Nine.
NINE.
Olivia
Attraversai il lungo corridoio pieno zeppo di persone, di cui la maggior parte erano coppiette che si baciavano attaccate al muro.
La musica rimbombava nella sala colma di gente sudata che ballava e di luci colorate che illuminavano a random la pista.
Come mio solito mi diressi subito verso la cucina per bere qualcosa. Mi stupii nel vedere John servire cocktail alle persone che stavano davanti a lui. Non mi aspettavo di trovarlo quella sera. Quando entrai in quella stanza sentii gli occhi dei presenti su di me e feci spuntare un leggero sorrisetto vittorioso sulle mie labbra.
John mi osservò mentre avanzavo verso di lui.
"Guarda un po' chi si rivede" disse sorridendomi
"Ehi" ammiccai io guardandolo e sbattendo le ciglia
"Allora, hai pensato ad una risposta alla domanda della settimana scorsa?" mi chiese
Ci riflettei su presa alla sprovvista, poi alzai le spalle con noncuranza.
"Credo che tu abbia ragione" dissi infine, concordando con quello che aveva detto lui qualche giorno prima
"Beh, cosa ti faccio allora?" chiese
"Un 'Long Island', per favore" risposi io guardandomi attorno
E fu in quel momento che adocchiai la mia preda per quella serata. Era un ragazzo alto, moro e con gli occhi scuri come la pece. Stava entrando dalla porta a vetro che vi era sul lato sinistro della cucina e che dava sul giardino.
Nel momento in cui però mi accorsi che seduti su un divanetto su quel prato vi erano due figure a me familiari la mia espressione cambiò immediatamente. Linda e Alex se ne stavano tranquillamente seduti con un drink in mano e ridendo tra di loro. Erano pericolosamente vicini. Mi appuntai mentalmente di parlare con Alex il giorno seguente.
Ritornai quindi a guardare il ragazzo che era appena entrato e si stava avvicinando al bancone. Quando si sedette di fianco a me, mi rivolse un sorriso che ricambiai, poi fece scorrere attentamente i suoi occhi sul mio corpo, coperto da un vestito verde abbastanza corto, soffermandosi sulle mie gambe nude ed accavallate.
"Ecco a te dolcezza" disse John appoggiandomi il drink davanti agli occhi e rivolgendosi poi al ragazzo
"Un 'Sex on the beach'" chiese lui guardando il barman per qualche secondo
Sentii poi il suo sguardo nuovamente su di me, ma feci finta di niente.
Dopo aver finito il mio drink decisi di andare a ballare. Feci un cenno a John, intento a preparare qualche strano cocktail per dei ragazzi, che lui prontamente ricambiò. Scesi dallo sgabello, dal lato in cui stava il ragazzo moro e gli sorrisi prima di allontanarmi muovendo i fianchi. Sentii il suo sguardo bruciare su di me anche senza guardarlo.
Andai in pista non appena arrivai in quello che doveva essere il salotto di quella casa e, facendomi spazio tra i corpi sudati delle persone presenti, cercai di arrivare più o meno al centro di essa.
La musica rimbombava forte per tutta la casa e cominciai subito a muovere i fianchi, lasciandomi trasportare da essa.
Dopo quella che mi sembrò un'ora, stavo ballando beatamente sulle note di 'Intoxicated', gli occhi chiusi e le braccia alzate. Quando decisi di riaprirli gli occhi e alzai lo sguardo, vidi il ragazzo che mi stava seduto di fianco mentre bevevo il mio drink, venirmi incontro con un sorrisetto sulle labbra, che, calata nella parte di Camila, ricambiai prontamente.
Sentii le sue mani sui miei fianchi, mentre i miei occhi si erano nuovamente socchiusi, i miei fianchi si muovevano, le mie braccia si alzarono passando prima dai miei capelli. Le sue mani si spostarono alla base della mia schiena e tirò il mio corpo più vicino al suo.
"Finalmente conosco la famosa Camila" sussurrò lui, appoggiando le labbra sul mio collo
Le mie mani si strinsero attorno ai suoi bicipiti, mentre sentivo l'eccitazione crescere solo con la sua bocca sulla mia clavicola.
