17.

Amos si preparò a scendere le scalinate del locale, Vanessa gli aveva già dato indicazioni e si sentiva pronto a combattere, quella sera poi sarebbe stato facile, anche se non aveva paura di battersi con nessuno, era colmo di rabbia da sfogare.

Appena sceso al piano di sotto ritrovò la solita atmosfera, solo che questa volta tutti si erano girati a guardarlo essendosi accorti della sua entrata. A gran volume c'era Nah Nah Nah di Kanye West e nell'aria le solite luci accecanti. Si avvicinò al bar e andò a salutare Pedro.

《Oh uomo Lupo, ti stavo aspettando, il solito?》

《Sì grazie》

Pedro gli preparò il suo solito Gin Tonic e ci aggiunse un pelo in più di Gin.

《Sei pronto a salire sul ring?》

《Non ho altra scelta Pedro》

《Vedrai che andrà bene, non ti preoccupare》

Sì lo sapeva, sapeva che sarebbe andata bene, Vanessa lo aveva avvisato che i primi giorni sarebbe stato facile. Salì sul ring, si levò il maglione di Mina per non rovinarlo, ordinò ad Ityu di stare seduto, il quale ubbidì ma non senza prima far bella mostra delle sue zanne a chiunque si avvicinasse, e si stiracchiò i muscoli in attesa del rivale. Si presentò un ragazzino gracile e affamato, si vedeva che era entrato solo perché spinto dalla disperazione, sicuramente non mangiava da giorni e quella era l'unica speranza di guadagnarsi qualche tzar rimastagli.

Amos non voleva fargli male, sarebbe stato come sparare sulla croce rossa, ma non aveva altra scelta, non poteva perdere. Il ragazzino alzò i pugni davanti al viso per pararsi, stava tremando, non avrebbe resistito molto. Amos lo stese subito al primo colpo, ma il ragazzo ebbe la pessima idea di rialzarsi, cercava di non colpirlo con troppa forza, ma il fatto che si rialzasse ogni volta lo costringeva a picchiare più forte e il ragazzo si stava riducendo sempre peggio, non riuscendo ad ottenere risultati.

Fece finta di voler infierire su di lui e si avvicinò al ragazzo steso a terra. Lo guardò negli occhi. I suoi occhi color nocciola stavano tremando, erano la personificazione della sofferenza. Gli sussurrò all'orecchio:

《Ragazzo voglio aiutarti, fai un piacere a te stesso e non rialzarti, se ti rialzi finirà solo peggio. Ignora quello che dirò ora...》

E ad alta voce disse tutt'altro:

《Rimani giù femminuccia? Davvero? Che razza di uomo sei che non sai nemmeno tirare un pugno, eh?》

Il ragazzo per fortuna rimase a terra ed Amos tirò un sospiro di sollievo, anche se non lo diede a vedere. Portarono il ragazzo quasi svenuto fuori dal locale e lo gettarono nella neve. Amos guardò in alto ed incontrò lo sguardo del Boss che stava applaudendo soddisfatto e che gli fece un sorriso a trentadue denti.

Lui gli fece un cenno con il capo stando al gioco e se ne uscì di fretta dal locale.

《Non vuoi un altro po' di Gin?》

Gli chiese Pedro.

《No grazie, al mio lupo dà fastidio la musica ad alto volume, preferisco uscire》

Corse fuori e ritrovò il ragazzo che aveva appena sconfitto ancora accasciato sulla neve, si guardò intorno e non vide nessuno, si avvicinò al ragazzo e lo aiutò a tirarsi su.

《Ragazzo non mollare, tirati su》

《Non farmi del male, ti prego》

《Non ti farò alcun male, ma ora dammi una mano e tirati su》

Il ragazzo usò quelle poche forze rimaste per rialzarsi in piedi, Amos lo sorresse tenendolo per le spalle e lo portò da Vanessa.

《E questo? Ti pare che fuori ci sia scritto canile per animali abbandonati?》

《È il ragazzo contro cui ho combattuto, non aveva speranze, è salito solo per disperazione e io non posso lasciarlo morire, Kejsi non lo lascerebbe morire》

《Non ha i soldi, non posso dare un alloggio a chiunque, ci sono delle regole qua》

《Pagherò io la sua stanza, dammene una vicino alla mia, coraggio!》

《Nessuno deve vederlo qua dentro... se lo scoprono sono spacciata》

《Prestami il tuo mantello, nessuno lo riconoscerà, domani vedrò di trovargli un altro posto, ma se stanotte resta fuori morirà》

《Solo per te uomo Lupo, che sia chiaro e ora muovetevi》

《Grazie Vanessa, in fondo non sei una brutta persona come sembri》

《Lo prenderò per un complimento, ora sparite》

Amos le fece un cenno di ringraziamento e trascinò il ragazzo su per le scale. Pesava poco e niente, a vederlo avrà avuto forse diciott'anni. Era un ragazzino finito nel posto sbagliato e nulla più.

