Thirty-five.
LEGGETE INFONDO PER FAVORE
THIRTY-FIVE.
Genn
"Che si fa questa sera?" domandò David sdraiandosi sul puff nero vicino al mio divano, ma che solitamente tenevo in camera
L'aveva portato lì Mike, il giorno in cui lui ed Olivia erano venuti a portarmi il mio regalo di Natale. Diceva che era molto più morbido di quello che lui aveva nella sua cameretta.
"Non ne ho la più pallida idea" dissi dalla cucina mentre vuotavo del caffè in una tazza
Erano le 9 del mattino e David si era attaccato al campanello del mio appartamento, buttandomi giù dal letto un quarto d'ora prima, sapendo benissimo che la mattina il mondo non mi doveva vedere prima delle 10 e mezza, soprattutto il giorno dopo Natale.
Dopo aver passato la mattina con Olivia e i suoi parenti, ero stato a casa dei mioi genitori quel giorno, insieme alle mie due sorelle più grandi, Imma ed Amelia, il marito di quest'ultima e il fidanzato della prima. Mi mancavano davvero tanto, siccome non li vedevo dall'estate precedente, ma mi piaceva la libertà che avevo a Newport. Non che non me la lasciassero comunque, ma ne avevo di meno, decisamente.
"Potremmo fare un salto al 'Night Life' e chiedere magari anche a Olivia e gli altri" propose lui, pronunciando volutamente solo il nome di Olivia
"Come vuoi" alzai le spalle io sedendomi sul divano
Lui sbuffò, vedendo la mia impassibilità a riguardo, sapevo che non era la reazione che si aspettava e che voleva. Solitamente non riuscivo a controllarmi quando si parlava di lei, ma probabilmente quella mattina ero talmente stanco che il mio corpo non avrebbe reagito nemmeno se mi fossi trovato davanti Megan Fox in bikini.
"Sai cosa?" domandò per poi continuare senza aspettare una mia risposta "Ho voglia di messicano, che ne dici di andare a mangiare al 'Mexì' e poi andare al locale? Tra l'altro è venerdì" sorrise rivolto verso di me
Mi girai di scatto sorridendo in risposta, in modo complice. Il venerdì sera non si pagava la sangria in quel locale messicano, per cui era l'occasione giusta.
Presi in mano il cellulare, che non avevo ancora avuto tempo di guardare dalla sera precedente. Mi stupii di trovare tre messaggi di Olivia e rimasi ancora più stupefatto nel leggere il contenuto del secondo.
'Non so cosa dire, è davvero bellissima Genn, grazie!'
'Perchè?'
Non sapevo cosa risponderle, per cui bloccai il cellulare e decisi di farlo dopo. Volevo riordinare i miei pensieri.
"Puoi chiedere tu agli altri se vogliono venire?" domandai a David
"D'accordo" rispose lui senza distogliere lo sguardo dalla televisone
-
Olivia
"Olivia c'è Alicia giù che ti aspetta" disse Amanda aprendo la porta della mia camera quel poco che serviva per far passare la sua testa
"Arrivo" dissi invilandomi l'ultima forcina tra i capelli
Mi guardai un'ultima volta prima di uscire dalla mia camera. Quella sera avevo deciso di indossare un paio di jeans chiari a vita alta ed una canottiera nera che avevo infilato nel pantaloni, con sopra un cardigan largo colorato. Presi la giacca e la borsa e andai verso Alicia che mi aspettava davanti alla porta.
"Ciao io vado" dissi prima di chiudermi la porta alle spalle
"Sei davvero bella stasera" dissi alla mia amica
"Grazie, anche tu non sei male" rispose lei ridendo
Fuori dal vialetto di casa mia c'era la macchina di Alicia e vicino c'erano due ragazzi che immaginai fossero Josh e Nathan.
"Eccoci" disse la bionda al mio fianco
Si voltarono verso di noi ed entrambi posarono il loro sguardo su di me. Il ragazzo moro mi sorrise, mentre il castano mi guardò da capo a piedi con uno strano ghigno sulle labbra.
"Ciao, tu devi essere Olivia. Alicia mi ha parlato molto di te, sono Josh" disse il moro, porgendomi la mano
"Ciao Josh, anche di te mi ha parlato molto" sorrisi io stringendogli la mano
"Lui è Nathan" disse poi il ragazzo di Alicia indicando il castano
"Che mi ha promesso che terrà le mani a posto vero?" domandò con tono cantilenante la bionda
"Ci proverò" disse lui sorridendomi, sta volta in modo più sincero e meno malizioso di prima, perciò ricambiai
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La serata stava andando abbastanza bene, Josh era davvero molto simpatico e dolce, il modo in cui guardava la mia amica seduta di fronte a lui mi faceva sorridere di continuo. Lo sguardo di Nathan, un po' troppo insistente nei miei confronti, mi metteva invece abbastanza in soggezione, ma cercavo in tutti i modi di non farci caso, nonostante fosse seduto esattamente davanti a me.
