Thirty.
THIRTY.
Olivia
"Va bene" sentii dire dalla voce di Alicia, mentre era nel mio bagno "Si non ti preoccupare, me lo scrivo subito. Anzi lo dico anche ad Olivia, lei me lo ricorderà sicuramente" mi voltai verso di lei quando disse il mio nome
Rispose al mio sguardo confuso, roteando l'indice della mano sinistra facendomi segno che mi avrebbe spiegato dopo. Alzai le spalle e mi voltai verso lo specchio sistemandomi il vestito che stavo indossando. Era blu notte, stretto sul busto e più morbido dalla vita in giù. Le maniche erano in pizzo ed arrivavano fino al gomito. Non ero per niente convinta di quel vestito tre giorni prima quando la bionda che stava parlando al telefono nel mio bagno mi aveva costretto a comprarlo e non lo ero nemmeno in quel momento in cui stavo osservando il mio riflesso nello specchio.
"Josh ha detto di salutarti e di dirti che arriveranno il 26 mattina a mezzogiorno. Ha paura che me lo dimentichi" disse la mia amica bionda uscendo dal bagno e gettando il cellulare sul mio letto
"Già direi che fa bene" la presi in giro io
Josh e Nathan sarebbero venuti a far visita ad Alicia il 26, il giorno dopo Natale. Non erano venuti la volta precedente perché il papà di Josh e sua mamma avevano avuto un imprevisto sul lavoro e lui doveva stare a casa con suo fratello, che non era ancora abbastanza grande per essere lasciato una settimana a casa da solo. Così avevano organizzato un altro viaggio e si sperava che quella volta non ci sarebbe stato nulla ad impedire ai due piccioncini di vedersi finalmente.
In quei due mesi io ed Alicia avevamo legato davvero tanto e anche con i ragazzi ci vedevamo spesso. Per ragazzi intendo David, Genn e John. Avevo sentito anche Alba qualche volta, ma era spesso in giro per lavoro, per cui non la potevo vedere spesso. Quella sera avevamo deciso di organizzare una cena prenatalizia a casa di David e ci sarebbe stata anche lei. Era più di un mese che non la vedevo.
Continuai a guardarmi allo specchio, pensando se Genn l'avrebbe pensata come me su quel vestito o se gli sarebbe piaciuto.
"Ti sta benissimo Olivia smettila" sbuffò Alicia come leggendomi nella mente, mentre si sedeva sul mio letto
"Se lo dici tu" dissi sottovoce
"Olivia hai visto il mio.. Wow"
Amanda era entrata ancora una volta in camera mia senza bussare. Incrociai le braccia al petto guardandola seccata, mentre lei mi squadrava dalla testa ai piedi.
"Alicia, gliel'hai fatto prendere tu vero?" domandò alla mia amica
La bionda annuì sorridendole orgogliosa, guardandomi per un attimo, per poi voltarsi verso lo specchio per mettersi il rossetto.
"Ci avrei scommesso, non se lo sarebbe mai preso da sola" disse con un ghigno Amanda
"Cosa vuoi?" chiesi infastidita
"Ah già, hai visto per caso il mio quaderno di matematica?"
"No non l'ho visto" dissi dirigendomi in bagno
"Alicia, poi fammi sapere se Genn ha ancora la forza di non saltarle addosso" disse Amanda prima di chiudersi la porta della mia camera alle spalle
Fissai il legno bianco allibita, sentendo la risata di Alicia, che mi stava prendendo in giro.
"Cosa c'è da ridere" le domandai allora
Lei in tutta risposta rise ancora più forte, così sbuffai e andai in bagno. Mi posizionai davanti allo specchio e presi la matita nera la misi sugli occhi e poi aggiunsi del mascara, come al solito. Uscii dal bagno e presi la borsa uscendo dalla mia stanza.
"Oh andiamo, non ti sarai mica arrabbiata seriamente" sentii dire da Alicia dietro di me
"Mamma noi andiamo" urlai dal corridoio d'entrata, per poi aprire la porta di casa
"Divertitevi" disse mamma dal salotto
"Olivia" Mike si precipitò verso di me
Mi ero dimenticata di salutarlo. Mi piegai sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza e aprii le braccia per poi avvolgerle attorno al suo corpicino.
"Sei tanto bella stasera" disse piano lui, guardandomi
Sorrisi dolcemente, per poi accarezzargli la guancia.
"Ci sarà anche Genn?" mi domandò poi
"Si Mike" risposi io fingendo un sorriso
Non mi dispiaceva vedere Genn, affatto. In quei mesi il nostro rapporto si era solidificato. Ci vedevamo spesso al parco e fuori il venerdì sera o il sabato al 'Night Life'. Non c'era stato più niente tra noi, ma avevo paura ogni volta che potesse succedere qualcosa e ogni volta avevo sempre più il terrore di vederlo, perché sapevo che ogni minuto che passavo insieme a lui, maturava sempre di più quel sentimento ancora indefinito che provavo nei suoi confronti. Sapevo che dovevo stargli lontana, ma era impossibile sia perché uscivamo tutti insieme, sia perché non ne sarei stata in grado, siccome avrei sicuramente sentito la sua mancanza.
"Allora va bene" disse sorridendo
Guardai Alicia con aria confusa, ma lei mi sorrise solamente. Non avevo tempo di chiedere spiegazioni a Mike e sinceramente non volevo sentirle, avrebbe sicuramente detto qualcosa di sensato ma che mi avrebbe fatto pensare troppo.
