Twenty.
TWENTY.
Olivia
Genn entrò in un vialetto di un palazzo, poco lontano dal parco in cui eravamo cinque minuti prima. Aveva tenuto mio fratello in braccio per tutto il tempo, non che fosse molto, ma mi stupì abbastanza quel suo gesto e quella sua preoccupazione nei confronti di Mike.
"Genn" lo fermai mentre lui aprì la grande porta marrone che avevamo davanti "Bibble" dissi una volta che si fu girato a guardarmi
"Ah già" rispose "Vieni" dopo qualche secondo, richiuse la porta e mi fece fare il giro dell'edificio
Aprì un cancelletto che stava alla sinistra del grande condominio e mi fece strada verso un piccolo giardino sul retro.
"Puoi lasciarlo qui" disse
Così sganciai il guinzaglio e dissi a Bibble che sarei tornata presto e lo lasciai libero per il giardino, dove vi era una cuccia abbastanza vecchia e malridotta.
"Hai un cane?" domandai mentre salivo le scale dietro il biondo
"No, ce l'avevano quelli che abitavano qui prima di me" disse
Si fermò davanti ad una porta di legno molto scuro, con una targhetta su cui c'era scritto 7c e aprì la porta dopo aver girato le chiavi nella serratura un paio di volte.
"Permesso" sussurrai entrando
Genn si diresse verso quello che notai essere il salotto, appoggiò Mike sul divano e sparì dalla mia vista.
Cominciai a guardarmi intorno, ancora ferma vicino alla porta che avevo chiuso precedentemente. L'appartamento era abbastanza grande, molto ordinato e silenzioso, arredato con mobili moderni e per lo più neri. Di fianco a me vi era la porta che portava in cucina, sul lato opposto al salotto. Poi ce n'era un'altra in fondo al piccolo corridoio.
Entrai nella stanza in cui c'era mio fratello e notai Genn uscire da quello che doveva essere il bagno, con del disinfettante, del cotone e una scatoletta azzurra con dei cerotti.
Lo sguardo di Mike vagava per la stanza, curioso quanto me e si fermò non appena notò qualcosa sulla parete di fronte a lui. Seguii la direzione in cui stava guardando e notai una vetrina a tre piani con almeno una cinquantina di modellini di macchinine colorate e abbastanza vecchie.
Genn si inginocchiò davanti a Mike e quest'ultimo portò i suoi occhi sulle mani del biondo.
"Olivia" disse Mike impaurito
Lo guardai allarmata, mentre sentii gli occhi di Genn confusi su di me. Spostai lo sguardo sulle mani del biondo per notare che il disinfettante che aveva in mano era in un tubetto rosso.
Mike una volta si era fatto male ed Amanda, che era ancora piccola, gli aveva versato il disinfettante direttamente sulla ferita e a mio fratello aveva fatto talmente male, che non aveva più voluto usare quel disinfettante, che era identico a quello che Genn aveva in mano in quel momento.
"Genn aspetta un attimo" dissi al biondo che si fermò rivolgendomi uno sguardo incuriosito "Mike" dissi poi rivolta a mio fratello, sedendomi sul divano vicino a lui e prendendo le sue piccole mani tra le mie "Genn non ti farà del male ok? Tu pensa a qualcos'altro, come quelle macchinine, ok? Vedrai che non sentirai niente. Fai vedere a questo ragazzo che sei anche tu un bambino forte" sorrisi infine, guadagnandomi un piccolo sorriso anche da mio fratello, che mi strinse le mani
Feci un cenno al ragazzo inginocchiato per terra per invitarlo a continuare quello che stava facendo. Prese un batuffolo di cotone, dopo aver aperto il tubetto rosso, e ci versò sopra un po' di disinfettante.
"Ti piacciono?" chiese Genn notando che lo sguardo di Mike era finito di nuovo sulla vetrina
"Si" rispose lui guardandole "Anche papà ne ha alcune, ma non così tante"
"Anche quelle erano di mio papà sai?"
Sorrisi, notando che Genn stava passando il cotone sulla ferita di Mike e lui probabilmente non se ne stava nemmeno rendendo conto.
"Sono tantissime" notò mio fratello
"Se vuoi dopo te le faccio vedere da vicino" disse Genn
"Davvero?" gli occhi di Mike si illuminarono, quando il biondo annuì sorridendo "Ora sono pronto" continuò poi
"Ho già finito piccolo" sorrise ancora Genn
"Hai visto che non te ne sei nemmeno accorto?" domandai a Mike
Ero restata di fianco a lui per tutto quel tempo, con le sue manine nelle mie, ad osservare i movimenti delicati di Genn e ad ascoltare la dolcezza che traspariva dalle parole che rivolgeva a quel bambino. Non avrei mai pensato che potesse essere così.
