~30~
Dove.. Dove mi trovo?
Silenzio, e buio.
Cosa è successo? Stavo combattendo contro.. Contro chi?
Una voce. Anzi, due. Parlano, e l'eco le confonde.
Come se si trovassero in una stanza vuota.
E nemmeno troppo lontani.
Sono dentro una casa?
Dazai si guardò intorno, senza riuscire a scorgere nulla.
Aveva come la sensazione di essere stato catapultato in quel posto senza un minimo preavviso.
È così? Veramente non sapevo di stare per essere catturato? Davvero non sospettavo che sarebbe successa una cosa simile?
Si sentiva intorpidito, le sue bende improvvisamente si fecero più strette. Sentì il bisogno di togliersele di dosso, perché quello spazio così buio e privo di qualsiasi mobile lo avvolgeva molto più delle sue fasciature. Si toccò la benda sulla sua testa, e si rese conto solo allora di essere sudato, stremato. Improvvisamente ricordò di essere precipitato dentro un fosso, un pozzo senza fondo.
Di essere andato giù, giù, cercando di aggrapparsi a qualcosa.
Gli girava la testa, si toccò le tempie e, con quelle, anche i capelli, un po' bagnati a causa del sudore.
Vide una finestra, chiusa, da cui però arrivava uno spiraglio di luce, e provò ad avvicinarsi. Non aveva catene, non era legato, e nonostante avesse qualche ferita, non era grave.
Chi è che mi ha preso? E perché mi lascia libero per la stanza?
A qualche centimetro dalla finestra, si fermò di colpo, sentendo la porta aprirsi dietro di lui.
«Oh» esclamò lo sconosciuto, entrando con una lampada portatile poco luminosa «ben svegliato, Osamu Dazai. Scusami se non c'è la luce, ma il proprietario di questa casa mi ha vietato di accenderla. Non ti dispiace, vero?» disse con un ghigno spavaldo stampato in viso.
La luce lo illuminava dal basso e l'ombra che si veniva a creare risaltava la sua espressione, così calma, ma allo stesso tempo così terrificante.
Era lui, l'uomo che Dazai cercava. Era lui la figura maestosa che gli era sconosciuta.
Per la prima volta, forse, in vita sua, Dazai sentì un brivido ascoltando le sue parole.
Si sentì come in trappola, davanti a quella sagoma non ancora definita. Era immobile a fissarla. Improvvisamente, tutte le cose che avrebbe detto ad un probabile suo nemico vennero cancellate dalla sua mente, finendo in un oblio sconosciuto, come se gli anni passati ad uccidere gente, a ricattare avversari, ad addestrare reclute, fossero solo state mere illusioni di un uomo con uno stupido intento suicida. Perché si ritrovava a pensare quelle cose di se stesso?
Guardando quella figura, che a sua volta fissava lui, pensò di non avere vie di fuga. In quel preciso momento, credette davvero di non poter fare nulla se non guardarlo avvicinarsi mentre chiudeva la porta dietro di sé.
Capì per la prima volta che, se si trovava lì, non era perché era stato distratto mentre combatteva.
Lui si trovava lì perché quell'uomo ce lo aveva portato.
~~~
Buongiorno!
Scusate se il capitolo è ritornato ad essere corto come quelli iniziali, ma vi assicuro che i prossimi compenseranno.
Allora, finalmente abbiamo sentito parlare, anche se per poco, questo misterioso avversario!
Premetto che è un personaggio inventato da me, non fa parte della storia originale di Bungo Stray Dogs, quindi non cercate di capire chi sia.
Lo scoprirete più avanti.
;)
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