Thirty-seven.
UShugs_
Ve lo dico qui: mi dispiace aver troncato così il capitolo ma.. sono cattiva lo so. Non odiatemi, io vi voglio bene, giuro!
Comunque, vi ringrazio moltissimo per le visualizzazioni, le stelline e i commenti che mi lasciate ogni volta. Mi rendete davvero felice. GRAZIE. E buona lettura.
Mxx
THIRTY-SEVEN.
Olivia
"Ora vuoi fare l'eroe?" disse Nathan voltandosi verso il ragazzo che aveva precedentemente parlato
"Ho detto: lasciala stare" ripetè quest'ultimo
"Ma tu non stai con la rossa? Cosa te ne frega di lei?" coninuò l'amico di Josh
"Ti prego lasciami mi stai facendo male" dissi piano io
La sua presa stava aumentando gradualmente e mi stava stringendo sempre di più. Mi stava facendo male e avevo tantissima paura. Guardai negli occhi il ragazzo moro pregandolo di fare qualcosa e lui mi rassicurò con lo sguardo.
"Oh ti sto facendo male?" mi schernì Nathan, voltandosi nuovamente verso di me "Io voglio solo farti stare bene, piccola. Lasciamelo fare" continuò avvicinando il viso al mio orecchio, facendomi chiudere gli occhi
"Ti ho detto di lasciarla cazzo" sentii urlare improvvisamente
Poi le mani di Nathan di colpo non mi stringevano più. Sentii un tonfo e riaprii gli occhi per vedere il ragazzo che prima era davanti a me, a terra con il naso che sanguinava leggermente.
"Stai bene?" mi domandò Alex
Annuii, incapace di fare altro. Volevo solo andarmene.
"Che sta succedendo qui?"
Ecco. Gli occhi azzurri di Genn si scontrarono confusi con i miei, per poi spostarsi ad Alex e frettolosamente a Nathan, che nel frattempo si era seduto.
"Niente Genn, tranquillo" disse Alex, mentre Nathan si rialzava piano
"Non è niente, senti Alex non voglio risse nel mio appartamento" disse serio il biondo
"Stava cercando di farsela contro la sua volontà Genn, che cazzo dovevo fare?" sbuffò esasperato il moro
Gli occhi del biondo si scurirono improvvisamente. Vidi le sue mani stringersi in un pugno e poi si scaraventò su Nathan, stringendo le mani attorno alla sua camicia.
"Che cosa credevi di fare eh? Lurido bastardo" ringhiò il biondo
"Amico ma cosa cazzo avete tutti? Insomma è una puttana che se la fa con tutti, perchè io non posso" biascicò Nathan
Genn mollò la camicia del ragazzo con una mano, la chiuse in un pugno e in un attimo fu sulla sua faccia.
"David" urlò Alex al riccio che era appena entrato in cucina, non notando la scena
Il mio migliore amico intanto si avvicinò ai due, cercando di fermare Genn. In tutto questo io non mi ero ancora mossa, non avevo parlato. Fissavo in silenzio ciò che mi stava capitando attorno.
Vidi David rispuntare dalla cucina e spalancare gli occhi improvvisamente, dopo essersi accorto di ciò che stava accadendo. Si diresse velocemente verso i tre e, con il suo aiuto, Alex riuscì a calmare Genn.
"Vattene da casa mia" ringhiò il biondo
"Ehi, ma cosa.."
Fantastico. Alicia, Linda e Josh erano appena entrati all'interno dell'ormai troppo affollato corridoio. Il fidanzato della bionda corse in soccorso al suo amico.
"Andatevene" disse duro Genn, strattonandosi dalla presa di David ed Alex
Il moro fece un cenno agli altri. Alicia annuì e si avvicinò al suo ragazzo.
"Mi dispiace dobbiamo andare" disse dolcemente, gettando uno sguardo verso di me
L'avrei chiamata il giorno seguente e con lei anche Alex, per scusarmi dell'accaduto e ringraziarlo per avermi salvata.
-
"Grazie" dissi a David, prendendo il bicchiere dalla sua mano
"Sicura di non volere altro?" domandò premuroso, ma scossi la testa in segno di negazione
Mi trovavo nella camera di Genn, seduta sul suo letto. Mi aveva portata lui e poi era uscito, lasciandomi con David, che si era preso cura di me e mi aveva continuamente chiesto come stavo nel precedente quarto d'ora.
Sentii la porta aprirsi e spostai lentamente il mio sguardo lì, per posarlo poi sulla figura di Genn che stava entrando.
"Credo sia meglio che vada" sussurrai
"David, mi occupo io di lei. Tu per favore cerca di mandare via tutta quella gente. Poi puoi andare e grazie" disse il biondo
Il riccio annuì, mi sorrise e poi uscì dalla stanza, lasciandomi da sola con il suo amico.
"Sei sicura di stare bene?" domandò avvicinandosi
Annuii. Lo sentii sedersi accanto a me.
"Perchè mi hai difesa?" domandai di getto
Sarebbe stato meglio se me ne fossi stata zitta.
