~12~
Quando Chuuya si svegliò, si ritrovò al buio, per terra, ricoperto di polvere. Iniziò a tossire, poi si alzò e con un po' di fatica riuscì a trovare la porta e uscire. Fuori lo aspettava Dazai, seduto su un cassonetto chiuso, a leggere.
«Tsk.»
Dazai lo guardò, dopo aver sentito quel suono, ma lo ignorò completamente.
«Bah» continuò ancora Chuuya, cercando di farsi notare, ma il suo compagno tornò a leggere.
«Me ne torno a casa a farmi una doccia, come sono ridotto?» esclamò Chuuya con una smorfia.
Dazai chiuse il libro e saltò giù dal cassonetto, finendo esattamente di fronte a Chuuya. Piegò leggermente la testa da un lato «non mi sembri un bambino. Eppure ieri sera lo sembravi, sai?»
Chuuya fece un passo indietro, sobbalzò leggermente e le sue guance diventarono rosse «m-ma che diavolo stai dicendo? C-che storia è questa?!»
«Ti dico la verità. Ieri ti sei lanciato ai miei piedi supplicandomi di rimanere con te, piangendo e gridando, sai, volevi pure abbracciarmi!» scrollò le spalle Dazai, annuendo compiaciuto.
«Tsk! E io dovrei credere a questi tuoi giochetti?! Fammi il piacere» rispose Chuuya, tornando normale e sorpassandolo.
«Ehi, ehi, ehi, davvero non ricordi che è successo ieri?» disse Dazai, girandosi per seguirlo.
«No, e non voglio, addio.»
«C'è una cosa importante che ti ho detto, devo ricordartela, mi dispiace.»
«Fa' quello che vuoi.»
«Certo» rispose con un sorriso Dazai, anche se Chuuya non poteva vederlo, e continuò «il capo ci ha affidato un caso. Non so bene di che si tratta, stamattina mi ha detto di andare da lui per ulteriori informazioni.»
«Cosa sei, un messaggio pubblicitario forse?» disse Chuuya agitando le braccia «vacci tu e poi mi fai sapere, non ho intenzione di stare un altro minuto con te.»
Dazai fece un salto e si mise davanti a Chuuya, fermando la sua avanzata.
«Tanto lo so che ti piace stare con me.» sorrise, mettendo le mani in tasca.
Chuuya arrossì di nuovo, distogliendo lo sguardo, e questa volta non disse nulla.
Provò a superarlo, ma sembrava come se Dazai stesse prendendo tutto lo spazio intorno a loro, lasciando solo una parte disponibile proprio dove si trovavano.
Finalmente lo lasciò passare, ancora nel silenzio, e Chuuya si allontanò lentalmente, guardando a terra, con le mani in tasca e tossendo per la polvere.
In realtà, lo avrebbe aspettato poco più avanti.
Tipico, pensò Dazai.
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Diciamo che fin qui tutto bene. I guai iniziano dopo...
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