~32~

Chuuya fu rapido. Sentì la mano sulla sua spalla stringerlo, in una stretta apparentemente amichevole.
Gli sembrò come se avesse appena ricevuto una pacca da un amico che non vedeva da anni.
Si allontanò, facendo un salto all'indietro, e cercò di scorgere in quel buio l'uomo che l'aveva toccato.

«Chi sei?» chiese, con i denti stretti.
La luna uscì fuori, illuminando con la sua bianca e chiara luce quel quartiere spento e buio.

L'uomo aveva una giacca verde militare, che copriva una maglietta nera, sopra dei pantaloni scuri. A vederlo bene, sembrava avesse poco più dell'età di Chuuya. Il suo sguardo era spavaldo, i suoi occhi di un colore ambrato gli donavano un'aria luminosa.
Un ghigno sul suo viso prese forma e quel suo aspetto tanto acceso all'apparenza divenne anche potente e inquietante. La sua immagine dava l'impressione che fosse più forte di quanto una persona si sarebbe aspettata.

La sua figura, che sotto quella luce notturna sembrava tanto imponente, diede una strana tranquillità a Chuuya.

«Mi chiamo James Joyce.» rispose, mantenendo il ghigno stampato sul volto.

Chuuya trasalì. Quel nome lo conosceva, ma era come se se ne fosse dimenticato. Come se nella sua testa ci fosse sempre stato, nascosto, dentro qualche cassetto della mente, in qualche angolo dei suoi pensieri, ma che solo in quel momento fosse stato scoperto, si fosse risvegliato. Non associava nulla a quelle due parole. Strinse i pugni.

Questa forza che emana, io la conosco. Quello sguardo scaltro, io l'ho già visto.
Sento il mio corpo infiammarsi. Il calore che cresce. Una voglia incontrollabile di usarlo. E una sicurezza sfrenata, nel farlo.

Chuuya si trattenne, rimanendo in silenzio. In quegli ultimi mesi aveva imparato a controllare la sua ira, la sua forza, ma aveva ancora difficoltà ad usare la vera forma del suo potere. Che fosse impossibile controllarla, quello era sicuro e ormai se n'era fatto una ragione. Ma doveva almeno saperlo trattenere. E invece a volte gli capitava di doversi fermare, di respirare profondamente, per calmare la sua irrefrenabile voglia di sfogarsi con Corruzione.
Ma le volte in cui succedeva erano così rare che si era dimenticato di quella sensazione. La sensazione di quando non riesci a controllare nemmeno il tuo corpo.

Era da tutto il giorno che si sentiva così, ma solo in quel momento venne fuori la richiesta disperata del suo potere di usarlo.

Lascia che sia io a controllarti. Lasciami uscire.

«No!» urlò, per zittire quella voce.

Il ragazzo sogghignò «"no" che cosa?».

Nella sua voce si sentì un velo di ironia e sarcasmo che Chuuya colse infastidito.

«Chi cazzo sei?» evitò la domanda e ripetè la sua, mentre le sue dita, strette in pugni sempre più forti, graffiavano e infilzavano i palmi con le unghie.

«Te l'ho già detto. Mi chiamo James Joic-»

«Non voglio sapere il tuo fottuto nome» urlò Chuuya esasperato, mollando la presa delle mani e lasciando colare il sangue delle ferite che lui stesso si era creato. Quella, però, era l'ultima cosa a cui pensava.
«Oh, intendi cosa ci faccio qui e perché ti conosco? Ma certo, che stupido sono» esclamò James, colpendosi la fronte con il palmo della mano.

«Volevo rivederti, caro Chuuya, mi sei mancato. Vedi come sono cresciuto? Sono più alto di te!»

Chuuya era confuso. Inclinò la testa mentre lo studiava e cercava di ricordarsi dove l'avesse già visto. Ma non gli venne in mente niente.

Vuoto.

Improvvisamente si sentì toccare nuovamente la spalla, e vide davanti a lui quel ragazzo, incredibilmente vicino. Più vicino di prima, molto di più.
Rimase per un attimo paralizzato, senza capire nemmeno perché.

Come diavolo ha fatto ad avvicinarsi così velocemente senza che io me ne accorgessi? E perché non riesco a muovermi?

Quando riprese il controllo, spinse James via con il suo potere.
Venne scaraventato contro un albero, creando della polvere che copriva la visuale di Chuuya.

Per un istante pensò di averlo messo fuori gioco. Quel colpo non poteva essere schivato se non da Dazai. Solo lui conosceva ogni sua mossa, ogni suo tempismo.

Fece per andare, ma nuovamente si ritrovò di fronte James «quell'attacco sarebbe stato perfetto» disse, sgranchiendosi la schiena «se solo avessi usato la tua vera potenza.»