"Anche Alex ti ha aiutata" rispose lui semplicemente "Alex era il ragazzo moro" continuò poi
"Già" dissi semplicemente
Ci furono istanti di silenzio. Un silenzio che dopo un po' diventò abbastanza pesante per me, fino a quanto Genn non aprì bocca.
"Non sopporto il fatto che alcuni uomini provino a toccare le donne contro la loro volontà" disse voltando il viso verso di me "Tu.. insomma, non sei certo una santa e io ho provato sulla mia pelle quello che tu sai fare, ma.. sei comunque una ragazza. Puoi avere anche tu delle debolezze, anche tu puoi non avere voglia una sera, puoi volerti solamente divertire senza fare altro e noi uomini dobbiamo rispettare questo. Nessuna di voi è un giocattolo" concluse
Voltai anche io lo sguardo verso di lui e restammo a fissarci per interi minuti. In quel momento il silenzio che si era creato attorno a noi non era per niente come quello precedente. Ma anche in questo caso fu interrotto dalle sue labbra, che quella volta però non si aprirono per parlare, ma si avvicinarono semplicemente alle mie per poi posarsi su di esse. Come al solito, mi mancò la forza per staccarmi, perchè nonostante il fatto che fossi Camila, nonostante quello che era appena successo, io volevo quelle labbra. Ero proprio la coerenza in persona, eh sì.
Mi se una mano sul mio fianco tirandomi verso di lui e io mi misi a cavalcioni sulle sue gambe. Si staccò improvvisamente.Mi fissò negli occhi.
"No. Non posso farti la stessa cosa che lui ti stava facendo prima, scusami non avrei dovuto" disse semplicemente
Mi spostò da lui e si alzò frettolosamente dal letto. Lo vidi passarsi una mano tra i capelli. Non volevo che si allontanasse però, volevo stare con lui quella notte e se Camila era l'unico modo per avere Genn, allora l'avrei usata per quello. Ormai c'ero dentro e non potevo farci niente. Mi alzai e lo raggiunsi.
"Ma io voglio" sussurrai io e lui si girò permettendomi di guardarlo dritto negli occhi
Attaccai le mie labbra alle sue di nuovo, mettendoci tutta la passione che avevo in corpo in quel momento. Era la seconda volta. Non era possibile, ma stava accadendo. Appoggiai le mie mani sul suo petto, spingendolo contro la porta che stava dietro di lui.
Le mie mani scesero sul suo petto, toccandolo lievemente. Arrivai fino all'orlo della sua maglietta e la alzai. Si staccò da me quasi contro voglia e finii di sfilargli la maglietta. Non feci nemmeno in tempo a vederla cadere dalle mie mani che le sue labbra furono di nuovo sulle mie.
"Se non sei sicura al cento per cento, fermami ora" disse con il fiatone
In risposta portai le mani sul bottone dei suoi pantaloni, aprendolo. Prima che però potessi accorgermene, ribaltò la situazione, facendo aderire la mia schiena alla porta. Appoggiò le sue labbra sulle mie e mi spinse ancora di più contro il pannello di legno dietro di me mentre con una mano mi teneva il bacino e con l'altra cercò la serratura della porta e, una volta trovata, fece girare la chiave per chiuderla. Il suo corpo premeva forte sul mio, ma non sentivo male, anzi era piacevole: mi sentivo bene.
Le sue labbra scesero sul mio collo, mentre le sue mani presero i miei polsi e alzarono le mie braccia, portandole sulla mia testa. Ansimai leggermente e morsi il mio labbro inferiore fino a sentire il sapore metallico del sangue per impedire a dei gemiti di uscire dalla mia bocca.
A quanto parve però, il biondo non ne fu molto contento e sentii il suo bacino premere contro il mio, mentre i suoi denti entrarono a contatto con la pelle del mio collo.
Lo sentii sorridere, quando riuscì a strappare un gemito dalle mie labbra con quelle mosse.
"Amo sentirti gemere piccola" sussurrò con voce sexy al mio orecchio, sfiorandolo con le labbra
Sentivo l'eccitazione crescere sempre di più dentro di me, ma dovevo condurlo io il gioco, come avevo fatto la prima volta in cui eravamo stati insieme.
-
Mi aggrappai alle sue spalle, nel momento in cui cominciò a spingere più forte. Sentii il suo respiro che usciva dalle sue labbra, sbattere contro il mio orecchio.
Il suo bacino spingeva contro il mio e mi ritrovai di nuovo a sentire quella sensazione di pienezza, sentendo i nostri corpi uniti come solo uno. Non riuscivo a capire cosa aveva lui che gli altri non avevano?
Baciò il mio orecchio per poi mordicchiare il lobo dolcemente e fu in quel momento che raggiunsi l'apice.
"Genn" sussurrai dolcemente
Lui non si fermò, mi guardò soltanto. In quel momento successe l'unica cosa che non mi aspettavo succedesse.
"Olivia" disse raggiungendo l'apice del piacere per poi uscire da me e sdraiarsi di fianco al mio corpo che in quel momento era come paralizzato
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top