Quando decisi che avevamo ballato anche troppo, gli presi la mano e lo trascinai fuori dalla pista, facendomi spazio tra le persone che ballavano sotto le luci colorate.
Appena fummo arrivati nel corridoio che conduceva alle stanze da letto, mollò la presa dalla mia mano e mi fece voltare verso di lui. Si avventò sulle mie labbra famelico, mentre io, che non me l'aspettavo, barcollai sui miei tacchi alti. Mi ripresi non appena sentii il muro freddo dietro di me e decisi di tornare a capo della situazione. Poggiai la mano sul collo del ragazzo, mentre le sue scesero sul mio sedere.
Mi staccai dalle sue labbra solo per portare le mie sul suo collo, mentre facevo scivolare le dita sul petto del ragazzo coperto da una camicia azzurra che aveva i primi bottoni aperti. Feci pressione, mentre sentii un gemito uscire dalla sua bocca e lo spinsi contro la parete opposta.
"Cody" sentii qualcuno urlare
Non ci diedi peso e non mi voltai, ma sentii il ragazzo che stavo baciando voltarsi verso la voce che aveva parlato.
"Che vuoi Liam" sbuffò chiaramente scocciato dall'interruzione
"Ed ha bevuto un po' troppo" disse lui grattandosi la testa e fissando il suo amico negli occhi
"Ma cazzo, proprio stasera?" imprecò il ragazzo moro che avevo di fronte "Dobbiamo portarlo a casa" continuò mentre vidi il suo amico annuire
"Ti aspetto in macchina" disse quel ragazzo prima di scomparire in cucina
"Scusami piccola mi dispiace davvero" disse rivolto a me, passandosi una mano tra i capelli scuri
"Sarà per la prossima volta" sussurrai, lasciandogli un bacio sull'angolo della bocca ed allontanandomi da lui
Tornai in cucina e chiesi un altro drink a John, che me lo preparò con estrema rapidità, per poi rivolgersi verso gli altri ragazzi. Speravo di poter parlare un po' con lui, ma sembrava che tutti volessero bere in quel momento, nonostante fossero già abbastanza ubriachi.
Sbuffai e mi alzai di nuovo dallo sgabello, dopo aver finito il mio cocktail e mi diressi verso il bagno.
Non appena feci per aprire la porta ed entrare, qualcuno la aprì al posto mio dall'altro lato. Alzai lo sguardo verso il ragazzo che mi stava di fronte.
I suoi occhi azzurri bruciarono su di me. Mi sentii arrossire sotto il suo sguardo. Lo vidi fare un sorrisetto e incrociare le braccia.
"Credevo che Camila, non arrossisse" disse con aria di sfida
Mi maledii mentalmente per aver dimenticato per un attimo di essere la bionda, ma mi ripresi e incrociai a mia volta le braccia.
"Sai ho bevuto un po'" dissi in mia difesa, mantenendo la voce bassa, per evitare che mi riconoscesse
Lui ridacchio, non credendo alle mie parole chiaramente.
"Sai, credevo fossi più bella. Tutti dicono che sei una gran figa, ma forse sei solo brava a letto" disse osservandomi
Mi irritai a quelle parole, ma capii che l'aveva detto solo per infastidirmi dal suo sorriso compiaciuto che spuntò sul suo viso, dopo che ebbe visto la mia reazione.
"Mah, chi lo sa" ribattei io sfidandolo
"Stai per caso cercando di dirmi che dovrei provare?" rise
"Non so se riusciresti a starmi dietro, sai, non mi sembri il tipo" lo presi in giro, osservandolo come aveva fatto lui poco prima con me
"Fidati, l'aspetto inganna" si avvicinò pericolosamente a me
Sentii lo stesso profumo che mi aveva invaso le narici quel giorno nel negozio di musica, avvolgermi completamente e chiusi gli occhi per un attimo.
Genn era leggermente più alto di me, dal momento che indossavo i tacchi, così non dovette abbassarsi troppo per premere le labbra sulle mie, una volta che mi fu abbastanza vicino.
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