Chuuya sobbalzò e di nuovo rimase immobile, davanti a quella sagoma che si era fatta molto più grande di prima. Probabilmente era perfino più alto di Dazai.

Questo tizio.. È dotato di poteri? Riesce a paralizzarmi per pochi secondi? Anticipa le mie mosse? O...

«Ci conosciamo?» chiese.

«Questa domanda mi ferisce, ma allo stesso tempo mi consola» sospirò James «sì, immagino di sì.»

«Io non... Non ti conosco.»

Quelle parole risuonarono nella sua testa come martellate. Sembravano fargli male ogni volta che le pensava, e averle dette era come ammettere che non fosse così, che lui lo conosceva.
James Joyce si fece cupo. Il suo sguardo si indurì, si sentiva il suo respiro diventare più pesante. Inclinò la testa ghignando, mentre i suoi occhi presero a fissare intensamente quelli di Chuuya.
«Tu... Non mi conosci?» chiese, spalancando gli occhi assetati di sangue e facendo una smorfia sadica «tu..» ripetè, alzando il tono della voce «..non mi conosci?» gridò, spingendo indietro Chuuya con due mani.
«Come fai a non conoscermi?  Come fai a non ricordarti di me? Di colui che più volte ti ha salvato? Eh, come diavolo fai a non conoscere James Joyce

Di nuovo quelle due parole, quel nome.
Chuuya pensò che forse gli doveva qualcosa. Che era lì per qualche suo debito. Alla fine, non doveva sembrargli strana una cosa simile. La cosa davvero strana era che quel ragazzo non sembrava volere denaro, o peggio, torturarlo o ucciderlo. Sembrava volesse...

... Approvazione. Vuole approvazione da me? Vuole essere ricordato.. da me?

«Cazzo» mormorò Chuuya, subito dopo essere stato spinto per una seconda volta «se solo mi spiegassi... Invece di spingermi.»

James si fermò, ritornando in uno stato relativamente calmo «oh.»

Chuuya lo vide fremere dalla voglia di spiegare. Era sicuro che stesse aspettando quella frase.
Spero che c'entri con Dazai, altrimenti tutto questo sarà stato solo una perdita di tempo.

«Corruzione, il tuo potere. Quante volte lo hai utilizzato nella tua vita?»
La domanda suonava strana. Era posta in maniera strana.

«Penso.. Due» rispose, un po' scettico.

«Come fai a-»

«Andiamo, sul serio non hai mai visto la mia faccia tra i mafiosi?» lo interruppe.
Poi, sospirando come a voler cambiare discorso, riprese «l'hai usato molte più volte di quanto pensi.»

«Non è possibile.»

Ho vaghi ricordi. Ricordi di me che distruggo indiscriminatamente tutto, e di qualcuno che mi ferma. Che sia lui?

«Hai il suo stesso potere?» azzardò Chuuya, senza menzionare né Dazai né la sua abilità. Se fosse stato un possessore, allora avrebbe capito.

«Ah..» James fece una smorfia «Non mi paragonare ad un verme come quello» rispose, con un tono di disprezzo e rabbia «un maledetto farabutto che si fotte le aspirazioni altrui, trasformandole in schifosi desideri senza scopo.»
Il ragazzo fece una pausa, in cui alzò una mano e la avvicinò al suo petto, stringendola in un pugno. Poi piegò la bocca in un sorriso soddisfatto e riprese a parlare «oh, ma ora vedremo chi ne uscirà vittorioso. Vedremo chi è veramente il più forte. E tu, Chuuya, mi aiuterai. Perché tu lo conosci. Lo conosci meglio di chiunque altro.»

Chuuya strinse i denti.
Allora è lui che l'ha rapito. Insomma, non personalmente, ma l'ha fatto rapire lui.
Lo fissò, con uno sguardo più serio del solito.
Bastardo. Dannato bastardo.

«Non azzardarti a proferire un'altra parola su Dazai. Limitati a dirmi dove lo tieni, maledetto farabutto.» sibilò, ripetendo le sue stesse parole.

La sua espressione divenne gelida come la notte, decisa e mirata ad ottenere un'unica e sola informazione.

Dove si trovava Dazai.

E con quel pensiero fisso in testa, corse verso James, e lo attaccò.

~~~

Errieccoci amiciciosicini!
Sì, James Joyce è uno scrittore reale e, per seguire la trama base su cui si fonda bsd, ho creato il suo personaggio prendendo spunto proprio da lui. Anche la sua abilità, ovviamente, rimanda a una delle sue opere.

Beh, se volete, esponente pure qui i vostri pensieri e le vostre supposizioni, mi piace venire informata su queste cose! :3

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