Sentii il suono di un clacson suonare fuori casa, segno che John era arrivato. Presi la giacca e insieme ad Alicia uscii di casa. Quella sera faceva abbastanza freddo così mi strinsi nel cappotto non appena l'aria gelida mi colpì.
John scese dalla macchina non appena ci vide uscire, ma mi fermai sui miei passi, lasciando Alicia andare avanti, quando la portiera dal lato del passeggero si aprì, rivelando un Genn vestito fin troppo bene. Salutò Alicia con un bacio sulla guancia, poi la bionda fece il giro per salutare John che la fece entrare nella sua macchina, aprendole la portiera.
Genn voltò lo sguardo verso di me e mi fissò, con la bocca leggermente socchiusa e gli occhi puntati sul mio corpo. Mi mossi insicura verso di lui sui miei stivaletti neri bassi e quando gli fui vicino gli sorrisi semplicemente.
"Sei.. Wow" disse solo, prima di aprirmi la portiera e farmi salire
"Ma che gentleman che abbiamo" risi, per mascherare il lieve imbarazzo che quella situazione mi stava provocando
"Se vuoi la smetto" ribattè lui sfacciato come sempre
Scossi la testa e salii in macchina.
-
"Pescate un bigliettino e guardatelo subito, ma non fatelo vedere a nessuno mi raccomando" spiegò per l'ennesima volta David, passando davanti a noi con il cappello di Genn riempito di bigliettini con i nostri nomi "E se è il vostro rimettetelo dentro" continuò guardando il biondo seduto di fianco a me sulla poltrona bianca del salotto di casa Shorty
Alba occupava l'altra poltrona, mentre Alex, Linda, John ed Alicia erano sul divano. Io ero seduta sul bracciolo enorme della poltrona sulla quale stava Genn. David aveva proposto di fare il 'Secret Santa' tra di noi e aveva ripetuto mille volte le stesse cose, soprattutto il fatto che nessuno potesse pescare il suo nome. A quanto pareva, Genn, quando erano piccoli ed era in vacanza dai nonni, avevano fatto, con la famiglia di David e la sua, questo 'gioco' ma Genn si era fatto il regalo da solo perché si era autopescato e non aveva rimesso dentro il bigliettino.
"Io ho il mio" disse Alex richiamando l'attenzione di David che aveva messo il cappello davanti a me
Pescai un bigliettino e aprii il nome nascondendomi dal biondo accanto a me, che cercava invano di sbirciare.
'Genn'.
Chiusi il biglietto bruscamente, per impedire a Genn di vedere il suo nome scritto su quel pezzetto di carta bianca. Mi passai una mano tra i capelli: Genn era davvero difficile come gusti e non avevo la minima idea di cosa regalargli.
David rifece il giro per raccogliere i bigliettini e buttarli. Mi alzai, dicendo che dovevo andare in bagno. In realtà uscii in giardino e mi sedetti su una sedia. Volevo solo prendere una boccata d'aria e mettere a posto i miei pensieri. Non dovevo farmi tanti problemi, no? Genn ed io eravamo amici e quello era solo un gioco. Eppure il fatto di dovergli fare un regalo mi destabilizzava.
"Allora chi hai pescato?" la voce di Genn risuonò dietro di me e mi fece sussultare
"Non posso dirtelo" dissi dopo essermi girata a guardarlo
Si accese la sigaretta che teneva tra le mani e restai a fissare i movimenti che facevano le sue labbra mentre aspirava, per poi togliere la sigaretta dalla bocca e rilasciare lentamente il fumo. Prese di nuovo il pacchetto dalla tasca e, sotto il mio sguardo confuso, estrasse un'altra sigaretta, per poi porgermela inaspettatamente. La presi dalle sue dita e me la lasciai accendere da lui. Feci un lungo tiro per calmarmi, ne avevo estremamente bisogno.
"Non sapevo fumassi" disse lui cercando di fare conversazione
C'erano momenti in cui perfino a lui, il silenzio tra noi risultava scomodo.
"Non fumo mai, solo che.. ne avevo bisogno" dissi semplicemente, prima di fare un altro tiro
Fumammo in silenzio, guardando a volte il cielo, a volte il giardino, a volte noi.
"Hai pescato me vero?" domandò facendo l'ultimo tiro e spegnendo poi la sigaretta nel posacenere che c'era sul tavolino di fianco a noi
"Non posso dirtelo" dissi nuovamente sorridendo
Spensi anche io la sigaretta ormai finita e mi strofinai le mani sulle braccia, maledicendomi per non aver preso la giacca. Lui si levò la sua e me la mise sulle spalle.
"Grazie, odio questo vestito" ammisi sorridendogli riconoscente
"A me piace, ti sta bene" disse lui fissando il cielo
UShugs_
Scusate se il capitolo fa schifo ed è corto e noioso e anche per il ritardo, ma veramente sono piena di studio in questi giorni. Volevo infatti dirvi che non so se la prossima settimana potrò aggiornare, perchè ho due esami! Lo farò appena potrò e se sopravviverò.
Volevo inoltre ringraziarvi per tutte le stelline che mi avete messo finora, che hanno superato i mille voti! Grazie mille davvero, siete fantastiche.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo.. ehm.. capitolo e alla prossima.
M xx
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