Aprì la camera dopo la sua e lo buttò dentro di peso chiudendo subito a chiave dietro a sé. Ad Ityu quel ragazzo stava simpatico, gli leccò tutto il viso scodinzolandogli e quello con le poche forze rimaste si mise ad accarezzarlo.

《Ragazzo, capisco che sei disperato, ma farti ammazzare sul ring non aiuta certo la tua situazione》

《Chi ti dice che il mio scopo non fosse proprio quello di farmi ammazzare?》

Amos non si aspettava che il tentativo del ragazzo fosse stato proprio quello di morire e si rese conto una volta in più di quanto facesse schifo il sistema in cui stavano vivendo.

《Hai solo diciott'anni e una vita davanti, non ti puoi arrendere così》

《Non ho nessuna vita davanti, non ho tzar, non sono buono a fare nulla, sai in cosa ero bravo prima? A giocare a scacchi. Utile ora no? Sono un ragazzo morto in questo mondo, preferivo morire sul ring che di fame per strada》

《Non morirai né sul ring né per strada》

Amos gli diede in mano gli tzar della vincita di quella sera e il ragazzo lo guardò perplesso.

《Perché mi stai aiutando?》

《Perché non voglio che un ragazzino rinunci a vivere prima ancora di aver vissuto. Odio com'è diventato questo mondo e in particolare odio le persone che governano questa città, ma per ora ci sono costretto a sguazzare... ciò però non vuol dire che diventerò come loro》

《Le persone come te finiscono per fare una brutta fine qua, il fatto di avermi semplicemente aiutato ti farà rischiare, se il Boss ti scopre per te è finita》

《E allora non mi farò scoprire. Non ti farò morire, Kejsi non lo farebbe e nemmeno io lo farò》

《Chi è questa Kejsi di cui parli sempre?》

《È mia moglie, la sto cercando, l'unico motivo per cui resto in questa fogna di città》

《Fammi indovinare, il Boss ti ha promesso di dirti dove si trova in cambio della tua presenza sul ring》

《Sì è così, per due settimane》

Il ragazzino si mise a ridere.

《Lo sai che non ne uscirai vivo vero?》

《Lo so, ma ho escogitato un piano. Devo trovarla, a costo di dare la mia vita, la troverò》

《Sei proprio innamorato eh? È fortunata la tua ragazza, ti auguro di riuscire, sei un brav'uomo》

《Riuscirò vedrai. La troverò. Ora dormi, domani vedrò di trovarti un posto più sicuro》

Amos se ne tornò con Ityu nella sua stanza, ma vi trovò Vanessa piazzata davanti la porta.

《Come sta?》

《Davvero ti interessa?》

《Lo so che ti sembro una brutta persona, ma non lo sono del tutto. Conosco quel ragazzo, abbiamo sofferto la fame insieme, poi io... beh... io sono riuscita a venirne fuori, lui no》

《E come ci sei riuscita?》

《Ci sono cose che è meglio non sapere uomo Lupo》

In realtà Amos lo immaginava e provava sempre più avversione verso quell'uomo, se non avesse avuto le informazioni che gli servivano lo avrebbe già sepolto.

《Comunque sta bene, o meglio, ha tanto bisogno di riposo e di cibo. A proposito, potresti portargli un po' da mangiare, ti darò io qualcosa dal mio zaino, dovrei avere ancora delle scatole di fagioli》

《Che mi hai preso per una cameriera?》

《No, ho solo pensato che essendo una tua vecchia conoscenza ti avrebbe fatto piacere appurarti di persona delle sue condizioni》

Le disse strizzandole l'occhio.

《Dammi quella scatola avanti》

Amos le porse la scatola di fagioli e la vide sparire in camera del ragazzo. Stava facendo la dura, ma aveva percepito l'interesse nei confronti del ragazzino che non era riuscita a nascondere troppo bene.

Dopo essersi assicurato che nessuno li avesse visti entrò in camera e si buttò sul letto, strinse tra le mani il medaglione e si addormentò esausto.

《Buongiorno piccioncini》

Entrò nella camera del ragazzo e scoprì che Vanessa era rimasta lì tutta la notte addormentandosi di fianco al suo letto tenendogli la mano.  