Nonostante questo però anche lui era simpatico, forse un po' troppo egocentrico per i miei gusti.
"Quindi Nat, hai deciso cosa fare della tua vita una volta finito il liceo?" domandò Alicia immergendo una tortilla nella salsa piccante
"No non ancora, ma ho tempo" rispose lui appoggiandosi allo schienale della sedia
"Non molto in realtà" ridacchiò lei "Oddio" disse poi, dopo aver azato lo sguardo
"Cosa?" domandai seguendo la direzione dei suoi occhi
Non era possibile. Dalla porta del locale stavano entrando due ragazzi, due ragazzi che entrambe conoscevamo molto bene. La chioma riccia del primo si diresse verso di noi, seguita immediatamente dal ciuffo biondo del secondo.
Fu proprio quando la sua mano spostò i suoi capelli che Genn punto i suoi occhi nella nostra direzione e si bloccò, guardandomi. Poi anche David si accorse di noi e ci sorrise venendoci incontro.
"Ragazzi, che ci fate qui?" domandò entusiasta Alicia
"Siamo venuti a mangiare qualcosa, prima di uscire" replicò David mettendo una mano sulla mia sedia "Sono David piacere" disse poi in direzione dei due ragazzi da cui io ed Alicia eravamo accompagnate
"Oh si giusto" disse lei scuotendo leggermente la testa "Ragazzi loro sono Genn e David, due nostri amici" continuò indicandoli "Loro invece sono Josh, il mio ragazzo, e Nathan" terminò rivolgendosi ai due ragazzi in piedi
"Piacere" dissero insieme Nathan, Josh e David
Genn fece un leggero cenno con la testa, verso entrambi.
"Siete appena arrivati?" chiese Alicia
"Perchè non vi unite a noi?" chiese il ragazzo della bionda, stupendomi
"Perchè no?" rispose David guardando Genn
"Te lo dico io perchè no" sussurrò lui sbuffando
Risi leggermente e tutti mi guardarono confusi. Probabilmente ero l'unica ad aver sentito quella frase. Alzai le spalle e sorrisi, come per dire di lasciar perdere. Quando guardai verso Genn mi fece un leggero sorriso complice, come per farmi capire che aveva compreso il motivo della mia reazione.
David e il biondo spostarono un tavolo e due sedie per unirsi a noi. Genn si mise di fronte a me, mentre David si posizionò di fronte a lui.
La cena passò tranquilla, senza particolari problemi, tranne qualche frecciatina tra Genn e Nathan ogni tanto, ma niente di che.
Alicia aveva tirato fuori l'argomento 'feste', chiedendo a Genn se sarebbero potuti venire anche i due ragazzi alla sua festa. Quella domenica infatti, Genn, non so per quale assurdo motivo, aveva deciso di dare una festa nel suo appartamento.
Genn aveva detto di si, anche se un po' riluttante ed ora i due fidanzatini stavano discutendo riguardo ad un vestito che Alicia voleva mettere, ma che secondo Josh era troppo corto. Il modo in cui si rispondevano a vicenda, mi faceva ridere, perchè il sarcasmo regnava sovrano in quella conversazione.
"E tu piccola?" chiese Nathan attirando la mia attenzione
Di certo non pensavo si rivolgesse a me ma il suo sguardo puntato verso di me, mi fece capire che era proprio così.
"Verrai?" domandò poi fissandomi negli occhi
Non mi piaceva il suo sguardo su di me. Era troppo malizioso e sapevo bene a cosa mirava quel ragazzo. Non ero però l'unica a cui dava fastidio. Troppo agitata per la situazione in cui mi trovavo con il riccio, cercai involontariamente la mano di Genn, seduto accanto a me, e notai che l'aveva stretta in un pugno sulla sua gamba. Si rilassò però quando avvicinai la mano alla sua e la strinse dolcemente, senza però spostare lo sguardo dal ragazzo che era di fronte a me.
"Io penso che non verrò.. ho.. una cena con dei parenti. Se mi libero, magari verrò dopo" balbettai insicura
"Speriamo allora" sorrise lui in modo non proprio puro
Non sapevo davvero ancora se andare. Ne avevo parlato con Alicia, ma non ero ancora giunta ad una conclusione. Avrei rischiato molto ad andare ad una festa a casa di Genn come Camila, ma allo stesso tempo sapevo che come Olivia non mi sarei sentita a mio agio. Stavo seriamente pensando di starmene a casa, ma, per qualche strano motivo, volevo tenere sott'occhio Genn. Non potevo però chiederlo alla mia amica, perchè avrebbe fatto troppe domande e inoltre volevo che si godesse quella festa con il suo ragazzo. L'unico modo era andarci, ma di certo, non avrei potuto sapere quello che sarebbe successo poi.
-
Al 'Night Life' non c'era molta gente quella sera, ma la pista era comunque abbastanza affollata. Alex e David erano seduti ai tavolini e stavano parlando probabilmente di musica, con Linda accanto al moro. Alicia e Josh erano con me e Nathan in pista a ballare. Il secondo in realtà si era trovato una compagna da un bel pezzo, dopo averci provato un paio di volte con me. Genn era in bagno. Aveva bevuto tanta di quella sangria da poter ubriacare persino cinque elefanti, sette cammelli e due balene. Non mi capacitavo di come, in quel suo corpo così esile, ci potesse stare tanto alcool.