Genn appoggiò le cose che teneva in mano, sul tavolino che stava di fronte al divano nero su cui eravamo seduti io e Mike. Tese poi una mano a mio fratello, che la afferrò immediatamente, per poi guidarlo davanti a quella vetrina. La aprì e tirò fuori qualche macchinina.
Restai in disparte a guardare la scena, senza disturbarli, guardando Genn mostrare i suoi modellini preferiti a Mike e gli occhi sognanti di mio fratello.
Restammo così per circa un quarto d'ora, fin quando lo stomaco di mio fratello non brontolò, segno che aveva fame.
"Hai fame?" domandò Genn ridendo
Mio fratello annuì ed il biondo si girò sorridendo ad entrambi per poi andare in cucina.
"Guarda Olivia, anche papà ha questa!" esclamò Mike che era tornato a puntare lo sguardo sulla vetrina
Mi alzai e lo raggiunsi, osservando la macchinina che Mike stava indicando. Era vero, anche nella collezione di mio padre non mancava quel modellino ed era probabilmente la sua preferita.
"Ahia" mi voltai verso il punto da cui era arrivato quell'urlo
"Genn va tutto bene?" chiesi avvicinandomi
"Mi sono scottato" rispose lui, mettendo la mano sotto l'acqua fredda
"Aspetta fammi vedere" dissi raggiungendolo in quella che scoprii essere la cucina
Notai un pacco di biscotti sul tavolo e due tazze, una rossa e una blu, con dell'acqua dentro di esse ed una verde che era vicino al microonde ancora aperto ed acceso.
Presi la mano di Genn, notando che era abbastanza rossa, ma nulla di grave.
"Hai una crema per le scottature?" domandai tenendo ancora lo sguardo sul punto in cui si era scottato
"Forse in bagno" rispose dolorante
"Dov'è?"
"Dopo il salotto"
Mi girai e mi diressi verso il bagno. Aprii tutti i cassetti che mi trovai davanti, finchè non trovai quello delle medicine. Dopo aver trovato la crema, tornai da Genn, che nel frattempo aveva chiamato mio fratello, che si stava ingozzando di biscotti seduto al tavolo della cucina.
Misi la crema sulla pelle rossa del biondo, sotto lo sguardo curioso di mio fratello. Mike era un bambino fin troppo intelligente, ma non volevo pensasse che tra me e Genn ci fosse qualcosa, sia perché non era vero, sia perché avrebbe sicuramente detto qualcosa di inopportuno o davanti a lui o davanti ai miei genitori.
Quando ebbi finito di svolgere il lavoro da croce rossina, mi sedetti anche io al tavolo, bevendo il tè dalla tazza rossa che era rimasta al centro di esso.
"Grazie Genn" dissi una volta che Mike fu tornato in salotto, troppo preso da quella collezione
"Figurati, mi piace tuo fratello" disse scrollando le spalle
"E penso che a lui piaccia tu" mi lasciai sfuggire un sorriso, che lui ricambiò
Si alzò, prendendo la sua tazza e quella verde che aveva usato Mike e le appoggiò nel lavandino. Strinsi la mia tra le mani, portandomela poi alla bocca, prendendo un sorso di tè.
"Vivi da solo quindi?" chiesi titubante, dopo aver meditato a lungo se far o no quella domanda
"Si" rispose semplicemente sedendosi di nuovo di fronte a me
"Wow" dissi solamente
"Mi sono trasferito da poco. I miei genitori abitano a Campbelltown, sempre nel Victoria. Da piccolo ci venivo spesso a Newport durante le vacanze estive, ci abitavano i miei nonni. Ho conosciuto David qui, un'estate in vacanza. Probabilmente sono qui solo per lui" disse lasciandomi senza parole
"Perché sei venuto qui da solo?" mi morsi non appena quelle parole lasciarono la mia bocca
"Non sono affari tuoi" disse duro
Mi dovevo aspettare una reazione del genere. Ero stata stupida a chiederglielo e ne ero consapevole.
"Scusa" gli dissi abbassando lo sguardo
"No, scusami tu solo.. È complicato e non voglio parlarne"
"Lo so, non avrei dovuto chiedertelo"
Mi rivolse un debole sorriso, prima di alzarsi dalla sedia e tornare in salotto da Mike.
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