《Ma che... mio Dio, ma che ore sono? Ma non sai bussare?》

Ityu corse a leccare la faccia del ragazzo includendo anche la mano di Vanessa, Amos sorrise sotto i baffi e si avvicinò anche lui per vedere come stesse il giovane.

《Hai detto te che nessuno avrebbe dovuto vederlo, quindi ce ne andremo via sul presto》

Vanessa sbadigliò facendo bella mostra delle sue tonsille e si alzò in piedi per tornare alla postazione da lavoro.

《Ancora un po' e ti vedevo i fagioli di ieri sera》

《Lo so, lo so. Sono uno spettacolo, non serve che ti sprechi a ricordarmelo dolcezza》

Amos scosse la testa e si rivolse al ragazzo.

《Ti senti meglio?》

《Grazie a Vanessa sì》

Amos si girò a guardare verso Vanessa che però era già uscita dalla stanza.

《Le piaci sai?》

《Tu dici?》

《Oh ne sono certo ragazzo, ne sono certo, sotto quella scorza da dura ha un debole per te anche se non lo vuole ammettere》

Vide il ragazzo rallegrarsene e scappò un sorriso pure a lui.

《Sei pronto ad andare? Non puoi restare qua. Mettiti il mantello e usciamo, ce la fai a reggerti in piedi?》

《Sì, penso di sì》

《Bene allora andiamo, come ti chiami?》

《Vittorio, tu?》

《Mi chiamo Amos》

Uscirono che era ancora scuro e Amos si diresse verso la casa azzurra di Mina. Come bussò, la porta subito si aprì, lasciando intravedere una Mina con uno sguardo molto più sicuro rispetto al giorno prima.

《I tuoi vestiti sono pronti Amos, ti serve altro?》

《In realtà sì Mina, a questo ragazzo serve un posto sicuro dove stare, lo puoi aiutare?》

Guardò il ragazzo, avrebbe potuto essere suo figlio, si prese un attimo per riflettere e poi guardò Amos.

《Devo parlarne anche con Gaspare prima》

《Non ti preoccupare, ci andrò io proprio ora, in quanto ai soldi mi occuperò io di lui finché non imparerà a fare qualcosa di utile, potresti insegnargli a rammendare ad esempio》

《Amos devo mettermi a rammendare? Sono un uomo...》

Amos lo bruciò subito con lo sguardo, il ragazzo capì di aver detto una stupidaggine e si rimangiò immediatamente le parole chiedendo scusa a Mina.

《Non ti preoccupare Amos, gli insegnerò, tu parla con Gaspare》

《Ci vado subito》

Si diresse alle piscine dove trovò Gaspare intento a parlare con la donna del Boss, più la guardava più le sembrava simile ad un serpente, sinuoso e potenzialmente mortale.

《Oh guarda, l'uomo Lupo. L'hai proprio distrutto quel ragazzino ieri sera, oggi hai trovato il coraggio di fare pure la doccia insieme a noi?》

《No, non mi piace la compagnia》

《Eppure ti porti sempre un cane appresso, forse è la nostra di compagnia che non apprezzi》

Si rese conto che stava entrando in un campo minato da cui doveva smarcarsi subito.

《Davvero stai comparando la compagnia di un animale ad una compagnia femminile?》

《Certo che no Lupo solitario, la compagnia femminile può risultare di gran lunga più piacevole》

Gli disse sfiorandolo volontariamente mentre usciva.

《Come fai a sopportarla Gaspare?》

《È la donna del Boss, chi la contraddice è un uomo morto, poi è scaltra come una volpe, è meglio averci il meno a che fare possibile》

《Direi proprio di sì, comunque devo chiederti un favore Gaspare》

《Dimmi uomo Lupo》

《Ho bisogno che diate rifugio ad un ragazzo, pagherò io tutte le sue spese finché non sarà in grado di badare a sé stesso》

Gaspare rifletté e poi gli disse che avrebbe dovuto chiedere a sua moglie.

《Non ti preoccupare, ero poco fa a casa tua e lei è d'accordo se tu lo sei. È un ragazzino di forse diciott'anni e ha bisogno di aiuto》

《Va bene, va bene, può restare, ma se verranno fuori problemi non metterò a rischio la vita della mia famiglia per lui》

《No certo, provvederò personalmente affinché non accada》

《Sei un uomo buono, ma devi sapere che in questo posto gli uomini buoni durano poco》

《Me ne sono reso conto, non sei l'unico ad avermelo fatto presente, ma questo mondo non si sanerà con la stessa violenza con il quale è stato distrutto. Kejsi ci credeva e ora ci credo anch'io》.







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