Lo vidi farsi largo tra la folla e guardare verso la mia direzione, per poi avvicinarsi. Io feci finta di nulla e continuai a ballare. Certo, nemmeno io ero molto sobria in quel momento.
"Smettila di tentarmi" disse quella voce, facendo scontrare il suo fiato contro il mio orecchio
"Non so di cosa parli" risposi girandomi verso di lui
"Ti va una sigaretta?" chiese e annuii in risposta
Ci facemmo largo tra la folla, uscendo su un terrazzino del locale dopo aver recuperato le giacche al tavolino dove si trovavano Alex, David e Linda. Non c'era nessuno lì fuori, probabilmente erano tutti o dentro o al bar o nella zona fumatori sul retro, che era coperta.
Genn prese le sigarette dalla tasca e me ne passò una. La presi e me la misi tra le labbra. Lui fece lo stesso con un'altra sigaretta e l'accese con il suo accendino nero. Me lo passò, per poi aspirare e togliersi la sigaretta dalle labbra. Presi l'accendino, mentre lo osservavo ripostare il piccolo cilindro alla bocca. Mi avvicinai a lui, appoggiando una mano sulla sua spalla. Lui mi guardò confuso. Misi a contatto la mia sigaretta con la sua e aspirai, per farla accendere. Il tutto, senza spostare gli occhi dai suoi.
Mi allontanai prendendo la sigaretta tra le labbra, pensando al fatto che senza tutto quell'alcool per il mio corpo, non avrei mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere. Gli ripassai l'accendino.
Fumammo senza parlare, guardando verso il paesaggio notturno, illuminato da varie luci.
"Intendevo proprio questo prima" disse rompendo il silenzio
"Cioè?" chiesi guardando in panorama davanti a me
"Che mi mandi a puttane il cervello quando fai queste cose Olivia" sbottò passandosi una mano tra i capelli
"Così come Genn?" domandai piano buttando la sigaretta a terra, per poi spegnerla e fare un passo verso di lui
"Metti alla prova la mia capacità di autocontrollo e mi porti sempre sul filo del cedimento" fissò gli occhi nei miei, ma non si mosse
Mi mossi io, avvicinandomi ancora di più a lui. Posai le mani sul suo petto.
"Tu hai detto che non sei fatto per l'amore Genn. Sempre tu hai detto che non vuoi me in quel senso. Allora non dovrebbe avere nessun effetto su di te il mio comportamento, non credi?" domandai con il viso molto vicino al suo
"Anche tu hai detto di non essere fatta per l'amore se non sbaglio. E hai anche aggiunto il fatto che non riesci a sopportare i miei sbalzi d'umore" ribattè prontamente lui con voce roca
"Già ma mi sembri tu quello in difficoltà ora" sorrisi beffarda
Appoggiai una mano sulla sua guancia e passai il pollice sulle sue labbra, guardandolo chiudere gli occhi al contatto con la mia mano.
"Vorrei tanto baciarti Genn" diedi voce ai miei pensieri
Con uno scatto gli occhi di Genn si aprirono e, velocemente, il suo corpo si mosse. Appoggiò le mani al parapetto del terrazzo, schiacciandomi contro esso, per poi premere le sue labbra sulle mie.
Portai le braccia attorno al suo collo, tirandolo ancora di più verso di me, cosa che a lui sembrò non dispiacere affatto.
Sapevo che era sbagliato, ma in quel momento mi sentivo viva e felice come mai prima ero stata. E più stavo lì tra le sue braccia, più mi sentivo bene.
"Siamo ubriachi vero?" domandò lui appoggiando la fronte alla mia e riprendendo fiato
"Si" sussurrai chiudendo gli occhi
"Quindi possiamo farlo" era più un'affermazione la sua che una domanda
Infatti senza darmi il tempo di rispondere, riposò le sue labbra sulle mie, ma senza foga quella volta. Era un bacio leggero e dolce.
"Cosa mi stai facendo Olivia?"
"La stessa cosa che tu stai facendo a me Genn" risposi
Poi lo spinsi leggermente e, dopo avergli sorrido, rientrai nel locale per cercare gli altri siccome lì fuori faceva abbastanza freddo.
UShugs_
Chiedo scusa per l'immenso ritardo, ma ho avuto tantissimo da fare in questo periodo e poi questo capitolo è davvero lungo, quindi spero possiate perdonarmi. Inoltre non mi dispiace di come è venuto fuori.
Volevo dirvi che il prossimo sarà un capitolo MOLTO importante, per cui voglio scriverlo al meglio e per questo non so quanto ci metterò.
Detto questo, l'altra mia storia (che trovate sul mio profilo) aspetta voi lettrici, per cui se avete voglia passate! Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e alla prossima
M xx
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