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Dopo aver saputo la loro destinazione, partirono con la nave che avrebbe dovuto caricare la mercanzia. Arrivarono alla loro meta e notarono che gli uomini della port-mafia stavano già sistemando e controllando la merce.
«Quindi dobbiamo stare qui a guardarli sgobbare» borbottò Chuuya «e mi minaccia per farmi fare lavori del genere?» continuò, parlando più a se stesso che a Dazai.
«Secondo me succederà qualcosa» esclamò quest'ultimo.
«Eh?» Chuuya si voltò verso di lui «e perché, scusa?»
«È una sensazione. Come hai detto tu, qui il nostro lavoro è controllare che gli altri lavorino. Siamo una risorsa fondamentale per la mafia, non avrebbe senso sprecarci in questo modo. Vuol dire che c'è un'alta probabilità che succeda qualcosa.»
«E se non succedesse nulla?»
«Sicuramente in questo modo non c'è rischio, dato che ci siamo noi. Chuuya, hai capito che ho detto? Ci ha mandati qui per difendere la nostra merce, significa che sospetta ci sia qualcuno che vuole rubarla. Siamo controllori e difensori, oggi. Nessun incarico è inutile.»
Chuuya sospirò stanco «alcuni incarichi potrebbero essere evitati, però.» e girò lo sguardo altrove.
Dazai lo guardò aggrottando la fronte «se ci sono vuol dire che devono essere svolti.» rispose, un po' confuso da quello che aveva detto il compagno.
«Infatti quello che volevo dire è che alcuni incarichi non dovrebbero esistere per non essere svolti.» ribadì Chuuya, assumendo un'espressione seria, ma rilassata allo stesso tempo.
«Cosa c'entra con questo lavoro? Qui è fondamentale la nostra presenza.» Dazai insistette, provando a tirare fuori di bocca le parole che voleva sentire da Chuuya.
«Era un discorso generale, non parlavo di questa missione» sbuffò «lascia stare, vado a sedermi da qualche parte» e si allontanò, mettendosi seduto su un muretto più lontano.
Qualcosa dovrà pur dire, pensò Dazai, osservandolo.
Era passata circa mezz'ora quando Dazai vide un uomo passare per la terza volta in una strada vicina, tra due palazzetti apparentemente disabitati. Fece un cenno ai suoi sottoposti per fare accelerare ciò che stavano facendo, poi si allontanò, lasciando Chuuya a tenere d'occhio la situazione.
Non gli disse niente, anche perché il compagno non si accorse che si era mosso.
Dazai si diresse verso quella stradina, guardandosi attorno in allerta. Arrivato ad un buon punto del vialetto abbandonato sentì delle voci.
«..ancora lì?»
Era una voce scura e profonda che parlava.
«Sì, signore.» rispose un'altra voce, più incerta e bassa.
«Fra dieci minuti andrò a controllare io. Il fatto che ti abbiano visto tre volte potrebbe averli insospettiti. Sempre che se ne siano accorti.» si sentì una leggerissima risata, subito dopo la fine della frase, probabilmente dalla stessa persona che l'aveva pronunciata.
«Sì, signore.» ripeté l'altro.
«Avvisa gli altri.»
«Sì, signore!»
Una corsa, sempre più debole, poi il silenzio.
Dazai si era nascosto in una nicchia fra un muro e un altro, e aveva ascoltato quelle parole. Si trattava forse dell'attacco di cui sospettava il boss?
Quando fu sicuro di essere solo, uscì dal nascondiglio e tornò da Chuuya e i suoi uomini.
Chuuya gli andò in contro a passo pesante «ehi, Dazai, dove cavolo sei andato? Vuoi fare lavorare soltanto me, eh? Sei un bastardo.» gli puntò un dito contro, dritto alla faccia.
Dazai scrollò le spalle e sospirò «è così noiooooso stare qui, mi sono solo fatto un giretto!» rispose, con nonchalance.
«Se me lo fossi fatto io un giretto!»
«Ma tu fai le cose senza uno scopo, ChuChu!» rise Dazai, dopo aver visto l'espressione di Chuuya a quel soprannome ridicolo.
«E quale sarebbe stato lo scopo della tua passeggiata? Sentiamo.» Chuuya incrociò le braccia e fissò Dazai.
«Ho visto un uomo passare ogni dieci minuti da queste parti, tre volte in mezz'ora. L'ho seguito e ho scoperto che controllava la situazione e andava a riferirla a qualcuno, che non sono riuscito a vedere, ma che vedremo presto al posto dell'uomo di prima. Quest'ultimo è andato a chiamare gli altri» fece una pausa per sottolineare le ultime parole «capisci?» concluse, sorridendo.
Chuuya si rilassò leggermente e rimase in silenzio, mentre mille pensieri passavano nella sua mente.
Com'era possibile che Dazai avesse scoperto tutte quelle cose in quei pochi minuti in cui si era allontanato? Perché lui non ci riusciva? Gli faceva rabbia. Si sentiva più debole, sia per quanto riguardava l'intuito, l'intelligenza, ma anche per le tecniche di combattimento.
Non si erano più allenati insieme, non era migliorato, ma Dazai sembrava farlo ogni secondo di più in tutto, e questo lo faceva innervosire, arrabbiare più di ogni altra cosa. Aveva sempre quell'atteggiamento tranquillo, di chi sa tutto o verrà a sapere, di chi sa che non perderà mai. Aveva mai perso quello lì? Una missione, una gara. Aveva mai perso qualcuno? Non era abituato, era ovvio che si sentisse così sicuro di sé. Pensava di vincere sempre? Uno sbruffone, un egocentrico, ecco cos'era.
Sbruffone, pensò, idiota egocentrico.
Fece per parlare, ma lo sguardo di Dazai era su di lui e Chuuya non fece a meno di pensare alle sue lacrime. Perché quella volta aveva pianto?
È solo uno sbruffone che si prende gioco di tutti.
«Cosa hai intenzione di fare?» chiese infine, assumendo un tono disinteressato.
«Voglio vedere in faccia il tipo che dava ordini alla spia. Poi lo seguiremo e valuteremo se intervenire o no» sorrise Dazai.
Chuuya non rispose e si mise a sedere. Dazai tornò serio e lo guardò con la coda dell'occhio.
Lo guardava pensieroso, non sapeva bene cosa aspettarsi da lui.
Poteva dare di testa da un momento all'altro, oppure al contrario non fare assolutamente nulla.
A questo punto del loro rapporto doveva saperlo, doveva essere in grado di intuirlo, e invece non era per niente sicuro.
Si sentiva responsabile della riuscita dei piani, e questo era possibile solo perché conosceva come le sue tasche Chuuya.
Perché ora gli sembrava invece uno sconosciuto? Un ragazzo privo della voglia di combattere e di farsi valere. Gli stessi litigi si interrompevano perché Chuuya non ribatteva più di tanto, oppure se ne andava.
Non sapeva che fare.
Ma quella era l'occasione buona per riprendersi il suo compagno.
Il suo vero compagno.
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Yo yo yoooo
È uscito il trailer di Shingeki no Kyojin E IO URLOOWKDKWKXNNCKQ NON VEDO L'ORA DI VEDERLO AIUTO SCLERO MALISSIMO AAAAA
scusate non c'entra niente con Bungo Stray Dogs MA OK ciao
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