"Alicia basta per favore"

Sbattei la portella dell'armadietto e mi diressi a passo svelto verso il bagno. Entrai e gettai a terra lo zaino. Alzai lo sguardo sul mio riflesso allo specchio.

"Ehi" sentii la porta aprirsi e vidi dallo specchio la figura di Alicia entrare "Scusami non volevo" disse dispiaciuta

"Alicia è tutto così strano" ammisi

"Cosa?" disse avvicinandosi a me e guardandomi, mentre io tenevo gli occhi fissi sulla mia immagine

"Tutto è così strano" ripetei, poi chiusi gli occhi ma non riuscii a trattenere una lacrima "Lui mi confonde, mi dice una cosa e poi fa l'altra. Io non ci volevo ricadere, io non ci voglio ricadere, ma se lui non mi sta lontano, non so se ce la posso fare"

E per la prima volta ebbi paura di quello che provavo verso Genn.

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